LA MEDICINA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2016 P.N.E.I. WORLD RUBRICA A CURA DELLA PROF.SSA MARIA CORGNA LOW DOSE MEDICINE E CRONOBIOLOGIA ENDOCRINA Cari Amici, – per definizione – più volte nelle 24 ore. negli ultimi mesi ho iniziato ad utilizzare nella prassi i principali ormoni della Low Dose Medicine sulla base della cronobiologia ormonale, riscontrando risultati terapeutici molto interessanti. Anche la produzione di melatonina ha un andamento non solo circadiano – raggiungendo la secrezione massima tra le 2 e le 5 del mattino – ma anche stagionale, essendo fortemente influenzata, come anche per alcuni steroidi sessuali, dalla variabile luminosità del giorno, che – a propria volta – dipende dal variare delle stagioni. – In questo numero di P.N.E.I. WORLD desidero condividere alcuni cenni di fisiopatologia endocrina utili come traccia guida per la prescrizione. IL SISTEMA HPA La secrezione degli ormoni è variabile: alcuni ormoni in particolare, oltre ad avere un ritmo nelle 24 ore (circadiano), presentano anche una secrezione intermittente e pulsatile, mentre altri hanno una produzione continua a basso regime, cosiddetta tonica, cui si sovrappongono treni di pulsatilità come nel caso dell’insulina, del TSH e della prolattina. Più volte durante il mio insegnamento ho riscontrato nei Colleghi poca chiarezza sul significato dell’aggettivo “ultradiano” che significa minore di 24 ore. – Un ritmo ultradiano si realizza Nel Nucleo soprachiasmatico dell’Ipotalamo viene attivata la secrezione pulsatile di CRH e di ormone antidiuretico (ADH). – Il CRH induce la sintesi di POMC (N.d.R.: ProOpioMelanoCortina), al cui interno è “contenuto” l’ACTH, con circa 15 picchi nelle 24 ore. L’ACTH stimola nel cortico-surrene il DHEA, cortisolo e aldosterone, che hanno uno stesso ritmo circadiano, con picco intorno alle 6 ed una successiva graduale discesa nelle ore serali/notturne (momento in cui si prepara il picco di melatonina), riprendendo la salita subito dopo. 61 LA MEDICINA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2016 – Chi soffre di insonnia o dorme costantemente poche ore per notte, o chi lavora di notte, può presentare un’alterazione del ritmo del cortisolo; questo tende ad innalzarsi nel tardo pomeriggio con aumento dell’insulino-resistenza al mattino. Identica alterazione del ritmo circadiano del cortisolo si osserva in corso di Depressione maggiore, con picchi nel tardo pomeriggio/sera. Anche in questo caso, come più volte ricordato, ai picchi ormonali fa riscontro un aumento della resistenza insulinica. Queste considerazioni suggeriscono una preferibile somministrazione di Guna-ACTH D6 nelle prime ore del mattino (tra le 6 e le 8). La melatonina, per contro, ha un picco di produzione notturno tra le 2 e le 5. La melatonina deriva dalla serotonina. – Il suo ritmo di produzione è scandito dall’alternarsi della luce e del buio; infatti, la Via nervosa che parte dal Nucleo soprachiasmatico dell’Ipotalamo (stazione serotoninergica) raggiunge la Pineale dopo aver attraversato il Ganglio cervicale superiore. Il segnale della melatonina modula anche i recettori surrenalici, renali, intestinali, arteriosi, gonadici e dei linfociti T e B. In particolare sarebbe dimostrata la sintesi notturna di melatonina da parte del midollo osseo. La produzione notturna di melatonina contribuirebbe al “reset” quotidiano dell’Immunità. La somministrazione di Guna-Melatonin 4CH (20 gocce x 2/die) è molto efficace in pazienti che abbiano effettuato terapie cortisoniche. Al pari del cortisolo, il segnale mediato dalla melatonina regola anche la funzione tiroidea; infatti, durante i mesi estivi, aumenta la conversione della tiroxina T4 nell’ormone attivo T3, fenomeno che si inverte in autunno-inverno. – In primavera-estate la ridotta segnalazione melatoninica servirebbe pertanto a stimolare il GnRH, con aumento della fertilità. Le variazioni stagionali dell’attività tiroidea (che andrebbe sostenuta soprattutto in autunno-inverno) si riflettono anche, ad esempio, sulle ridotte concentrazioni di vitamina D più frequenti nei mesi invernali. – È importante sottolineare che la melatonina favorisce una migliore risposta immunitaria agendo soprattutto sull’Immunità cellulo-mediata di 62 tipo Th1, responsabile dell’attivazione nei confronti di virus e cellule tumorali. Fondamentale – quindi – l’assunzione di Guna Melatonin 4CH preferibilmente intorno alle 24, o più comodamente intorno alle 21, sottolineando anche il ruolo antiossidante e vasodilatatore della melatonina stessa che – occorre ribadirlo – ha indicazioni terapeutiche che vanno molto oltre quelle per le quali viene comunemente prescritta: l’insonnia caratterizzata da risvegli precoci. L’ormone della crescita (GH) ha un picco notturno che precede quello della melatonina e che si manifesta nel primo sonno non-REM. Come noto il GH tende a ridursi con l’invecchiamento, e ciò produce sia una riduzione del trofismo muscolare sia disturbi del sonno. Il GH è frequentemente ridotto (picco e quantità complessiva) nei soggetti obesi. – Importanti anche le ripercussioni degli ormoni dello stress, in particolare cortisolo e prolattina, sulla