Elettromagnetismo Michael Faraday e la scoperta dell'induzione elettromagnetica Dal lavoro di Mauro La Forgia Dipartimento di Fisica La Sapienza Roma In Storia della fisica: un contributo per l'insegnamento della fisica A cura di Fabio Bevilacqua Franco Angeli Il contesto della disputa • 1820 Oersted scopre gli effetti magnetici della corrente elettrica • Nasce una disputa in tutto l'ambiente scientificoi europeo su — Caratteri — natura dei fenomeni — le forze interessate all'interazione tra magnetismo e corrente • Ampere elabora ipotesi che tende a portare il magnetismo come effetto secondario delle correnti. Un massiccio uso di formalismo matematicolo portava a dimostrare che l'interazione e-m è una interazione a distanza tra elementi del circuito (influenza dei metodi francesi derivanti dai metodi Nw) • Laplace e Berthollet riconducevano i fenomeni fisici (elettrici, ottici, termici, elettrochimici) a questo quadro NW: — interazione di fluidi imponderabili — di composizione particellare (di materia ordinaria) — ipotesi particellare con azioni a distanza — Linguaggio matematico che riconduce alla fenomenologia macroscopica Faraday • 1821 dà una svolta al punto di vista esistente nell'interpretare l' esperimento di Oersted • Ragiona sulle strutture interpretative più adeguate a esprimere la nuova realtà dei fenomeni e-m, propone un nuovo modo di ragionare basato su: — Esistenza di più linguaggi formali legati all'interpretazione di un ambito fenomenologico (le linee di forza di Farday e il formalismo di Ampere nell'interpretare l'esperimento di Oersted) — Legami impliciti tra una concezione della fisica e struttura formale (v. formalismo di Ampere e ipotesi a distanza) — Relazioni e dipendenze tra teoria e concezione metateoria: come può emergere una teoria completamente diversa da quelle esistenti? • 1821-1831: riflessioni epistemiche accanto a quelle teoriche su — Compiti e obiettivi della ricerca fisica — Scoperte ed approfondimento critico La rotazione e-m • Faraday, Electricity 1821: nuova filosofia dei fenomeni e-m a partire dall'esperimento di Oersted • Rivendica 8 situazioni fisiche corrispondenti a 2 azioni attrattive e 2 repulsive tra ciascun polo e il filo: — — — — • l'ago resta in eq o gira repentinamente se lo si avvicina al filo lungo un raggio Ogni polo tende a girare intorno al filo Il filo tende a girare intorno al polo Ogni polo interagisce con il filo nella sua individualità e non come parte dell'ago o in quanto legato all'altro polo (uhm!!!) Rifondazione della natura dei processi e-m: analisi puntuale del fenomeno • Per concepire una visione alternativa della realtà fisica ci si deve poggiare su esperienze opportunamente concepite • Esperienza della rotazione del filo intorno al magnete sospeso e viceversa • L'attrazione tra fili di Ampere diventa espressione complicata della semplice fenomenologia-azioni effettuate da un filo sui lati opposti, che si estende con continuità intorno a tutto il filo Ampere - Faraday • Ampere resta per molti anni titolare delle dimostrazioni matematiche sulle interazioni tra fili • Conflitto Ampere - Faraday dovuto a un diverso universo metodologico: — Faraday contesta: • • • • A utilizza in modo particolare e subordinato l'esperienza alle ipotesi teoriche: l'esperienza è dedotta da ipotesi su entità non osservabili, attraverso la matematica La teoria non spiega i termini teorici utilizzati Troppo legato alla struttura matematica e necessità di attribuire significati fisici — Faraday cerca una nuova sistemazione teorica degli eventi. Gli elementi sono: • doppia polarità della corrente del filo • Spiegazioni nell'ambito delle azioni attrattive e repulsive tra polo e corrente da cui deriva il carattere circolare dell'interazione (esperienza filo e magnete appesi con contatto strisciante • I mmaterialità degli enti fisici: corrente e