CANNABIS: “RISORSA” DI SISTEMA ECONOMIA E SOSTENIBILITÀ

CANNABIS: “RISORSA” DI SISTEMA
ECONOMIA E SOSTENIBILITÀ
dott. Francesco Epifani
Direttore Generale Synlab Toscana Srl, Università degli Studi di Firenze
… “diesel” mood!
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Chi sono io …
Francesco Epifani
Direttore Generale
Synlab Toscana Srl
Via della Querciola, 12
50019 Sesto Fiorentino (FI)
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Un viaggio … da sogno!
Se l’esperienza del fare matematica è
spesso rappresentata dall’oscillazione
tra l’ispirazione mistica dell’eureka e
la freddezza del calcolo del computer,
per me rappresenta, invece, la
possibilità di restare innamorato.
(Edward Frenkel)
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Piano di Lavoro
Sai ched'è la statistica?
È na' cosa che serve pe fà un conto
in generale de la gente che nasce,
che sta male, che more, che va in
carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre
eguale puro co' la persona
bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo
all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna
due.
Presentazione
Il contesto sanitario
Legally Speaking
Politically Speaking
Economically Speaking
I valori di oggi
Le prospettive
Trilussa
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15/03/2016
Correva il giorno …
27 Marzo 2014!
Una rinascita …
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Il contesto sanitario
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
L’estensione del concetto della “cura della persona”
Negli scorsi decenni, i saperi relativi alla sanità erano quasi completamente circoscritti
nell’ambito della medicina.
Solo di recente per l’analisi completa del concetto di “cura della persona” si è reso necessario
introdurre una nuova area di conoscenze genericamente riconducibile alle tematiche
economiche, gestionali ed organizzative. Le motivazioni principali sono:
1.
la crescita della quota attribuita alla sanità sull’insieme delle attività economiche;
2.
il rapporto che lega il settore sanitario con i processi di
economico;
3.
il grado di complessità che caratterizza il funzionamento delle unità nelle quali i
processi sanitari hanno luogo;
4.
la complessità dei sistemi sanitari.
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innovazione e sviluppo
15/03/2016
Un nuovo
concetto di
SQUADRA!
In Sanità …
Prevenzione
Diagnosi
Cura
Riabilitazione
Legge 502/92: Nascita delle Professioni Sanitarie
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15/03/2016
La sanità nei sistemi economici: la dimensione quantitativa
Un indicatore significativo è rappresentato dal rapporto tra la spesa
sanitaria totale e il PIL, illustrato nella tabella seguente (1960 – 2010).
Fino agli anni ‘80, l’incremento della quota di spesa sanitaria era connesso
a una progressiva copertura offerta dalla collettività a segmenti della
popolazione fino ad allora esclusi.
La successiva fase di sostanziale stabilizzazione della spesa precede un
nuovo incremento, registrato a partire dalla fine degli anni ’90, legato da
un lato al progresso della medicina nel percorso di prevenzione-diagnosicura che include una evidente innovazione tecnologica in ambito di farmaci
e dispositivi, dall’altro all’allungamento delle prospettive di vita della
popolazione.
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15/03/2016
Spesa sanitaria totale su PIL
Fonte: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) Health Data 2012
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15/03/2016
La complessità delle organizzazioni sanitarie
I contesti e le organizzazioni nei quali conoscenze e competenze relative alla salute
dell’uomo vengono concretamente applicate sono caratterizzati da una crescente
complessità dovuta a:
-
-
la difficoltà di predefinire le attività e i ruoli che i singoli organi devono
svolgere, a causa della varietà degli elementi da governare (persone,
attrezzature e risorse in genere), che si riflette in una difficoltà di governo
complessivo di un sistema di numerose unità eterogenee ad elevata intensità di
interazione;
la limitata possibilità di standardizzare i compiti e la variabilità degli schemi
cognitivi adottati;
la presenza nel processo produttivo e di erogazione dei servizi di una rilevante
quota di persone ad elevata cultura e professionalità, spesso portatrici di
culture professionali e obiettivi di gruppo differenziati.
