Omotetie (1/2) • in geometria una trasformazione omotetica di centro Q è una corrispondenza biunivoca tra punti dello spazio che – fa corrispondere al punto Q se stesso – ad un punto P, distinto da Q, un punto P’ tale che Q, P, P’ siano allineati e che QP’=kQP con k∈ ∈R, k≠ ≠0, 1, -1 (k si dice ragione di omotetia) Corso di Laurea in Disegno Industriale Corso di “Metodi Numerici per il Design” Lezione 28 Maggio 2003 Trasformazioni IV F. Caliò 1 Omotetia è una trasformazione geometrica non isometrica con un punto unito, che modifica le distanze fra punti attraverso un fattore di proporzionalità.  k > 1 dilatazione  k < 1 contrazione 2 Omotetia con centro in Q diverso da O Omotetie (2/2) • in algebra omotetia con centro in Q diverso da O è una trasformazione lineare • in algebra una omotetia, con centro in O, è una trasformazione lineare Av+b=x  k 0 0  Av=x A =  0 k 0   0 0 k  con k∈ tale che: ∈R, k≠ ≠0, 1,-1 ottenuta attraverso: – traslazione di Q in O – omotetia di centro O e ragione k – traslazione opposta a quella del primo passo È evidente la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica Si può dimostrare la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica 3 Osservazione sull’omotetia 4 Applicazione di un'omotetia Il centro di omotetia, individuato come punto unito della trasformazione risulta: b1 x  = 1 −k  2 y = b  1− k  b3 z = 1− k  Av+b=x 5 6 Lezione 28 Maggio 2003 1 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (1/2) definizione algebrica) (2/2) 1) Esempio di costruzione di una omotetia di centro Q(2,1,-3) e ragione k=2 2 0   0 0 2 0  1 0 0 v 1   − 2   0 1 0  v  +  − 1  2      0 0 1 v 3   3  0  v 1   − 2    2    0   v 2  +  − 1  +  1  2   v 3   3    − 3  2 0   0 0  v 1  − 2   2           0   v 2  +  − 1   +  1        2   v 3   3    − 3  2  0  0 0 0 2 0 v 1   − 4   2  2 0  v 2  +  − 2  +  1  =  0 2  v 3   6   − 3   0 0 2 0 0 2 0 0 v 1   − 2  0  v 2  +  − 1 2  v 3   3  7 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla 8 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione geometrica) (1/2) 1) Esempio di verifica di una omotetia; data la definizione geometrica) (2/2) trasformazione 2  0  0 0 2 0 − 2 = x − 2 x  − 1 = y − 2y   + 3 = z − 2 z 2 x − 2 = x  2y − 1 = y   2 z + 3 = z 0 v 1  − 2     0  v 2  +  − 1      2  v 3   3  è un'omotetia di ragione 2 e di centro determinabile come punto unito della trasformazione: x =2   y =1   z = − 3 Punto unito della trasformazione, centro dell'omotetia 9 Similitudine (1/2) 10 Similitudine (2/2) • in geometria una trasformazione di similitudine di ragione k  è una corrispondenza biunivoca tra punti dello spazio che • in algebra una similitudine , di rapporto di similitudine |k||, è una trasformazione lineare – a due punti P e Q fa corrispondere due punti P’ e Q’ in modo tale che la distanza fra P’ e Q’ sia |k|| con k≠ ≠ 0,1,-1 volte la distanza fra P e Q. Similitudine è una trasformazione geometrica non isometrica, che modifica le distanze fra punti attraverso un fattore di proporzionalità |k|| . Av+b=x k 2 T tale che: A A =  0 0  0 k2 0 0  0 2 k  con k∈ ∈R, k≠ ≠0, 1, -1 Si può dimostrare la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica 11 12 Lezione 28 Maggio 2003 2 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla Osservazione sulla similitudine definizione algebrica) (1/2) 1) Esempio di costruzione di una similitudine generata • Se k fosse uguale ad 1 e -1 sarebbe una isometria da una rotazione intorno all’asse z e angolo di • omotetia di ragione k è similitudine |k|| • si può dimostrare che l’applicazione successiva di omotetie e isometrie è similitudine rotazione π/2 e da una omotetia di centro O e ragione 2, applicate successivamente 0 − 1 0  v 1   1 0 0  v   2    0 0 1 v 3  13 14 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione algebrica) (2/2) definizione geometrica) (1/2) 3 0   0 0 3 0 0 3   0 2) Esempio di verifica di una similitudine;data la trasformazione: 0  0 − 1 0 v 1  0   1 0 0  v 2  3   0 0 1 v 3  −3 0 0 0 3   0 0  v 1  0  v 2  3  v 3  −3 0 0 0  v 1  0  v 2  3  v 3  è una similitudine infatti: 15 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla Applicazione di una similitudine definizione geometrica) (2/2)  0 3  − 3 0   0 0 0  0  0  3  3  0 −3 0 0 0  9   0  = 0   3  0 0 9 0 16 0  0  9  È una similitudine di ragione 3 17 18 Lezione 28 Maggio 2003 3 Sintesi Av+b=x det(A)≠ ≠0 A ortogonale – A=I b=0 Sintesi affinità –A matrice di rotazione, b≠ ≠ 0, nessun punto unito glissorotazione isometria –A ortogonale, b=0 oppure b≠ ≠ 0, un piano π di punti uniti riflessione rispetto a π identità – A=I b ≠ 0 –A matrice di riflessione, b≠ ≠ 0, nessun punto unito glissoriflessione traslazione – A ortogonale, b=0 oppure b ≠ 0, una retta r di punti uniti rotazione attorno ad r 19 20 Sintesi k 0 0    A =  0 k 0  , un punto unito   k≠ ≠0, 1, -1  0 0 k  k 2  AA A =  0  0  T 0 k 2 0 0  0  k2  omotetia similitudine k≠ ≠0, 1, -1 21 Lezione 28 Maggio 2003 4