MARCELLIN BERTHELOT (1827-1907) « La chimie crée son objet » STABILIZZAZIONE (CFSE) DI UNO IONE dn Energia reticolare degli alogenuri MX2 Raggio ionico SPETTROSCOPIA ELETTRONICA Regole di selezione per una transizione elettronica : •Spin: non può cambiare la molteciplità di spin DS = 0 •Laporte: deve cambiare la parità g/u Le transizioni “proibite” sono, in realtà, poco probabili Banda emax Spin-proibita <1 Laporte proibita 10 Laporte permessa 100 A trasferimento di carica 103-104 [Cr(ox)3]3- e [CrF6]3n1 corrisponde a Do MnF2 D DIPENDE DA: Dq = 1/6{ze2<r4>/a5} a = dist.internucleare, <r> = dist media di e dal nucleo • La carica sul metallo: [Ru(H2O)6]2+ 19800 cm-1 [Ru(H2O)6]3+ 28600 cm-1 •La geometria del complesso: Do2 Dt [VCl4] 7900 cm-1 [VCl6]2- 15400 cm-1 •La natura del metallo: Mn2+ < Ni2+ < Co2+ < Fe2+ <Fe3+ < Cr3+ <Co 3+ < Mo3+ < Rh3+ < Ru3+ < Pd4+ < Ir3+ < Pt4+ [MnF6]2[TcF6]2[ReF6]2- 21800 cm-1 28400 cm-1 32800 cm-1 •Il legante (serie spettrochimica) [CoF6]313100 cm-1 [Co(H2O)6]3+ 20800 cm-1 [Co(NH3)6]3+ 22900 cm-1 LA SERIE SPETTROCHIMICA Leganti diversi spostano il massimo di assorbimento nello spettro elettronico. C > N > O > F > Cl > Br > I Leganti “misti” hanno effetto “medio” GLI ORBITALI d NEI COMPLESSI QUADRATO-PLANARI IL CAMPO DEI LEGANTI (LIGAND FIELD): IL CASO OTTAEDRICO Le possibili combinazioni tra gli orbitali del metallo e quelli dei leganti: Gli orbitali di frontiera (HOMO e LUMO sono centrati sul metallo): L’EFFETTO p La sovrapposizione p tra un orbitale d e un orbitale p: Orbitali p pieni (leganti elettronegativi, bassa energia): Orbitali p vuoti (alta energia): GLI ELETTRONI DI UN COMPLESSO GLI ELETTRONI DI UN COMPLESSO MAGNETISMO Diamagnetismo: il moto degli elettroni appaiati viene perturbato da un campo magnetico. Si genera una magnetizzazione (I) che si oppone al campo esterno B = H + 4pI (I è una grandezza negativa) Effetto comune a tutte le sostanze. Paramagnetismo: anche il moto degli elettroni spaiati viene perturbato da un campo magnetico. Si genera una magnetizzazione (I) che si oppone al campo esterno I = kH (I è positivo, e molto maggiore che nel caso precedente) Effetto proprio dei composti con elettroni spaiati. IL MOMENTO MAGNETICO La suscettività magnetica k è la risposta di un mezzo al campo magnetico esterno: k= I/H Bilancia di Gouy: la differenza di peso tra il campione ed uno standard dà la suscettività magnetica per unità di volume, k La forza (differenza di peso) che agisce sul volume V è: F = ½kH2V = cost k La susc. paramagnetica molare è cM = (k/d)MMcdia MAGNETISMO Bilancia di Gouy: la differenza di peso tra il campione ed uno standard dà la suscettività magnetica per unità di volume, k La suscettività molare è data da cM = k P.M./d Per molti composti cM è funzione della temperatura secondo la legge di Curie: cM = C/T Il momento magnetico è indipendente dalla temperatura meff = cost (cMT)½ = √[n(n+2)] LEGGE DI CURIE Il contributo diam. cdia è dato dal contributo di ogni atomo (costanti di Pascal) La susc. Param. è funz della temperatura e del momento magnetico, perché T tende a disorientare i dipoli magnetici: cM = cost(m2/T) m = 2.828 cMT) = n(n+2) n è il numero di