I disturbi specifici del linguaggio
Master in “Esperto in disturbi
dell'apprendimento e difficoltà scolastiche”
Pavia 4 Dicembre 2009
Cosa faremo oggi
• Mappatura del territorio (cosa)
• Strumenti di lavoro (come)
• La mappa non è il territorio (quando e
perché)
Come lo faremo
SE ASCOLTO, DIMENTICO
SE VEDO, RICORDO
SE FACCIO, IMPARO
Cos’è il linguaggio
La capacità (umana) di utilizzare un codice arbitrario e
convenzionale per esprimere, comunicare e
rappresentare la realtà interna ed esterna.
La capacità di codifica è innata, ma l’acquisizione del
codice si sviluppa in tempi e in modi diversi nelle
diverse componenti del sistema linguistico.
Qualità principali
• Complessità: superiore a qls altro sistema di
comunicazione,può comunicare qls contenuto
• Creatività o produttività: regole e materiale (elementi)
“finito” ma enunciati possibili infiniti
• Arbitrarietà: relazione arbitraria tra significati e suoni
verbali (permette astrazione)
• Trasmissibilità: può essere appreso senza
apprendimento specifico
Dimensioni del Linguaggio
-Fonologia: l’insieme delle regole che danno tutte le
combinazioni fra i suoni per produrre le parole di una lingua
-Sintassi: l’insieme delle regole che danno tutte e solo le
combinazioni possibili fra le parole per produrre le frasi di
una lingua (determina vincoli ai quali è necessario sottostare
per parlare correttamente la lingua)
-Lessico: l’insieme delle parole usate da un individuo
-Pragmatica: l’insieme degli elementi che rendono il
linguaggio verbale interpretabile in un contesto (funzione
comunicativa/utilizzo nel contesto sociale,interlocutori)
La fonologia
Definisce e descrive l’insieme degli elementi e delle
regole di combinazione dei suoni che, in ciascuna
lingua, servono per la costruzione delle parole
E’ un sistema chiuso (prescrittivo)
La semantica e il lessico
La semantica definisce l’insieme delle
relazioni e delle caratteristiche che
costituiscono il significato delle parole.
Il significato viene espresso verbalmente
attraverso le rappresentazioni fonologiche
(parole).
Cos’è il lessico
Lessico passivo
comprese
L’insieme delle parole conosciute
da un individuo
Prodotte, utilizzate
Lessico attivo
Cos’è il lessico?
• È un sotto-sistema aperto
• Non è prescrittivo
• Non è rieducabile con procedure intensive
(Stella)
• Si sviluppa attraverso processi educativi
Cos’è la sintassi?
L’insieme delle regole che danno tutte e solo le
combinazioni possibili fra le parole per produrre le
frasi di una lingua.
Sintassi
Morfologia grammaticale
(Riguarda l’ordine delle
parole)
O morfosintassi (riguarda le
modificazioni delle parole per
realizzare le relazioni
grammaticali)
Come si sviluppa il linguaggio
verbale
Il linguaggio verbale non si insegna, si acquisisce,
si apprende, EMERGE se sussistono alcune
condizioni:
- Contesto comunicativo
- Esposizione ad una lingua
- Integrità dei sistemi di input e di output
Comunicazione e linguaggio
La comunicazione è un prerequisito indispensabile per
lo sviluppo del linguaggio.
