F3 - PROGETTO PREMIALE INTERDIPARTIMENTALE “FOOD FOR FUTURE” SCHEDA ATTIVITÁ Durata: 36 mesi DATI GENERALI Titolo dell'attività proposta CoSMiC: Coupling Smart Molecules into Chips µ-Biochips per l’analisi chimica e biologica Workpackage WP7 Substask 1.11 - Verifica Dipartimento/Istituto che svolge l'attività Scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente IIA - Istituto sull’Inquinamento Atmosferico Responsabile scientifico Roberto Pilloton - 3313291173 – [email protected] Staff IBBR - Dr.D.Pignone, (Ba) / Scienze bio-agroalimentari IBBR - Dr.F.Mercati – (Pa) / Scienze bio-agroalimentari IBBR - Dr.Roberto Defez (Na) / Scienze bio-agroalimentari IC – Dr. G.Rea, (ARRM1) / Scienze chimiche e tecnologie dei materiali IIA – Dr.Virginia Andreoli / Scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente ISA - Dr M.Staiano, (Av) / Scienze dell’alimentazione ISM – Dr.V.Foglietti, (AdRM1) / Scienze fisiche e tecnologie della materia IFN – Dr.A.Notargiacomo (Roma)/ Scienze fisiche e tecnologie della materia Convenzione IIA- DIIN (UniSa) / Prof. M.Di Matteo, Dr. D. Albanese di alimenti contenenti derivati di OGM basata sull'uso di un micro-biochip muliti-analita V.Andreoli S.D’Auria F.Carimi R.Defez A.Notargiacomo V.Foglietti F.Mercati D.Pignone N.Pirrone M.L.Pea L.Ragazzi R.Pilloton G.Rea M.Staiano M.Saviano D.Albanese Dipartimenti coinvolti (5) Istituti Coinvolti (6) CoSMiC: Coupling Smart Molecules into Chips - µ-Biochips per l’analisi chimica e biologica Pagina 1 F3 - PROGETTO PREMIALE INTERDIPARTIMENTALE “FOOD FOR FUTURE” Stato dell’arte I biosensori sono già applicati nel settore. Un enzima, un anticorpo, un oligonucleotide, un batterio o un organello, interagiscono con l'analita per fornire un segnale elettrico misurabile da un trasduttore. Biosensori a colinesterasi o fotosistema rivelano pesticidi ed erbicidi nei prodotti agricoli, carboidrati, alcoli, amminoacidi, ammidi, ammine, composti eterociclici, acidi carbossilici, gas, ioni inorganici, cofattori, alcoli e fenoli nei prodotti alimentari (vino, birra e yogurt). I biosensori microbici sono selettivi nella rilevazione di ammoniaca, metano e del BOD per la qualità delle acque reflue (lattiero-caseario). Gli immunosensori rivelano vitamine idrosolubili, contaminanti chimici (BPA, PAA, PCB) e microrganismi patogeni presenti nella carne, pollame, uova e pesce. Specifiche sequenze oligonucleotidiche sono impiegate per analizzare alimenti soggetti a frodi, per stabilire la tracciabilità di un alimento, per escludere l’impiego di OGM. Word Cloud Criticità Attività e obiettivi Si tratta di una ricerca mutidisciplinare da condurre con diverse figure specialistiche di chimica, fisica, ingegneria elettronica, biologa molecolare, Competenze presenti in diversi istituti e dipartimenti del CNR. Se da un lato può considerarsi una sfida dall’altro c’è il rischio di una Babele. Il µ-biochip appare come uno strumento a lettura immediata, facilmente personalizzabile e flessibile a diverse esigenze, semplicemente sostituendo il chip di lettura. Questo è spesso quello che accade nei laboratori e che oggi trova risposta nell’acquisto di molta e differente strumentazione, spesso di costo elevato. Tale circostanza di fatto pone un forte limite alle potenzialità di sviluppo di molti laboratori di analisi e di ricerca. Le barriere per questa tecnologia sono rappresentate dalle dimensioni e dal numero degli elettrodi nell’array. Infatti l’impiego delle misure amperometriche come metodo di rivelazione se da una parte semplifica il sistema e lo rende economicamente vantaggioso, dall’altra risente della superficie dell’elettrodo che non può essere ulteriormente miniaturizzata in quanto la corrente