CORSO DI FORMAZIONE IRC E ARTE 2006 – 2007 LABORATORIO ZONALE VERONA EST – VAGO DI LAVAGNO SCUOLA PRIMARIA Elenco partecipanti: CAVAZZA LUISELLA coordinatrice CHIOVETTO NICOLETTA EDERLE MARIA GIULIANI ANNA RITA MORO GILIOLA POIANA ELISABETTA ZAMBONI LAURA Opera presa in considerazione: “L’ADORAZIONE DEI MAGI” di Alessandro Turchi detto l’ Orbetto. Il gruppo di lavoro si è impegnato nella progettazione di un’unità di apprendimento per il secondo biennio della scuola primaria relativa all’opera dell’Orbetto sopra citata. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 1 Allegato n. 1 L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 2 UNITA’ FORMATIVA : L’ADORAZIONE DEI MAGI DI ALESSANDRO TURCHI DETTO L’ORBETTO Traguardi per lo sviluppo delle competenze: Riconosce il significato cristiano del Natale … OSA Conoscenze OBIETTIVI Ob.di appr. FORMATIVI CONTENUTI I segni e i simboli del cristianesimo anche nell’arte. Individuare significative espressioni d’arte cristiana, per rivelare come la fede è stata interpretata dagli artisti nel corso dei secoli. - I Vangeli della natività; - L’opera: l’adorazione dei Magi di Alessandro Turchi detto l’Orbetto. L’alunno nell’accostarsi all’opera d’arte: sviluppa capacità di osservazione e di analisi e ne comprende il significato; - scopre l’opera come mezzo di comunicazione e d’interpretazione di messaggi; - rivive la festa del Natale come momento di gioia. COMPETENZE IN USCITA TEMPI MODALITA’ 1° 2° DI VERIFICA QUAD. QUAD. Alla fine Schede dell’unità di operative; apprendimento, Conversazioni; osserviamo se Osservazione l’alunno: X del sa leggere comportamen l’opera in (dic. – to. gen.) relazione al Vangelo di Matteo; sa individuare il messaggio che l’artista ha voluto comunicare con quest’opera; coglie attraverso l’opera il messaggio di universalità tipico dell’Epifania. CONNESSIONI CON ALTRE DISCIPLINE: italiano, comprendere il significato di testi orali e scritti riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali. Partecipare a discussioni di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse; arte e immagine, individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo che emotivo. Analizzare e apprezzare beni del patrimonio artistico-culturale; ed. all’affettività, attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 3 PERCORSO FORMATIVO (SCELTE METODOLOGICHE) ESPERIENZE / ATTIVITA’ CONTENUTI / FONTI - Viene consegnata agli alunni una riproduzione dell’opera: Adorazione dei Magi dell’Orbetto. - Si propone ai ragazzi di effettuare la descrizione preiconografica dell’opera, indicati con termini generali privi di interpretazione (non Gesù ma un bambino, ecc.). - Gli alunni vengono divisi a piccoli gruppi per fare la lettura preiconografica e riportano su un foglio il lavoro svolto, a tale scopo viene fornita agli alunni una scheda d’osservazione come traccia per il lavoro. Ogni gruppo riporta alla classe il risultato del lavoro fatto. - L’ insegnante schematizza il lavoro alla lavagna o su cartellone e gli alunni lo riportano sul quaderno. - Lettura dei racconti della Natività dai Vangeli di Luca 2, 1-20 e Matteo2, 1-12; ad ogni alunno viene consegnato il testo dei due racconti presi in considerazione e dopo un confronto verrà scelto ed incollato sul quaderno il testo che descrive la scena illustrata nell’opera. Ogni alunno illustrerà sul proprio quaderno il brano scelto realizzando minimo 3 sequenze. - Il dipinto da osservare è “L’adorazione dei Magi” di Alessandro Turchi detto l’Orbetto (Verona, pinacoteca museo civico di Castel Vecchio) (Allegato 1). - Scheda d’osservazione (Allegato 2). PRODOTTI - Prodotti dei gruppi di lavoro degli alunni. - Cartellone prodotto dalla sintesi dell’insegnante. Copiatura della sintesi fatta alla lavagna riprodotta sul quaderno degli alunni. - - Racconti della Natività dai Vangeli di Luca 2, 1-20 e Matteo2, 1-12 (Allegato 3). L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - - Ogni alunno incollerà il testo del Vangelo di Matteo sul proprio quaderno e lo illustrerà realizzando un disegno o un fumetto (3 sequenze minimo). 