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15/03/2016
Il Mercato Perfetto
Per assicurare
una logica di
“mercato
perfetto” è
necessario
garantire le
seguenti
condizioni …
Il fallimento del MERCATO in
Pluralità dei
sanità si realizza per le
consumatori
e
seguenti
produttori motivazioni:
MERCATO di
Possibilità
PERFETTO
entrare e uscire
dal mercato
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Razionalità dei
1. La “Salute” è un BENE
PUBBLICO
Disponibilità di
2. Il Sistema Sanitario è un
informazioni
MONOPOLIO
NATURALE
sufficienti
3. Esistenza di ASIMMETRIA
INFORMATIVA
4. La presenza di EFFETTI
ESTERNI
15/03/2016
Omogeneità dei
Le ragioni del fallimento del mercato
Un fallimento di mercato si produce quando una o più condizioni non vengono rispettate e il
mercato non è in grado di assicurare alla società il massimo di benessere potenzialmente
realizzabile. La sanità è, da questo punto di vista, un campo particolarmente fertile.
Una prima condizione di criticità si realizza nel caso dei BENI PUBBLICI; vengono così
definiti quei beni e servizi che hanno caratteristiche tali da non riuscire a realizzare condizioni
di non rivalità nel consumo e/o escludibilità nell’uso. Col primo termine ci si riferisce al fatto che
il consumo da parte di un soggetto non diminuisce automaticamente la quantità disponibile per
un altro soggetto. Con il secondo alla possibilità di escludere dal godimento chi non domandi
o paghi per il bene o servizio stesso.
Una seconda fattispecie di difficoltà nel funzionamento del mercato è collegata alle
condizioni di MONOPOLIO NATURALE, che si realizzano allorquando un certo livello di
produzione può essere assicurato da un solo produttore a costi inferiori rispetto a quelli di due
o più produttori, a causa di costi medi rapidamente decrescenti, anche per effetto di
economie di scala.
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15/03/2016
Le ragioni del fallimento del mercato
L’esistenza di ASIMMETRIE INFORMATIVE cioè di una disparità rilevante nelle
informazioni possedute tra le due parti coinvolte in una transazione, rappresenta
una ulteriore causa di malfunzionamento del mercato. Il settore sanitario è un
esempio classico sotto diversi aspetti. Il paziente, nella ricerca di servizi sanitari,
difficilmente è in grado di agire come consumatore informato, sia perché ha
difficoltà egli stesso a definire il proprio bisogno, sia perché la qualità dei
potenziali fornitori è soggetta a notevoli elementi di incertezza a causa dei
problemi legati ad una effettiva valutazione dei risultati da questi conseguiti in
termini di salute. Nel rapporto medico-paziente, poi, è il primo che ha informazioni
e competenze tali da poter decidere per il secondo.
L’ultima area problematica che è opportuno qui segnalare è relativa agli EFFETTI
ESTERNI: conseguenze positive o negative che scelte o comportamenti di un
soggetto impegnato in una attività economica si riflettono sulla sfera economica di
un terzo, senza che nessuna conseguenza venga a ricadere sul soggetto stesso.
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15/03/2016
Le ragioni del fallimento del mercato
Gli effetti esterni
Conseguenze
positive o
negative che
scelte o
comportamenti di
un soggetto
impegnato in
un’attività
economica si
riflettono su quella
di un terzo senza
che nessuna
conseguenza
venga a ricadere
sul soggetto
stesso.
Soggetto
Effetto
Soggetto
Effetto
A si vaccina
1 costo
1 beneficio
A usa
l’antibiotico
1 costo
1 beneficio
B non si
vaccina
0 costo
1 beneficio
B usa
l’antibiotico
1 costo
0 beneficio
B
0 costo
1 beneficio
A
Nessuna
variazione delle
condizioni iniziali
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A
B
1 costo
0 beneficio
Nessuna variazione
delle condizioni
iniziali
15/03/2016
Le “dosi” dei Servizi Sanitari
Nel grafico, OA è
il livello di salute
posseduto in
assenza di terapia
o servizi sanitari.
La prime dosi di
servizi sanitari,
AB, producono un
aumento di livello
di salute, BC, di
gran lunga più
elevato a quello
prodotto dalle
dosi successive di
servizi.
