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Il Romanticismo
Il Romanticismo è stato un movimento artistico, musicale, culturale e letterario
sviluppatosi al termine del XVIII secolo in Germania (Romantik). Preannunciato in alcuni dei suoi temi dal
movimento preromantico dello Sturm und Drang, si diffuse poi in tutta Europa nel XIX secolo.
Il termine "Romanticismo" deriva dall'inglese romantic (da romance, traducibile in
italiano come «romanzesco», nel senso di «non reale»), che nella metà del XVII secolo indicava quei generi
letterari, come i romanzi cavallereschi, che rappresentavano vicende fantastiche all'interno di
un'ambientazione storica più o meno accurata. Accanto a questo primo significato si sviluppò e alla fine
prevalse nel XVIII secolo quello di "pittoresco", riferito non solo a quanto veniva artisticamente raffigurato,
ma soprattutto al sentimento che ne veniva suscitato.
Punti chiave
Il Romanticismo si rifà in linea di massima alla necessità di attingere all'infinito. Di
conseguenza sono spesso ricorrenti alcuni essenziali punti cardine come:
Assoluto e titanismo: caratteristica inequivocabile del Romanticismo è la teorizzazione
dell'assoluto, l'infinito immanente alla realtà (spesso coincidente con la natura) che provoca nell'uomo una
perenne e struggente tensione verso l'immenso, l'illimitato. Questa sensibilità nei confronti dell'assoluto si
identifica nel titanismo: viene paragonata dunque allo sforzo dei titani che perseverano nel tentativo di
liberarsi dalla prigione imposta loro da Zeus, pur consapevoli di essere stati condannati a restarci per
sempre.
Sublime: secondo i romantici, l'infinito genera nell'uomo un senso di terrore e
impotenza, definito sublime, che non sono tuttavia recepiti in modo violento, tali da deprimere il soggetto,
ma al contrario l'incapacità e la paralisi nei confronti dell'assoluto si traduce nell'uomo in un piacere
indistinto, dove ciò che è orrido, spaventevole e incontrollabile diventa bello.
Sehnsucht: dal tedesco traducibile come desiderio del desiderio o male del desiderio. È
la diretta conseguenza di quanto sperimenta l'uomo nei confronti dell'assoluto, un senso di continua
inquietudine e struggente tensione, un sentimento che affligge il soggetto e lo spinge ad oltrepassare i
limiti della realtà terrena, opprimente e soffocante, per rifugiarsi nell'interiorità o in una dimensione che
supera lo spazio-tempo.
Ironia: la consapevolezza della finzione delle cose che circondano l'uomo e che egli
stesso crea si traduce nell'ironia, per cui l'uomo prende coscienza della sua stessa limitatezza. L'ironia, che
Socrate medesimo usava per autosminuirsi quando si confrontava con i suoi interlocutori (ironia socratica),
si identifica quindi in un atteggiamento dissimulatore.
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Approfondimenti
Hayez e “Il Bacio”
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Manzoni e il Romanticismo Italiano
L’Opera Romantica e Verdi
Il cinque maggio
Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,...
Dal Nabucco
Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
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Manzoni e il romanticismo Italiano
Il cinque Maggio
Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,
Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;
Nè sa quando una simile
Orma di piè mortale10
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
Vide il mio genio e tacque;
Quando, con vece assidua,
Cadde, risorse e giacque,
Di mille voci al sonito
Mista la sua non ha:
Vergin di servo encomio
E di codardo oltraggio,
Sorge or commosso al subito
Sparir di tanto raggio:
E scioglie all’urna un cantico
Che forse non morrà.
Dall’Alpi alle Piramidi,
Dal Manzanarre al Reno,
Di quel securo il fulmine
Tenea dietro al baleno;
Scoppiò da Scilla al Tanai,
Dall’uno all’altro mar.
….
….
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Il romanticismo nell’arte
Nel 1819 viene definita romantica la scuola
che mira alla rappresentazione fedele di profonde e
toccanti emozioni, mentre nel 1829 l'attributo
romantico viene esteso a molti fenomeni collaterali
delle arti visive, entrando nel gergo delle sarte,
delle modiste e persino dei pasticcieri, romantico è
tutto ciò che ha un'aria di inverosimile, irreale e
fantastico, tutto quello che si contrappone all'arte
accademica definita forzata, artificiale dogmatica e
priva di fantasia. Charles Baudelaire a commento
del Salon del 1846 scrisse il saggio Che cos'è il
Romanticismo?, in questo definisce romantico chi
"conosce gli aspetti della natura e le situazioni degli
uomini che gli artisti del passato hanno sdegnato o
misconosciuto". Lo scrittore inoltre fa coincidere
Romanticismo e modernità affermando: "Chi dice
romantico dice arte moderna, cioè intimità,
spiritualità, colore, aspirazione verso l'infinito
espresse con tutti i mezzi che le arti offrono".
Un dipinto romantico è facilmente riconoscibile perché fa largo uso di panorami naturali sterminati e
violenti, definiti sublimi come nel caso del viandante sul mare di nebbia, di Friedrich, dove un uomo è
ritratto di spalle (questo rappresenta la parte inconscia e nascosta del suo animo) ed è affacciato su di un
mare di nebbia che invade un paesaggio montuoso. È importante il fatto che l'uomo venga identificato
come viandante, che lo ricollega al tema romantico dell'esule. «In eroica solitudine, l'uomo è assorto nella
contemplazione dell'infinito e la sua grandezza tragica si pone di fronte alla potenza simbolica delle forze
della natura...»
Allo stesso tempo, un altro quadro, paesaggio invernale, presenta altri tòpoi, come quello dell'inverno e
della neve, che rappresenta la vecchiaia, oppure gli alberi spogli che rappresentano la morte. L'uomo nel
dipinto si regge ad un bastone: quelle sono le illusioni che l'uomo coltiva per vivere. Così si va delineando
un tipo di arte che riflette la filosofia e le tendenze artistiche di quegli anni, dove l'artista era in conflitto
con la società borghese ed i suoi valori, che vedevano l'arte come qualcosa di commercialmente non
produttivo e quindi inutile.
Inoltre, dipinti come L'onda, di Gustave Courbet, riflettono quel senso di vuoto e di
mancanza di punti di riferimento dell'uomo romantico. Autori tipici del Romanticismo sono anche Goya,
Delacroix, Gericault, Turner.
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