4 - Realizziamo un brainstorming sulle conoscenze che gli alunni possiedono sui Magi e la loro visita al Bambino. L’ insegnante riporterà il lavoro alla lavagna o su cartellone. - Viene proposto agli alunni di realizzare una ricerca sulle fonti della tradizione popolare riguardanti i Magi realizzando un’intervista ad uno o più adulti a loro scelta seguendo il questionario realizzato in classe dagli alunni stessi. L’ insegnante schematizza il questionario alla lavagna e i bambini lo riportano sul quaderno. L’insegnante guiderà i ragazzi in modo che siano presenti le domande presenti nell’allegato 4. - L’ insegnante schematizza alla lavagna l’intervista realizzata, se necessario, incrementa le informazioni raccolte dagli gli alunni che le riporteranno sul quaderno. - Appoggiandosi alle fonti evangeliche e alla tradizione viene proposta l’analisi iconologica che consente l’interpretazione dei “MOTIVI”. Gli alunni, divisi a gruppi, individueranno con l’aiuto dello schema dato dall’insegnante, il significato degli elementi dell’immagine (motivi). Ogni gruppo riporta alla classe il risultato del lavoro fatto. - Vedi scheda iconologica (Allegato 2, le consegne per la realizzazione di questa seconda parte dell’allegato vengono fornite agli alunni solo in questo momento). - L’ insegnante schematizza il lavoro alla lavagna o su cartellone e gli alunni lo riportano sul quaderno. Nel riportare il lavoro degli - Scheda di lettura dell’opera (Allegato 5, oppure scheda di lettura realizzata da altri gruppi di lavoro). - Questionario realizzato dagli alunni (Allegato 4). L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - - Cartellone del brainstorming. - Copiatura del questionario schematizzato alla lavagna riportato sul quaderno degli alunni. - Copiatura della sintesi delle informazioni sulla tradizione popolare riportata dagli alunni sul quaderno. - Cartellone prodotto dalla sintesi dell’insegnante. Copiatura della sintesi fatta alla lavagna riprodotta sul quaderno degli alunni. - 5 alunni l’insegnante lo approfondirà e completerà indirizzando gli stessi alunni verso la giusta interpretazione individuando non solo il significato intrinseco dell’opera ma anche il suo valore simbolico. - Si realizza la visita guidata alla Pinacoteca del Museo Civico di Castel Vecchio a Verona, per l’osservazione e la riproduzione in loco del dipinto originale. - “L’adorazione dei Magi” di Alessandro Turchi detto l’Orbetto (Verona, Pinacoteca Museo Civico di Castel Vecchio) . - Riproduzione su cartoncino (cm 18 X 28) del dipinto dell’Orbetto. - L’attività di verifica verrà realizzata consegnando un testo realizzato dall’insegnante che gli alunni dovranno completare e dal quale dovranno selezionare i brani provenienti dal Vangelo di Matteo sottolineandoli con la matita blu e i brani provenienti dalla tradizione popolare sottolineandoli con una matita verde. - Scheda di verifica (Allegato 6). - Completamento della scheda di verifica. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 6 Allegato 2 SCHEDA DI OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE PREICONOGRAFICA OSSERVAZIONE ICONOLOGICA ATTIVITA’: osserva l’immagine e descrivi ATTIVITA’: alla luce delle informazioni in ciò che vedi. tuo possesso (Vangeli e tradizione popolare) descrivi ciò che vedi. ELEMENTI DELL’IMMAGINE SIGNIFICATO DELLE IMMAGINI ES. : Una donna con un bambino in ES. : Maria con Gesù in braccio, … braccio, … L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 7 Allegato 3 Luca: Capitolo 2 Nascita di Gesù e visita dei pastori 1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. 3Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. 4Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, 5per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. 6Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c`era posto per loro nell`albergo. 8C`erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, 10ma l`angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». 13E subito apparve con l`angelo una moltitudine dell`esercito celeste che lodava Dio e diceva: 14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». 15Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16Andarono dunque senz`indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. 19Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. 20I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com`era stato detto loro. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 8 Matteo: Capitolo 2 La visita dei Magi 1Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2«Dov`è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». 