Naturalismo francese
e Verismo italiano (pag. 52-77)
Quadro storico-culturale
• Fine Ottocento, epoca rivoluzione industriale
• Influsso cultura positivista: scienza come strumento privilegiato di
analisi della realtà
• Realismo primo Ottocento: ricerca nuovo canone rappresentazione,
deprivato da ogni inserzione soggettiva dell’autore
L’età del Positivismo in Europa
Dal 1850 profondo cambiamento cultura europea
sotto la spinta di due grandi fenomeni:
ascesa vertiginosa
borghesia liberale,
fiducia nel progresso e
bisogno di instaurare
nuovo assetto sociale,
politico e economico
affermazione scienza e
apertura grandiosi orizzonti
per sviluppo e possibilità uomo
di dominare la natura, di vincere
le malattie e la fame.
Il progresso materiale e il benessere
appaiono prospettive possibili, se collegate
allo sviluppo della scienze e ai suoi metodi di conoscenza.
L’età del Positivismo in Europa
Dopo esaltazione ideali e utopie mentalità romantica,
dal 1850 esigenza del reale, del dato di fatto, del positivo:
età del Positivismo
Non filosofia,
ma modo di pensare generalizzato,
mentalità scientifica
che permea
le strutture mentali e concettuali dell’epoca
Positivismo sociale
Conoscenza realtà limitata all’osservabile
disconoscenza problemi religiosi e metafisici,
relativi al mondo inosservabile
conoscenza fenomeni e loro rapporti,
non le cause ultime o la loro natura profonda
Rapporto organico fra scienza e progresso, scopo scienza:
formulazione leggi regolanti rapporti fra i fenomeni,
conoscenza leggi per previsione, direzione e guida
azione dell’uomo sulla natura
La risposta dei letterati
Adesione
Naturalismo
Registrare i nudi fatti così
come appaiono anche negli
aspetti più deteriori
Ribellione
Decadentismo
Fuga dalla realtà, sentita come
meschina, per cercare l’essenza
delle cose oltre ciò che appare.
Scapigliatura
Rappresentazioni realistiche,
ribellismo moralistico, incapace della conquistare
di un vero spazio ideologico e culturale
Il Naturalismo
• Movimento francese di fine Ottocento nato come applicazione diretta
del pensiero positivista
• Obiettivo: descrivere la realtà psicologica e sociale con gli stessi
metodi usati dalle scienze sociali
• Specchio diffusione del pensiero scientifico, conoscenza basata su
osservazione, sperimentazione e verifica
• Analisi realtà in modo oggettivo ed impersonale, alla realtà il
compito di denunciare degrado e ingiustizie società
• Adozione narratore onnisciente, che sa tutto dei personaggi e che
racconta la storia in terza persona
L'Angelus (1857-1859), di Millet - Parigi, Musée d'Orsay
Fondamenti teorici del naturalismo
•Psicologia umana simile ai fenomeni della natura, caratterizzati dal
medesimo svolgersi di causa ed effetto
•Convinzione finalità sociali e morali dell'arte ma necessario, per
miglioramento società, la ricerca del vero
•Opposizione a ideologia spiritualistica del periodo romantico
•Attenzione naturalisti su aspetto meccanicistico società soprastante l'uomo
con degrado e causa di ogni male
Temi narrativa naturalista
• Anti-idealistici e anti-romantici
• Narrazione portatrice di forte carica di denuncia sociale, tramite
descrizione scientifica ed obiettiva dei fatti
• Vita quotidiana con sue banalità, meschinità e ipocrisie
• Passioni morbose al limite della patologia psichiatrica, come follia e crimine
• Condizioni vita classi subalterne, soprattutto del proletariato urbano
capace, con la sua miseria (prostituzione, alcolismo, delinquenza
minorile), di fornire esempio di patologia sociale
Flaubert (1821-1880)
• Modello creazione artistica nel metodo delle scienze naturali
• Criterio imprescindibile: rappresentazione nell’imparzialità
dell’autore
• L’autore nella creazione artistica come Dio nell’universo:
ovunque presente, ma sempre invisibile
Etimologia termine naturalismo
• Usato la prima volta nel 1858 da Taine in un saggio su Balzac
• Forte condizionamento di tutte le manifestazioni – compresa la
creazione artistica – determinate da tre fattori principali:
• la razza (i fattori ereditari)
• l’ambiente di riferimento
• le influenze del momento storico
Tranches de vie
• Teorizzazione e pratica del romanzo secondo Flaubert e Zola
fatti di cronaca, osservazione di spaccati di vita vera
(tranches de vie)
indagine rapporti causa-effetto legame azioni umane
• Necessità di una descrizione scientifica, impersonale e neutra,
del documento umano
Il romanzo sperimentale
• Le roman expérimental: saggio Zola , pubblicato in Francia nel
1880 (codifica chiara norme Naturalismo)
• Romanzo costruito come esperimento scientifico, prova di
laboratorio
• Romanzo naturalista come forma di conoscenza, adozione
metodo ricavato dalla scienza
• Romanzo: esperimento impiantato dal narratore, verifica ipotesi
