Letizia Fanfani Classe 2C RELAZIONE Dimostrazione della gravità come forza conservativa Materiali: pompa d’aria pesino di 26,09 gr. carrellino gancio-traino (peso sistema 204,11 gr. carrellino+ gancio) timer rotaia fotocellula Scopo: Verificare che la forza di gravità sia una forza conservativa. Una forza si dice conservativa se il Lavoro che essa compie su un corpo mobile è indipendente dal percorso che unisce la posizione iniziale e quella finale assunta dal corpo, ma dipende soltanto dalle posizioni stesse. Descrizione dell’esperimento: Dopo aver preso un carrellino, ad esso abbiamo agganciato un pesino tramite un ganciotraino. Abbiamo perciò rilevato che quel che determina il moto del carrellino è la gravità. Il sistema che abbiamo analizzato risulta costituito dal carrellino e dal pesino insieme, il quale viene azionato dall’azione della forza di gravità sul carrellino stesso. Si può rendere però trascurabile l’azione frenante dell’attrito creando un cuscinetto d’aria sulla rotaia che è dato da una pompa (l’esperimento funziona grazie all’azione della pompa d’aria che crea un cuscinetto che elimina la forza d’attrito). La forza peso è quindi l’unica forza che agisce sul sistema grazie al fatto che abbiamo reso trascurabile l’attrito. Dobbiamo però prima dimostrare che l’energia potenziale persa dal pesino corrisponde all’energia cinetica acquistata dal sistema. (Δep=Δec ; Δep=peso pesino×h mentre Δec=½m×vf²). Il peso del pesino che corrisponde a 26g non avrebbe potuto trascinare l’intero sistema di 230 g all’incirca se non ci fosse stato l’attrito, poiché se io avessi voluto trascinare il carrellino sulla rotaia con l’attrito avrei dovuto avere un pesino di 100g. Analisi dei dati: spazio (m) tempo (s) accel. (m/s ) massa sistema (kg) forza (N) peso accel. calcolata con legge della 0,825 m 0,63 m 0,43 m 1,14 s 0,98 s 0,805 s 1,27 m/s 1,31 m/s 1,33 m/s 0,23 kg 0,23 kg 0,23 kg 0,25 N 0,25 N 0,25 N dinamica 1,11 m/s 1,11m/s 1,11 m/s Bisogna tener conto di queste due leggi: Legge di Newton: F/m=a; Legge oraria del moto: a=2s/t² Analisi dell’errore: E’ inutile ripetere l’esperimento perché otterremmo gli stessi dati. La causa della non riuscita dell’esperimento non riguarda quindi la rotaia, ma la misurazione su essa che non ci consente di verificare in maniera corretta la seconda legge della dinamica. Con questo esperimento quindi possiamo tenere presente solo il valore dell’accelerazione. Er %: (valore massimo dell’accelerazione- valore minimo legge dinamica/2): valore medio x 100 1. 6,6% 2. 8,25% 3. 8,82% Tutti i valori dovrebbero risultare < 5. Er % sulla rotaia (valore minimo+ valore massimo/2) x accelerazione Conclusione: L’esperimento risulta quindi fallito a causa di rilevazioni errate con il timer e in quanto non ci permette di verificare in maniera corretta la seconda legge della dinamica.