forze magnetiche — I movimenti appartengono alla corrente e non al materiale. F nel 1821 effettua l'esperienza dell'indipendenza fisica della corrente con il materiale in cui circola: esperimento della rotazione senza rivoluzione: fallito! — Punta a mostrare cjhe non si tratta di interazione tra particelle, ma forze nello spazio — La corrente è una manifestazione di una distribuzione spaziale di forze — Le linee di forza senza mediazioni tra spiegazioni fisiche — Si ricompongono fatti e mondo obiettivo: A lo ammette anche lui! Le interazioni e-m di Faraday 1821 • Le interazioni e-m sono fondate su: — Esistenza di forze distribuite tangenzialmente su circonferenze che hanno come centro un polo o un fili percorso da corrente — Reciproca attrazione o repulsione nello spazio tra tali forze in relazione all'orientamento parallelo discorde o concorde • L'aderenza al fenomeno per costruire la teoria diventa per F un paradigma in cui inquadrare i nuovi fenomeni: si cela dietro un apparente empirismo di induzione ingenua che in realtà vuole dare una diversa immagine dsella natura • La nuova visione di F: — PENSIAMO IN TERMINI DI FORZE DISTRIBUITE, invece che adewrenti alle particelle e alle strutture — Non serve un mediatore — Rifiutiamo la ingerenza totale della matematica: essa può ostacolare il contatto effettivo con la realtà • Tutte le lettere di F tra 1821 e 1831 ad A e G de la Rive toccano il rapporto con la matematica • Rifiuta la totale ingerenza e dipendenza dalla matematica La scoperta dell'induzione e-m • 1831 F scrive memoria: stupito che conduttori in campo B non manifestano effetti, correnti indotte! • Ha ormai una teoria da difendere: non si tratta più solo di estendere i risultati interpretativi del 1821 • Diari di F: ipotesi di circuiti magnetici a produrre correnti indotte (peculiari circuiti magnetici in oggetti metallici – passaggi obbligati del magnetismo-) Esperimento dell'anello di ferro avvolto su archi opposti del primario e del secondario: le deflessioni si vedono nel galvanometro collegato al secondario quando si instaura o cessa i nel primario Disaccoppia primario e secondario... il fenomeno si ripete Rinuncia alla forma ad anello: nn serve Il problema cambia: cerca l'induzione muovendo magneti rispetto a circuiti collegati ad un galvanometro • F produce un nuovo punto di vista: induzione come – manifestazione dell'interazione tra elettricità e spazio sede di proprietà magnetiche indipendente dall'intervento o dalla presenza di particolari circuiti Il semplice movimento è rilevante se taglia le curve magnetiche dello spazio (interpretazione dall'esperienza di Arago) Attribuisce proprietà fisiche allo spazio Ragiona sulla natura particellare della materia nella produzione di correnti indotte: ricerca della relazione tra correnti indotte e curve magnetiche: la nascita di fenomeni che si oppongono all'induzione lo fa riflettere su uno "stato elettronico" L'interpretazione dell'induzione e-m • • Esperienza di Argo — Ago magnetico e disco di rame su piani paralleli. Se uno dei due viene fatto ruotare, nasce reciproca influenza. Babbage e Herscel lo spiegano con polarità indotte sul disco dal magnete (!disco di rame! e ? Non presenti in condizioni di quiete relativa) • F ha la teoria delle linee e può facilmente interpretare il fenomeno solo studiando il verso della rotazione. F costruisce dispositivo per misurare le i indotte sul disco • Mostra che equivale a far correre un pezzo di metallo su retta tra 2 poli: si creani i perpendicolari alla direzione del moto nelle zone più vicine ai poli • Schema interpretativo di F: — — — — — — • • • Muovo un filo vicino a un polo magnetico come il raggio di una ruota Nasce i nel filo Disco equivale a tanti fili Tali fili sono lateralmente in contatto e allora si ha un disco con le stesse i Tali i sono modificate solo dalle azioni