Prevenzione delle infezioni da papilloma virus

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"Prevenzione delle Infezioni da papillomavirus umano (HPV)”
L’HPV (Human Papilloma Virus) è un virus comune che si trasmette prevalentemente
attraverso i rapporti sessuali.
Ne esistono circa 100 tipi differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni
benigne come i condilomi (specie tipo 6 e 11), altri sono in grado di produrre lesioni pre-invasive
(displasie)ed invasive, cioè il cancro al collo dell’utero (specie tipo 16 e 18).
Generalmente il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni
precancerose è di circa cinque anni, mentre la latenza per l’insorgenza del carcinoma cervicale può
essere di decenni. Solo nel 10 per cento circa delle donne contagiate dal virus l’infezione può
diventare cronica.
Grazie alla lentezza con cui questo processo si verifica, è possibile identificare
precocemente una lesione genitale "pericolosa" sottoponendosi regolarmente ad un Pap-test. È
infatti provato che il rischio di ammalarsi di tumore alla cervice uterina aumenta notevolmente solo
nelle donne che non si sottopongono regolarmente a questo test.In Italia vengono diagnosticati ogni
anno circa 3500 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina ed oltre 1500 donne muoiono a causa
di questo tumore.
Per questo, la prevenzione del carcinoma è stata basata fino ad ora su programmi di
screening, che consentono di identificare le lesioni precancerose e di intervenire prima che evolvano
in carcinoma. La attuale disponibilità sul mercato di un vaccino apre la strada ad una possibile
prevenzione primaria del carcinoma della cervice.
E’ opportuno ricordare che il vaccino affianca ma non sostituisce, lo screening periodico il
quale è raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni.
E' appunto in questo ambito che si inquadra il Progetto della Regione Calabria approvato
con delibera n.851 del 29.12.2010-
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