Federica Scarrione, Liceo Galilei, Voghera
La politica estera nell’età del
Realismo
Logica del profitto
La rivoluzione industriale comporta una
profonda ed irreversibile trasformazione di:
sistema produttivo, sistema economico,
sistema sociale
 Nasce la classe operaia che riceve, in
cambio del proprio lavoro e del tempo
messo a disposizione per il lavoro in
fabbrica, un salario.
 Si afferma il capitalista industriale,
imprenditore proprietario della fabbrica e
dei mezzi di produzione, che mira ad
incrementare il profitto della propria attività.

Riflessione sulla società
Lotte operaie
 Marxismo e Socialismo (Prima
Internazionale 1864, partito socialista
italiano 1892)
 “Rerum novarum”, Leone XIII (1891): no
alle lotte sociali, sì all’associazionismo,
al sostegno sociale alla luce dei valori
evangelici

Le istituzioni culturali e i letterati







mercato nazionale dell’editoria e nascita dell’industria
editoriale
pubblico di massa e letteratura d’appendice
letteratura alta (specializzata) e bassa
sviluppo del giornalismo
le università (De Sanctis, Carducci), poli culturali per
eccellenza
istruzione elementare obbligatoria (legge Casati 1859)
conflitto tra il letterato e la società che privilegia nuove
figure più funzionali (scienziati, tecnici, specialisti di vario
genere: il sociologo, il giurista, l’economista, il fisico, il
chimico, il fisiologo, il patologo) o impone regole di
mercato per i prodotti letterari

Prentesi sulla legge Casati, per avere
idea di quale fosse la cultura della
popolazione italiana del tempo:
La legge sancì l'obbligatorietà e la gratuità del primo biennio dell'istruzione elementare;
peraltro, pur minacciando pene a coloro che trasgredivano tale obbligo, non specificò
quali fossero queste pene, né lo fece il codice penale, con il risultato che le disposizioni
sull'obbligo scolastico furono ampiamente disattese in un paese nel quale l'evasione
scolastica era molto diffusa, soprattutto nelle regioni meridionali (secondo i dati ISTAT
nel 1861 l'analfabetismo maschile era del 74% e quello femminile del 84%, con punte
95% nell'Italia meridionale). Va però tenuto presente che: "la lentezza del processo di
alfabetizzazione della popolazione italiana non fu dovuto solo all'attribuzione ai Comuni
del compimento di provvedere all'istruzione e al mantenimento delle scuole elementari,
ma anche alla struttura del sistema economico e sociale dell'Italia di allora,
caratterizzata da una forte prevalenza del settore primario (nel 1861 il 69,7% della
popolazione attiva era dedito all'agricoltura), da una rigida stratificazione sociale, da
fortissime resistenze di gruppi reazionari, da una domanda di istruzione proveniente
dalle famiglie ancora molto limitata, in relazione alle miserevoli condizioni di vita delle
classi sociali inferiori" [2].
Per una prima effettiva sanzione dell'obbligo scolastico si dovrà attendere il 1877, con la
legge Coppino che elevò la durata del grado superiore dell'istruzione elementare a tre
anni e sancì l'obbligo dai sei a nove anni di età.
Positivismo: la filosofia per un’epoca di
sviluppo e di progresso
Ha origine in Francia nella prima metà
dell’800 e si diffonde nella seconda metà
del secolo a livello europeo e mondiale
 esaltazione della scienza, considerata
l'unica fonte legittima della conoscenza
e con un modello di riferimento per tutte
le scienze degne di tale nome.
 fiducia nel progresso e nelle capacità
umane

Classificazione delle scienze,
procedimento per metodi comuni
Un’importante classificazione delle scienze viene
operata dal francese Auguste Comte (1798-1857)
che le divide in astrologia, fisica, chimica,
biologia e sociologia
La sociologia è una scienza del tutto nuova, poiché
mai in passato si era pensato di operare secondo
procedimenti logici per trattare il genere umano
inteso come gruppo di persone in reciproco
rapporto.
La matematica, è base di tutti i giudizi sinteticosperimentali
 In
questo modo anche la sociologia,
che magari può essere più soggettiva
nel suo studio, diventa oggettiva:
applicando previsioni matematiche
possiamo determinare il futuro,
sapere quale sarà la conseguenza del
nostro agire e dividere la storia in
periodi critici e favorevoli, dinamici e
statici.
Conseguenze del Positivismo in
letteratura
Ruolo del letterato= scienziato di
quell’ambito particolare del sapere che è
la letteratura
 Cambiamento del concetto di opera
letteraria: da frutto dell’ingegno e del
sentimento a risultato di uno studio
 Definirsi di nuovi soggetti per la scrittura:
casi patologici, problematiche sociali