-veicola le intenzioni e gli scopi
-attribuisce senso al codice
Contesto comunicativo
Competenza comunicativa
Contesto comunicativo
Attenzione verso il bambino
Attenzione condivisa
Contatto corporeo
Riprese linguistiche
Ridondanza
Competenza comunicativa
Capacità di mettere in atto l’insieme di elementi per
comunicare qualcosa a qualcuno ( intenzione,
informazione o messaggio)
Intenzione: proposito o desiderio di
trasmettere qlca a qlco di comunicare
Strumenti:
Sguardo
mimica
Prosodia
Gesti
Linguaggio verbale
Il parlato
Il linguaggio verbale non coincide con
il parlato (speech)
La parola è la capacità del soggetto di
produrre fisicamente i suoni di una
lingua
La comunicazione verbale
• INTENZIONALITA’ COMUNICATIVA
(ovvero lo scopo, il desiderio di trasmettere qlc a
qualcuno)
IL LINGUAGGIO VERBALE (ovvero il processo di
codifica, la capacità del soggetto di tradurre le idee
in lessico fonologico e sintassi)
LA PAROLA (ovvero la capacità del soggetto di
produrre fisicamente i suoni di una lingua)
Disturbi della comunicazione
Disturbi della relazione
Psicosi autistiche
Mutismo elettivo
Disturbi del parlato
Disfluenza
balbuzie
Tachilalia
Disartria
Disprassia
Dislalia
Disturbi del linguaggio
Disturbi di codifica fonologica
a.Difficoltà nell’organizzazione dei suoni all’interno della
parola
ritardo nel produrre le prime parole
b. Alterazioni della struttura fonologica della parola (cappa
per scarpa, areio per aereo, etc)
c. Difficoltà nell’acquisizione letto-scrittura
Disturbi di codifica sintattica
Difficoltà nell’assegnare ruoli grammaticali , relative
inserite, uso limitato di articoli, coniugazioni verbi
es. I bambini corre… vado della mamma
Produzioni povere
•
Disturbi lessicali
a. Ampiezza del vocabolario (alta variabilità
individuale), ritardo nella comparsa (50 parole a 24
mesi)
b. Errori di tipo lessicale (lavandino per rubinetto), uso
frequente della deissi,circonlocuzioni
c. Difficoltà in esposizione orale (da deissi);difficoltà di
recupero di termini lessicali specifici (accesso
lessicale)
d. Confusione nell’organizzazione fonologica
(mattamomdo)
•
Disturbi pragmatici
Porre domande su significato, espressioni
figurate, capacità inferenziali
Quando la capacità di codificare tutte , o
alcune componenti del sistema linguistico si
manifesta in ritardo, si sviluppa troppo
lentamente o in maniera alterata, allora si
parla di Disturbi del Linguaggio
Disturbi specifici di linguaggio
(DSL)
Disturbi della codifica fonologica, sintattica e
lessicale (valutati attraverso test standardizzati) che
si manifestano in soggetti indenni dal punto di vista
-neurologico (epilessia,PC,lesioni),
-cognitivo (QIP >85),
-sensoriale (apparato uditivo e orale, otiti, motricità
oro-bucco-linguale)
-relazionale
• Grado di ritardo sia nella comparsa che nel
successivo sviluppo
• Presenza di plateau
• Profili anomali (s in inglese)
• Frequenza anormale di errori
• Presenza di errori anomali
Classificazione dei DSL
(Rapin 1996)
DISTURBI MISTI (RECETTIVO-ESPRESSIVI)
- Agnosia uditiva verbale
-Disordine fonologico-sintattico
DISTURBI ESPRESSIVI
-disprassia verbale
-deficit di programmazione fonologica
DISTURBI NEI PROCESSI LINGUISTICI INTEGRATIVI
-deficit lessicale
-deficit semantico-pragmatico
Relazione fra DSL e DSA
Il DSL viene considerato il predittore più
affidabile del DSA
L’80% dei bambini che dopo il compimento
dei 4 anni presenta ancora disturbi fonologici
espressivi presenterà problemi di
apprendimento in età scolare
Disturbo fonologico espressivo
Buona fluenza verbale con realizzazioni
fonologiche spesso poco intelleggibili;
errori fonemici stabili
Prognosi benigna
Conosciuto in passato come ritardo semplice di
linguaggio
Disturbo fonologico espressivo
4 aa.
5 aa.
Realizzazioni poco intelleggibili
Miglioramento della produzione verbale
6 aa. Difficoltà di analisi fonologica
8 aa.
