Politica Economica Europea cod. 91063 6cfu Annalisa Cristini uff.215 [email protected] a.a.2016-17 Organizzazione del corso Orari lezione – Gio 830 -1030à 9-1030 (aula 5) – Ve 830 -1030à 9-1030 (aula Galeotti) Ricevimento: martedì 1400-1600 a.a.2016-17 Bibliografia • Libro di testo: De Grauwe Economia dell’Unione Monetaria , Il Mulino, 2013 (nona edizione) Altro materiale sarà indicato durante il corso a.a.2016-17 Le lezioni • Piattaforma Moodle – Chiave per PEE Cristini9547 a.a.2016-17 Approfondimenti • • • • Facoltativi E’ richiesta una relazione su un tema assegnato Punteggio 0-2 Team: fino a 3 a.a.2016-17 Esame Scritto • 3 Domande aperte • Testi di passati appelli disponibili in bacheca a.a.2016-17 a.a.2016-17 EZ: aspetti chiave dell’economia reale Le caratteristiche principali dell’economia reale dell’area dell’euro rispetto ad altri grandi area economiche a.a.2016-17 a.a.2016-17 a.a.2016-17 Fonte: ECB Popolazione (milioni) Quota PIL mondiale (%) PIL pro capite, migliaia euro VA per attività economica % tot Agricoltura Industria Servizi a.a.2016-17 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE a.a.2016-17 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE a.a.2016-17 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE a.a.2016-17 Tasso disoccupazione; tasso di partecipazione; tasso di occupazione U/FL FL/p.att E/p.att Definizioni E= occupati U= disoccupati FL= forza lavoro = E+U p. att. = popolazione attiva o in età da lavoro 15-64 anni a.a.2016-17 Complessivamente l’EZ… • E’ tra le più grandi aree in termini di popolazione • E’ la terza in termini di PIL (dopo Cina e USA) • Come altre economie sviluppate il settore dei servizi è predominante • E’ meno aperta dei singoli stati membri ma più aperta rispetto alle altre aree mondiali • La presenza dello Stato è significativamente maggiore che nelle altre aree • La disoccupazione è un problema a.a.2016-17 EZ: area molto eterogenea Qualche esempio: • tasso di occupazione a.a.2016-17 a.a.2016-17 EZ: area molto eterogenea Qualche esempio: • tasso di occupazione • tasso di inflazione a.a.2016-17 United%Kingdom% Sweden% Finland% Slovakia% Slovenia% Romania%(³)% Portugal%% Poland% Austria% Netherlands% Malta% Hungary% Luxembourg% Lithuania% Latvia% Cyprus% Italy% CroaGa% France% Spain% Greece% Ireland% Estonia% Germany% Denmark% Czech%Republic% Bulgaria% Belgium% !2.0%% 0.0%% 2004 2014 201 200 Tasso di inflazione nei paesi UE a.a.2016-17 2.0%% 4.0%% 6.0%% 8.0%% 10.0%% 12.0%% 14.0%% Tasso di inflazione paesi CORE EZ 4.0 3.0 2.0 2004 1.0 2014 0.0 -­‐1.0 -­‐2.0 a.a.2016-17 EZ: area molto eterogenea Qualche esempio: • tasso di occupazione • tasso di inflazione • finanza pubblica a.a.2016-17 Debito pubblico/PIL: UE e EZ a.a.2016-17 Inclusione sociale • Rischio di povertà • Gravi privazioni materiali • Famiglie con bassa intensità di lavoro à Esclusione sociale a.a.2016-17 2012 24.8 23.4 2013 24.5 23.0 Greece Latvia Lithuania Ireland Italy Portugal Spain United Kingdom Belgium Slovenia Germany Slovakia Luxembourg Denmark Austria France Sweden Finland Netherlands 34.6 36.2 32.5 30.0 29.9 25.3 28.2 24.1 21.6 19.6 19.6 20.5 18.4 19.0 18.5 19.1 15.6 17.2 15.0 35.7 35.1 30.8 30.0 28.4 27.4 27.3 24.8 20.8 20.4 20.3 19.8 19.0 18.9 18.8 18.1 16.4 16.0 15.9 Switzerland Norway 17.5 13.7 16.4 14.1 EU-28 (¹) Euro area (¹) Rischio povertà ed esclusione sociale. % della popolazione totale In 2013, there were • 17.3 million persons at-risk-of-poverty or social exclusion in Italy, • 16.2 million persons in Germany • 15.6 million persons in the United Kingdom. These were the three highest levels in the EU-28 and together they accounted for two fifths (40.0 %) of the EU-28 total. a.a.2016-17 Divergenze e Unione monetaria • L’adesione all’UME tende a ridurre o ad aumentare le diversità? Tende a far convergere o divergere le economie dei paesi membri? – Rilevanza dei “criteri di convergenza” di Maastricht – Programmi di stabilità e convergenza …Ma – Periodi di recessione e differenze