L`ITALIA DAL 1876 FINO ALLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA

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DOPO L’UNITÀ D’ITALIA
Fatta l’Italia bisognava fare gli italiani. Impresa che risultò ben più ardua che l’avventura
garibaldina!
Nelle prime elezioni della storia italiana, del 1861, vinsero i LIBERALI che sconfissero i
Democratici.
Da questo momento in avanti, gli storici tendono a definire:
LIBERALI = DESTRA STORICA
DEMOCRATICI = SINISTRA STORICA
L’appellativo di “storica” sta a sottolineare la differenza rispetto alla Destra e alla Sinistra attuali.
La politica attuata dalla Destra Storica si basò su:
ACCENTRAMENTO POLITICO E AMMINISTRATIVO, che tolse autonomia alle regioni
meridionali.
Principali leggi istituite:
LEGGE CASATI (Istruzione elementare obbligatoria, cioè TUTTI I BAMBINI DOVEVANO
ANDARE A SCUOLA per il PRIMO BIENNIO.
Queste leggi furono dannose per il popolo del Meridione PERCHÉ VIDE PASSARE IL POTERE
DALLE MANI DEI BORBONI A QUELLA DELLO STATO DEL PIEMONTE SENZA CHE LE
COSE MIGLIORASSERO PER I CONTADINI E PER LA POVERA GENTE IN GENERE.
Inoltre, con l’istruzione elementare obbligatoria e l’OBBLIGO DEL SERVIZIO DI LEVA, i loro
figli furono costretti ad andare a scuola e ad adempiere al servizio militare e, conseguentemente,
persero un aiuto importante nelle campagne.
Tale situazione generò un malumore largamente diffuso presso gli abitanti dell’Italia del Sud e
molti dei contadini si unirono ai briganti, distruggendo e saccheggiando le campagne del meridione
e dando vita a quel fenomeno cosiddetto del
BRIGANTAGGIO.
Il divario fra nord e sud Italia si accentuò e tutto ciò che ne conseguì nei decenni seguenti (e ancora
un secolo dopo!) fu definito dagli storici come la
QUESTONE MERIDIONALE.
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L’ITALIA DAL 1876 FINO ALLO SCOPPIO DELLA PRIM A GUERRA MONDIALE .
Nella prima metà degli anni ’70 del 1800, si verificarono dei cambiamenti importanti in senno al
governo; infatti dopo quindici anni, nei quali era stata al potere la DESTRA STORICA,
proprio nel 1876 le elezioni furono vinte dalla SINISTRA.
Da quel momento in avanti, per alcuni decenni, le sorti del Regno d’Italia rimasero in mano ad
esponenti di questa classe politica.
Le figure principali furono tre presidenti del Consiglio (carica pubblica che è attualmente di Matteo
Renzi) che, durante i loro governi, si distinsero per il tipo di politica attuata.
Essi furono:
AGOSTINO DE PRETIS
Questo uomo politico è fondamentale soprattutto
per quel particolare atteggiamento parlamentare che verrà definito
“TRASFORMISMO”.
○ In che cosa consisteva il Trasformismo?
In poche parole, politici eletti in Parlamento, ma che fanno parte della Minoranza, entrano nella
Maggioranza, allontanandone invece altri politici, facenti parte inizialmente di essa, ritenuti poco
controllabili e obbedienti dal Governo stesso. In questo modo, si TRASFORMANO quelli che
erano normalmente deputati e partiti appartenenti o alla destra o alla sinistra in un grande centro
SENZA GRANDI DISTINZIONI POLITICHE. Questo atteggiamento è rimasto invariato nel corso
del tempo e ancora oggi avvengono situazioni del genere nel nostro Parlamento.
Ad ogni modo, le leggi principali attuate sotto questo presidente del consiglio furono le seguenti:
 LEGGE COPPINO (1877) - ribadiva l’obbligo della scuola elementare, che veniva esteso fino
agli alunni di 9 anni, mentre con la legge precedente (Legge Casati) l’obbligo era solamente per il
primo biennio di scuola.
 TRIPLICE ALLEANZA ( 1882) - alleanza a carattere difensivo con Austria e Germania
 Conquista della COLONIA ERITREA in Africa, che si estendeva dalla Baia di Assab al Mar
Rosso
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La seconda figura di rilievo fu quella di:
FRANCESCO CRISPI
Conosciuto per essere stato un mazziniano e un garibaldino,
accentuò la politica espansionistica verso gli altri continenti.
Le maggiori innovazioni apportate sotto i suoi governi furono:
 INTRODUZIONE DEL CODICE ZANARDELLI (1889), cioè del nuovo Codice penale che
prendeva il nome dal Ministro della Giustizia sotto il quale fu istituito, che ABOLIVA LA PENA
DI MORTE IN ITALIA
 Introduzione di tasse sempre più onerose da dover pagare da parte del popolo
 Politica coloniale che sfocia nel DISASTRO DI ADUA, quando, nel 1896, l’esercito italiano, che
voleva conquistare l’Etiopia, fu sconfitto da uno spaurito gruppo di guerrieri etiopi, che riuscirono a
sbaragliare 16.000 soldati italiani!!...
Dopo questa disfatta militare, Crispi fu costretto a dimettersi e, poco dopo, il suo posto fu preso da:
GIOVANNI GIOLITTI
Con Giolitti abbiamo quella che gli storici hanno definito “L’età giolittiana”.
Infatti è certamente il personaggio più importante fra i tre descritti e
che, a parte brevi intervalli di tempo, riuscì a governare l’Italia per quasi un trentennio, fino
all’avvento del Fascismo.
Con lui si ebbero:
 Le LEGGI SPECIALI - grazie alle quali si cercò di far sviluppare il settore industriale e agricolo
del Sud Italia
 Le ferrovie divennero dello Stato (e ancora al giorno d’oggi in buona parte lo sono)
 SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE (1912)
Tutti i maschi che avevano compiuto 30 anni, o i maggiorenni (allora fissato a 21 anni), che erano
alfabetizzati o avevano fatto il militare, potevano avere diritto di voto.
 LA GUERRA DI LIBIA (1911-1912) - contro l’Impero Ottomano e con la vittoria italiana.
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