Difficoltà di accesso lessicale
Diff. Di letto-scrittura
Eziologia dei DSL
Disturbo di natura neurobiologica
- Predisposizione genetica
- Peculiarità della struttura neuroanatomica
ridotta o mancata asimmetria emisferica
(planum temporale)
- Turbe dell’elettrogenesi (pattern di attività
elettrica cerebrale,latenza nella risposta ai PE
uditivi)
Ipotesi eziopatogenetica
• Limitazione della capacità e velocità del
sistema di elaborazione dell’informazione
acustica
Difficoltà di risoluzione temporale dello stimolo
(discrepanza tra tempo in cui lo stimolo è prodotto e
tempo impiegato per riconoscerlo e analizzarlo
Valutazione e diagnosi
È richiesta una valutazione formale, attraverso protocolli
codificati che prevedono:
- anamnesi specifica
- valutazione dell’efficienza cognitiva
- valutazione del linguaggio recettivo
-Competenze lessicali
- competenze sintattiche
- valutazione del linguaggio espressivo
-Competenze fonologiche
- Competenze lessicali
Somministrare uno strumento
• Conoscenza
• Ottenere la massima performance
• Flessibilità
Come si studia? (lessico passivo)
Scala MacArthur (Primo Vocabolario del
bambino,Caselli et al)
Peabody Picture Vocabulary Test (PPVT)
Sintassi recettiva
• Token test
• TCGB, TROG, Rustioni
Perché tutto questo lavoro sulla
comprensione?
• La comunicazione umana avviene
attraverso discorsi e testi non attraverso
parole o semplici frasi
• La capacità di comprendere materiale
linguistico complesso è indispensabile data
la pervasività e importanza di “testi” nella
vita di una persona
• Per uno studente è addirittura “vitale”
La Comprensione del testo
scritto
Alcune immagini
• Palazzo con piani e stanze, alcune
collegate altre no
• Sguardo di un architetto, di un
arredatore, di un ladro
Per una buona comprensione del testo occorrono
ABILITA’
• LINGUISTICHE
• COGNITIVE
• METACOGNITIVE
E’ un’attività complessa che presuppone
un’elaborazione del materiale
diverso dal ricordare un numero telefonico
Diversi livelli (Palazzo)
• Analisi superficiale:elaborazione parole e frase
• Costruzione del significato di brevi sequenze
di frasi
• Livello globale + profondo costruzione di una
rappresentazione semantica
Rappresentazione semantica
• E’ il prodotto di un’attività mentale molto
complessa: implica una trasformazione
dell’informazione originaria in un
linguaggio della mente x poi archiviarlo e
recuperarlo
• Il ricordo non è una riproduzione fedele e
nemmeno una scelta casuale di qlc
informazione ma un insieme organizzato di
significati
Modelli
• Gernsbacher (1990)
• Kintsch e van Dijk (1978)
• Kintsch (1998)
Structure Building Framework
• Tre processi
a. Gettare le fondamenta della struttura
elaborando le prime informazioni fornite
dal testo
b. Mettere in relazione le nuove informazioni
con quanto elaborato
c. Costruire uno sottostruttura e cancellarla
se non funzionale alle successive
informazioni
Modello della situazione
(ex-Costruzione/integrazione)
Le informazioni fornite dal testo in modo
sequenziale sono organizzate in una rete di
relazioni integrate dalle conoscenze
pregresse
• La comprensione di un testo è oggi descritta
come un processo attivo (il lettore affronta il
compito di lettura attraverso piani e strategie) e
costruttivo (il significato del testo è costruito
in maniera graduale mentre legge integrando
quanto letto con conoscenze precedenti)
Conoscenze precedenti
Schemi e script consentono:
• Attivare possibili contenuti inerenti al testo
• Discriminare informazioni importanti da quelle
irrilevanti
• Ordinare le informazioni mettendole in relazione
• Trarre inferenze
• Facilitare il compito di memorizzare e richiamare
il contenuto del testo proprio grazie alla struttura
ordinata entro cui vengono raccolte le
informazioni
Script
Conoscenza circa eventi o situazioni in cui
una certa sequenza di azioni viene eseguita
da certe persone in un determinato ordine e
in uno specifico contesto spazio-temporale
Conoscenze condivise da coloro che
appartengono ad una stessa cultura, la quale
stabilisce i luoghi deputati ad ogni attività, i
diversi ruoli sociali a seconda delle
circostanze, le azioni appropriate agli scopi da
raggiungere, gli oggetti con cui compierle
A ciascuna sequenza di azioni “scriptiche”
corrisponde nella mente delle persone una
conoscenza astratta che le rappresenta e che
guida le azioni che sono compiute,che
consente la previsione di quanto sta per
accadere e la comprensione delle azioni degli
altri.
