Memoria a breve termine - Dipartimento di Psicologia

La valutazione della memoria in età evolutiva
• Come per gli adulti è necessario distinguere
la valutazione della memoria a breve
termine (Memoria di Lavoro) da quella a
lungo termine
• Di entrambi i meccanismi è necessario
valutarne il funzionamento attraverso la
somministrazione di materiale verbale,
visivo (stimoli statici) o spaziale (stimoli
dinamici).
Perché è importante studiare e
valutare la memoria di lavoro?
• Soprattutto in età evolutiva è implicata in
diverse attività quotidiane e scolastiche
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Apprendimento linguistico
Apprendimento lettura strumentale
Comprensione e produzione del testo
Soluzione di problemi aritmetici
Calcolo mentale
Modelli di memoria dichiarativa
• Soprattutto in Europa il modello più utilizzato
di MBT è quello di Baddeley (MdL)
– Memoria Fonologica, Taccuino Visuo-spaziale,
Esecutivo Centrale
• Già dagli anni Settanta la MLT è stata suddivisa
tra Memoria Episodica (ricordo di fatti e
materiale sovra-span) e Semantica
(conoscenze), a cui si aggiunge la Memoria
Autobiografica (fatti personali) (Tulving)
Modello di Baddeley, 2000
Esame della Memoria di Lavoro
Esecutivo Centrale (Verbale)
•Mantenimento attivo e manipolazione delle informazioni
(Span inverso cifre)
•Inibizione di informazioni (Listening Span Test)
•Test di aggiornamento (PASAT, i 3 più)
Taccuino Visuo-spaziale
• Test di memoria visiva
riconoscimento o rievocazione
BVS (Cornoldi et al 2007)
• Test di memoria spaziale
Riproduzione di sequenze o
rievocazione di posizioni
BVS (Cornoldi et al 2007)
Loop fonologico articolatorio
• Test di ripetizione
immediata di materiale
verbale
(Cifre, Sillabe, Non-Parole)
WISC-III, TEMA
Memoria di Lavoro:
Componente fonologica - 1
• Magazzino Fonologico
– Ha capienza limitata (4-9 item)
– Utilizza una codifica fonologica degli stimoli (anche
quelli visivi vengono codificati fonologicamente)
– Gli stimoli fonologicamente simili vengono
immagazzinati “vicini”, per cui si verifica l’effetto
della somiglianza fonologica (Migliore rievocazione
se gli stimoli sono fonologicamente diversi: barca –
libro, rispetto a quelli simili: pane-cane)
Memoria di Lavoro:
Componente fonologica - 2
• Loop fonologico articolatorio
– Il suo funzionamento serve per impedire il decadimento della
traccia mnestica, per circa 30 sec.
– Il ciclo di reiterazione impiega circa 2 secondi per compiere
un ripasso, per cui la quantità di materiale che può essere
reiterato non deve superare la lunghezza temporale di 2 sec.
– È sensibile all’effetto Lunghezza, per cui le parole corte sono
rievocate meglio di quelle lunghe (cane, sole, lago vs banana,
telefono, pianoforte)
– È influenzato negativamente dalla soppressione articolatoria,
per cui la ripetizione di materiale privo di senso dovrebbe
impedire il funzionamento della reiterazione (questo dato non
viene confermato dai pazienti con disturbo periferico dell’articolazione
orale: anartria acquisita, i quali riescono ad usare il loop fonologicoarticolatrorio)
Sviluppo della Memoria Fonologica
• Effetto similarità e lunghezza
– Presenti da 6-7 anni con materiale uditivo
– Emergono a 6-8 anni con materiale visivo
(mediazione strategica e codifica fonologica)
• La reiterazione compare verso i 7 anni (se non viene
insegnata direttamente)
• Lo sviluppo della memoria fonologica è mediata da….
– Aumento dell velocità di articolazione vocale
– Aumento del numero di parole familiari e delle unità sublessicali conosciute
– Migliorano le abilità meta-fonologiche da 4aa a 5aa.
Memoria Fonologica (MF) e Sviluppo Lessicale
• Deficit alla MF determina difficoltà apprendimento
parole nuove (paziente P.V.)
• Basso livello cognitivo (S. Down) con risparmio MF
determina normale apprendimento parole nuove
• Vi è una correlazione significativa tra apprendimento
di parole nuove e il test di Ripetizione di Non-Parole
– Non si può concludere che la correlazione apprendimento di
parole nuove e il test di Rip. di Non-par è la prova che il
loop fonologico-articolatorio sia il meccanismo di sviluppo
lessicale in quanto la prestazione al test richiede competenze
fonologiche, per cui l’apprendimento di parole nuove
potrebbe dipendere dalla conoscenza di numerosità unità
sublessicali (utilizzate sia per apprendere parole nuove che
per il test di Ripetizione di Non parole
MF e Disturbi del Linguaggio
•
I bambini con DSL (Disturbi Specifici di Linguaggio)
hanno inferiori prestazioni in compiti di MF rispetto a
bambini di pari livello lessicale (conoscenza delle
parole: lessico passivo), quindi il Disturbo (soprattutto
morfosintattico espressivo) potrebbe essere causato da
un deficit di memoria fonologica.
Gathercole, Baddeley
•
Questo risultato, un po’ contraddittorio, fa pensare che:
1. Per lo sviluppo lessicale non è sufficiente la MF
2. La MF determina l’apprendimento anche delle regole di
produzione morfosintattica
– .... essendo i due gruppi appaiati per conoscenza lessicale, ma
avendo un disturbo espressivo del linguaggio e un deficit di
MF
Memoria Fonologica, DSL, DSA
• Alcuni Disturbi Specifici di Apprendimento sono
pregressi DSL…che caratteristiche hanno?
