Settimo Chakra, Sahasrara, il loto, la fede

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Settimo Chakra, Sahasrara, il loto, la fede
Nome Sanscrito
Significato
Localizzazione
Elemento
Funzione
Ghiandole
Ormoni
Organi
Colore
Cibi
Verbo
Pietra
Sahasrara
Mille petali
sommità del capo
Pensiero
Sintonizzarsi con l’universo
Epifisi o Pineale
Melatonina
Corteccia cerebrale
Violetto
Digiuno
Io So
Diamante
È l’antenna parabolica puntata verso il cuore dell’Universo ad ascoltarne l’intima voce, a coglierne
l’onda cosmica, a decifrare il codice del messaggio celeste e renderne partecipe l’umanità. È situato
alla sommità della testa, nella corteccia cerebrale, in corrispondenza della fontanella, è rivolto verso
l’alto, così come il primo è rivolto verso il basso. È il chakra della corona perché “corona” l’intero
sistema e simboleggia un essere nel suo stato più elevato, regale, glorificato. È il centro della
coscienza cosmica e la consapevolezza di un ordine cosmico, rappresenta l’aspetto del pensiero di
cui il mondo è espressione. Il timido seme della terra è risalito attraverso l’acqua, il fuoco, l’aria, il
suono e la luce fino a fondersi con le energie celestiali.
Epifisi, il mistero, la sede dell’anima
Al settimo chakra è associata l’epifisi, una ghiandola a forma di pigna (corpo pineale) situata nella
parte dorsale dell’encefalo. Elabora due ormoni: la melatonina che tende a schiarire la pelle e
l’adreno-glomerulotropina che stimola la produzione di aldosterone da parte del surrene. Oggi si
ritiene che possa influenzare (inibendolo) lo sviluppo sessuale nel bambino molto piccolo e che
intervenga nel ritmo circadiano. Secondo il filosofo francese Cartesio, la ghiandola pineale era il
punto d’incontro tra la mente e il corpo; non solo: secondo molti pensatori del passato era
addirittura la sede dell’anima.
Essa appare una sorta di interfaccia fra il mondo fisico esterno (luce, suoni, ecc.) e la nostra
biochimica. La ghiandola pineale è simile ad un nodo di scambio fra il sistema immunitario,
nervoso ed endocrino attraverso un complesso meccanismo di regolazione, stimolazione e feedback
negativo. Possiamo considerare la pineale come un regolatore di altre ghiandole, interagisce
direttamente o indirettamente con il timo ed il sistema immunitario, le surrenali, l'ipofisi, la tiroide e
le gonadi, coinvolgendo un gran numero di ormoni.
L’orologio interno, antenna cosmica, risposta alla luce
Questa minuscola struttura rimane ancora oggi in larga misura un mistero, tuttavia molti scienziati
concordano nel ritenere che funzioni come una sorta di orologio interno, mentre secondo altri
funziona come antenna che riceve energia a particolari frequenze. È stimolata dalla luce attraverso
l'asse: occhio-nervo ottico–ipotalamo-pineale. Anche i suoni interagiscono con essa con un asse
simile.
Benché immersa nell’oscurità essa risponde indirettamente alla luce, a seconda dei messaggi
trasmessi dagli occhi sul grado di luminosità del mondo esterno. Quando la luce cede all’oscurità, la
ghiandola entra in funzione e comincia a secernere la melatonina, quando invece albeggia, la
produzione di tale ormone si arresta.
Ancestralmente costituiva un vero e proprio fotorecettore, una specie di occhio dorsale, ancora
presente in alcuni anfibi. Molti uccelli migratori con il cranio verniciato di nero perdono il senso
dell’orientamento e non trovano più la strada. Questo fatto, per inciso, è un’ulteriore riprova
dell’esistenza di una mente unica, almeno per gli animali.
La ghiandola pineale riceve un'innervazione afferente dal ganglio cervicale superiore del simpatico,
a sua volta collegato all'occhio. La percezione del buio provoca e attiva la sintesi di melatonina e
inducendo l'aggregazione dei granuli di melanina nella cute, schiarisce la pelle. La luce diminuisce
gli impulsi nervosi del simpatico e blocca la sintesi di ormone.
Bastano pochi minuti di esposizione a una luce brillante perché si verifichi una caduta dei livelli
circolanti di melatonina. Seguendo i ritmi luce-buio, l'epifisi sincronizza tutto l'organismo sui ritmi
del macrocosmo.
I bioritmi epifisari, l’autoriconoscimento
Indipendentemente dalla visione, l'organismo sa se è giorno o è notte, che ora è, in quale giorno o
stagione siamo. I bioritmi epifisari sembrano controllare il tono dell'umore, l'equilibrio ormonale,
l'equilibrio immunitario e avere una azione antistress. Inoltre la melatonina possiede proprietà
rigeneranti e antinvecchiamento.
Si può considerare come un orologio interno che regola le stagioni della nostra vita, riducendo, ad
esempio, la melatonina nella pubertà, durante l'ovulazione, nella menopausa, nella vecchiaia. È
strettamente collegata alla percezione di sé, alla capacità di autoriconoscimento rispetto al mondo
circo
Tratto da: Centro Vie Nuove, via Prolungo, 4 - Magliolo (Savona)
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