Naturalismo Il Naturalismo Taine fu il primo che usò la parola Naturalismo e con essa intendeva sintetizzare la possibilità della letteratura di osservare e raccontare la psicologia umana usando i metodi del lavoro scientifico sui fenomeni naturali. Il Naturalismo è il modo con cui la letteratura conduce un' indagine scientifica sull'uomo ; essa si basa sull'idea che da forma alle scienze sociali: quella dell'esistenza delle leggi, che regolano l'andamento della società e il regolamento individuale. Il Naturalismo è una corrente artistica e nasce tra gli anni ‘ 60­’80 dell'800 in Francia e si espande poi in Inghilterra ed in Italia. La poetica del Naturalismo assegna al romanzo una " funzione fotografica ": ne viene attribuita la capacità di rendere con nitida imparzialità le dinamiche sociali e le leggi biologiche e psicologiche che determinano i comportamenti degli individui. Il comportamento dell'uomo e le sue opere artistiche sono influenzate da tre fattori esterni , che vengono valutati dallo scrittore­scienziato: ● ● ● Race (razza): fattore ereditario di una persona. Milieu (ambiente). Moment (momento storico). La letteratura naturalistica assume un valore di impegno civile e sociale , cioè impegnata civilmente e socialmente per il bene della società. Il romanziere descrive i comportamenti attraverso il quale si arriva poi a capire il sentimento. Punti cardine Storia e società ● ● ● Personaggi ● Documentare la realtà esaltando i rapporti tra individuo e società. Il racconto segue le vicende di casi singoli. Centralità dell’uomo. Partecipano raramente agli eventi storici. Modalità narrative ● Classi sociali diverse: proletariato e sottoproletariato urbano. ● Prevalenza della descrizione: come l'ambiente condiziona la storia e le azioni dei personaggi. o Race, Milieu, Moment: fatalismo e critica sociale. Riduzione dell'introspezione psicologica: i pensieri dei personaggi si ricavano dai gesti e dagli atteggiamenti. Metodo scientifico: identificazione dello scrittore con quello dello scienziato. o linguaggio specifico della scienza. o linguaggio privo di effusioni sentimentali e si adatta al linguaggio del personaggio. o Osservazione dei comportamenti. o Rigore del metodo. Romanzo come resoconto scientifico . Determinismo: previsione delle conseguenze in base ai tre fattori esterni. La conseguenza è prevista ed è sempre quella. Fatalismo: impossibilità nel cambiamento sociale; legato al determinismo. Impegno sociale e civile della letteratura: fatalismo e critica sociale. Legame tra arte e scienza: lo scrittore deve essere distaccato e freddo e l'arte è intesa in senso anti­romantico. ● ● ● ● ● ● ● Narratore ● ● ● ● Esterno: non interviene e non dà giudizi (oggettività ed impersonalità). Interno: fatti visti come il personaggio. Impersonalità: l’autore non interviene. Oggettività: intesa come adesione totale alla realtà. Èmile Zola Nasce a Parigi nel 1840 . Visse la sua infanzia e giovinezza in grande povertà. Trasferitosi con la madre a Parigi, fu assunto in una casa editrice dove ebbe modo di conoscere alcuni grandi scrittori del tempo. Lui è il massimo esponente e teorico del Naturalismo e del romanzo sperimentale, secondo cui lo scrittore­scienziato deve rappresentare i fatti in base a una logica di causa­effetto. Zola morì nel 1902 a Parigi in circostanze non chiare. o Romanzo sperimentale “ Romanzo e scienza: uno stesso metodo” La polemica nei confronti dell'idealismo e della metafisica in nome dei "fatti provati", tipica dell'intero movimento po­sitivista, investe anche il ruolo dello scrittore. Émile Zola lo espone con estrema chiarezza nelle pagine introduttive del saggio intitolato II romanzo sperimentale (1880). Noi scrittori naturalisti sottoponiamo ogni fatto all'osservazione ed all'esperimento, mentre gli scrittori idealisti ammettono forze misteriose che sfuggono all'investigazione e perciò restano ignote, al di fuori delle leggi della natura. [.. .] Chiamo idealisti quelli che si rifugiano nell'ignoto per il piacere di esservi, che hanno interesse solamente per le ipotesi più fantasiose, che essi rifiutano di sottoporre alla verifica dell'esperimento, con la pretesa di possedere essi stessi, e non le cose, la verità. O La loro opera è, lo ripeto, inutile e nociva, mentre l'osservatore e lo sperimentatore sono i soli a lavorare per la potenza e la felicità dell'uomo, rendendolo a poco a poco padrone della natura. Non vi è grandezza, né dignità, né bellezza, né moralità del non conoscere, nell'inventare falsità, nel pretendere che si è tanto più grandi quanto più si cresce nell'errore e nella confusione. Le sole opere grandi e morali sono le opere veritiere [...]