produzione di GH. A tale proposito, suggerisco la somministrazione di una fiala di Hypophysis suis-Injeel® per periodi di tempo anche prolungati e preferibilmente di sera in tutti i pazienti che tendono a presentare un abbassamento dei livelli circolanti di GH (invecchiamento-stress). – Un cenno merita anche la leptina, adipochina prodotta dall’Organo adiposo. La leptina, scoperta nel 1994 da Friedman, è un’adipochina il cui ruolo è fondamentale nella regolazione della sazietà e della sessualità. Tende a crescere di sera, e ad avere un picco nella prima parte della notte, contribuendo alla regolazione dell’Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Dormire cronicamente causa l’aumento della produzione di cortisolo serale e la riduzione dei livelli di leptina serali e notturni. – Dal punto di vista della cronobiologia endocrina, un pasto serale congruo e soddisfacente può sostenere la produzione di leptina e contribuire a ridurre i morsi della fame notturna. – Donne anoressiche o la cui percentuale di massa magra sia inferiore del 13% possono presentare fenomeni di amenorrea connessi all’incongrua segnalazione leptinica a livello di GnRH. Nella personale esperienza clinica suggerisco in questi casi una fiala/set- LA MEDICINA BIOLOGICA timanale di Adeps suillus-Injeel® che risulta essere un importante regolatore del segnale ovulatorio. – La fiala di Adeps va preferibilmente iniettata a livello intra-dermico in corrispondenza del Punto di Agopuntura Stomaco 30 (N.d.R.: St = E30. Localizzazione anatomica: cm 4 dalla Linea mediana anteriore, sul bordo superiore della branca pubica, bilaterale; Dermatomero: L1) intensificando la somministrazione 2 volte/settimana nella 3ª e 4ª settimana del mese. Da quanto illustrato emerge con evidenza quanto sia importante che i ritmi biologici siano in fase; l’orologio centrale deve, quindi, essere continuamente resettato da fattori ambientali esterni. LUGLIO - SETTEMBRE 2016 Le persone che eccedono rispetto a queste variazioni possono presentare difficoltà nel lavoro, nello studio e nelle attività sociali. Se una persona ha forti tendenze “allodola” o “gufo”, tali da non permettere una partecipazione normale alle attività socio-lavorative, viene considerata affetta da un disturbo del ritmo circadiano del sonno con notevoli ripercussioni, soprattutto sulla sfera immunitaria. – Ecco perché nella prassi personale mi focalizzo sull’ottimizzazione della qualità del sonno, insegnando ai pazienti tecniche specifiche di ingresso nel sonno e di ottimizzazione della qualità del sonno stesso. Un ulteriore vantaggio in questo senso deriva dalla somministrazione di Guna-Serotonin D6 che ho rilevato facilitare l’ingresso nel sonno, mentre Guna-Melatonin 4CH ne garantirebbe la permanenza. Questi sincronizzatori esterni sono di due tipi: primari e secondari. – I primari sono quelli ambientali, l’alternarsi della luce e del buio, il succedersi delle stagioni, il ciclo lunare. L’argomento è sicuramente affascinante, conferisce una veste scientificamente ineccepibile a quanto è noto da tempo: i soggetti gufo sono quelli che definiamo prevalentemente simpaticotonici; i soggetti allodola quelli che definiamo prevalentemente vagotonici. – I secondari derivano dalla nostra organizzazione della vita, individuale e sociale: qualità e quantità del sonno, tipo di lavoro (diurno, notturno o a turni), orario dei pasti, viaggi (jet lag) e jet lag sociale tipico del fine settimana. – Il concetto di identità psicobiologica si arricchisce e si caratterizza dunque grazie alla definizione del cronotipo, peraltro già nota in Agopuntura. Queste caratteristiche individuali vanno a disegnare quello che i cronobiologi chiamano il “cronotipo”, cioè le caratteristiche ritmiche di ogni individuo. Mi auguro che queste riflessioni siano state utili e che abbiano fornito qualche input pratico per la Vostra attività professionale. – Saluto Tutti con affetto. Buone vacanze. – Il cronotipo è una caratteristica degli esseri umani: indica se un individuo desidera essere maggiormente attivo in un particolare periodo della giornata. – La Redazione ringrazia gli editor dei siti web da cui sono tratte le immagini di: Ci si riferisce ad “allodole” per le persone che si alzano presto la mattina e sono maggiormente attive nella prima parte della giornata, e a “gufi” per le persone che sono maggiormente attive nelle ore serali e preferiscono coricarsi tardi. pag. 61: http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/dali/1954_018_orologio_fluido_ alla_prima_esplosione.jpg pag. 62: http://www.empowher.com/sites/default/files/herarticle/signs-dealing-insomnia.jpg Si fa riferimento al cronotipo anche come tipo circadiano, preferenza diurna o variazione diurna. Gli esseri umani sono generalmente diurni, attivi durante il giorno; come la maggior parte degli animali diurni, gli schemi di attività sono controllati in modo endogeno dai ritmi circadiani. Nei cronotipi, la variazione normale dei cicli sonno/veglia varia da circa 2 ore prima a 2 ore dopo rispetto alla media. Per consultazione di P.N.E.I. , visitare il sito: www.medibio.it WORLD → La Medicina Biologica, dal 2007/1. 63