misurata è direttamente proporzionale alla superficie elettrodica. Per questo motivo sono state individuate applicazioni che non richiedono un gran numero di elettrodi (32, 49, comunque non superiore a 256). E’ utile puntualizzare che la strumentazione che abbraccia questa fascia di mercato è estremamente poco conveniente in termini di spese di esercizio in quei laboratori di analisi o di ricerca dove le problematiche sono di norma molto inferiori all’acquisizione di un intero genoma. I nostri dispositivi bioelettronici usano materiali attivi dispersi in inchiostri per ottenere strati di conduttori (argento, grafite, grafite drogata con platino, oro, CoSMiC: Coupling Smart Molecules into Chips - µ-Biochips per l’analisi chimica e biologica Pagina 2 F3 - PROGETTO PREMIALE INTERDIPARTIMENTALE “FOOD FOR FUTURE” Impatto atteso Potenziale innovativo nano tubi di carbonio o altri materiali nanostrutturati), isolanti, membrane e molecole biologiche. Si ottengono biosensori del tipo “usa e getta” anche se la durata media in condizioni di utilizzo è di circa un mese. I biosensori stampati dotati di piste conduttive ed elettrodi su materiale plastico flessibile permettono analisi quali-quantitative molto rapide sul campo con procedure drop-on e sono adatti alle analisi di screening. Fungono da EWS (early warning system) per segnalare situazioni di pericolo e avviare controlli analitici più dispendiosi (tempo e danaro, apparecchiature, mano d’opera esperta, uso di solventi) solo su un ridotto numero di campioni. Si vuole dunque sviluppare un dispositivo a µchip flessibile, versatile e utilizzabile in diversi settori. E’ stata già sviluppata una procedura di immobilizzazione originale che consente di indirizzare su ciascun elettrodo di un µ-array biomolecole differenti applicando un potenziale elettrochimico. La reversibilità dell’immobilizzazione consente inoltre il rinnovo dello strato biologico quando le biomolecole non sono più attive o se cambia il target della determinazione analitica. Con biomolecole ingegnerizzate, l’immobilizzazione può essere orientata in modo da esporre il sito attivo della biomolecola alla soluzione contenente il campione, ottenendo una migliore efficienza del monostrato biologico. L’uso di un braccio spaziatore per l’immobilizzazione consente l’electron transfer senza la necessità di mediatori, superando lo stadio diffusivo lento della reazione enzimatica e quindi passando da 2-5 min a pochi secondi per la risposta. L’uso del braccio spaziatore sortisce effetti positivi anche sul comportamento della biomolecola immobilizzata che conserva le proprietà espresse in vivo senza risentire del microambiente sottostante. Con gli array di biosensori è possibile immobilizzare numerose molecole biologiche differenti per un finger print analitico del campione. Un µ-biochip multi-analito può anche realizzare analisi in serie. Nel monitoraggio della vinificazione, ad esempio, l’array di sensori può ospitare gli enzimi per la determinazione contemporanea di acido malico, glicerolo, glucosio, fruttosio, etanolo, acido lattico, polifenoli e potere antiossidante, ciascuno con molteplicità 3 per acquisire la media e la deviazione standard. Un’altra applicazione riguarda l’efficienza di enzimi sintetici, ottenuti mediante tecniche di ingegneria genetica, rispetto ad enzimi wild type. E’ possibile studiare le cinetiche di enzimi ricombinanti nelle stesse condizioni sperimentali, senza ricorrere ai saggi tradizionali che, per piccoli quantitativi di enzima ricombinante, pongono grandi difficoltà e limitazioni. Infine, l’applicazione più interessante del µ-biochip è la verifica di alimenti contenenti derivati di OGM La ricerca di OGM negli