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C o m u n i c a t o s t a m p a - Berna, 4 maggio 2016
Malattie cardiovascolari: le fumatrici corrono il rischio maggiore
In Svizzera le malattie cardiovascolari sono la causa principale di decesso tra le
donne. Tuttavia, molte donne credono che l’infarto cardiaco o l’ictus cerebrale
siano principalmente un problema maschile. Pertanto la Fondazione Svizzera di
Cardiologia condurrà da metà a fine maggio 2016, per la seconda volta,
un’iniziativa informativa presso i chioschi. Le donne dai 40 anni in su saranno
sensibilizzate sui rischi cardiovascolari e motivate a smettere di fumare.
La Fondazione Svizzera di Cardiologia si adopera da anni con il programma
«Donna&Cuore» per fornire alle donne informazioni migliori sulla loro specifica
situazione di rischio. Il Fondo di prevenzione del tabagismo partecipa al finanziamento
del progetto. Le cardiopatie e l’ictus cerebrale tra le donne si manifestano per lo più
dopo il climaterio, quindi a essere sensibilizzate sulle malattie cardiovascolari e sui
relativi fattori di rischio devono essere soprattutto le donne dai 40 anni in su.
L’attenzione è rivolta al fumo, il principale fattore di rischio influenzabile per le malattie
cardiovascolari. Una donna che fuma corre un rischio da tre a quattro volte maggiore di
morire di infarto cardiaco rispetto a una non fumatrice.
Tra l’11 e il 31 maggio 2016 in circa 850 chioschi di tutta la Svizzera saranno distribuiti
alle donne 250’000 volantini. Il volantino contiene suggerimenti per uno stile di vita
sano per il cuore, fornisce informazioni sui rischi cardiovascolari e rimanda a offerte di
supporto per smettere di fumare, per esempio alla Linea stop tabacco
0848 000 181. Un concorso con domande sulle conoscenze intende motivare le donne
a confrontarsi con la propria situazione di salute e con la disassuefazione dal fumo. È
possibile partecipare al concorso anche sul sito www.donnaecuore.ch. Inoltre, il 31
maggio 2016 ha luogo per la prima volta la Giornata nazionale senza fumo con relativo
concorso (informazioni dettagliate sul sito www.stoptabacco.ch). Questa iniziativa sarà
realizzata nell’ambito del Programma nazionale per smettere di fumare, promosso
dalla Lega svizzera contro il cancro, dalla Lega polmonare svizzera, dalla Fondazione
Svizzera di Cardiologia e dall’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo
AT.
Smettere di fumare ripaga sempre
Dei 9’500 casi di decesso annui riconducibili al fumo in Svizzera, il 39 percento è
costituito da malattie cardiovascolari. La buona notizia è che smettere di fumare ripaga
sempre, indipendentemente dall’età. Già dopo 24 ore diminuisce il rischio di essere
colpiti da un infarto cardiaco e dopo un anno la probabilità di incorrere in una
coronaropatia (disturbo circolatorio dei vasi coronarici) si è ridotta della metà. Oltre alla
disassuefazione dal fumo è possibile integrare nella vita quotidiana altri modelli
comportamentali che agiscono efficacemente contro le malattie cardiovascolari. Tra
queste, un’alimentazione equilibrata, un peso corporeo sano, attività fisica regolare e
assenza di stress costante.
Indicazione per gli addetti ai media
Questo testo può essere scaricato da www.swissheart.ch/media e può essere trasmesso anche
via e-mail.
Persona di contatto:
Stefanie Oehler,
Responsabile informazione e prevenzione
Fondazione Svizzera di Cardiologia
Schwarztorstrasse 18
Casella postale 368
3000 Berna 14
Telefono 031 388 80 95
[email protected]
www.swissheart.ch
www.donnaecuore.ch.
Fondazione Svizzera di Cardiologia - attiva contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale
La Fondazione Svizzera di Cardiologia con sede a Berna si adopera attivamente contro le
cardiopatie e l'ictus cerebrale e si impegna affinché diminuisca il numero di persone affette da
malattie cardiovascolari o colpite da ictus cerebrale, si evitino le menomazioni e le morti premature
a causa di una malattia cardiovascolare e per le persone colpite la vita rimanga degna d’essere
vissuta. La Fondazione Svizzera di Cardiologia, fondata nel 1967, è un'organizzazione di pubblica
utilità attiva a livello nazionale e certificata dalla fondazione ZEWO, che si finanzia principalmente
attraverso le donazioni.
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