strutturali possono aumentare le divergenze tra i paesi membri di una UM a.a.2016-17 • Convergenze….divergenze • Alcuni esempi a.a.2016-17 Rendimenti titoli di debito pubblico nell’area euro (titoli decennali) Figure 5 Euro Area Sovereign Debt Yields (10 year bonds) 35 30 Austria 25 Belgium Germany 20 Spain France 15 Greece Ireland Italy 10 Netherlands Portugal 5 1993Jan 1993Jul 1994Jan 1994Jul 1995Jan 1995Jul 1996Jan 1996Jul 1997Jan 1997Jul 1998Jan 1998Jul 1999Jan 1999Jul 2000Jan 2000Jul 2001Jan 2001Jul 2002Jan 2002Jul 2003Jan 2003Jul 2004Jan 2004Jul 2005Jan 2005Jul 2006Jan 2006Jul 2007Jan 2007Jul 2008Jan 2008Jul 2009Jan 2009Jul 2010Jan 2010Jul 2011Jan 2011Jul 2012Jan 0 Source: Eurostat a.a.2016-17 Figure 6: Spreads over German Bonds (long term bonds) Shambough, 2012 INDICATORE DI COMPETITIVITA’ BASATA SUL COSTO DEL LAVORO PER UNITA’ DI PRODOTTO (Fonte BCE) 120 115 110 105 100 Euro area 95 IT DE 90 85 80 75 70 a.a.2016-17 http://www.ecb.europa.eu/stats/exchange/hci/html/index.en.html • Quali sono le fonti da consultare per recuperare con facilità e sicurezza informazioni/dati/cartine/commenti ? a.a.2016-17 Links utili • ECB European Central Bank – https://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html • Commissione Europea – http://ec.europa.eu/index_en.htm • Banca d’Italia – https://www.bancaditalia.it • • • • • • • • Eurostat ISTAT Economist VOX La voce Project Syndacate Social Europe Brugel a.a.2016-17 Il corso di PEE: le parti salienti 1. Unioni Monetarie: cosa sono? Unione Monetaria: area in cui si utilizza la stessa monetaà unica Banca Centrale Nota: un’unica BC è una condizione necessaria per un’UM ma non sufficiente a definire nello specifico it tipo di UM; per questo serve specificare come funziona la BC e la presenza e il funzionamento delle altre istituzioni sovranazionali • Esistono diversi modelli di UM – Come le istituzioni dell’UM incidono sul funzionamento delle UM stesse a.a.2016-17 – Le difficoltà delle UM Incomplete Perché creare/aderire ad una UM? 2. ADERIRE o NON ADERIRE? • Perché alcuni paesi decidono liberamente di creare o aderire ad un’UM? • Considerazioni di carattere economico riferite al singolo paese membro: Che benefici ne trae? Che costi sopporta? I benefici superano i costi? Quando è vantaggioso? • Cosa insegna la teoria economica a riguardo? • E’ possibile uscire? a.a.2016-17 Che tipo di UM è quella europea? 3. IL CASO DELL’UNIONE MONETARIA EUROPEA – Quali sono e come funzionano le istituzioni dell’UME • BCE (decide la politica monetaria dell’eurozona) • Commissione Europea, Consiglio dell’UE (coordinano le politiche fiscali degli stati membri) – Il modello di UME come risultato di un lungo processo storico, politico, economico – UME come Unione Monetaria Incompleta a.a.2016-17 La recessione ha colpito l’EZ 4. COME LA RECESSIONE HA CAMBIATO L’EUROZONA – Le crisi dell’eurozona: le fasi – Risvolti economici e sociali – Le debolezze istituzionali – I cambiamenti della politica economica (istituzioni e misure in ambito monetario e fiscale) indotti dalla crisi – Austerità: la scelta dell’Europa – Altre vie? a.a.2016-17 Che effetti avrà la Brexit sull’EZ? • • • • Effetti pre-referendum Reazione della BC subito dopo Tagli nelle stime di crescita Effettive variazioni e cambiamenti a.a.2016-17 Alcune nozioni di base: organi e trattati • Organi dell’Unione Europea • Trattati dell’UE a.a.2016-17 Organi della UE http://europa.eu/about-eu/institutions-bodies/index_it.htm Gli organi sovranazionali più importanti a cui faremo riferimento sono: LA COMMISSIONE EUROPEA: è assimilabile al 'governo' dell'Unione. Ogni proposta di nuove legge parte dalla Commissione; è l'organo sovranazionale che rappresenta l'Unione all'esterno; dura in carica 5 anni; attuale presiedente JEAN-CLAUDE JUNCKER. Ha sede a Bruxelles e Lussemburgo IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA (Consiglio dei ministri) rappresenta i paesi membri e riunisce i ministri dei paesi membri a seconda delle10 aree di