3All`udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s`informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6 E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. 7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l`avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch`io venga ad adorarlo». 9Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un`altra strada fecero ritorno al loro paese. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 9 Allegato 4 INTERVISTA ATTIVITA’: poni le seguenti domande ad uno o più adulti a tua scelta. 1. Quanti erano i Magi? 2. Da dove venivano? 3. Come si chiamavano? 4. Erano dei re? 5. Quali altre notizie sai dirmi sui Magi? L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 10 Allegato 5 Breve schede di lettura dell’ opera Alessandro Turchi, conosciuto anche come l’Orbetto, nato a Verona nel 1578, prende il nome dal padre divenuto "orbo" forse in seguito a un incidente sul lavoro e vive di elemosina, accompagnato dal figlio, che perciò viene chiamato l’Orbetto. Noto maestro veronese, colto e raffinato, molto apprezzato dalla grande nobiltà e l’alto clero romano, un successo confermato dall’incarico di partecipare alla decorazione ad affresco della Sala Regia del Quirinale, la residenza estiva dei pontefici. Si trasferì a Roma verso il 1614, e qui visse fino alla morte nel 1649. Il Vangelo di Matteo, racconta la manifestazione mettendo in campo i Magi con una scena narrativa lunga che contiene diversi atti. La prima cosa che entra in campo dall’alto è la stella (annunciata anche dal profeta Isaia 60,1 1, è un astro celeste che dice qualcosa nella misura in cui viene visto, però, guardare la stella non è sufficiente per trovare Gesù. I Magi, infatti , giungono a Gerusalemme e qui chiedono: DOVE E’?Per trovare il Bambino honno bisogno di qualcuno che indichi loro qualcosa, c’è il consulto di tutta Gerusalemme e chi risponde ai Magi? GLI SCRIBI, che citano il Profeta Michea 5, 12 e viene raffigurato, con le vesti profetiche, che indica Betlemme e sembra dire: “E’ LA’ CHE SI TROVA A BETLEMME DI GIUDEA”. I Magi riprendono il cammino e come dice il Vangelo provarono una grandissima gioia al rivedere la stella, questa gioia la si può leggere nel sorriso del cavallo (l’Orbetto richiama Giotto che aveva dipinto il cammello sorridente nella cappella degli Scrovegni a Padova). Nel dipinto è rappresentato un personaggio di origine turca , questo perché gli artisti di quel tempo nelle loro opere inserivano elementi storici del tempo, si pensa anche che il Turchi fosse particolarmente legato alla Repubblica Marinara di Venezia ( si era da poco svolta la battaglia di Lepanto e Venezia aveva, comunque, mantenuto i rapporti commerciali , culturali con l’oriente. L’identità veneziana è, infatti, caratterizzata dal dialogo con questo mondo). Il percorso dei Magi giunge alla fine. I Magi videro il bambino e sua madre prostratisi lo adorarono, questo rappresenta il gesto del riconoscimento. Sullo sfondo dell’opera dell’ Orbetto possiamo osservare anche San Giuseppe che osserva vigile la scena della Madre che porge il bambino. 1 Isaia 60,1: 1Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. 2 Michea 5,1: 1E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall`antichità, dai giorni più remoti. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 11 Il Vangelo di Matteo non ci indica l’esatto numero dei Magi (sappiamo solo che erano più d’uno). Non si dice che fossero re, e neanche che fossero tre , ma allora perché il numero tre? Forse perché si parla di tre doni: ORO, INCENSO E MIRRA. Il concilio di Trento aveva dato indicazioni ai pittori su come rappresentare i magi: dovevano rappresentare le tre età della vita ANZIANO, ADULTO E IL GIOVANE, ricordiamo, inoltre, che fino al medioevo non si raffigurava il magio moro perché il nero era il colore del diavolo (solo con il rinascimento il Mantenga propone una delle prime rappresentazioni del magio moro) . Il primo magio è rappresentato come l’ anziano, qui lo vediamo con la corona a terra, in segno di umiltà e sottomissione al Bambino. Si trova qui rappresentato il messaggio di universalismo proprio dell’ Epifania ( le tre età e le tre razze) si inchinano davanti a Dio che si manifesta. I Magi offrono a l Bambino tre doni particolarmente indicativi ORO, che indica la regalità del Bambino; INCENSO, indica la divinità; MIRRA, indica la passione. Diamo ora una