. Non siamo né chimici né fisici né fisiologi ma romanzieri che si avvalgono della scienza. Non abbiamo davvero la pretesa di fare delle scoperte in fisiologia, che del resto non pratichiamo, ma solamente, prima di studiare l'uomo, crediamo di non poterci esimere dal tener conto delle recenti scoperte della fisiologia. Aggiungerò che i romanzieri sono certamente i lavoratori che si avvalgono di un maggior numero di scienze umane perché trattano di tutto e tutto devono sapere, essendo divenuto il romanzo un'indagine complessiva sulla natura e sull'uomo. Perciò siamo stati spinti ad applicare al nostro lavoro il metodo sperimentale dal momento in cui esso è divenuto lo strumento di ricerca più efficace. […] Il romanziere sperimentale è dunque quello che accoglie i fatti provati, mostrando nell'uomo e nella società il meccanismo dei fenomeni di cui la scienza è padrona, e che fa intervenire il suo sentimento personale unicamente nei fenomeni il cui determinismo non è ancora stabilito, sforzandosi di controllare il più possibile il sentimento personale, l'idea a priori, con l'osservazione e l'esperimento. Non posso intendere in altro modo la nostra letteratura naturalistica. Non ho parlato che del romanzo sperimentale, ma sono fermamente convinto che il metodo, dopo aver trionfato nella storia e nella critica, trionferà ovunque, nel teatro ed anche nella poesia: è un'evoluzione inevitabile. La letteratura, per quanto se ne possa dire, non sta interamente nell'autore ma anche nella descrizione della natura e nello studio dell'uomo. Ora se gli scienziati modificano la conoscenza della natura, se trovano il vero meccanismo della vita, ci costringono a seguirli ed anche ad oltrepassarli, per compiere il nostro ruolo nella formulazione di nuove ipotesi. L'uomo metafisico è morto ed il nostro terreno si trasforma interamente nell'uomo fisiologico. Indubbiamente l'ira di Achille, l'amore di Didone sono rappresentazioni eternamente belle, ma ora dobbiamo analizzare l'ira e l'amore e vedere propriamente come funzionano queste passioni nell'uomo. Il punto di vista è nuovo, ed è sperimentale invece che filosofico. In sostanza tutto si riassume in questo grande fatto: il metodo sperimentale, nelle lettere come nelle scienze, si avvia a determinare i fenomeni naturali, individuali e sociali, di cui la metafisica non aveva dato fino a questo punto che spiegazioni irrazionali e soprannaturali. Analisi Gli scrittori naturalisti sottopongono ogni avvenimento all' osservazione ed alla sperimentazione , mentre gli scrittori realisti rifiutano l'utilizzo dell'esperimento poiché hanno interesse solo per ipotesi fantasiose ed irrazionali che si discostano dalla realtà, perciò Zola dice che il loro lavoro è inutile, nocivo e solo le opere ereditiere sono grandi e morali. Zola parla di come il romanziere deve essere distaccato e freddo e si deve allontanare dalla bellezza e dalla moralità, deve dunque cercare di controllare il suo sentimento personale. È un nuovo punto di vista , non filosofico e si può riassumere come la determinazione di fenomeni , che siano naturali, individuali o sociali, che finora sono stati risolti irrazionalmente e per Zola e come per Darwin il metodo scientifico, può dare all'uomo conoscenze che prima gli erano precluse. Le passioni dell'uomo, dominanti nel Romanticismo, vengono studiate scientificamente, perché le deve padroneggiare in modo da trovare una soluzione per il futuro. (Positivismo ­ visione ottimistica). Lo sperimentatore osserva la realtà che intende descrivere, studia il comportamento degli uomini in determinate circostanze. Prima l'osservatore pone i fatti come li ha osservati, individua il punto di partenza, sceglie il terreno concreto sul quale si muoveranno i personaggi e si produrranno i fenomeni. "Quando avrà completato la documentazione il romanzo si costruirà da solo. Il romanziere non dovrà che distribuire i fatti in maniera logica ... Fare muovere i personaggi reali in un ambiente reale, offrire al lettore un brandello di vita umana: il romanzo naturalista è tutto qui." o L'inizio dell'Ammazzatoio L' Ammazzatoio pubblicato nel 1877, vuole essere un'indagine sull'alcolismo, un problema molto diffuso tra i membri della classe operaia parigina di fine Ottocento. Per questo motivo il titolo del romanzo deriva dal nome della taverna dove si recavano gli uomini per annegare nell’alcol le loro sventure. Nella prima parte dell' Ammazzatoio viene presentata Gervaise, la protagonista, mentre si risveglia nella camera d'albergo dove vive con i suoi due figli in condizioni di povertà. Mentre la donna disperata, è in attesa del rientro di Lantier, il padre dei bambini, scoppia in un pianto doloso. Zola descrive e analizza la miseria della classe operaia . Con il personaggio di Gervaise lui intende rappresentare la sconfitta del coraggio e dell’onestà a opera di un sistema sociale ed economico più potente dell’individuo, in grado di distruggerlo. Non c’è più il narratore onnisciente della narrativa romantica, qui il punto di vista del narratore coincide con quello di Gervaise. Ogni aspetto della realtà è considerato unicamente dal punto di vista del personaggio. Gli uomini sono paragonati a immagini della natura, il sociale viene ricondotto sempre al naturale, caratteristica tipica del Naturalismo. Fonti: http://www.treccani.it/enciclopedia/emile­zola_(Enciclopedia­dei­ragazzi)/ http://cdn­1.vivalascuola.it/o/orig/letteratura­il­naturalismo­in­francia_4cbc162f959fd7776b07d5bef 46688cf.jpg http://expositions.bnf.fr/brouillons/ecrivains/assom/pistes/images/3/25_bar.jpg ROSA FRESCA AULENTISSIMA ­ Corrado Bologna, Paola Rocchi File e immagini professoressa