competenza; dà l'approvazione alle leggi proposte dalla Commissione; è l'unico organo propriamente decisionale. es: ECOFIN (Eurogruppo: gruppo informale dei soli 19) IL CONSIGLIO EUROPEO è l'istituzione dell'UE che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell'Unione europea. È composto dai capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione. LA BANCA CENTRALE EUROPEA definisce e gestisce la politica monetaria. Ha sede a Francoforte IL PARLAMENTO EUROPEO: è l'organo rappresentativo più importante; eletto a suffragio universale direttamente dai cittadini europei ogni 5 anni. Presidente: Martin Schulz. Agisce in collegamento con la Commissione e il Consiglio dei ministri e vota le leggi a.a.2016-17 proposte dalla Commissione. Nota sui Trattati I riferimenti legislativi per la Politica Economica Europea rimandano, se non diversamente esplicitato, al trattato di Lisbona. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009 modifica i due documenti fondamentali dell’UE: – il Trattato sull’Unione Europea (TUE) – il trattato che istituisce la Comunità europea; quest’ultimo è ridenominato “Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea” (TFUE) al trattato di Lisbona sono inoltre allegati diversi protocolli e dichiarazioni à Versioni consolidate a.a.2016-17 Obiettivi della Politica Economica (PE) sanciti nei Trattati dell’UE Art. 3 TUE (ex art.2) L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico. ….. a.a.2016-17 …continua L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri. Essa rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo. Art. 4 L'Unione istituisce un'unione economica e monetaria la cui moneta è l'euro. a.a.2016-17 Indicazioni sulla Politica Economica a.a.2016-17 TFUE TITOLO VIII POLITICA ECONOMICA E MONETARIA Articolo 119 (ex articolo 4 del TCE) 1. Ai fini enunciati all'articolo 3 del TUE, l'azione degli Stati membri e dell'Unione comprende… l'adozione di una politica economica che è fondata sullo stretto coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, sul mercato interno e sulla definizione di obiettivi comuni, condotta conformemente al principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza. a.a.2016-17 2. Parallelamente, alle condizioni e secondo le procedure previste dai trattati, questa azione comprende una moneta unica, l'euro, nonché la definizione e la conduzione di una politica monetaria e di una politica del cambio uniche, che abbiano l'obiettivo principale di mantenere la stabilità dei prezzi e, fatto salvo questo obiettivo, di sostenere le politiche economiche generali nell'Unione conformemente al principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza. 3. Queste azioni degli Stati membri e dell'Unione implicano il rispetto dei seguenti principi direttivi: prezzi stabili, finanze pubbliche e condizioni monetarie sane nonché bilancia dei pagamenti sostenibile. a.a.2016-17 Strategia di Lisbona CONSIGLIO EUROPEO (STRAORDINARIO) DI LISBONA 23 e 24 MARZO 2000 Il Consiglio europeo ha tenuto una sessione straordinaria il 23 e 24 marzo 2000 a Lisbona per concordare un nuovo obiettivo strategico per l'Unione al fine di sostenere l'occupazione, le riforme economiche e la coesione sociale nel contesto di un'economia basata sulla conoscenza “L'Unione si è ora prefissata un nuovo obiettivo strategico per il nuovo decennio: diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale “ a.a.2016-17 3 marzo 2010 La Commissione Europea propone una nuova strategia europea Europa 2020 Tre priorità che si rafforzano a vicenda: – crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; – crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; – crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. a.a.2016-17 Europe 2020: gli obiettivi proposti dalla Commissione – il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; – il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S; – i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia: -20% emissioni gas serra