Risultati della Ricerca Titolo Pomodoro da mensa – Controllo virus in coltura protetta Descrizione estesa del risultato Comportamento di varietà di pomodoro commerciali e linee selettive nei confronti di TYLCV e TYLCSV. Dei 26 ibridi commerciali saggiati, 13 hanno mostrato piante infette e 13 non hanno mostrato infezioni; tuttavia è importante sottolineare che il numero di piante infette è risultato modesto ad eccezione del genotipo ‘Doroty’ in cui 7 piante si sono infettate cioè il 28% mentre nei due genotipi ‘Ashur’ e ‘Furore EZ’ la percentuale di piante infette è risultata rispettivamente del 32 e del 64%. Le prime piante a mostrare i sintomi sono state quelle dei due genotipi suscettibili. Le altre infezioni sono avvenute in tempi successivi man mano che aumentava la quantità d’inoculo all’interno della serra e l’acquisizione dei virioni da parte del vettore. La produzione commerciale si è diversificata nei diversi genotipi di pomodoro posti a confronto. Le prove hanno complessivamente dimostrato che gli ibridi dichiarati resistenti risultano tali. Inoltre è importante sottolineare che l’arrivo in Sicilia di TYLCV sta notevolmente peggiorando la grave situazione che già esisteva per il comparto pomodoro. Durante le nostre osservazioni una buona tolleranza hanno fornito i genotipi ‘Valiente’, ‘Dorotea’, ‘Rossellino’, ‘Goccia’, ‘Blatero’, E 33830, E 33818, ‘Tyty’ e altri genotipi della Syngenta che durante le osservazioni risultavano siglate. Diffusione di TYLCV e TYLCSV nelle principali aree meridionali coltivate a pomodoro da mensa. Dei campioni saggiati 150 erano affetti da TYLCV (10%), 40 da TYLCSV (2,5%) e circa 1300 presentavano infezioni miste. Dai risultati emerge che TYLCV malgrado sia arrivato nel ragusano dopo 10 anni da TYLCSV ha superato quest’ultimo come diffusione. Caratterizzazione dei virus TYLCV e TYLCSV e ricerca di eventuali ricombinanti. La sequenza completa di TYLCV-It è stata depositata in Genebank. Dalla sequenza si deduce che in Sicilia siamo in presenza di un Geminivirus del gruppo dei giallumi del pomodoro simile all’isolato TYLCV-severe già sequenziato in Israele e riconosciuto dalla comunità scientifica come uno dei Geminivirus più virulenti. Quest’ultimo, data la sua virulenza, in associazione con TYLCSV già presente in Italia, ha fatto sì che negli ultimi anni si è avuta una forte recrudescenza della malattia. La contemporanea presenza di TYLCV e TYLCSV ha causato la formazione di due nuovi ricombinanti che sono stati sequenziati Genebank. I due ricombinanti sono stati riscontrati solo nelle piante in cui uno o ambedue i parentali erano presenti. Due di queste molecole denominate B2 e C5 sono state isolate e di entrambi sono stati costruiti dei cloni infettivi che sono stati trasmessi attraverso la Mosca bianca degli orti a piantine di pomodoro in ambiente confinato. Il clone C5 ha prodotto sintomi tipici di TYLCV e TYLCSV, mentre il clone B2 è risultato molto più virulento con foglie mostranti epinasia verso il basso e rugosità. Le analisi della sequenza hanno mostrato che essi sono ibridi di nuova generazione con due siti di ricombinazione ognuno. Un punto di ricombinazione si trova nello “stem loop” in tutte e due i ricombinanti mentre l’altro si trova vicino la porzione 3’ terminale della proteina di rivestimento (CP) nel ricombinante C5, mentre nel ricombinante B2 il punto di ricombinazione si trova a metà della proteina “Rep”. Protezione delle piante con i prodotti chimici sperimentali. Il numero di piante infette da TYLCV e TYLCSV o da entrambi nelle due tesi trattate con prodotti ad azione viricida o con induttori di resistenza è risultato quasi uguale a quelle delle tesi testimoni (non trattate). I risultati di queste prove dimostrano chiaramente che nessuno del prodotti saggiati ha protetto le piante dalle infezioni virali. L’unico dato positivo è stato ottenuto dal Proradix ove le piante pur infettandosi al 100% ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 1/5 come con gli altri prodotti hanno fornito una maggiore produzione (+25%). Responsabile del risultato Nazzareno Acciarri Via Salaria, 1, 63030 – MONSAMPOLO DEL TRONTO () Tel.: +39-0735-701706 E-mail: [email protected] Anno 2009 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO ORTICOLO Orticole e produzioni derivate (include patate e fragole) Particolari categorie PRODOTTI TIPICI/TRADIZIONALI di prodotti/comparti Prodotti tipici/tradizionali produttivi: Categorie di ambiti di TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE ricerca: PRODUTTIVE Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione biologica, agrotecniche, difesa, ecc.) DIFESA E RELATIVI INPUT Difesa e relativi input in generale Parole chiave pomodoro da mensa, virus/malattie virali Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di processo-prodotto Aree interessate Sicilia Impatto dal punto di vista tecnico resistenza alle avversità biotiche ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 2/5 Impatto dal punto di vista socioeconomico altro Impatto dal punto di vista ambientale altro Presupposti di contesto altro Soggetti istituzionali da coinvolgere Assessorati agricoltura, ambiente, ricerca Servizi sviluppo agricolo Organizzazioni di produttori Potenziali utilizzatori Divulgatori Imprenditori agricoli singoli e associati Ditte sementiere Ditte di agrofarmaci Modalità di diffusione Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Attraverso convenzioni operative per specifiche attività Pubblicazioni Non sono presenti Pubblicazioni collegate al risultato ____________________________________________________ Progetto / Ricerca di riferimento Titolo del progetto Progetto di Ricerca per Potenziare la Competitività di Orticole in Aree Meridionali (P.R.O.M.) PROM ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 3/5 Coordinatore del progetto Agostino Falavigna Via Paullese, 28, 26836 – MONTANASO LOMBARDO () Tel.: +39-0371-68171 E-mail: [email protected] Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi L’obiettivo generale del progetto è di migliorare il sistema produttivo e la qualità del prodotto di 15 orticole: asparago, cappero, cavolfiore, cavolo broccolo, cipolla, fagiolo, melanzana, melone d’inverno, peperone, pomodoro da mensa, pomodoro da industria, leguminose minori (cece, cicerchia, fava, lenticchia). A queste si aggiungono tre tipi di ricerche trasversali alle specie: una per valorizzare i prodotti sia freschi che trasformati, la seconda per diagnosticare pericolose virosi emergenti in aree meridionali e conoscerne diffusione, danni e possibile controllo e la terza per mettere a punto mezzi di lotta per il contenimento di patogeni tellurici in sistemi orticoli intensivi. Il progetto si compone di due sottoprogetti che complessivamente impegnano 37 Unità Operative. Il primo sottoprogetto, dal titolo “Miglioramento del sistema produttivo e valorizzazione di orticole” (MIPROVO), prende in considerazione: asparago, cappero, cavolfiore, cavolo broccolo, cipolla, melanzana, melone d’inverno, peperone, pomodoro da mensa, pomodoro da industria, controllo di virosi e di patogeni telurici. Per tutte le specie è prevista attività di ricerca e trasferimento di innovazioni per ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità, caratterizzare e valorizzare il prodotto fresco; inoltre per cappero, cavolfiore, cavolo broccolo, melanzana, peperone e pomodoro da industria, saranno condotte ricerche mirate alla valorizzazione industriale del prodotto (trasformato e V gamma). Al riguardo saranno considerate con particolare attenzione i prodotti ottenuti da varietà locali, soprattutto se utilizzate per ottenere produzioni garantite dai marchi DOP ed IGP. Il secondo sottoprogetto, dal titolo “ Miglioramento del sistema produttivo e valorizzazione di leguminose da granella” (VALE), affronta problematiche relative a: fagiolo rampicante per coltivazione in ambiente protetto, fagiolo per coltura da pieno campo e leguminose cosiddette “minori”. Per il fagiolo rampicante (coltura emergente al Sud) si mira ad ottenere varietà adatte alle condizioni stressanti tipiche della coltura protetta in ambiente meridionale, con caratteristiche qualitative e nutraceutiche ben evidenziate. Riguardo al fagiolo per coltura di pieno campo si lavorerà per migliorare, caratterizzare e valorizzare il prodotto delle più importanti varietà locali; saranno inoltre costituite nuove linee con particolare composizione chimica del seme, utilizzabili per alimentazione (cibi funzionali) o per scopi industriali. Le tradizionali varietà di cece, cicerchia, fava e lenticchia saranno valorizzate attraverso l’ottimizzazione della tecnica colturale e la caratterizzazione nutrizionale e nutraceutica del prodotto. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Centro di ricerca per la patologia vegetale (Roma) Centro di ricerca per l’orticoltura (Pontecagnano SA) Unità di ricerca per l’orticoltura (Monsampolo del Tronto AP) ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 4/5 Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca - SOPAT Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Siciliana ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 5/5