Si forma attraverso l’esperienza,partecipando ad
azioni ed astraendo da ciascuna esperienza la
struttura della sequenza di azioni
Gli schemi
• Lo schema delle storie
• Ambiente + episodio
Evento iniziale,reazione del
protagonista,tentativi,conseguenze,eventuali altri
tentativi o conclusione
• Quella mattina i bambini erano molto
eccitati nel vedere tutti i regali sotto l’albero
• Dopo aver mangiato, il cliente uscì senza
farsi vedere. Il cameriere fu rimproverato
dal capo.
Quindi comprendere un testo significa essere in
grado di riassumerlo
Tale riassunto non sarà una copia fedele di
quanto letto ma il prodotto di una elaborazione
Elaborazione sulle informazioni che provengono
dal testo con integrazione di conoscenza
precedenti
Il risultato della comprensione è una
rappresentazione mentale che Kintsch chiama
Modello della Situazione
Le informazioni fornite dal testo in modo
sequenziale vengono organizzate in una rete di
relazioni
Microstruttura: significato di breve sequenza di
frasi
Macrostruttura:significato globale del testo
Le macrostrutture vengono costruite secondo tre
regole
• Selezione
• Generalizzazione
• Costruzione
Le macrostrutture includono assieme alle
informazioni del testo anche le conoscenze,
elaborazioni e idee-scopi del lettore
Selezione
• Se una proposizione non è utile per la
comprensione di nessun’altra (o non è in
relazione con nessun’altra), PUÒ essere
cancellata dalla rappresentazione
Generalizzazione
• Il contenuto di una o più proposizioni può
essere sostituito da una proposizione che le
include
Costruzione
• Un gruppo di proposizioni può essere
“riassunto” (con un processo inferenziale)
da una proposizione che conserva il
significato globale dell’intera sequenza
• Es.Pedinamento di un investigatore
Le macrostrutture di un testo includono assieme
alle informazioni del testo anche le
conoscenze, le elaborazioni e le personali
esperienze del lettore
Modelli della situazione “diversi” per lettori
diversi
L’integrazione delle conoscenze precedenti
avviene attraverso l’attivazione di nodi
connessi concettualmente con quanto letto
Le connessioni e la forza dei legami non sono
fisse e prestabilite ma dipendono dal contesto
(si attivano anche concetti non pertinenti ma
vengono disattivati se non ritenuti appropriati)
Processi Inferenziali
• Informazioni,concetti,collegamenti che non
sono espliciti in un testo ma che possono (e
nella maggior parte dei casi devono) essere
richiamati alla mente da chi legge
Il risultato della comprensione è la costruzione di
una struttura coerente che rispecchi le relazioni
tra le varie parti del testo e integri le
conoscenze possedute da chi legge
Coerenza locale e globale
Inferenze
Connessione: informazioni vicine
Riattivazione: informazioni lontane
Elaborazione: necessitano di conoscenze
precedenti
“In un paese lontano viveva un re ricco e
potente. Il sovrano era temuto dai suoi
sudditi.”
“La giornata era particolarmente afosa. Le
birre erano calde.”
“Montalbano trasì nella chiesa gremita,la
funzione era appena principiata. Si taliò torno
torno, non riconobbe nessuno.”