Esempi di applicazione
Operare con un metodo
Gli intellettuali, letterati o artisti in generale
operano seguendo procedimenti logici
definiti scientificamente, poiché la
letteratura è anch’essa una scienza
Il Naturalismo francese

Il naturalismo è in letteratura quel
movimento che nasce in Francia alla
fine dell'Ottocento come applicazione
diretta del pensiero positivista e che si
propone di descrivere la realtà
psicologica e sociale con gli stessi
metodi usati dalle scienze sociali.
La nascita del Naturalismo
Gruppo di Mèdan: costituito dai primi
scrittori naturalisti amici di Zola, che si
riuniscono nella sua villa a Mèdan.
 Teorizzazione del movimento naturalista
da parte di Zola: “Le roman
expèrimental” e “Les romanciers
naturalistes”.


Tra i fondamenti teorici del naturalismo vi era la
concezione che la psicologia umana dovesse
essere considerata alla stessa stregua dei
fenomeni della natura perché anch'essi
accadevano con il medesimo svolgersi di causa
ed effetto.
Concezione deterministica
dell’uomo
Impostazione ottimistica del Naturalismo
Non venivano messe in discussione le
finalità sociali e morali dell'arte, ma si
riteneva necessario, per migliorare
veramente la società, basarsi sulla
ricerca del vero.
(N.B.: questa impostazione sottende una
ottimistica fiducia nell’efficacia del
messaggio trasmesso dallo scrittore)

Differenze rispetto all’interesse per il popolo
mostrato dai romantici

Il naturalismo si opponeva all'ideologia
spiritualistica del periodo romantico per
basarsi sulle premesse deterministiche
che stavano alla base della filosofia
positivista e l'attenzione dei naturalisti
veniva posta su quell'aspetto
meccanicistico della società che
sovrastava l'uomo degradandolo e
causandogli ogni male.
"Il romanziere come lo scienziato deve
essere insieme osservatore e
sperimentatore, considera l'arte come
una riproduzione oggettiva del reale
governata dalle leggi della natura,
rivendica l'impegno morale dello
scrittore che, mettendo in luce le cause
dei fenomeni sociali, deve indurre la
società stessa a intervenire per
modificarli e migliorarli".
Èmile Zola
Le linee di lavoro dei romanzieri
naturalisti
Abbandono dell’ispirazione sentimentale
e psicologica in virtù di un romanzodocumento.
 Analisi oggettiva e minuziosa delle
vicende umane e sociali.
 Scrittura come strumento di indagine
(registrazione di esperimenti).

Novità tematiche e tecniche:
Osservazione di fenomeni sociali:
violenza, alcolismo, povertà, follia.
 Tentativo di confermare la lotta per la
sopravvivenza.
 Conseguenza: stile freddo e oggettivo.

Ostilità della critica

Accusa da parte dei contemporanei: una
simile letteratura è “putrida”, entra nelle
“fogne sociali” (si contestano quindi
proprio le scelte tematiche)
Autori
Fratelli Goncourt: il popolo entra nel
romanzo.
 Guy de Maupassant: studio realistico
della psicologia dei personaggi, crudeltà
dell’esistenza.
 Émile Zola: romanzo sperimentale.

Émile Zola
Nato nel 1840, di condizione sociale
modesta.
 Primo romanzo: Thérèse Raquin (1867),
descrizione cruda della realtà.
 Ciclo dei Rougon-Macquart: 20 romanzi
che sviluppano la storia di una famiglia,
“caso clinico” collettivo (i romanzi più
famosi di questo ciclo sono “L’assomoir”
del 1877 e “Germinal” del 1885).

L’assomoir (L’ammazzatoio)
“Il primo romanzo sul popolo che non mentisca
e che abbia odor di popolo” (Zola)
 Vicenda: la lavandaia Gervaise ha un amante
da cui ha due figli e viene poi abbandonata;
sposa un operaio che subisce un infortunio e
diviene alcolizato. Anche la protagonista
diventa un’alcolizzata e si prostituisce,
morendo sola in un sottoscala.
 Lingua realistica, cruda e corposa, costruita per
dare voce al popolo (discorso indiretto libero ed
espressioni gergali).