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15/03/2016
Focus: Health Technology Assessment
Le dimensioni dell’HTA
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15/03/2016
Legally Speaking
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15/03/2016
La normativa nazionale
e il dettaglio regionale
L’uso terapeutico di cannabinoidi in Italia
è assolutamente legittimo; il punto
d’origine di questo nuovo percorso
sperimentale è da ritrovarsi nel 2006
quando,
dopo
sedici
anni
di
sedimentazione tutta da interpretare,
veniva pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale il testo aggiornato del DPR
309/90, Decreto del Presidente della
Repubblica del 9 Ottobre 1990, n. 309,
recante: “Testo unico delle leggi in materia
di disciplina degli stupefacenti e sostanze
psicotrope,
prevenzione,
cura
e
riabilitazione dei relativi stati di
tossicodipendenza”.
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15/03/2016
La normativa nazionale
e il dettaglio regionale
Il 18 luglio 2006, il Ministro della
Salute, Livia Turco, ha emanato
un’ordinanza
per
autorizzare
«l’importazione di medicinali a base
di delta-9-tetraidrocannabinolo o
trans-delta-9-tetraidrocannabinolo
per la somministrazione, a scopo
terapeutico,
in
mancanza
di
alternative terapeutiche, a pazienti
che necessitano di tali medicinali».
Un primo passo per rimediare ai
danni della Fini-Giovanardi, sulla
scia di nuove iniziative regionali e
locali.
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15/03/2016
Le scelte più recenti
Finalmente si riparte …
ll Consiglio dei Ministri ha deciso di non
impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale
la legge regionale abruzzese n. 4 del 4
Gennaio 2014, che disciplina le "modalità di
erogazione dei farmaci e dei preparati
galenici magistrali a base di cannabinoidi per
finalità terapeutiche". La norma prevede che i
"medicinali cannabinoidi possono essere
prescritti, con oneri a carico del sistema
sanitario regionale, da medici specialisti del
SSR e da medici di medicina generale del SSR,
sulla base di un piano terapeutico redatto dal
medico specialista". Con la mancata
impugnazione del modello abruzzese il
governo dà il via libera a un trattamento
considerato tra i più liberali di quelli previsti in
ambito regionale.
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15/03/2016
Le scelte più recenti
Il18 settembre 2014 è stato siglato un accordo
tra il ministero della Difesa e quello della
Salute grazie al quale, entro la fine di
febbraio 2015, lo Stabilimento chimico
farmaceutico militare di Firenze avrebbe
iniziato a produrre la cannabis terapeutica
made in Italy.
Il progetto prevedeva la creazione di una
serra pilota (di circa 50 metri quadri) dove
sarebbe stata sperimentata la coltivazione e
dei laboratori per la lavorazione della
sostanza.
Per arrivare a produrre i circa 100 chili di
cannabis annui necessari, secondo il ministero
della Salute, per coprire il fabbisogno
terapeutico nazionale servirà un’area più
ampia.
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15/03/2016
La normativa regionale
Attualmente le regioni che hanno introdotto dei provvedimenti che riguardano l’erogazione di
medicinali a base di cannabis sono dodici: Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli
Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria, Basilicata, Emilia Romagna, Val d’Aosta.
Le normative regionali convergono tutte nel disciplinare l’erogazione dei medicinali a carico
dei propri Servizi sanitari regionali (SSR), ma sotto altri aspetti presentano, però, una
notevole disomogeneità:
in alcuni casi i provvedimenti si limitano semplicemente a recepire quanto già stabilito dalla normativa
nazionale
in altri sono previste delle specifiche competenze regionali circa l’informazione al personale medico
in altri casi sono stanziati degli appositi capitoli di spesa nei bilanci regionali per garantire le
disposizioni dei testi
in altri casi ancora vengono introdotti degli articoli che impegnano le regioni su iniziative quali l’avvio
di progetti pilota per la coltivazione a scopi terapeutici attraverso la stipula di convenzione con enti e
soggetti autorizzati.
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15/03/2016
In Toscana
La Toscana emana una legge che
propone la sperimentazione della
cannabis terapeutica; ai sensi della
Delibera GRT n. 1162 del 23.12.2013, i
reparti
delle
strutture
pubbliche
autorizzate sono Oncologia, Neurologia,
Hospice.
A loro compete prioritariamente il
compito di somministrare il farmaco in
reparto; nel caso sia necessario
proseguire il trattamento oltre la
dimissione, la struttura attua una
dimissione
assistita
e
provvede
direttamente alla consegna dei farmaci
necessari al proseguimento della terapia.