rispetto al 1990; almeno 20% energia da fonti rinnovabili; incremento dell’efficienza energetica del 20%; – il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato; – 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà. La Commissione propone che questi obiettivi siano tradotti in obiettivi e percorsi nazionali. a.a.2016-17 Nota sulle tipologie di obiettivi Affermazioni, principi, linee guida (es: nei Trattati). Utili ma nella pratica serve: • poter verificare se e in che misura gli obiettivi sono raggiunti; • poter valutare l’operato dei policy maker (accountability o sindacabilità) Quindi spesso si utilizzano degli indicatori specifici (target) (es: Strategia di Lisbona e Europa 2020). a.a.2016-17 Alcuni concetti di base • • • • Tasso di cambio Competitività Produttività Inflazione a.a.2016-17 Tasso di cambio • Obiettivo: confrontare il valore di uno stesso bene denominato in due valute diverse – Bene X à P$ – Bene X à P€ • Il tasso di cambio nominale bilaterale definisce il valore di una valuta rispetto ad un'altra. Definiamo: • E = unità di valuta estera per una unità di valuta nazionale (certo per incerto). Quindi se aumenta rivalutazione/ apprezzamento della moneta nazionale; se diminuisce svalutazione/deprezzamento a.a.2016-17 La Parità dei Poteri d’Acquisto (PPA) Utilizziamo il tasso di cambio E ed esprimiamo il valore di un bene X, venduto in due diversi mercati – USA e EZ, ad esempio, in una stessa valuta. Sia PUE€, il prezzo di X in Europa. Utilizziamo il tasso di cambio dollaro/ euro (E) per convertire questo prezzo in dollarià PUE€, E = PUE$ Confrontiamo PUE$ con il prezzo a cui lo stesso bene X è venduto in USA (PUS$, ). Se PUE$ = PUS$ vale la PARITA’ DEI POTERI DI ACQUISTO (PPA) Analogamente, possiamo convertire il prezzo vigente in USA in euro à PUS$ / E = PUS€ e confrontarlo con il prezzo di vendita in Europa. Se PUE€= PUE€ vale la PARITA’ DEI POTERI DI ACQUISTO (PPA) a.a.2016-17 ESEMPIO a.a.2016-17 Big Mac Index Burgernomics is based on the theory of purchasing-power parity, the notion that a dollar should buy the same amount in all countries. Thus in the long run, the exchange rate between two countries should move towards the rate that equalises the prices of an identical basket of goods and services in each country. PERCHE’? Our "basket" is a McDonald's Big Mac, which is produced in about 120 countries. The Big Mac PPP is the exchange rate that would mean hamburgers cost the same in America as abroad. Comparing actual exchange rates with PPPs indicates whether a currency is under- or overvalued. a.a.2016-17 Example: BIG MAC INDEX (July 2016) http://www.economist.com/content/big-mac-index Prezzo Big Mac in EZ: €4 Tasso di cambio: 0.91 (1$ equivale a 0.91€) Prezzo Big Mac in USD: 4/0.91= $4.21 Prezzo Big Mac in USA: $5 Tasso di cambio per ottenere PPA sarebbe: 4/5=0.76 Confrontiamo tasso di cambio PPA 0.76 con tasso di cambio di mercato 0.91 à Il dollaro è sopravvalutato rispetto all’euro. Di quanto dovrebbe deprezzarsi il dollaro per raggiungere la PPA? (0.76-0.91)/0.91 = -0.166 = -16.6% a.a.2016-17 Esempio: BIG MAC INDEX (Dati riferiti a Luglio 2013) http://www.economist.com/content/big-mac-index Prezzo Big Mac in EZ: €3.62 Tasso di cambio (incerto per certo): 0.78 (1$ vale 0.78€) Prezzo in dollari: 3.62/0.78= $4.66 Prezzo Big Mac in USA: $4.56 Il tasso di cambio che consentirebbe la PPA è 0.80 Il tasso di cambio Euro dollaro era sopravvalutato a.a.2016-17 a.a.2016-17 EUR-USD Exchange rate EUR=1 Source: ECB, 21 Sept 2016 a.a.2016-17 La Parità dei Poteri d’Acquisto (PPA) • Se la PPA vale per ogni bene, allora una data q.tà di moneta (comunque denominata) acquisterà uno stesso paniere di beni in tutti i paesi. • Perché una perfetta PPA non è realistica? Perché il livello di sviluppo economico è diverso tra paesi: – I prodotti costano meno nei paesi più poveri perché il costo del lavoro è più basso. • La PPA quindi può indicare la direzione in cui si muoveranno i prezzi di un paese via via che si