Corso di Laurea in Disegno Industriale Riflessioni in R3 Corso di “Metodi Numerici per il Design” (TITOLO) Lezione 21 Maggio 2003 Trasformazioni III F. Caliò 1 Riflessione rispetto ad un piano (1/4) 2 Riflessione rispetto a un piano (2/4) in geometria una riflessione rispetto ad un piano (piano di riflessione) è la corrispondenza biunivoca tra punti dello spazio tale che: y Una riflessione rispetto ad un piano è dunque una trasformazione geometrica isometrica con un piano di punti uniti P P’ P’ b π M b – ad ogni punto P del piano di riflessione π corrisponde se stesso (piano di punti uniti) – ad ogni punto P di uno dei due semispazi generati dal piano π corrisponde un punto P’ del semispazio opposto, collocato sulla perpendicolare r condotta da P a π in modo tale che il punto medio del segmento PP’ stia su π. P 0 x z 3 Riflessione rispetto ad un piano (3/4) Riflessione rispetto ad un piano (4/4) • in algebra riflessione rispetto ad un piano passante per O, è la trasformazione isometrica : Osservazioni : • det(A)=-1 Av=x • la matrice di riflessione è ortogonale con ax+by+cz=0 piano di riflessione e − a2 + b2 + c2 2 2 2 a +b +c − 2 ab A= 2 a + b2 + c2 − 2ac 2 2 2 a +b +c a2 a2 a2 a2 − 2ab + b2 + c2 − b2 + c2 + b2 + c2 − 2bc + b2 + c2 4 a2 a2 a2 a2 • la matrice di riflessione è simmetrica − 2ac + b2 + c 2 − 2bc + b2 + c 2 2 2 +b −c + b2 + c 2 Si può dimostrare la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica 5 6 Lezione 21 Maggio 2003 1 Casi particolari di riflessione (1/2) Casi particolari di riflessione (2/2) Osservazioni : Osservazioni : • la matrice di riflessione rispetto al piano xy è • la matrice di riflessione rispetto al piano xz è 1 0 0 A = 0 1 0 0 0 − 1 1 0 0 A = 0 − 1 0 0 0 1 • la matrice di riflessione rispetto al piano yz è − 1 0 0 A = 0 1 0 0 0 1 7 Applicazione riflessione rispetto al piano xy 8 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (1/2) 1) Esempio di costruzione di una riflessione rispetto al piano di equazione cartesiana -x+y=0 − 1+ 1 1+ 1 − 2( − 1) 2 0 − 2( − 1) 2 0 0 0 v x 0 1 0 v 2 + 0 = y 1 + 1 v 3 0 z 2 9 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (2/2) 10 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione geometrica) (1/2) 1) Esempio di riconoscimento di una riflessione rispetto ad un piano passante per O 0 1 0 v 1 0 x 1 0 0 v + 0 = y 2 0 0 1 v 3 0 z Av=x con È una •affinità 0 A= 1 0 1 0 0 0 1 0 •isometria indiretta 11 •riflessione rispetto al piano y=x 12 Lezione 21 Maggio 2003 2 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione geometrica) (2/3) definizione geometrica) (3/3) Infatti, il sistema A x= x per la determinazione dei Infatti: punti uniti ammette infinite soluzioni (piano di •det(A)=-1≠ ≠ 0, è un’affinità riflessione) •A è matrice ortogonale, la trasformazione è isometrica •det(A)=-1, è una isometria indiretta •Av=x è riflessione rispetto al piano y=x y = x x = y z = z y = u x = u z = v che ha equazione cartesiana y = x 13 Riflessione rispetto ad un piano non passante per O 14 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (1/4) • in algebra riflessione rispetto ad un piano non passante per O è una isometria Av+b=x ottenuta attraverso: – traslazione che porta un punto P del piano di riflessione e dunque l’intero piano in O – riflessione rispetto al piano per O – traslazione opposta a quella del primo passo Si può dimostrare che la riflessione algebrica così ottenuta è una riflessione geometrica. Se Av=x è una riflessione rispetto ad un piano passante per O, non sempre Av + b=x è una riflessione geometrica. 