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15/03/2016
In Toscana
I prodotti a base di cannabinoidi
possono essere utilizzati per il dolore
oncologico refrattario a morfina,
utilizzabile in associazione ad altri
analgesici, dolore cronico di origine
neurologica resistente sia ai farmaci
del dolore neuropatico che agli
oppiacei, sindrome di Gilles de la
Tourette.
Un nuovo intervento del legislatore
ha esteso a specialisti e Medici di
Medicina Generale la possibilità di
prescrivere piani terapeutici a base
di cannabis.
È recentissima la proposta
regionale di estensione delle
patologie per cui l’utilizzo della
Cannabis Terapeutica non solo è
concesso ma è anche coperto
dall’SSR.
Inoltre sono stati posti precisi
obiettivi di formazione del
personale medico in modo da
salvaguardare il paziente dal
rischio di asimmetrie informative
inverse.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
In Puglia
In Puglia come previsto dalla delibera di
giunta 308/2010 e come confermato
dall’articolo 3 della legge regionale del 12
febbraio 2014, il costo dei farmaci
cannabinoidi
importati
dall’estero
è
rimborsabile dal Servizio Sanitario regionale.
Le condizioni per la rimborsabilità prevedono
che l’inizio del trattamento avvenga in ambito
ospedaliero e quindi che il medico richiedente
sia alle dipendenze di struttura pubblica o
privata convenzionata e il paziente sia trattato
in regime di ricovero o soggetto a day hospital
o percorso ambulatoriale o in regime di
assistenza domiciliare integrata.
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15/03/2016
In Puglia
I farmaci sono acquistati, o preparati e forniti, dalla farmacia ospedaliera e posti a carico
del Servizio sanitario regionale, anche dopo la dimissione del paziente nel caso in cui si
ravvisi un’esigenza di continuità terapeutica con il ricorso al farmaco estero iniziato in ambito
ospedaliero. Nel caso in cui il trattamento non sia avviato in ambito ospedaliero ma
domiciliare, il medico di medicina generale prescrive la terapia su ricetta del SSR, sulla base
del piano terapeutico redatto dal medico specialista. Ai fini della fornitura del farmaco
cannabinoide, il paziente:
nel caso di farmaci importati, deve rivolgersi obbligatoriamente al farmacista del servizio pubblico, il
quale consegna direttamente i farmaci cannabinoidi al medico o al paziente, dietro pagamento del
solo prezzo di costo richiesto dal produttore e delle spese accessorie riportate nella fattura estera;
nel caso di farmaci autorizzati all’immissione in commercio sul territorio nazionale (dunque nel caso di
pazienti con sclerosi multipla cui sia stato prescritto il Sativex), può rivolgersi al farmacista del servizio
pubblico con oneri a carico del SSR oppure al farmacista privato convenzionato con oneri a proprio
carico.
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15/03/2016
In Veneto
In Veneto il consiglio regionale approva il 28
settembre 2012, la legge n. 38.
Il provvedimento dispone che i medicinali
cannabinoidi possano essere prescritti, con
oneri a carico del Servizio sanitario dal medico specialista del SSR e dal medico di
medicina generale del SSR, sulla base di un
piano terapeutico redatto dal medico
specialista. Qualora l’inizio del trattamento
avvenga nelle strutture ospedaliere o in quelle
alle stesse assimilabili, i medicinali cannabinoidi
sono acquistati dalla farmacia ospedaliera o
della azienda unità locale socio-sanitaria
(ULSS) di appartenenza dell’assistito e posti a
carico del SSR, anche nel caso del
prolungamento della cura dopo la dimissione.
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15/03/2016
In Veneto
Il paziente può proseguire il trattamento in ambito domiciliare, con oneri a carico del SSR, sulla base della
prescrizione del medico ospedaliero che lo ha in cura. Il testo prevede, inoltre, all’articolo 5 la possibilità
per la Giunta regionale di stipulare convenzioni con i centri e gli istituti autorizzati ai sensi della normativa
statale alla produzione o alla preparazione dei medicinali cannabinoidi, e di “avviare azioni sperimentali
o specifici progetti pilota con il Centro per la ricerca per le colture industriali di Rovigo, con lo Stabilimento
chimico farmaceutico militare di Firenze o con altri soggetti autorizzati, secondo la normativa vigente, a
produrre medicinali cannabinoidi”. Proprio a causa delle previsioni dell’articolo 5 la legge veneta è stata
impugnata dal Governo innanzi alla Corte Costituzionale con ricorso n. 189/2012; secondo il Governo con
l’articolo 5 si costituirebbe una autorizzazione ex lege regionale alla produzione delle sostanze
cannabinoidi, in contrasto con i principi fondamentali statali in materia di tutela della salute.