modifica la propria condizione economica. • Indicazioni più realistiche sulla PPA devono considerare i diversi livelli di sviluppo, ad esempio approssimati dal PIL pro-capite. Si veda la PPA aggiustata (Burgernomics) a.a.2016-17 Competitività Supponiamo ora che P€ e P$ non indichino il prezzo di un solo bene ma il livello medio dei prezzi in due paesi Se vale la PPA: 1) P€ E = P$ à P€ E / P$ = 1 Definiamo ER il tasso di cambio reale bilaterale: 2) ER= (P€ E)/P$ Se ER >1 i beni costano mediamente di più nella zona euro che in USA. Un aumento di ER indica una perdita di competitività (di prezzo) o apprezzamento reale. Se ER <1 i beni costano mediamente meno nella zona euro che in USA. Ovvero, una riduzione di ER indica un guadagno di competitività (di prezzo) a.a.2016-17 ER è quindi anche un indicatore di competitività tra due paesi. Un deprezzamento reale (ER diminuisce) implica un miglioramento di competitività. Un apprezzamento reale (ER aumenta) implica un peggioramento di competitività. a.a.2016-17 Il tasso di cambio effettivo • Un paese commercia con più paesi. • Una visione complessiva dell’andamento del tasso di cambio verso i partners commerciali si ottiene calcolando una media dei tassi di cambio bilaterali rilevanti. • La media dei tassi di cambio bilateriali è il tasso di cambio effettivo. • La media è ponderata per le quote commerciali di ogni paese a.a.2016-17 Dati e statistiche • Dove trovare i dati sul tasso di cambio e la competitività? – ECBà Statisticsà Exchange Rate http://www.ecb.europa.eu/home/html/ index.en.html a.a.2016-17 Source: https:// www.ecb.europa.eu/pub/ pdf/other/ eb201506_focus05.en.pdf a.a.2016-17 Chinese yuan renminbi (CNY) Minimum (13 April 2015): 6.5552 - Maximum (17 March 2008): 11.1699 - Average: 8.9237 a.a.2016-17 Diverse misure di competitività: il ruolo dei prezzi Il tasso di cambio reale bilaterale è dato dal prodotto tra il tasso di cambio nominale e il rapporto tra il livello dei prezzi interni e il livello dei prezzi del paese concorrente. Quali prezzi si utilizzano? • Prezzi al consumo • Prezzi alla produzione • Deflatore del PIL • Costo del lavoro per unità di prodotto (competitività di costo) Informazioni diverse (commentare) a.a.2016-17 • La competitività è una variabile chiave per l’economia di un paese • Gran parte dei problemi dell’EZ sono dovuti a divergenze di competitività all’interno dell’EZ: alcuni paesi hanno perso competitività, altri hanno guadagnato competitività. • Vedremo come questa divergenza di competitività all’interno dell’EZ si ripercuota sulla stabilità dell’area. a.a.2016-17 a.a.2016-17 • https://www.euro-area-statistics.org/ competitiveness-indicators?cr=eur&lg=en a.a.2016-17 Indicatori armonizzati di competitività Basati sui indici dei prezzi al consumo (period averages; index: Q1 1999=100). The consumer price indices measure the average change over time in the prices paid by households for a specific basket of consumer goods and services. Basati sui deflatori del PIL (period averages; index: Q1 1999=100). GDP is a measure of economic activity. It is the value of an economy's total output of goods and services, plus net taxes on products and imports and minus intermediate consumption. The GDP deflators are derived from quarterly national accounts as published by Eurostat (period averages; index Q1 1999=100). Basati sul CLUP per l’economia nel complesso (period averages; index: Q1 1999=100). Unit labour costs for the total economy are calculated as the ratio of compensation per employee to labour productivity. Labour productivity is measured as GDP at constant prices divided by the total number of persons employed using quarterly national accounts as published by Eurostat (period averages; index: Q1 1999=100). a.a.2016-17 a.a.2016-17 Fonte: Bollettino economico BdI, luglio 2015 Attenzione: importante distinguere tra: • L’andamento della competitività comune a tutti i paesi (ruolo del tasso di cambio effettivo) • L’andamento tra paesi (cross-country) a.a.2016-17 