Tachicardia

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Tachicardia: cause, sintomi, terapie
Che cos’è
La tachicardia è un sintomo che indica un disordine del ritmo cardiaco in cui si assista a un aumento
(oltre 100 battiti/minuto) della frequenza dei battiti cardiaci. Di solito compare all’improvviso e a
riposo.
Sotto sforzo è normale che la frequenza cardiaca possa aumentare.
Quanto è diffusa
Stime recenti suggeriscono che la tachicardia in sé sia relativamente diffusa, ma alcune forme
(fibrillazione atriale) sono prevalenti con l’aumentare dell’età.
Cause
Nella maggioranza dei casi i disturbi del ritmo del cuore a riposo sono causati da una cardiopatia
precedente e subentrano come una complicazione.
Tra le condizioni che possono favorirne l’insorgenza si trova per primo l’infarto, specie nel periodo
immediatamente successivo all’attacco acuto.
Sintomi e diagnosi
La tachicardia è avvertita come una sensazione di disagio e a volte si può sentire il ritmo aumentato
appoggiando la testa sul cuscino.
L’aumento dei battiti cardiaci a riposo si può spingere sino a 300-400 battiti per minuto. In questi
casi, la tachicardia (fibrillazione atriale) se non è prontamente curata può mettere a rischio la vita
della persona colpita.
La diagnosi di tachicardia si fa con l’elettrocardiogramma. Se gli episodi si ripetono più volte nella
giornata può essere utile eseguire l’elettrocardiogramma continuato per 24 ore (Holter).
È un esame poco invasivo e molto importante per la diagnosi e la cura delle tachicardie più difficili
da curare.
Complicazioni Quando il ritmo cardiaco è troppo veloce e incontrollato è possibile che la
circolazione del sangue si rallenti ed è anche probabile che piccoli trombi siano ripetutamente spinti
dal cuore verso vasi anche molto lontani.
Per esempio, se durante un infarto subentra una tachicardia acuta come la fibrillazione atriale,
piccoli trombi si possono spingere fino ai vasi cerebrali e provocare un ictus.
Le cure
I farmaci per combattere la tachicardia sono chiamati antiaritmici.
Oltre agli antiaritmici è anche necessario che la persona colpita da disturbi del ritmo cardiaco
assuma farmaci scoagulanti allo scopo d’impedire la formazione dei trombi.
Naturalmente tutte queste cure vanno prescritte dal medico e vanno tenute sotto stretto controllo in
modo da poter verificare l’efficacia.
Quando consultare il medico
Molte volte, specie nei giovani, la tachicardia può essere un disturbo momentaneo che si risolve
spontaneamente. Ma quando il sintomo si ripete per qualche giorno di seguito e per più giorni,
sempre a riposo, è bene sentire il parere del medico di famiglia.
Le persone anziane che già soffrono di disturbi cardiovascolari è bene che siano costantemente sotto
controllo medico.
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