Il caso Dreyfus
Nel 1894, a Parigi, il capitano ebreo
Dreyfus è accusato ingiustamente di
spionaggio.
 Dal 1897 Zola prende posizione in
difesa di Dreyfus.
 Nel 1898 “J’accuse”, scritto polemico
indirizzato al presidente della
repubblica.
 Processo, condanna ed esilio di Zola in
Inghilterra.

Terminata la fase delle
unificazioni nazionali, che
riguardarono paesi come
Italia e Germania,
cominciò una difficile
ricerca dell’equilibrio. Dal
punto di vista politico, i
governi europei
accentuarono la
tendenza a soluzioni
autoritarie, utilizzate
soprattutto per reprimere
le spinte nazionalistiche
dei diversi popoli
appartenenti ad una
stessa nazione.
In Italia …
Strutture politiche, economiche e sociali
1861-1876: Destra storica, erede del liberalismo
cavouriano: Stato accentratore, suffragio censitario,
ostilità allo sviluppo industriale, libero-scambismo
per favorire l’esportazione di prodotti agricoli e
l’importazione dei prodotti industriali, colture
estensive dei latifondi
1876: Sinistra, erede del mazzinianesimo e del partito
d’azione: inasprimento delle tariffe doganali,
pressione fiscale, Triplice Alleanza e corsa agli
armamenti, avvio all'industrializzazione, crisi agraria ,
questione meridionale, crisi dei ceti medi tradizionali,
nuovo ceto medio impiegatizio, leva militare
obbligatoria
Conseguenze del Positivismo
nella letteratura italiana
Crescente attenzione allo sviluppo del
sapere scientifico
 Interesse per l’emergere della questione
sociale e per le condizioni di vita del
Meridione
 Analisi oggettiva della realtà
 Volontà di favorire la crescita del livello
culturale dei ceti popolari

Il Verismo




La dottrina del Verismo fu elaborata nel centro culturale più
vivace di quel periodo: l’ambiente milanese
Primo teorizzatore fu Capuana, il cui romanzo "Giacinta"
può essere considerato un vero e proprio manifesto della
nuova poetica.
Sulle sue teorie esercitarono il loro influsso i modelli del
realismo inglese, ma soprattutto i romanzi del naturalista
francese Émile Zola
Le idee di Capuana ebbero una palese influenza su tutto il
gruppo della Scapigliatura lombarda e su Giovanni Verga,
che fu spinto verso il definitivo abbandono della maniera
tardo romantica che aveva caratterizzato gli esordi della sua
attività di scrittore
Giacinta (parentesi sulla trama del romanzo)

Cresciuta nell'abbandono più totale da parte della famiglia, nella
prima adolescenza viene violentata dal factotum di casa Beppe. In
seguito s'innamora di Andrea Gerace, modesto impiegato della
Banca provinciale, ma sposa un uomo che non ama, il corrotto
conte Giulio Grappa di San Gelso. Quest'ultimo scopre il legame
adulterino della moglie con Andrea, ma accetta lo stesso di vivere
con la protagonista in un rapporto fraterno. La madre invece,
preoccupata per la figlia, nel tentativo di salvare almeno le
apparenze, riesce a cacciare di casa Andrea; Giacinta spinge
l'amante a lasciare l'impiego e ad accettare di vivere del denaro che
lei stessa gli offre. Da questo momento Andrea comincia ad
accorgersi di non amare più Giacinta anche se non ha il coraggio di
stroncare definitivamente il loro rapporto. La bambina poi si
ammala di difterite e muore; l'indifferenza di Andrea di fronte alla
sventura le fa capire come quel folle amore sia così presto finito e
poiché adesso la sua vita non avrebbe più avuto senso si uccide.
La Scapigliatura


Sorse in Italia dopo il 1860 e terminò, grosso
modo, nel 1875.
Comprese, in senso stretto, un gruppo di poeti e
scrittori milanesi o viventi a Milano (Emilio Praga,
Arrigo Boito, Iginio Tarchetti, Giovanni Camerana,
Carlo Dossi), cui più tardi sono stati accostati
alcuni prosatori piemontesi (Giovanni Faldella,
Enrico Calandra) e ai quali si possono aggiungere
alcuni romanzi giovanili di Verga e alcune liriche di
Carducci.