Con sentenza n. 141/2013 la Corte costituzionale respinge il ricorso in quanto la norma impugnata non
obbliga la Giunta regionale ad avviare azioni sperimentali o specifici progetti pilota per la produzione di
medicinali cannabinoidi, ma riconosce in capo alla stessa una mera facoltà. Tali azioni e progetti, inoltre,
non si fondano su una autorizzazione ex lege, poiché è la stessa disposizione a stabilire che la Regione
possa realizzarli con i predetti istituti di Rovigo e Firenze o con altri comunque autorizzati «secondo la
normativa vigente».
Ulteriori approfondimenti …
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
In Liguria
In Liguria il primo testo in materia di farmaci
cannabinoidi viene varato nell’agosto del 2012. Tale
provvedimento viene, però, impugnato da Governo
davanti alla Corte Costituzionale che lo dichiara
parzialmente illegittimo. Così per recepire il
pronunciamento della Consulta nell’agosto del 2013
viene approvata una nuova legge, la n. 28/2013. Il
provvedimento dispone che i farmaci cannabinoidi
possano essere prescritti dal medico specialista del
Servizio Sanitario Regionale e dal medico di medicina
generale del SSR, con oneri a carico del Servizio
Sanitario Regionale, sulla base di un piano terapeutico
redatto secondo le specifiche disposizioni previste
dalla normativa vigente.
Come per il provvedimento della regione Veneto, il
testo prevede la possibilità per la Giunta regionale di
stipulare convenzioni con centri e istituti autorizzati ai
sensi della normativa statale alla produzione o alla
preparazione dei medicinali cannabinoidi.
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15/03/2016
In Friuli Venezia Giulia
Il 7 febbraio 2013 il Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia approva la legge n. 2/2013. Il testo dispone che i
medicinali cannabinoidi siano acquistati dalla farmacia
ospedaliera o dell'azienda sanitaria di appartenenza
dell'assistito e posti a carico del Servizio sanitario regionale
qualora l'inizio del trattamento avvenga nelle strutture
ospedaliere o in quelle alle stesse assimilabili e nel caso di
prolungamento della cura dopo le dimissioni.
Secondo le disposizioni del provvedimento il paziente può,
inoltre, proseguire il trattamento in ambito domiciliare, con
oneri a carico del Servizio sanitario regionale, sulla base
della prescrizione del medico ospedaliero che lo ha in cura.
Al fine di favorire la conoscenza tra i medici degli ambiti e
degli effetti della cura con farmaci cannabinoidi, il testo
dispone all’articolo 5 la promozione di “iniziative di
informazione dirette ai medici e ai farmacisti operanti nella
regione” e a tal fine autorizza la spesa di 10.000 euro per
l'anno 2013 a carico del bilancio regionale.
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15/03/2016
Nelle Marche
La legge n. 1 del 22 gennaio 2013 della regione Marche è
esattamente sovrapponibile a quella della regione Toscana.
Anche in questo caso, dunque, il provvedimento distingue tra
erogazione in ambito ospedaliero e eroga-zione in ambito
non ospedaliero. La somministrazione dei farmaci
cannabinoidi si intende effettuata in ambito ospedaliero
quando la fase di inizio del trattamento si svolge presso
strutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate; e
quando l’eventuale esigenza di una continuità terapeutica
con il ricorso ai farmaci cannabinoidi condizioni la
prosecuzione del trattamento in sede di dimissioni assistite
del paziente.
In questo caso il medicinale è a carico del servizio sanitario
regionale. In ambito non ospedaliero l’Azienda Sanitaria
Unica Regionale (ASUR) coadiuva semplicemente gli assistiti
nell’acquisizione dei farmaci a base di cannabinoidi
registrati all’estero per finalità terapeutiche, come già
previsto dalle disposizioni statali.
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15/03/2016
In Abruzzo
Il Consiglio regionale abruzzese ha approvato il 4 gennaio 2014 la legge n. 4.