1) Esempio di costruzione di una riflessione rispetto al piano di equazione cartesiana x-y-z-2=0 •Traslazione che porta il punto P(0,0,2) ∈ al piano di riflessione in O e con esso l’intero piano 1 0 0 v 1 0 0 1 0 v + 0 2 0 0 1 v 3 − 2 15 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (2/4) Il nuovo piano diviene u 1 0 0 0 u 0 1 0 + 0 = v x−y −z =0 v a = 1, b = −1, c = −1 0 0 1 u − v + 2 − 2 u − v •Riflessione rispetto al nuovo piano: Av=x − 1+ 1+ 1 1 + 1+ 1 2 A= 3 2 3 2 3 1− 1 + 1 3 2 − 3 2 1 3 3 2 2 = − 3 3 1 + 1 − 1 2 3 3 2 3 1 3 2 − 3 2 3 2 − 3 1 3 17 16 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (3/4) •Traslazione inversa a quella del primo passo 1 0 0 v 1 0 0 1 0 v + 0 2 0 0 1 v 3 2 La trasformazione completa è 1 1 0 0 3 0 1 0 2 3 0 0 1 2 3 2 3 1 3 2 − 3 2 3 1 0 0 v 1 0 0 2 − 0 1 0 v 2 + 0 + 0 3 1 0 0 1 v 3 − 2 2 3 18 Lezione 21 Maggio 2003 3 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione algebrica) (4/4) definizione geometrica) (1/3) 2) Esempio di riconoscimento di una riflessione dunque 1 3 2 3 2 3 2 3 1 3 2 − 3 1 0 0 1 0 0 2 4 − 3 v 1 3 2 4 − v 2 + 3 3 1 v 3 4 3 3 0 v 1 0 x 0 v 2 + 0 = y − 1 v 3 − 2 z È una •affinità •isometria indiretta •riflessione rispetto al piano z=-1 19 20 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione geometrica) (2/3) definizione geometrica) (3/3) Infatti, il sistema A x+ b = x per la determinazione dei punti uniti ammette infinite soluzioni (piano di Infatti: riflessione) •det(A)=-1≠ ≠ 0, è un’affinità •A è matrice ortogonale, la trasformazione è isometrica •det(A)=-1, è una isometria indiretta •Av=x è riflessione rispetto al piano z=-1 x = x y =y − z − 2 = z x =u y = v z = −1 che ha equazione cartesiana z = −1 OSSERVAZIONE: un vettore direzione ortogonale al piano è il vettore di traslazione ne è parallelo. 0 0 1 21 22 Esempio 3) (dalla definizione algebrica alla Esempio 3) (dalla definizione algebrica alla definizione geometrica) (1/3) definizione geometrica) (2/3) 3) Esempio di riconoscimento di una glissoriflessione 1 0 0 v 1 1 x 0 1 0 v + − 5 = y 2 0 0 − 1 v 3 0 z Infatti: •det(A)=-1≠ ≠ 0, è un’affinità •A è matrice ortogonale, la trasformazione è isometrica È una •affinità •det(A)=-1, è una isometria indiretta •Av+b=x è glissoriflessione •isometria indiretta •glissoriflessione 23 24 Lezione 21 Maggio 2003 4 Esempio 2) (dalla definizione algebrica alla definizione geometrica) (3/3) il sistema A x+ b = x per la determinazione dei punti uniti non ammette soluzione x +1= x y − 5 = y −z =z Il sistema è impossibile, è una glissoriflessione Rotoriflessioni in R3 (TITOLO) OSSERVAZIONE: un vettore direzione ortogonale al piano della riflessione Av=x è 0 0 il vettore di traslazione ne è ortogonale. 