Il temine "scapigliatura" venne usato per la prima
volta in un romanzo di Cletto Arrighi, come
traduzione del francese "bohème"; come
fenomeno letterario fu essenzialmente
espressione di anarchismo borghese: gli
scapigliati erano difatti intellettuali che non
accettavano le strutture borghesi, nelle quali
vedevano la negazione dei loro ideali di arte e dei
valori in cui credevano.
Fu, tuttavia, una presa di posizione sterile, in
quanto essi non seppero proporre soluzioni.



Le soluzioni artistiche adottate furono anch'esse
anarchiche: gli scapigliati cercarono un'arte nuova
con cui dire le sensazioni nuove che provavano,
aderendo a quella società moderna che li attraeva
e, nello stesso tempo, li respingeva
Perciò si accostarono ai poeti maledetti francesi
(che prendevano in considerazione gli aspetti
orridi della realtà del loro tempo) e ai naturalisti
francesi che volevano la rappresentazione del
vero
Questa assunzione di elementi dalle culture
straniere (in verità poco fusi e, quindi,
artisticamente sterili) rappresentò comunque un
fatto positivo, poiché corrispondeva all'esigenza di
sprovincializzare la cultura italiana
Complementarietà delle arti

"I colori, gli odori, le forme hanno occulti
e stretti rapporti con la musica, e verrà
tempo in cui si canteranno e
suoneranno dal vero un mazzo di fiori,
un vassoio di dolci, una statua, un
edificio, come oggi un foglio di romanza
o uno spirito di melodramma, aperti sul
leggio".
(C. Dossi, Note azzurre)
Verismo vs Scapigliatura



Il Verismo è più
propositivo e
oggettivo
Nella elaborazione di
Verga, attua scelte
formali più coerenti
ed organiche
È attento anche alle
condizioni delle classi
subalterne


La Scapigliatura, anche
quando cerca di essere
realistica, è più incline ad
una interpretazione
passionale, ribelle
dell’esistenza umana
Si contrappone al mondo
borghese, ma non
dimostra solidarietà né
attenzione nei confronti
di quello popolare
Confronto
Verismo/Naturalismo

Verismo e
Naturalismo
condividevano una
narrativa realistica,
impersonale e
scientifica, che non
lasciava trapelare
alcun intervento né
giudizio da parte del
narratore

Differivano per quanto
riguardava i contesti in cui
venivano ambientate le
vicende. Il Naturalismo si
focalizzava di norma su
ambienti metropolitani e
classi (dal proletariato all’alta
borghesia) legate alle grandi
città e al loro sviluppo; il
Verismo, invece, privilegiava
le descrizioni di ambienti
rurali e di gente proveniente
dalle campagne
Zola e Verga a confronto
•
Realtà dinamica
della Francia
•
•
•
•
Contesto di
provenienza
•
Realtà statica del
meridione
Società regolata da •
leggi spiegabili
scientificamente
La letteratura ha
•
funzione conoscitiva
e può migliorare la
società
ideologia
•
Società regolata da
rapporti immutabili
Finalità della
letteratura
•
Impersonalità come •
distacco dalla
materia narrata
Tecnica narrativa
•
La letteratura ha
funzione
conoscitiva, ma non
può modificare la
realtà
Impersonalità come
e”eclisse“e
regressione
La visione del mondo verista

La narrativa verista prendeva spunto
dall’osservazione, dall’esattezza della
descrizione e dall’approfondimento
tecnico, quasi clinico, tipico del
Naturalismo e dell'ottica positivistica, ma
concepiva l’arte come qualcosa di
nuovo, concreto e fuori dalle
convenzioni.

La ricerca, da parte del Verismo, di
luoghi umili e privi di eroismo portò ad
ambientare le storie nelle regioni più
primitive e lontane dal processo di
civilizzazione e unificazione nazionale:
dall’astrattezza ed eleganza delle città si
passava a campagne o montagne dove
la civiltà sembrava non essere mai
arrivata.


