Presentazione focale o diffusa del carcinoma micro papillare della vescica: un nuovo parametro prognostico? L. Cristinelli, N. Arrighi, F Benedusi, M. Finamanti, R Tardanico1, A Musesti2, S Cosciani Cunico, S Simeone Unit and Chair of Urology, Spedali Civili- University of Brescia, Italy 1) II Unit and Chair of Pathologic Anatomy, Spedali Civili- University of Brescia, Italy 2) Chair of Mathmatics and Physic, Catholic University of Brescia, Italy Introduzione: il carcinoma micro papillare della vescica è una rara aggressiva variante del carcinoma uroteliale. I report in letteratura raccomandano un trattamento demolitivo già alla prima presentazione , atteggiamento che comunque non è in grado di modificare una cattiva prognosi (sopravvivenza media variabile tra i 19 ed i 44 mesi). Scopo del lavoro è valutare se un substaging anatomopatologico (presentazione focale vs diffusa) possa avere un ruolo predittivo sulla prognosi nei pazienti sottoposti a trattamento di cistectomia radicale. Materiali e metodi: abbiamo raccolto retrospettivamente i dati di tutti i pazienti affetti da carcinoma micropapillare della vescica (78 PTS). La cistectomia radicale è stata effettuata, come primo trattamento, in 23 casi. Di questi 6 presentavano malattia micro papillare focale al primo riscontro TURB mentre 17 presentavano malattia diffusa. Tutti i campioni sono stati valutati dallo stesso anatomopatologo. Il follow up medio è stato di 36 mesi (3-103). I dati sono stati valutati statisticamente con t-test and Mann-Whytney test; sono state calcolate le curve di sopravvivenza cancro specifica sec. Kalplan Mayer. Risultati: la sopravvivenza media nel gruppo focale è 51 mesi mentre per il gruppo di prima presentazione diffuso è 18.5 mesi. L’analisi statistica non ha evidenziato differenze significative (T-test: P=0.1228425 e Utest: P=0.1423). Discussione: Sebbene non sia stata dimostrata una significatività statistica in sopravvivenza cancro specifica tra i due gruppi la rappresentazione grafica delle curve di Kaplan Mayer ed i valori di P sembrano suggerire che, aumentando la numerosità dei campioni, sopratttutto delle forme focali, il dato potrebbe rivestire significato prognostico. Conclusioni: I dati preliminari sulla significatività statistica della modalità di presentazione focale vs diffusa del carcinoma micropapillare non sono conclusivi ma incoraggianti. Una collaborazione multicentrica potrebbe aiutare a chiarire questo aspetto anche al fine di valutare se una terapia medica (neoadiuvante o adiuvante) possa aiutare a miglioare la prognosi di questi pazienti.