Conoscenze metacognitive
Sensibilità al testo
Tipo di compito
Tipo di strategie
Controllo (sia del processo di comprensione
sia delle eventuali incongruenze)
Caratteristiche del testo
• Ricercatezza del Lessico
• Complessità sintattica
• Linearità del testo,tipo e quantità dei legami
tra le frasi
• Grado di familiarità dell’argomento
TOR-test di comprensione del testo
orale
(Levorato-Roch,2007)
• Strumento standardizzato su un campione
italiano dai 3 agli 8 anni
• Forma A (595) per bambini/e di età
compresa tra 3,6 anni e 4,5 anni, forma B
(617) per bambini/e di età compresa tra 4,6
anni e 5,11 anni, forma C (488) per
bambini/e di età compresa tra 6 e 8 anni
• La complessità dei testi aumenta da una forma
all’altra sia in termini di lessico, sia in termini
di struttura frasale, sia in termini di conoscenze
pregresse richieste per la comprensione, sia,
infine per la natura degli scopi dei protagonisti
delle storie che diventano via via più
complessi e coinvolgono un numero crescente
di azioni e di relazioni tra i personaggi
• Ogni forma prevede due storie:ogni forma
include due testi di pari difficoltà e lunghezza:
la scelta di sottoporre i bambini a due prove è
giustificata dal fatto che per bambini piccoli o
con sviluppo atipico la prestazione ad una
prova potrebbe essere influenzata vuoi da una
disattenzione momentanea, o da altre
circostanze.
• I punteggi sono attribuiti per genere (solo per i
più piccoli) e per fasce di età (3 per le prime
due e 4 per 6-8 anni)
• La lettura del brano è seguita da domande di
comprensione a ciascuna delle quali corrispondono
quattro alternative di risposta, ovvero 4 figure che
vengono nominate ed indicate una ad una da chi
somministra il test. La modalità di risposta è facile
per il bambino, il quale deve semplicemente indicare
quale, fra le quattro figure, rappresenta la risposta
corretta. Questa procedura consente di rilevare la
capacità di comprensione del testo attraverso una
metodologia che non implica l’uso di abilità
espressive.
10 domande
• 5 testuali (la comprensione di informazioni contenute
in modo esplicito nel testo) e 5 inferenziali
• la procedura: chi somministra il test si siede vicino al
bambino e legge il primo paragrafo della storia, alla
fine del quale pone le domande di comprensione
seguite dalla lettura delle quattro risposte e dalla
indicazione delle quattro figure corrispondenti. Il
compito del bambino è quello di indicare la figura
corrispondente alla risposta corretta.
Prove MT (Cornoldi et al.)
• Comprensione
• Velocità
• Accuratezza
•
•
•
•
•
•
•
•
•
PLT: individuare personaggi,luoghi e tempi
IL:inferenza lessicale
IS: inferenza semantica
SS:seguire struttura sintattica del periodo
CI:connessi incongruenze
SI:sospendere ipotesi
SL:cogliere sign.letterale
MA:modificare approccio al testo
RP:ricercare particolari
•
•
•
•
ARE:Individuare azioni,risposte interne,eventi
SC:seguire sequenza dei fatti
EP:cogliere elementi principali
ST:struttura del testo
Manuali consigliati per approfondimento
• Camaioni “Psicologia dello sviluppo del linguaggio” 2001 Il Mulino
• Vicari-Caselli “I disturbi dello sviluppo” 2002 Il Mulino
Strumenti maggiormente utilizzati
• “Peabody. Test di vocabolario recettivo”, Adattamento italiano di
Stella,Pizzoli e Tressoldi Omega Edizioni 2000
• “Test for reception of grammar (T.R.O.G)”, adattamento italiano a cura di
Sartori e Cendron, da richiedere direttamente agli autori
• Rustioni “Prove di valutazione della comprensione linguistica”
Organizzazioni Speciali,1994
• Cornoldi,Colpo, gruppo MT “Prove di lettura” per valutazione
comprensione del testo scritto e lettura Organizzazioni Speciali
• Levorato, Roch “TOR- TEST DI COMPRENSIONE DEL TESTO
ORALE”, Organizzazioni Speciali, 2007 N.B. Test tarato per alunni fino a
8 anni di età e per alunni con Sindrome di Down e DSL
• Test CMF – “Valutazione delle competenze metafonologiche”
Marotta,Ronchetti,Trasciani,Vicari edizioni Erickson