A pochi anni dalla realizzazione dello Stato
unitario, quando le parole di politici e intellettuali
celebravano l’unificazione e lo svecchiamento
dell’Italia, una tale posizione degli scrittori suscitò
le più alte critiche e malcontenti.
Il Verismo, infatti, presentava un’Italia povera,
sconosciuta ai più, formata da persone molto
diverse tra loro e neppure consce di avere in
comune un’identità nazionale. Ciò spesso
assumeva, al di là delle intenzioni degli autori, un
carattere anche politico e sociale, diveniva una
denuncia di tutto ciò che il governo piemontese
non considerava, ovvero le miserie, l’ignoranza,
l’abbandono di quelle genti.
Tuttavia…
Zola, quando presentava situazioni di
miseria materiale e morale, era convinto
che il suo intervento costituisse una utile
testimonianza per migliorare la società
 Verga, invece, considera inevitabile il
soccombere dei più deboli: è insomma
convinto sostenitore di una visione
pessimistica della società e della storia
umana

Opere di Verga

Le prime opere giovanili
 Amore e Patria
 I Carbonari della montagna
 Sulle lagune

Sentimentalismo romantico,
passionalità, patriottismo, echi foscoliani
(Ortis)
Opere di Verga

La prima maniera
○ Una peccatrice
○ Storia di una capinera
○ Eva
○ Tigre reale

○ Eros
Contatti con la Scapigliatura: volontà di analizzare la società del suo
tempo, soprattutto dello strato sociale più elevato, mettendo in
evidenza i fallimenti sentimentali e l'immoralità, non solo dei singoli
personaggi ma di tutta la società.

Tono melodrammatico
Opere di Verga
Vita dei campi
(1880)
Novelle
Novelle
rusticane
(1883)
Produzione
Verista
Romanzi
Il ciclo dei vinti
Vita dei campi





Influsso di Zola e Capuana
Il racconto che inaugura questa nuova
impostazione narrativa è Rosso Malpelo (1878)
Figure caratteristiche della vita contadina
siciliana
Traccia di atteggiamenti romantici: l’ambiente
arcaico è una sorta di paradiso perduto, antitesi
della artificiosa vita cittadina; conflitto tra
l’individuo “diverso” e il mondo che lo rifiuta
Impersonalità
Impersonalità=
Eclisse del narratore
• No alla voce narrante che osserva dall’esterno e con
superiorità
• A maggior ragione, no al narratore onnisciente
• L’opera deve sembrare “essersi fatta da sé”
Regressione
• Il narratore deve essere interno, per lo più indefinito
• Comunque il suo livello socio-culturale deve risultare
coerente con l’ambiente in cui si svolgono le vicende
• Dal momento che l’ambiente è popolare, per l’autore
colto si tratta di “regredire” dimenticando la propria
estrazione sociale e la propria cultura: “ho cercato di
mettermi nella pelle dei miei personaggi”
Novelle rusticane
Ripropongono personaggi e ambienti
della campagna siciliana, ma in una
prospettiva più amara e pessimistica
 Dominio esclusivo del movente
economico nell’agire umano: le relazioni
sociali come una lotta per la
sopravvivenza

Il pessimismo verghiano
La lotta per la vita è una legge di natura,
universale e non modificabile, che nessuno
ha il diritto di giudicare (l’impersonalità
diviene dunque espressione del
pessimismo)
 Rifiuto delle idee progressiste, del mito del
progresso e conseguente conservatorismo
 Assenza di qualsiasi pietà sentimentale per
le miserie degli umili e di qualsiasi
mitizzazione del mondo rurale

IL CICLO DEI VINTI
“una fantasmagoria della lotta per la
vita, che si estende dal cenciaiuolo, al
ministro, all’artista”
 I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, la
duchessa de Leyra, L’onorevole
Scipioni, L’uomo di lusso
 L’applicazione dei principi veristi ad ogni
livello del panorama sociale era tutt’altro
che semplice > progetto incompiuto

Fonti

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http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_industriale
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Casati
http://it.wikipedia.org/wiki/Positivismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Naturalismo_(letteratura)#I_fondamenti_teorici_de
l_naturalismo
http://www.atuttascuola.it/collaborazione/dinardo/files/eta_postunitaria.htm
http://web.tiscalinet.it/danhome/index.htm
http://www.ilnarratore.com/show.php?type=author&language=it&aid=72&tpl
=/ita/autore.tpl.html
http://appunti.studentville.it/approfondimenti/letteratura-9/il_verismo-374.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Giacinta_(romanzo)
http://it.wikipedia.org/wiki/Rosso_Malpelo
http://it.wikipedia.org/wiki/Opere_e_poetica_di_Giovanni_Verga
http://www.interruzioni.com/scapigliatura.htm
Segre-Martignoni, Leggere il mondo, Bruno Mondadori, 2003
Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, La letteratura, Paravia, 2007