1 25 Rotoriflessione 26 Esempio: rotoriflessione Date le matrici di trasformazione L’applicazione successiva di una riflessione rispetto ad un piano passante per O e di una rotazione attorno ad un asse passante per O realizza ancora un’isometria: • Rotoriflessione, se l’asse di rotazione non appartiene al piano di riflessione • Viceversa, riflessione rispetto ad un piano 1 A = 0 0 0 0 − 1 0 0 − 1 − 1 0 0 B = 0 1 0 0 0 1 • A è rotazione attorno all’asse delle x • B è riflessione rispetto al piano zy 0 È rotoriflessione (isometria − 1 0 AB = 0 − 1 0 inversa) essendo l’asse delle x 0 0 − 1 ortogonale al piano zy. Ha l’effetto di cambiare segno ad ogni componente del vettore su cui lavora 27 28 Omotetie (1/2) • in geometria una trasformazione omotetica di centro Q è una corrispondenza biunivoca tra punti dello spazio che – fa corrispondere al punto Q se stesso – ad un punto P, distinto da Q, un punto P’ tale che Q, P, P’ siano allineati e che QP’=kQP con k∈ ∈R, k≠ ≠0, 1, -1 (k si dice ragione di omotetia) Omotetie in R3) Omotetia è una trasformazione geometrica non isometrica con un punto unito, che modifica le distanze fra punti attraverso un fattore di proporzionalità. k > 1 dilatazione k < 1 contrazione 29 30 Lezione 21 Maggio 2003 5 Omotetia con centro in Q diverso da O Omotetie (2/2) • in algebra omotetia con centro in Q diverso da O è una trasformazione lineare • in algebra una omotetia, con centro in O, è una trasformazione lineare Av+b=x k 0 0 Av=x A = 0 k 0 0 0 k con k∈ tale che: ∈R, k≠ ≠0, 1,-1 ottenuta attraverso: – traslazione di Q in O – omotetia di centro O e ragione k – traslazione opposta a quella del primo passo E’ evidente la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica Si può dimostrare la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica 31 32 Osservazione sull’omotetia Applicazione omotetia Il centro di omotetia, individuato come punto unito della trasformazione b x = 1 1− k y = b2 1− k b3 z = 1− k risulta: Av+b=x 33 34 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (1/2) definizione algebrica) (2/2) 1) Esempio di costruzione di una omotetia di centro Q(2,1,-3) e ragione k=2 2 0 0 0 2 0 1 0 0 v 1 − 2 0 1 0 v + − 1 2 0 0 1 v 3 3 0 v 1 − 2 2 0 v 2 + − 1 + 1 2 v 3 3 − 3 2 0 0 2 0 0 35 0 2 0 0 2 0 0 v 1 − 2 2 0 v 2 + − 1 + 1 2 v 3 3 − 3 0 v 1 − 4 2 2 0 v 2 + − 2 + 1 = 0 2 v 3 6 − 3 0 0 2 0 0 v 1 − 2 0 v 2 + − 1 2 v 3 3 36 Lezione 21 Maggio 2003 6 Similitudine (1/2) Similitudine (2/2) • in geometria una trasformazione di similitudine di ragione k è una corrispondenza biunivoca tra punti dello spazio che • in algebra una similitudine , di rapporto di similitudine |k||, è una trasformazione lineare – a due punti P e Q fa corrispondere due punti P’ e Q’ in modo tale che la distanza fra P’ e Q’ sia |k|| con k≠ ≠ 0,1,-1 volte la distanza fra P e Q. Similitudine è una trasformazione geometrica non isometrica, che modifica le distanze fra punti attraverso un fattore di proporzionalità |k|| . Av+b=x k 2 tale che: AT A = 0 0 0 k2 0 0 0 2 k con k∈ ∈R, k≠ ≠0, 1, -1 Si può dimostrare la corrispondenza fra le due definizioni geometrica e algebrica 37 38 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla Osservazione sulla similitudine definizione algebrica) (1/2) 1) Esempio di costruzione di una similitudine generata • Se k fosse uguale ad 1 e -1 sarebbe una isometria • omotetia di ragione k è similitudine |k|| da una rotazione intorno all’asse z e angolo di • si può dimostrare che l’applicazione successiva di omotetie e isometrie è similitudine rotazione π/2 e da una omotetia di centro O e ragione 2, applicate successivamente 0 − 1 0 v 1 1 0 0 v 2 0 0 1 v 3 39 Esempio 1) (dalla definizione geometrica alla definizione algebrica) (2/2) 3 0 0 0 3 0 0 3 0 40 Applicazione similitudine 0 0 − 1 0 v 1 0 1 0 0 v 2 3 0 0 1 v 3 −3 0 0 0 v 1 0 v 2 3 v 3 41 42 Lezione 21 Maggio 2003 7