Secondo le disposizioni di tale provvedimento i medicinali cannabinoidi possono essere prescritti, con oneri
a carico del SSR, da medici specialisti del SSR e da medici di medicina generale del SSR, sulla base di un
piano terapeutico redatto dal medico specialista. I medicinali cannabinoidi sono acquistati dalla farmacia
ospedaliera o dell'Azienda sanitaria di appartenenza dell'assistito e posti a carico del SSR qualora l'inizio
del trattamento avvenga nelle strutture ospedaliere o in quelle alle stesse assimilabili, anche nel caso del
prolungamento della cura dopo la dimissione. Il paziente ha la possibilità di proseguire il trattamento in
ambito domiciliare, su prescrizione del medico di medicina generale, con oneri a carico del SSR, sulla base
del piano terapeutico redatto dal medico specialista che ha in cura il paziente.
Il provvedimento dispone, inoltre, l’istituzione di un apposito capitolo di spesa nel bilancio regionale di 50
mila euro annui al fine di assicurare la copertura finanziaria alle previsioni di tale legge.
Infine il provvedimento apre alla possibilità per la Giunta regionale a “stipulare convenzioni con i centri e
gli istituti autorizzati ai sensi della normativa statale alla produzione o alla preparazione dei medicinali
cannabinoidi” e ad avviare “azioni sperimentali o specifici progetti pilota con altri soggetti autorizzati,
secondo la normativa vigente, a produrre medicinali cannabinoidi”.
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15/03/2016
In Sicilia
La giunta regionale siciliana, facendo propria una nota
dell’assessore alla Salute, Rita Borsellino, ha emanato il 26
marzo 2014 la delibera n. 83.
Secondo tale provvedimento qualora l’inizio del trattamento
avvenga in una struttura ospedaliera o ad essa assimilabile, i
medicinali cannabinoidi sono acquistati dalla farmacia della
struttura e posti a carico della stessa. Il paziente può
proseguire il trattamento in ambito domiciliare sulla base della
prescrizione dello specialista ospedaliero che lo ha in cura; in
tal caso la fornitura del medicinale è assicurata dalla stessa
struttura sul cui bilancio graverà la relativa spesa.
La delibera prevede, inoltre, l’onere di pubblicare
periodicamente sul sito istituzionale dell’Assessorato alla Salute
i dati relativi al numero di pazienti trattati ed alla spesa. La
Giunta Regionale si impegna anche a favorire la diffusione
della conoscenza delle evidenze scientifiche più aggiornate
sull’efficacia e sicurezza dei trattamenti con medicinali
cannabinoidi, anche attraverso una specifica informazione ai
medici e ai farmacisti.
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15/03/2016
In Umbria
Il consiglio regionale dell’Umbria nel testo approvato il
17 aprile 2014 ha stabilito che l'erogazione di farmaci
cannabinoidi per finalità terapeutiche può avvenire sia
in ambito ospedaliero o in strutture ad esso assimilabili
che in ambito domiciliare. La spesa per tali farmaci
resta a carico del Servizio sanitario regionale solo
qualora il medico che fa la prescrizione sia alle
dipendenze del Servizio sanitario regionale e utilizzi il
ricettario del Servizio sanitario regionale.
Il testo dispone, inoltre, l’istituzione di un apposito
comitato tecnico-scientifico. Tale organo, oltre a definire
i protocolli attuativi della legge, ha il compito di
promuovere campagne informative rivolte ai pazienti
umbri e corsi di aggiornamento e formazione per gli
operatori sanitari.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
In Basilicata
La legge regionale della Basilicata è stata approvata
l’11 luglio 2014. Il testo prevede che la
somministrazione dei farmaci cannabinodi per finalità
terapeutiche possa avvenire in ambito ospedaliero, in
ambito domiciliari e nelle strutture sanitarie private
accreditate, e che sia effettuata nei limiti del budget
aziendale, in coerenza con gli strumenti della
programmazione aziendale.
La somministrazione in ambito domiciliare può avvenire
su prescrizione del Medico di Medicina Generale, con
oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale, sulla
base del piano terapeutico redatto dal medico
specialista ospedaliero che ha in cura il paziente.
La legge impegna la Giunta regionale a promuovere
campagne di informazione e di sensibilizzazione nei
confronti degli operatori sanitari.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
In Emilia Romagna
Lo scorso 15 Luglio 2015 è stato
approvato l’ultimo testo sulla
disciplina;
Il testo e le prescrizioni sono molto
vicini a quanto deliberato dalle altre
Regioni.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
L’ultima: la Valle d’Aosta
La dodicesima Regione!