visione globale dell’opera, osserviamo come a partire dalla stella si passa al profeta che indica, si riprende il cammino del corteo, si giunge alla prostrazione e offerta dei doni per concludersi al centro della scena con la rappresentazione della Sacra Famiglia: l’autore dell’opera come l’evangelista Matteo pongono al centro della rappresentazione la Madonna ed il Bambino mentre Giuseppe veglia su di loro. Altra breve lettura Si potrebbe leggere questa opera sotto un altro punto di vista, pensando che vengano qui rappresentati i tre gradi della conoscenza di Dio simboleggiati dai Magi, dai Pastori e dal Profeta. Nel vangelo si sottolinea la gioia che sempre accompagna ogni incontro dell’uomo con Dio ed insieme delinea le diverse “specie d’incontro”, ossia i diversi tipi di conoscenza che l’uomo può avere di Dio. LA CONOSCENZA DI RAGIONE: simboleggiata dai Magi LA CONOSCENZA DI FEDE simboleggiata dai pastori LA CONOSCENZA MISTICA simboleggiata dal profeta I magi rappresentano indubbiamente la conoscenza razionale di Dio. Essi, infatti, arrivano a Lui sotto al guida d’una “stella”, condotti cioè da un fenomeno naturale celeste, anche se prodotto miracolosamente. Difatti la conoscenza razionale di Dio si basa e si sviluppa tutta sull’osservazione della natura sensibile e delle sue leggi. La conoscenza di Dio per fede è rappresentata dai Pastori chiamati da un Angelo, da un Messo esplicito di Dio, a significare che la fede è “un dono di Dio”. Se dunque la ragione scopre col lume naturale il Re, la fede vede nel Re il Salvatore dell’umanità decaduta. Mentre il grado più vero e profondo, e anche più consolante della conoscenza di Dio, è la conoscenza “mistica” rappresentata dal Profeta. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 12 Allegato 6 Cognome e nome ___________________________ classe ____________ Data _________________ VERIFICA DI RELIGIONE CATTOLICA ATTIVITA’: 1. Leggi attentamente e completa il brano sottostante utilizzando le parole date; 2. Sottolinea con la matita blu i brani presenti nel racconto che provengono dal Vangelo di Matteo; 3. Sottolinea con la matita verde i brani presenti nel racconto che provengono dalla tradizione popolare. Al tempo in cui Gesù nacque, nel lontano Oriente vivevano tre sapienti che si chiamavano __________, _____________ e _____________, studiosi dei pianeti e delle stelle. Erano molto diversi tra di loro: ______________ era giovane e di pelle scura, ____________, più adulto, di fisionomia orientale e _____________, il più anziano, era di razza bianca. Una notte scorsero una ________ luminosissima come non avevano mai visto: la cometa. Attraverso i loro studi capirono che una simile stella sarebbe apparsa in cielo per annunciare la nascita di un grande re. Decisero di seguirla per andare ad adorarlo. Partirono con i loro ___________ e i loro servi per un viaggio che immaginavano lungo e difficile. Dopo giorni e giorni di cammino guidati dalla stessa _________ e dal medesimo desiderio, si incontrarono alle porte di ________________. La stella era scomparsa e loro, entrati in città, chiesero a tutti dov’era nato il re dei ____________. Erode, re della Giudea, turbato, chiamò i sommi sacerdoti e gli ____________ per raccogliere informazioni sul luogo in cui doveva nascere il Bambino. Essi gli risposero: “A ______________ di Giudea, perché così è stato scritto”. Allora Erode, chiamati i _______, li inviò a Betlemme esortandoli a ritornare, quando avessero ritrovato il Bambino, perché anche lui potesse andare ad ___________. Partirono e si diressero verso Betlemme, preceduti dalla stella che si fermò sopra il luogo in si trovava il Bambino. Colmi di gioia, entrarono nella casa dove videro il Bambino con ________, sua madre, e Giuseppe. Inchinandosi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono ______,simbolo di regalità, _______, simbolo di divinità, ________, simbolo della passione. Quella notte, un angelo apparve loro in sogno e li avvertì di non tornare da Erode che, per paura di perdere il potere, voleva uccidere il Bambino. Quindi, con il cuore pieno di gioia, per un’altra strada fecero _________ ai loro paesi. Gaspare, incenso, Gerusalemme , stella, Melchiorre, oro, Baldassarre, scribi, Gaspare, cammelli, Melchiorre, stella, Baldassarre, Giudei, Betlemme, Magi, adorarlo, Maria, mirra, ritorno. L’adorazione dei Magi - Gruppo Vago di Lavagno - 13