Le trasformazioni geometriche La congruenza Definizioni 1. Una trasformazione geometrica che mantiene inalterata la forma e l’estensione si chiama movimento rigido. 2. Si dicono movimenti rigidi diretti quelle trasformazioni che si compiono nel plano; in questo caso tali figure sono direttamente congruenti [figura 1] 3. Si dicono movimenti rigidi inversi quelle trasformazioni che si compiono uscendo dal piano; in questo caso tali figure sono inversamente congruenti. [figura 2] Proprietà • La relazione di congruenza gode della proprietà riflessiva: F = F’ • La relazione di congruenza gode della proprietà simmetrica: se F = F’ allora F’= F • La relazione di congruenza gode della proprietà transitiva: F=F’ e F’=F’’ allora F=F’’ La traslazione Definizione 1. Una traslazione [figura 1] é un movimento isometrico diretto determinato da un vettore che ne fissa modulo, direzione e verso. Proprietà • La composizione o il prodotto di due o più traslazioni è ancora una traslazione. La rotazione Definizione 1. La rotazione [figura 1] è un movimento isometrico diretto determinato de un centro di rotazione, da un angelo orientato che ne determina l’ampiezza e il verso del movimento. Proprietà • Se ruotiamo, una figura due volte attorno allo stesso centro e nello stesso senso, l'angolo di rotazione è uguale alla somma degli angoli relativi alle due rotazioni. • Se ruotiamo una figura due volte attorno allo stesso centro e in senso opposta, l'angolo di rotazione é uguale alla differenza degli angoli relativi alle due rotazioni. La simmetria Definizioni 1. Si chiama simmetria assiale di asse a quella trasformazione geometrica che ad ogni punto del piano associa il suo simmetrico rispetto ad a. [figura 1] 2. Si chiama simmetria centrale di centro O la trasformazione geometrica che ad ogni punto dei piano associa il suo simmetrico rispetto ad O. [figura 2] Proprietà • Un poligono A possiede una retta r come suo asse di simmetria se ogni punto P di A ha come simmetrico, rispetto ad r, un altro punto P' appartenente anch'esso ad A. • Un poligono A possiede un centro di simmetria O se ogni punto P di A ha per simmetrico, rispetto ad O, un altro punto P' appartenente anch'esso ad A. • Il prodotto di due simmetrie assiali con assi paralleli è una traslazione di vettore v perpendicolare ai due assi e modulo pari al doppio della loro distanza. • Il prodotto di due simmetrie assiali con assi incidenti e una rotazione avente il centro nel punto di intersezione degli assi e l'angolo di rotazione di ampiezza doppia rispetto all'angolo formato dai due assi. • Il prodotto di due simmetrie assiali con assi perpendicolari è una simmetria centrale avente il centro nel punto di intersezione degli assi. L’omotetia Definizioni 1. Un'omotetia diretta [figura 1] è una corrispondenza tra figure geometriche caratterizzata da un punto fisso O, che individua il centro dell’omotetia, e da un valore k, che prende il nome di rapporto o caratteristica; nella omotetia diretta le due figure si trovano dalla stessa parte rispetto al punto O. 2. Un’omotetia inversa [figura 2] è una corrispondenza tra figure geometriche, caratterizzata da un punto fisso O, che individua il centro dell’omotetia, e da un valore k, che prende il nome di rapporto o caratteristica; nella omotetia inversa le due figure si trovano da parti opposte rispetto al punto O. Proprietà • Un'omotetia è una trasformazione de mantiene il parallelismo tra i lati lasciando quindi inalterata l’ampiezza degli angoli: cambiamo invece le misure dei segmenti corrispondenti secondo un rapporto costante pari alla caratteristica. (k=A’B’: AB) Le dimensioni di una figura in un’omotetia diretta o inversa, dipendono dal valore k del rapporto se k>1 si ottiene un ingrandimento; se k<1 si ottiene un rimpicciolimento; se k=1 in una omotetia diretta si ottiene una omotetia identica; se k=1 in una omotetia inversa si ottiene una simmetria centrale. La similitudine Definizioni 1. La corrispondenza che si ottiene dal prodotto di un’omotetia con un'isometria si chiama similitudine. [figura 1] 2. Le figure che si corrispondono in questo tipo di trasformazione si dicono simili. 3. I criteri di similitudine sono regole per stabilire rapidamente se due triangoli sono simili. Proprietà • La similitudine è una trasformazione che lascia immutate le ampiezze degli angoli, le lunghezze dei segmenti invece si trasformano secondo un rapporto costante che si chiama rapporto di similitudine. • Due poligoni sano simili quando hanno gli angoli ordinatamente congruenti e le misure dei lati omologhi legate da un rapporto costante. • Primo criterio di similitudine: due triangoli sono simili se hanno gli angoli ordinatamente congruenti • Secondo criterio di similitudine: due triangoli sono simili se hanno una coppia di angoli omologhi congruenti e i lati che li comprendono in proporzione. • Terzo criterio di similitudine: due triangoli sono simili se hanno i lati corrispondenti in proporzione. Teoremi • In due triangoli simili le altezze sono proporzionali alle rispettive basi. • Il rapporto tra i perimetri di due triangoli simili è uguale a quello tra le misure di due lati corrispondenti. • Tutte le misure lineari corrispondenti di due poligoni simili stanno tra loro nello stesso rapporto di similitudine. • Il rapporto tra le aree di due poligoni simili è uguale a quello tra i quadrati di due lati corrispondenti. I teoremi di Euclide • Primo teorema di Euclide: In ogni triangolo rettangolo un cateto è medio proporzionale tra l’ipotenusa e la protezione del cateto stesso sull’ipotenusa. AB : BC = BC : HB [figura 1] • Secondo teorema di Euclide: In ogni triangolo rettangolo l’altezza relativa all'ipotenusa è media proporzionale tra le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa. AH : HC = HC : HB [figura 1]