elettroni spaiati per ogni molecola AURANOFIN: UN COMPLESSO LINEARE CON PROPRIETÀ FARMACEUTICHE ISOMERIA NEI COMPLESSI Tipo di isomeria Descrizione Esempio Configurazionale Diversi poliedri di coordinazione Tetraedro/quadrato TBP/SP Di spin Alto/basso spin Fe(II) Di legame Diversi atomi donatori sul legante O-NO/NO2 Geometrico Diversa distribuzione dei leganti Cis/trans fac/mer Ottico Enantiomeria D/L 5T 1A ISOMERIA IN NiCl2(PPh3)2 Verde scuro, paramagnetico Rosso scuro ISOMERIA NEI COMPLESSI Isomeria geometrica: cis/trans, fac/mer Isomeria ottica: D/L ISOMERIA DI IONIZZAZIONE PENTACOORDINAZIONE Il campo cristallino favorisce sempre la piramide a base quadrata (SP) Leganti con effetto p possono interagire efficacemente in diverse orientazioni ISOMERIA IN [Cr(en)3][Ni(CN)5] · 1.5 H2O Temp. e press. Ambiente 7 kbar Dopo esser tornati a press. ambiente Composto disidratato (SP) OCTACOORDINAZIONE IDRURI Donatori di un elettrone Pochi complessi puramente idrurici: [ReH9]2- , [FeH6]4- Molti con altri leganti: H2Fe(N2)(PR3)3, H3Co(PPh3)3, H5Ir(PR3)2, H2PtCl2(PR3)2 Occupano un sito di coordinazione, ma consentono ad altri leganti di espandersi Idruri “non classici”: il legame di una molecola H2 funziona da donatore [BH4]- come legante chelante: Cu(PPh3)2BH4 RAGGI X E NEUTRONI Il complesso di Kubas: dove sono i legami tra W e H? H-H : 0.75(16) Å (raggi X) 0.74 in H2 libero 0.84 Å (neutroni) J(H-D) = 33.5 Hz (43.2 Hz in HD molecolare, 2-3 Hz is cis diidruri) n(HD) = 2360 cm-1 Kubas, Acc. Chem. Res., 1988, 21, 120: “in an inversion of the normal order, spectroscopic rather than crystallographic, data provided the convincing evidence” H COME LEGANTE Paramagnetic shielding (correnti elettroniche) Dihydrogen bond H----H+ IL TEMPO DI RILASSAMENTO T1 L’impulso a 180° inverte la popolazione dei due livelli di spin. Si diagramma in funzione del ritardo di acquisizione (delay) Il tempo di rilassamento dipende anche dalla distanza di altri nuclei con spin 1H E 31P NMR trans-PtHCl(PPh3)2 1J(1H-195Pt) = 1196 Hz; 2J(1H- 31P) = 13 Hz LEGANTI ALL’AZOTO • Ammoniaca e ammine: nessun effetto p,leganti tipici per cationi +2 e +3 • Deprotonazione di ammoniaca: ammidi (NH2-), nitreni (NH2-) e nitruri (N3-): pdonatori • Ammine aromatiche: piridina, imidazolo, pirazolo e pirazolato. Forti p-donatori, stabilizzano alti stati di ossidazione: [Ag(Py)2]2+ • Diazoto: N2 es: [Fe(EDTA)N2]-, [Ru(NH3)5N2]2+ • Basi di Schiff, porfirine, ftalocianine: macrocicli tetra- (o penta-)dentati, con almeno 2 N • Pseudoalogenuri: N3-, NCS-, CN-, NO2- (isomeria di legame) • Nitrili R-CN (isonitrili R-NC) • Nitrosile NO (lineare, piegato, a ponte) IL LEGANTE N2 I diversi modi di coordinazione possibili. Tra le fonti di N2 si usa N2O; N2H4, N3-, N2 CO, N2 e HCCH sono (elettronicamente) simili n14/n15 = 15/14 n15 = 1936 0.966 = 1870 cm-1 PORFIRINE «out of plane» metalloporphirine BASI DI SCHIFF Sono formate per condensazione di un’aldeide con un’ammina. I prodotti imminici legano al metallo tramite i doppietti residui sull’azoto. Spesso vengono ottenute per sintesi templata (usando il metallo come stampo) LEGANTI AL FOSFORO • Fosfine alifatiche: PR3: s-donatori, poveri p-accettori • Fosfine aromatiche: PPh3 moderato s-donatore, moderato p-accettore, stabile all’ossidazione, solida, non volatile, diminuisce la solubilità del composto, ne facilita la cristallizzazione • Fosfine chelanti dppe, dppm: PPh2-(CH2)n-PPh2 • Fosfine chirali • Fosfiti: P(OR)3 scarso s-donatore, forte p-accettore • PF3: simile al CO per effetto elettronico e per ingombro sterico • Angolo di Tollman: PMe3 a ponte: I LEGANTI AL FOSFORO Il potere p-accettore delle fosfine Effetti sterici ed elettronici delle fosfine INGOMBRO STERICO E INSATURAZIONE Pt[PPh(t-Bu)2]2 Pt(PPh3)3 Pt(dppp)2 dppp = Ph2P(CH2)3PPh2 P5 ANALOGO DEL CICLOPENTADIENE LEGANTI ALL’OSSIGENO • Acqua, idrosso • Alcoli, alcolati, eteri, thf, eteri corona • Legante oxo (O2-) p-donatore; tre formule di risonanza M-O-, M=O, MO+ gruppi M=O sono stabilizzati da stati di ossidazione > +4 e dn < 4 • Diossigeno, superosso O2-, perossido O22• Chetoni, urea, SO2 • Dichetonati [R-C(O)-CH-C(O)-R]-, chelanti, una volta coordinati a M formali anelli con sistema p delocalizzato • Ossoanioni (NO3-, SO42-, PO43-,CO32-, carbossilati RCOO- (mono e bidentati) • Ossidi delle fosfine (O=PR3) • Dimetilsolfossido (Me2S=O) LEGANTI ALL’OSSIGENO: ALCUNI ESEMPI (1) VO(acac)2 [Cr(O2)4]3- CuSO45H2O LEGANTI ALL’OSSIGENO: ALTRI ESEMPI (2) {Cu(OOCCH3)2 H2O}2 O-Ir-O : 37° IL DIOSSIGENO COME LEGANTE O2, O2-, O22- Lo stato di ossidazione del legante e del metallo si deduce da dati strutturali (distanza O-O) e spettroscopici(n(O-O)) LEGANTI ALLO ZOLFO • Solfuri, polisolfuri, tiolati, tioeteri (metalloenzimi) • Ditioleni S-CR=CR-S. Impossibilità di determinare gli stati di ossidazione • SO2 (isomeria di legame) • Tiocianato (SCN piegato) • Ditiocarbammato [R2N-CS2]monodentato, a ponte] [chelante (anello a quattro termini), SOLFURI, TIOLATI, POLISOLFURI [Pt(S5)3]2-, un composto chirale senza carbonio [Au25(SR)18]+, un colloide d’oro stabilizzato da tiolati [Fe4S4(SR)4]2+, un analogo sintetico delle ferredossine. Esistono anche gli stati ossidati (+3) e ridotti (+1) [Ni2(dmit)3]2-: un complesso con un ditiolene LEGANTI NON INNOCENTI: [ReL3]z 5 stati di ossidazione; z da +1 a -3 Spettro ESR: in ReL32-, l’elettrone spaiato è centrato sul metallo; 185Re I = 5/2 3 stati di spin Prisma trigonale DMSO COME LEGANTE SO2 COME LEGANTE ALOGENURI • Fluoro: piccolo ingombro, nessun potere riducente, nessun effetto p: alti numeri di coordinazione ([ZrF8]4-), bassa posizione nella serie spettrochimica • Altri alogeni: stabilizzano complessi tetraedrici, possono fungere da ponti (donatori di tre e cinque elettroni) Cu4I4py4 REAZIONI DI COMPOSTI ORGANICI ED INORGANICI (1) REAZIONI DI COMPOSTI ORGANICI ED INORGANICI (2) VELOCITÀ DI SCAMBIO: COMPLESSI LABILI ED INERTI MECCANISMI DI SOSTITUZIONE E U E U E U E U Associativo Interscambio a carattere associativo Interscambio a carattere dissociativo Dissociativo A Ia Id D ENTALPIA ED ENTROPIA DI ATTIVAZIONE: DH‡ E DS‡ Equazione di Arrhenius: k = A exp(-Ea/RT) Equazione di Eyring: k =(kBT/h)exp(-DG‡/RT) = (kBT/h)exp(-DH‡/RT + DS‡/R ) ln k/T = - DH‡/RT + ln (kB/h) + DS‡/R Plot di Arrhenius (●) e di Eyring (■) per la reazione di scambio di una molecola di solvente in [Ga(dmso)6]3+ VOLUME DI ATTIVAZIONE: DV‡ d lnk/d P = -DV‡/RT DV‡ è positivo per reazioni dissociative, è negativo per reazioni associative EQUAZIONI CINETICHE MECCANISMO ASSOCIATIVO: U-M + E U-M-E v = -d[M-U]/dt = k[U-M][E] (dipende da E) MECCANISMO DISSOCIATIVO: U-M M + U k1, k-1 M+E M-E k2 v = -d[M-U]/dt = k1 k2[M-U][E]/(k-1[U]+ k2[E]) Se k2[E] >> k-1[U] v = k1[M-U] primo ordine, non dipende da E Se k-1[U] >> k2[E] v = k1 k2[M-U][E]/k-1[U] si ha effetto inibitore di U Se k-1[U] k2[E] si deve usare l’espressione completa MECCANISMO DI INTERSCAMBIO: U-M + E U-M--E K0 U-M--E U--M-E k3 U--M-E M-E + U k2, veloce v = -d[M-U]/dt = K0k3[M-U][E]/(1+ K0[E]) Se K0[E] >> 1 v = k1[M-U] primo ordine, non dipende da E Se K0[E] << 1 v = K0k3[M-U][E] secondo ordine, dipende da E Se k-1[U] k2[E] si ha dipendenza complessa REAZIONI DI SOSTITUZIONE: I COMPLESSI QUADRATO - PLANARI Pt(py)2Cl2 + L Pt(py)2(Cl)L Due meccanismi paralleli: kobs = k1 + k2[L] EFFETTO E INFLUENZA TRANS EFFETTO E INFLUENZA TRANS L’influenza trans (donazione s) è un fenomeno termodinamico (destabilizza il reagente). T e X competono per uno stesso orbitale L’effetto trans (retrodonazione p)è un fenomeno cinetico (stabilizza lo stato di transizione). Un accettore rimuove l’eccesso di elettroni L’EFFETTO TRANS: IMPLICAZIONI SINTETICHE CN-, C2H4, CO, NO >PR3H- > tu > CH3- >Ph > SCN- > NO2- > I- >Br- > Cl- > NH3 > OH- > H2O Sintesi di cis-Pt(NH3)2Cl2 [PtCl4]2- + NH3 [Pt(NH3)Cl3]- cis-Pt(NH3)2Cl2 Sintesi di trans-Pt(NH3)2Cl2 [Pt(NH3)4]2+ +Cl- [Pt(NH3)3Cl]- trans-Pt(NH3)2Cl2 LA SCALA DI NUCLEOFILICITÀ log (kL/k0) = shPt hPt, fattore di nucleofilicità, è determinato per reazioni di sostituzione su [Pt(py)2Cl2], ma vale per molti complessi di platino: s è il fattore di discriminazione CRISTAL FIELD ACTIVATION ENERGY Velocità (sperimentale) Velocità (calcolata con MO, AO) Velocità (calcolata con CF) CRISTAL FIELD ACTIVATION ENERGY Si calcola la stabilizzazion del campo cristallino nel reagente e nello stato di transizione (in unità Dq): CFAE = (CFSE)‡ - CFSE Le velocità di scambio di solvente negli acquocomplessi: Ione Config. CFAE (Dq) k (s-1) DV‡(cm3/mol) DH‡(KJ/mol) V2+ t2g3 1.80 (OC) 87 -4.1 62 Cr2+ t2g3 eg1 -3.14 (SP) > 108 Mn2+ t2g3 eg2 0 2 107 -5.4 33 Fe2+ t2g4 eg2 -2.08(OC) 4.4 106 +3.8 41 Co2+ t2g5 eg2 -2.56(PP) 3.2 106 +6.1 47 Ni2+ t2g6 eg2 1.80(OC) 3.2 104 +7.2 57 Cu2+ t2g6 eg3 -3.14(SP) >107 Zn2+ d10 0 >107 Si riesce a prevedere quali ioni sono labili e quali inerti. Meno efficace per determinare l’ordine di reattività CORRELAZIONE LINEARE DI ENERGIA LIBERA (L.F.E.R.) Keq = kd / ki DG° = DG‡i - DG‡d Se DG‡i = cost log Keq + C = log ki [Co(NH3)5 X]2+ + H2O [Co(NH3)5 H2O]3+ + X- SOSTITUZIONE IN COMPLESSI [CrL6]3+ Il complesso [Cr(H2O)6]3+ da’ sostituzioni associative, il complesso [Cr(NH3)5(H2O)]3+ dissociative; DS‡ sono però confrontabili MECCANISMO DI INTERSCAMBIO Raramente si riesce a osservare una variazione dell’ordine in funzione della concentrazione di legante entrante Esempio: [Cr(NH3)5(H2O)]3+ + SCN- [Cr(NH3)5SCN]2+ + H2O Per le reazioni di sostituzione [Ni(H2O)6]2+ + L, k3 = kf/K0 SOSTITUZIONI CATALIZZATE 1. DA BASI [Co(NH3)5X]2+ + OH- [Co(NH3)4(NH2)X] + + H2O [Co(NH3)4(NH2)X] + [Co(NH3)4(NH2)] 2+ + X[Co(NH3)4(NH2)] 2+ + H2O [Co(NH3)5OH] 2+ 2. DA RIDUCENTI [Cr(II)(H2O)6]2+ + X- [Cr(II)(H2O)5X]+ [Cr(II)(H2O)5X]+ + [Cr(III)(H2O)6]3+ [Cr(III)(H2O)5X]2+ + [Cr(II)(H2O)6]2+ Complessi di Co(III) sostituiscono più rapidamente in presenza di riducenti (carbone) 1983, for his work on the mechanisms of electron transfer reactions, especially in metal complexes 1992, for his contributions to the theory of electron transfer reactions in chemical systems REAZIONI REDOX: MECCANISMO A SFERA ESTERNA PRINCIPIO DI FRANCK-CONDON: il movimento dei nuclei è molto più lento del movimento degli elettroni DG‡ è funzione di DG° Il DG‡ di attivazione minore si ha dove le due curve si intersecano; È funzione della ripidità della parabola e della ampiezza della deformazione Anche transizioni elettroniche possono contribuire in modo significativo alle barriere di attivazione; la velocità di autoscambio di Co(NH3)62/3+ è molto bassa Co(II) passa ad uno stato eccitato “a basso spin” Il trasferimento elettronico tra Co(II) in basso spin e Co(III) è spin-permesso There is a disagreement between our, 6 10-3 (M s)-1, and the experimental rate, 5 10-5 (M s)-1. Either something is not correct with the theoretical estimate or the experimental rate constant is too small. In the more likely case that the theory misses some details…… REAZIONI DI AUTOSCAMBIO (DG° = 0) Si può calcolare l’energia di attivazione DG‡ di una reazione redox valutando: 1. Il lavoro necessario per avvicinare i reagenti 2. L’energia per ricostruire la sfera di idratazione 3. L’energia per deformare i parametri strutturali dei reagenti L’accordo è discreto (entro un fattore 100) considerando il gran numero di parametri da calcolare REAZIONI REDOX DI AUTOSCAMBIO Le reazioni che implicano maggiori differenze di distanze di legame (Dd, elettroni eg) sono le più lente: DG‡ (LA VELOCITÀ) DIPENDE DA: • La forma della curva (=le costanti di forza dei legami, l’ordine di legame M-L) • La distanza tra i minimi (= l’entità della deformazione) • La differenza tra i minimi (= il DG° di reazione) REAZIONI REDOX ASIMMETRICHE (DG0) le deformazioni subite dai due reagenti sono simili a quelle nell’autoscambio: DG(AB‡) = ½[DG(AA‡) + DG(BB‡)] REAZIONI REDOX ASIMMETRICHE (EQ. DI MARCUS SEMPLIFICATA) k12 = (k11k22K12f)1/2 DG12‡ = ½ (DG11‡ + DG22‡ + DG12°) REAZIONI REDOX: MECCANISMO A SFERA INTERNA I complessi condividono un legante. L’esperimento di Taube: [Co(NH3)5Cl]2+ + [Cr(H2O)6]2+ [Cr(H2O)5Cl]2+ + [Co(H2O)6]2+ + 5 NH3 La reazione redox è molto più veloce della sostituzione del Cr(III) Si forma un “complesso precursore”: Se, nell’ambiente di reazione, sono presenti ioni Cl- isotopicamente marcati, questi non vengono incorporati nel complesso di Cr(III) COMPLESSO PRECURSORE E SUCCESSORE MO-L + M’R MO-L-M’R complesso precursore MO-L-M’R MR-L-M’O complesso successore. Raramente è il passaggio lento. Può esser generato in situ da MO-L-M’O MR-L-M’O MR + L-M’O si formano i prodotti finali ATTACCO VICINO E ATTACCO LONTANO Leganti multiatomici possono aver più siti di attacco. Possono presentarsi diverse possibilità per il complesso pontato. [(NH3)5CoNCS]2+ + Cr2+ Co2+ + Cr-SCN Solo S ha un doppietto disponibile, si forma un unico isomero [(NH3)5CoSCN]2+ + Cr2+ Cr-SCN (meno stabile, 30 %) + Cr-NCS Si formano entrambi gli isomeri O Co N + NH2 Cr2+ Co2+ + O N Qual è il meccanismo di trasferimento dell’elettrone? NH2 Cr MECCANISMO CHIMICO O DI RISONANZA? MO-L-M’R MO-L--M’O MR-L-M’O Meccanismo chimico (a stadi). Si forma il legante ridotto MO-L-M’R MR-L-M’O Trasferimento per risonanza. •La velocità dipende dalla distanza e dalla coniugazione nel legante •Se l’elettrone rimane intrappolato dal legante, si vede via ESR CARATTERIZZAZIONE (SPETTROSCOPICA) DEGLI INTERMEDI Sfera esterna e sfera interna possono essere concorrenti Forma e giacitura del segnale ESR sono compatibili con un radicale organico SFERA ESTERNA O SFERA INTERNA? 1. Identificare i prodotti di sostituzione o gli intermedi 2. Confronto tra velocità di sostituzione e velocità della reazione redox 3. Assenza di leganti con coppie di non legame (ammoniaca, fenantrolina) 4. Dipendenza della velocità dal pH (differente capacità pontante di H2O/OH) 5. Scala di reattività con leganti diversi (F/Cl/Br, SCN/N3) 6. Corrispondenza tra k (e DG‡) sperimentali e calcolati COMPOSTI DI INTERVALENZA Il complesso di Creutz: FILI METALLICI Il sale di Krogmann: K2[Pt(CN)4]X0.3·(H2O)n (X = Cl, Br) REAZIONI DI ISOMERIZZAZIONE: ISOMERIA DI LEGAME [Co(NH3)5-17O-N-O]2+ [Co(NH3)5-O-N-17O]2+ [Co(NH3)5-NO17O]2+ Lo scambio O-17O ha velocità confrontabile con lo scambio O-N. Meccanismo intermolecolare con intermedio p Isomeria di legame in [Os(NH3)5NR2Ph]2/3+. L’isomerizzazione è attivata da redox elettrochimiche. Il complesso di Os(II) presenta entrambi gli isomeri, quello di Os(III) solo quello legato a N PROCESSI DINAMICI (FLUSSIONALITÀ) (a) Stato limite a bassa T (w0) (b) Regime di scambio lento k = p(wE-w0) (d) Coalescenza k = (Dn0)p/2 (e) Regime di scambio veloce k = p(Dn0)2/2(wE-w0) (f) Stato limite ad alta T (w0) DISSOCIAZIONE DI UN CHELANTE a) inversione e isomerizzazione avvengono con la stessa velocità b) In [Rh(ox)3]3- racemizzazione e scambio di 18O interno col solvente avvengono con la stessa velocità REAZIONI DI ISOMERIZZAZIONE: I COMPLESSI OTTAEDRICI Rotazione di Bailar: devono deformarsi gli angoli interni di tutti gli anelli Rotazione di Ray-Dutt: non richiede deformazione degli anelli ISOMERIZZAZIONE DI fac- e mer-RuQ3 Q = di-tbut-chinone +25°C -85°C Ray-Dutt twist: ISOMERIZZAZIONE IN COMPLESSI QUADRATOPLANARI 1. Doppia sostituzione (catalizzata da L) 2. 3. Pseudorotazione diretta (A → B) Dissociazione ISOMERIA IN BIPIRAMIDI TRIGONALI Alta T: una sola J media Bassa T: una J grande e una piccola HRhL4 L=P(OEt)3 1H NMR J(1H-31P) e J(1H-103Rh) Co(CF3)(PF3)(CO)3, due isomeri con CF3 assiale, PF3 ass. ed eq. NMR di CF3: J(19F-19F) e J(19F-31P) REAZIONI DI ISOMERIZZAZIONE: I COMPLESSI TETRAEDRICI Complessi del tipo Ni(PR3)2X2 isomerizzano da tetraedrico a quadrato planare. Ni(dpp)2Cl2 esiste, a temperatura ambiente in MeCN, nei due isomeri: Planare tetraedrico k1, k-1, K1 La composizione della miscela di equilibrio può essere alterata per irraggiamento. K1 = 0.75 k1 = 4.5 105 s-1 k-1 = 6 105 s-1 Lo spettro NMR di Ni(PMePh2)2Br2 a Temp. variabile