formulata secondo da osservazione della realtà
• Vita psichica e affettiva uomo determinata da :
fattori ereditari e ambiente circostante
• Numerose critiche al saggio di Zola: pretesa dimostrazione
esistenza rigido determinismo nella vita, rappresentata dai
personaggi
I naturalisti e la politica
• Indifferenti al socialismo, naturalisti (e Zola in particolare) interessati
ad analisi società in senso progressista
• Funzione letteratura: denunciare i mali e le ingiustizie del mondo
• Critiche a Zola e naturalisti: pretesa sovversione ordine sociale
promuovendo le classi inferiori
• L’impegno democratico di Zola in caso Dreyfus con il famoso articolo
J’accuse
Il verismo italiano
• Riformulazione italiana del modello naturalista francese
• Orientamento narrativo condiviso da numerosi scrittori italiani
dal 1870 al 1890
• Scelta di raccontare i fatti con la massima oggettività possibile
• Fotografia realtà anche negli aspetti più sgradevoli e crudi
• Riproduzione fedele del linguaggio dei contesti sociali, oggetto e
l’ambiente della narrazione
• Attenzione alle più recenti scoperte scientifiche, basate su
osservazione diretta dei fenomeni
• Studio condizioni di vita delle classi sociali più deboli,
condizioni emerse nella loro drammaticità dopo l’unificazione
d’Italia (1870, questione meridionale)
• Necessità di rifarsi alla narrativa francese dell’Ottocento
• Attenzione per gli opprimenti meccanismi economici dominanti
l’epoca della rivoluzione industriale
• Impulso decisivo ad affermazione Verismo in narrativa italiana
dal studiosi meridionali
• Critico letterario italiano più attento e aperto, in quegli anni, a
sollecitazioni letteratura francese: Federico De Sanctis
• 1878 pubblicazione saggio: Studio sopra Emilio Zola
• Difesa causa Verismo spetta dal critico e narratore siciliano
Luigi Capuana, amico e principale sostenitore di Giovanni Verga
 Uso impersonalità, distacco del narratore verso personaggi e vicende
(narrazione in 3a persona)
 Assenza commenti o intrusioni d'autore capaci di influenzare il
pensiero del lettore
 Linguaggio non colto con espressioni gergali e popolari (uso proverbi)
 Narratore come uno dei personaggi
 Principio concatenazione e concatenazione opposta: porre a poca
distanza parole di significato analogo, mettere una parola e subito
dopo il suo contrario
Differenza tra Verismo e Naturalismo
• Disaccordo di Luigi Capuana su impianto teorico dei romanzi di Zola
Un’opera d’arte non può assimilarsi a un concetto scientifico…
Se il romanzo non dovesse far altro che della fisiologia o della patologia
o della psicologia comparata in azione…
il guadagno non sarebbe né grande, né bello
• Differenza maggiore tra Verismo e Naturalismo francese: concetto di
arte come nucleo, come ragione d’esistere del racconto, non
assoggettabile alla legge della scienza
• Necessità secondo Capuana: salvare autonomia espressiva Narratore
• Il V. riproduce poetica N., ma con caratteri regionalistici derivanti da
situazione economica e sociale segnata dal ritardo
dell'industrializzazione e dalla centralità della questione contadina
Differenze tra naturalismo e verismo
Naturalismo
Verismo
 Analisi grandi città
 Analisi campagna e piccoli paesi
 Ottimismo e analisi denuncia
sociale, stato operai, bambini
 Autori veristi pessimisti,
persistenza dolore
 Scopo attivo e propositivo
 Rifiuto di consolazione religiosa
 Visione meccanica già predefinita
da leggi scritte, con il susseguirsi
degli eventi si può raggiungere la
felicità
 Inesistenza speranza
cambiamento classe sociale di
appartenenza pur in presenza di
borghesia e ceti medi
 Per i veristi, uomo prodotto di tre
fattori:
 1.razza (famiglia)
 2.ambiente sociale
 3.contesto storico
TECNICHE NARRATIVE DI VERGA
 I. IMPERSONALITÀ E NARRATORE POPOLARE autore quasi assente
e privo di giudizio. Utilizzo linguaggio corale con globale giudizio
implicito
 II. ARTIFICIO DELLA REGRESSIONE Per adozione p. d. v. del popolo,
rinuncia alla sua intellettualità ed assunzione prospettiva (cultura, etica)
popolare.
 III. PRINCIPIO DELLO STRANIAMENTO Adottare, per narrare un fatto
e descrivere una persona, un punto di vista completamente estraneo
all'oggetto
 IV. DISCORSO INDIRETTO LIBERO Non vi sono segni grafici, discorso
in 3a persona. Mancanza verbo reggente, nel linguaggio popolare
riferimento idee proprie del personaggio
 V. LA CONCATENAZIONE Per identità o per convinzione, porre a poca
distanza parole di significato analogo, in quella per convinzione mettere
una parola e subito dopo il suo contrario
 VI. RIPETIZIONE Rientro significativo a dettagli descrittivi per dare
un’unità organica (a distanza di pagine ma anche nella frase successiva)