La Tachicardia
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Abstract :
A cura del Prof. Emilio Esposito Docente di Religione liceo scientifico/ e sezione Carceraria/ Formatore
Area delle Professioni Sociali/ Formed - VdS C.R.I. / Consulente per il Terzo Settore (Welfare)
/Componente Centro Studi e Osservatorio Permanente sul Disagio Giovanile Comune di Mercato S.
Severino. Servitore Insegnante Scuola Alcologica Territoriale - AICAT/ARCAT/APCAT/ Volontario
Ambulatorio Dipendenze ASL Sa distretto 67-/ Responsabile Sportello Sociale C.R.I. (Delegato ASA (
Attività Sociali).Esperto in Biodiscipline e Bioenergetica/Libero Docente UTE/ Università per la Terza Età.
Counselor.Esperto in Logoterapia.
La tachicardia si presenta con un progressivo aumento dei battiti cardiaci, fino al raggiungimento di
una frequenza molto elevata.
Escluse cause fisiologiche come lesioni della struttura del cuore dovute a ischemie o miocarditi,
cause legate ad uso eccessivo di farmaci o droghe (compreso l’uso eccessivo di caffè e nicotina),
oppure cause legate a patologie fisiche esistenti, come ad esempio l’ipertiroidismo o l'ipotensione,
la tachicardia è imputabile all’eccessiva ansia che pervade l’individuo.
L'inizio e la scomparsa della tachicardia di tipo ansiogeno sono spesso graduali, ma mettono in
allarme la persona rendendo la sua ansia sempre più intensa.
Si crea allora un circolo a spirale, sempre più stretto nel quale l’ansia provoca maggiore battito
cardiaco e l’aumento di essi induce ancor più ansia.
In particolare la tachicardia rappresenta un imminente pericolo per chi soffre di attacchi di panico o
negli individui afflitti da ipocondria; per loro la crisi tachicardica rappresenta il campanello di un di
un imminente vero e proprio attacco cardiaco.
Info: e-mail [email protected]
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