d'insieme tra particelle Le correnti indotte sul disco rotante interagiscono con il magnete che le ha prodotte e ne determinano la rotazione La distribuzione delle linee assume un ruolo di primo piano Non sono particolari fenomeni dovuti alla formazione nel tempo di un magnete a determinare l'induzione dinamica di un magnete. Essa è frutto di: — Movimento di metalli nello spazio magnetico — Le linee intervengono nell'interazione e-m: il raggio che le taglia diventa sede di i Nb cambia un fondamentale pto di vista fisico: direzione della forza è la direzione dell'azione fisica... c'è uno status magnetico autonomo L'induzione elettrico-magnetica terrestre 1931 • Esperimenti di F e tutti erano pieni di effetti spuri per la vicinanza di polo e alla variabilità di B non uniformi • F ripete l'esperimento del disco rotante usando solo il B terrestre e trova conferma della situazione: circuito in moto-flusso tagliato • La terra come enorme sfera rotante sottoposta agli effetti del suo stesso magnetismo (linee magnetiche svincolate dal movimento di rotazione terrestre): — se lasciamo una barra di metallo in direzione parallela al meridiano magnetico terrestre, sarebbe attreversata da una i in direzione N-S per il suo spostamento E-0 causa rotazione terrestre — Le linee magnetiche non mutano per la ritazione della terra Le linee di forza (campo) • F ripete l'esperimento del disco di rame con il magnete inducente fermo e in moto: non cambia niente! • È la prova dell'indipendenza delle linee di campo dalla sorgente: ciò che conta sono le interazioni dinamiche! • Dopo '31 tutto lo sforzo è dimostrare che le linee non sono solo rappresentazioni delle azioni tra poli e correnti, ma proprietà oggettive dello spazio,, responsabili dei processi di induzione • Tentativo di sistemare i processi e-m partendo dalle interazioni dinamiche tra elettricità, poli e linee di forza: ricerca della natura dei processi e-m Le parole di Faraday • Quando si stabilisce una i in un filo, il filo viene circondato da curve magnetiche, - La cui intensità diminuisce proporzionalmente alla distanza - simili ad anelli - In un piano perpendicolare al filo, o meglio ad i • Quando un secondo filo parallelo, che trasporta i, viene avvicinato - Attraversa tali curve magnetiche - Esattamente dello stesso tipo di quelle che avrebbe intersecato se spostato in una certa direzione tra poli opposti magnetici - Se viene allontanato, taglia le curve attorno al primo filo nello stesso modo in cui avrebbe tagliato quelle presenti tra gli stessi poli, spostandosi in direzione opposta • Nel caso di induzione per I'apertrura di un primario - Le curve magnetiche stesse devono essere considerate in movimento (se posso usare l'espressione) attraverso il filo sottoposto a induzione, - Dal momento in cui la forza magnetica della corrente ha raggiunto il massimo - Si espandono dal filo in fuori.... Stabiliscono con il filo la stessa relazione che si sarebbe stabilita se il filo fosse stato mosso attraverso esse • Interrompendo il contatto con la batteria si puo' immaginare che - Le curve magnetiche (semplici descrizioni delle forze magnetiche) si contraggano e ritornino verso la corrente che si indebolisce Le parole di Faraday • F può abbandonare l'idea della necessaria esistenza di uno stato elettronico nel filo, rispetto alla sistematicità della trattazione dell'induzione dinamica in termini di curve magnetiche • La ragione che mi aveva indotto a supporre l'esistenza di un tale stato nel filo è scomparsa • Sebbene mi sembri improbabile che un filo in quiete nelle vicinanze di un altro che trasporta i resti indifferente a questo passaggio ... non sono a conoscenza di nessun fatto distinto che autorizzi la conclusione che tale filo si trovi in uno stato particolare • La sistematicità della trattazione DINAMICA in termini di curve magnetiche è esauriente.