Quaderni di Teoria Sociale n. 6 | 2006 Morlacchi Editore

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Quaderni di Teoria Sociale
n. 6 | 2006
Morlacchi Editore
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Quaderni di Teoria Sociale
Direttore
Franco Crespi
Vicedirettore
Ambrogio Santambrogio
Comitato Scientifico
Franco Crespi
Franco Cassano
Luigi Cimmino
Cecilia Cristofori
Alessandro Ferrara
Paolo Jedlowski
Carmen Leccardi
Walter Privitera
Loredana Sciolla
Roberto Segatori
Gabriella Turnaturi
Redazione
Matteo Bortolini
Riccardo Cruzzolin
Massimo Rosati
Ambrogio Santambrogio
Nota per i collaboratori
I “Quaderni di Teoria Sociale” sono pubblicati con periodicità annuale. I contributi debbono essere
inviati a Quaderni di Teoria Sociale, Dip. Istituzioni e società – Sezione di Sociologia, Via Elce di Sotto,
06123, Perugia, in dattiloscritto e su supporto elettronico (preferibilmente Word per Windows),
seguendo le modalità di impaginazione e di citazione usate nella rivista. Per contattare la redazione:
[email protected]
Quaderni di Teoria Sociale, n. 6, 2006. ISSN: 1824-4750 – Estratti
Copyright © 2006 by Morlacchi Editore, Piazza Morlacchi 7/9 | Perugia.
È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata.
www.teoriasociale.it | [email protected] | www.morlacchilibri.com
Progetto grafico del volume: R. Marciano.
Chiuso in redazione il 30 settembre 2006 | Stampa: ottobre 2006, Digital Print Service, Segrate (MI).
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Quaderni di Teoria Sociale (Estratti)
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Rileggere Durkheim
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Sommario
Rileggere Durkheim
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Massimo Rosati e Ambrogio Santambrogio
Presentazione
11
Marco Bontempi
Un altro illuminismo è possibile?
Ragione e razionalità nella sociologia di Durkheim
13
Giovanni Paoletti
Rappresentazione e legame sociale:
un aspetto dell’eredità concettuale di Durkheim
43
Simonetta Patanè
Una lettura ‘cibernetica’ de Le forme elementari della vita religiosa
69
William S. F. Pickering
Il posto delle emozioni nella sociologia della religione di Durkheim
117
Gianfranco Poggi
Il pathos della contingenza della società in Durkheim
e il suo rimedio nella religione
145
Massimo Rosati
Il male che gli uomini soffrono. Male e sofferenza ne
Le forme elementari della vita religiosa
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ARTE MONOGRAFICA
RILEGGERE DURKHEIM
Eugène ATGET Coin de la Rue Valette et Pantheon (1925)
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Massimo Rosati e Ambrogio Santambrogio
Presentazione
I
testi che compongono la parte monografica di questo numero dei Quaderni
di Teoria Sociale sono la rielaborazione di un seminario di studi su Émile
Durkheim tenuto a Perugia, Dipartimento Istituzioni e Società, nel maggio
del 2004. Oltre agli autori i cui testi vengono oggi presentati, al seminario
del 2004 aveva partecipato anche Filippo Zerilli, il cui contributo non è però
stato possibile pubblicare. Rispetto ai contributi degli autori allora presenti, il
presente volume include due nuovi saggi, quello di Simonetta Patanè e quello
di William S. F. Pickering, responsabile del British Center for Durkheimian
Studies e indiscusso ispiratore degli studi durkheimiani.
In occasione del seminario del 2004, era emersa la necessità di tornare a
riflettere in modo sistematico e approfondito su un autore che, sebbene certamente classico e inamovibilmente parte del dna di ogni sociologo, è troppo
spesso considerato, tra i classici, quello meno attuale, meno vicino alla sensibilità contemporanea e, in fin dei conti, meno spendibile oggi dal punto di
vista teorico. Il Durkheim a cui vengono socializzate le giovani generazioni di
sociologi, in effetti, è marchiato da una serie di ipoteche (Durkheim il funzionalista, il conservatore, l’anti-individualista, il positivista) che lo rendono
di fatto datato e poco appealing
appealing. Così, fatta salva l’eccezione di alcuni concetti
che sembrano ancora utilmente parte del vocabolario sociologico, questo autore viene spesso ridotto a oggetto buono per gli scaffali di una biblioteca, anzi
di ogni biblioteca che si rispetti, ma destinato a rimanere sepolto sotto strati
di polvere.
Al contrario, su Durkheim esiste ormai da anni, non solo in Francia come
può sembrare ovvio, ma anche in Inghilterra, negli Stati Uniti, e tutto sommato anche in Italia, un serio lavoro di ricerca, sia in senso storico che teorico, che mette in luce una serie di temi e chiavi di lettura spesso trascurate
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nella letteratura ormai consolidata. Con questo numero, i Quaderni di Teoria
Sociale intendono offrire un contributo a questo lavoro di ripensamento del
pensiero durkheimiano in Italia. A ben guardare, si tratta solo dell’ultima
tappa, al momento, di un percorso che anche nel nostro Paese negli ultimi
anni ha già visto altri sforzi simili, di cui vorremmo citare quanto meno i
seguenti:
– nel 2001 è stato pubblicato dell’editore Meltemi un libro, a cura di
Massimo Rosati e Ambrogio Santambrogio, Durkheim. Contributi per
una rilettura critica, che includeva saggi di studiosi italiani, inglesi e
americani, volti nel loro complesso a presentare alcune prospettive interpretative del pensiero durkheimiano alla luce degli studi degli ultimi
venticinque anni circa.
– Nello stesso anno, a cura di Filippo Zerilli, le edizioni Argo pubblicano
un volume, Dalle Regole al Suicidio. Percorsi durkheimiani, anche questo con testi di studiosi di varia provenienza, dedicato alla produzione
di Durkheim negli anni cruciali compresi tra la pubblicazione di due
delle quattro opere maggiori di Durkheim.
– Nel marzo del 2005 è uscita, per i tipi della Meltemi, una nuova edizione delle Forme elementari della vita religiosa, a cura di Massimo Rosati.
– Nel 2004, il Mulino ha pubblicato la traduzione italiana del volume di
Gianfranco Poggi, Durkheim, edito nel 2000 dalla Oxford University
Press.
– Nel 2006 è prevista la pubblicazione di un volume dedicato a Durkheim
per i tipi della Bruno Mondadori, a cura di Massimo Borlandi, Andrea
Borsari e Giovanni Paoletti, con saggi di studiosi italiani e stranieri.
Altri saggi, di cui non è possibile qui dare conto, sono stati pubblicati in
anni recenti da studiosi italiani su riviste nazionali e internazionali. Tutto ciò
sta a significare uno sforzo non sporadico, a cui speriamo di poter dare nel
prossimo futuro un seguito, anche mediante la costruzione di una rete telematica che possa mettere in comunicazione quanti siano interessati, da diversi
punti di vista, alla sociologia durkheimiana.
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