– Spesso hanno problemi linguistici nell’articolazione di
frasi complesse
– Nell’accesso lessicale durante la lettura usano
soprattutto una via fonologica e strategie visive per cui
sono spesso lenti ma accurati
– Hanno un deficit nel test di Ripetizione di Non Parole,
sia per un problema di Memoria Fonologica che di
analisi fonologica (riconoscere i suoni delle parole)
degli stimoli
– Hanno difficoltà nell’apprendimento di sequenze
verbali anche in compiti aritmetici (calcoli)
Esercitazione 1: Memoria Fonologica
Test della Brizzolara
• 6 Serie di 10 Liste di Parole
• Da 2 a 5 parole per ogni livello (2 volte)
• Confronta gli effetti:
– Lunghezza (Bisillabiche vs Quadrisillabiche) per testare
Ripasso Articolatorio della MF
– Somiglianza fonologica (Simili vs Diverse) per testare
la codifica fonologica del Magazzino Fonologico
– Frequenza d’uso (Bassa vs Alta Frequenza) per testare
l’influenza della Memoria Semantica sulla Memoria
Fonologica
Dati test di memoria di parole della Brizzolara
Funzioni della MBT-VS
• La MBT-VS è implicata nelle seguenti azioni
quotidiane:
• Immaginare
• Disegnare
• Tener presenti relazioni spaziali/orientarsi
• Ricordare scene, film ecc.
• Comprendere descrizioni
• Multimedialità
• Lavorare con i numeri
• La MBT-VS non sembra però essere un
sistema unitario; le varie
distinzioni/articolazioni proposte hanno
insistito sul tipo di processo innescato dal
tipo di materiale e sul grado di controllo
richiesto dal processo
Memoria
VisuoSpaziale
• 2 sottosistemi: Visivo (What) e Spaziale (Where)
– Magazzino visivo e Meccanismo di pianificazione dei
movimenti – spaziale (Logie, 1994)
– Dissociazione tra deficit visivi e spaziali (pazienti)
– Non vi sono interferenze presentando materiale spaziale vs
visivo
– Le caratteristiche visive degli stimoli pittorici interferiscono
più a 5aa che a 10aa (la codifica fonologica si sviluppa verso
7-8 aa)
Articolazione della Memoria a
Breve Termine Visuo-Spaziale
(Cornoldi et al 2007)
Memoria di Lavoro Visuo-Spaziale
Memoria Spaziale
Formato
Sequenziale
Formato
Simultaneo
Calcolo
Memoria Visiva
Batteria Visuo-Spaziale
(Cornoldi et al 2007)
Memoria Visiva: le casette
Il Test di Corsi: Sequenziale-Passivo
Su una tavola vengono posizionati 9 cubetti. L’esaminatore
tocca una sequenza variabile da 2 a 9 cubetti e il soggetto
deve toccarli nello stesso ordine (memoria sequenziale).
Test di Corsi: stimoli e dati di 3^ media
Esercitazione 2: MBT-VS
Esecutivo Centrale
Sistema flessibile responsabile del controllo e della regolazione dei processi
cognitivi.
Possiede le seguenti funzioni:
• Coordinazione dei sistemi subordinati (slave systems)
• Coordinazione dell'esecuzione di compiti diversi nello stesso momento e
recupero di strategie
• Attenzione selettiva ed inibizione.
• Può essere concepito come un sistema supervisore,che controlla i processi
cognitivi ed interviene quando essi non sono sufficienti. I processi esecutivi
sembrano essere coinvolti ogni qualvolta le informazioni depositate
all’interno dei magazzini necessitano di essere manipolate infatti questo
sistema possiede le capacità attentive che consentono la selezione e
l’attivazione dei processi di controllo, coordina le attività eseguite all’interno
della memoria di lavoro, controlla la trasmissione delle informazioni,
recupera le informazioni dalla memoria a lungo termine.
Esecutivo Centrale
Mantenimento Attivo e Inibizione delle informazioni irrilevanti
Listening Span Test (Daneman & Carpenter, 1980)
La balena è un mammifero marino (V)
La RAI è una TV commerciale (F)
Per mangiare gli spaghetti serve il cucchiaio (F)
La grappa è un alcolico trasparente (V)
Risposte: marino, commerciale, cucchiaio, trasparente
Intrusioni: balena, RAI, TV, spaghetti, grappa, alcolico
Test degli animali (Cornoldi et al 2001)
Anatra-montagna-partenza-passero
Fronte-squalo-confine-pomodoro
Tavolo-gatto-elefante-zoo
Risposte: passero, pomodoro, zoo
Intrusioni di animali: anatra, squalo, gatto, elefante
Esecutivo Centrale
Aggiornamento
• Compiti che prevedono l’elaborazione di nuovo
materiale in input e il parallelo aggiornamento del
materiale conservato in memoria
• Dimmi sempre i tre numeri più alti:
– 7…12…5…9…8…13…5…11…15…
• Dimmi la somma delle ultime cifre presentate
(PASAT)
– 4…3…2…9…3…5…
Esercitazione 3: Esecutivo Centrale
Somministrare i
test di span
inverso di cifre e
sillabe, riportare
i valori grezzi e
confrontare la
prestazione in
base al tipo di
stimoli