Competitività all’interno dell’UM, prezzi, salari e produttività • Tra i paesi di una UM il tasso di cambio non esiste, quindi la competitività dipende solo dal livello dei prezzi tra due paesi. • Consideriamo i prezzi alla produzione à accantoniamo differenze dovute alla tassazione o al paniere • Consideriamo quindi la fissazione del prezzo da parte delle imprese in un mercato imperfettamente concorrenziale. • Quali fattori contribuiscono alla determinazione dei prezzi alla produzione? a.a.2016-17 Regola del mark-up: prezzo è pari al costo medio unitario più un margine. Hp semplificatrice: lavoro unico input 3) P = WN (1 + m ) Y dove: P = prezzo unitario W = costo del lavoro per dipendente N = numero di lavoratori Y = quantità prodotta m = margine sui costi unitari WN/Y= CLUP (Costo del Lavoro per Unità di Prodotto) Si riscriva (1) nel seguente modo: 4) W W (1 + m) = (1 + m) P= Y N Q dove Q=Y/N=produttività media del lavoro a.a.2016-17 • Le variabili economiche cambiano nel tempo • I tassi di crescita di certe variabili sono più rilevanti dei loro livelli • Come si passa da relazioni tra i livelli delle variabili a relazioni tra i loro tassi di crescita? • Esempi: – dal livello dei prezzi all’inflazione – Dalla competitività al tasso di crescita della competitività – Dalla produttività al tasso di crescita della produttività a.a.2016-17 Appendice matematica a.a.2016-17 Variazione, tasso di variazione, tasso di variazione istantanea, tasso di crescita Sia data una variabile X (t). La variazione di X(t) nell’intervallo di tempo Δt=s è: X(t + s) − X(t) = ΔX La variazione, per unità di tempo: ( X(t + s) − X(t)) = ΔX = ΔX s s Δt Al diminuire dell’intervallo di tempo, si ottiene la variazione nell’istante di tempo: lim s→0 ( X(t + s) − X(t)) = dX = X s dt a.a.2016-17 (derivata) Variazione percentuale e tasso di variazione istantaneo Definiamo tasso di variazione (o tasso di crescita) di X nell’intervallo di tempo s: (X t+s − Xt ) Nota: moltiplicato per 100 dà il tasso di crescita percentuale Xt Analogamente, il tasso di variazione proporzionale istantaneo (o tasso di crescita istantaneo): X dXt Xt = dt X a.a.2016-17 Se consideriamo il logaritmo naturale di X, log(Xt), la derivata rispetto al tempo è esattamente il tasso di variazione proporzionale istantaneo: d log Xt 1 dXt X = = dt Xt dt X a.a.2016-17 Tavola riassuntiva NEL DISCRETO Variazione di Xt nell’intervallo di tempo s Tasso variazione o tasso di crescita di X Xt +s − Xt (X t+s − Xt ) Xt NEL CONTINUO Tasso di variazione nell’istante di tempo lim s→0 Tasso di variazione istantaneo proporzionale a.a.2016-17 Xt+s − Xt dXt = =X Δt dt X d log X(t) = X dt La variazione della competitività Si trasforma in log l’equazione (2) : 2’) log(ER) = log(P€)+log(E)-log(P$) Si deriva rispetto al tempo per ottenere i tassi di crescita: 2’’) dlog(ER)/dt = dlog(P€) /dt+dlog(E) /dt-dlog(P$) /dt. Indichiamo il logaritmo di una qualsiasi variabile X con la lettera minuscola corrispondente, log(X)=x Quindi si riscrive la (2’’) nel seguente modo: 5) eR = ( p € − p $ ) + e Pertanto la variazione di competitività dipende dal differenziale di inflazione e dalla variazione del tasso di cambio nominale. Nel caso specifico, la competitività della zona euro rispetto agli USA migliora se, ceteris paribus, il differenziale di inflazione tra zona euro e USA diminuisce o se l’euro si a.a.2016-17 deprezza in termini nominali rispetto al dollaro (o una combinazione dei due) Analogamente, troviamo il tasso di inflazione in un paese partendo dalla (4) e passando ai tassi di variazione: 6) p = w − q + Δm nota: log(1+m)≅m→d log(1+m)/dt=dm/dt=Δm L'espressione (6) è fondamentale: ci dice che l’inflazione è data dalla somma del tasso di crescita dei salari e dei margini di profitto meno il tasso di crescita della produttività del lavoro. Quindi l'inflazione è nulla se la crescita della produttività è sufficiente a sostenere le rivendicazioni salariali e gli incrementi dei margini di profitto. a.a.2016-17