alimenti è condotta in laboratori appositamente attrezzati. Il µ-biochip ha costi ridotti, è trasportabile, riutilizzabile e consente la misura di diversi OGM contemporaneamente in pochi secondi, con una risposta di tipo quantitativo e di facile lettura. Non necessita di un laboratorio appositamente attrezzato e può essere configurato come uno strumento portatile. Una volta addestrato, anche personale avulso dalle tecniche di biologia molecolare può ottenere validi risultati. Occorrono piccoli quantitativi di DNA estratti da piante, farine, matrici complesse o derivati alimentari, anche in condizioni non ideali, come quelle nei magazzini o supermarkets, mediante piccoli apparecchi e appositi kit già in commercio. Oggi per i tempi lunghi, i costi e per il sovraccarico dei laboratori certificati, il numero di indagini compiute è piuttosto limitato. Un laboratorio mobile attrezzato può effettuare uno screening per escludere i campioni negativi dagli accertamenti certificati. (PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SULLA PRESENZA DI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI NEGLI ALIMENTI, 2013) CoSMiC: Coupling Smart Molecules into Chips - µ-Biochips per l’analisi chimica e biologica Pagina 3 F3 - PROGETTO PREMIALE INTERDIPARTIMENTALE “FOOD FOR FUTURE” Progetto Multidisciplinare Progetto Interregionale CoSMiC - Distribuzione regionale degli Istituti coinvolti Ripartizione di genere Al CNR il genere femminile si attesta al 44% del personale distribuito per il 39% nella ricerca e per il 75% nell’amministrazione (2011). In questa proposta le ricercatrici sono espresse al 50%. : CoSMiC: Coupling Smart Molecules into Chips - µ-Biochips per l’analisi chimica e biologica Pagina 4 F3 - PROGETTO PREMIALE INTERDIPARTIMENTALE “FOOD FOR FUTURE” Milestones & Deliverables Tempistica Milestone 6 Mesi M6 -Selezione da banche dati di aptameri , identificazione e produzione di stabili sequenze nucleotidiche di tipo PNA specifiche per sequenze OGM 12 Mesi -Design e produzione di elettrodi stampati monouso -250 elettrodi stampati monouso -Design della fluidica e del microchip con 16 o 32 microelettrodi M12 -Selezione di sonde fluorescenti o proteine redox per la marcatura delle sequenze identificate; -1 Microchip con microfluidica -Scelta dei materiali elettrodici nanostrutturati da depositare sugli elettrodi stampati monouso e sul microchip (nanoparticelle di oro, TiO2 nanostrutturato). 24 Mesi 36 Mesi Deliverable D6 -Identificazione di almeno tre sequenze di aptameri e produzione di circa 10 mg di PNA specifiche per determinati target alimentari. -Scelta di intercalanti elettroattivi. M24 -Sviluppo di biosensori basati su voltammetria ad impulso differenziale, polarizzazione di fluorescenza e/o risonanza di plasmone superficiale per la determinazione di sequenze OGM. M36 -Immobilizzazione, sviluppo e validazione dei biosensori con saggi in matrici reali D12 -Circa 10 mg di PNA fluorescenti e tre sequenze specifiche di aptameri per la rivelazione elettrochimica. -150 elettrodi stampati nano strutturati -1 microchip multi elettrodo nano strutturato con microfluidica D24 -Protocolli sperimentali per lo sviluppo di biosensori con sonde fluorescenti, proteine redox e/o intercalanti elettroattivi. D36 -Protocolli sperimentali per biosensori multi analita e con rivelazione multipla (fluorescenza ed elettrochimica) in saggi con matrici reali. -Microchip elettrochimico multianalita CoSMiC: Coupling Smart Molecules into Chips - µ-Biochips per l’analisi chimica e biologica Pagina 5 F3 - PROGETTO PREMIALE INTERDIPARTIMENTALE “FOOD FOR FUTURE” References Albanese D., Di Matteo M. and Pilloton R. 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