In Valle d’Aosta il via libera all’utilizzo dei
derivati della cannabis in medicina arriva
tramite una circolare firmata dall’Usl per
informare i medici sulla possibilità di
prescrivere questi preparati, come previsto dal
decreto del ministero dello Salute del 9
novembre 2015.
Ad oggi nella Regione non ci sarebbero state
ancora richieste per questo tipo di medicinali
perché non ancora disponibili. Prima
dell’entrata in vigore del decreto, l’unico
farmaco autorizzato a base di cannabis in
Valle d’Aosta era il Sativex, autorizzato a
livello nazionale e prescrivibile solo ad uso
ospedaliero e solo per gli spasmi dovuti alla
sclerosi multipla e solo dopo aver dimostrato
che i trattamenti tradizionali avessero fallito.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Politically Speaking
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Le questioni fondamentali
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Che distanza c’è tra …
Cannabis Terapeutica
limitata alle evidenze
Cannabis Terapeutica
liberamente prescrivibile
Legalizzazione
Mercato Nero
Libertà di pensiero
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Turismo Sanitario
Per “Turismo Sanitario” (in inglese Health Travel
o Medical Tourism) si intende l’insieme delle
attività di organizzazione di viaggio e di
permanenza in zone diverse da quelle di
residenza per ottenere delle specifiche
prestazioni sanitarie, preventivamente definite,
da parte di un centro medico o di un
professionista sanitario di propria scelta.
I valori economici in gioco nel mercato
mondiale del Turismo Sanitario sono comunque
impressionanti. Si stima che nel 2010 il mercato
del Medical Tourism associato a quello del
Welness abbia mosso 100 miliardi di dollari
nel mondo (Deloitte) ed è destinato a crescere.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Economically Speaking
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Dove non è riuscita l’intelligenza umana,
ha avuto successo il business!
Nei Paesi dove finalmente si sta
smettendo di proibire di coltivare
cannabis lo si sta facendo perché ci si
guadagna.
Gli unici casi a parte al momento
rimangono laJamaica, dove è forte la
motivazione spirituale, e l’Uruguay, in cui
la legalizzazione voluta da Mujica ha
una forte connotazione di lotta alla
criminalità.
Un po’ meno in America, anche se la
legalizzazione in Colorado ha avuto
l’effetto di far calare lo spaccio dei
narcos messicani per la prima volta nella
storia.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Dove non è riuscita l’intelligenza umana,
ha avuto successo il business!
Per i bisogni dei pazienti in Italia e all’estero la
Coldiretti ha stimato che con la produzione di
cannabis terapeutica potrebbe nascere un
business da 1,4 miliardi di euro. E quindi non
è un caso che si sia deciso di avviare la
coltivazione presso lo stabilimento militare di
Firenze che è di proprietà dello Stato.
In Colorado la vendita di cannabis e derivati
per scopi medici nel 2014 ha fruttato 328
milioni di dollari, in California 1 miliardo. Uno
studio del dipartimento delle entrate della
Florida ha stimato che le vendite per il 2015
porteranno ricavi compresi tra i 137 milioni e i
5,6 miliardi di dollari l’anno.
Senza contare la crescita vertiginosa che sta
accompagnando le aziende che si occupano di
cannabis terapeutica e si sono quotate in Borsa.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Dove non è riuscita l’intelligenza umana,
ha avuto successo il business!
Terapeutica. Le azioni di NeutraCorp,
un’azienda specializzata che si occupa di
garantire l’accesso ai benefici medicinali della
cannabis, hanno registrato un aumento del
300% in un anno. La Bedrocan BV è attiva da
13 anni in 7 nazioni con una solida reputazione
presso i medici. La sua filiale Olandese
rifornisce al momento tutta l’Europa occidentale
di cannabis terapeutica con vari livelli di THC e
CBD.
Industriale. Secondo il presidente di Toscanapa
Cesare Tofani, i costi imputabili ad un ettaro
coltivato si aggirano tra 900 e 1000 euro. I
ricavi della vendita dei prodotti agricoli,
paglie e semi, sarebbero mediamente di 2400
euro, lasciando quindi all’agricoltore un
margine lordo di circa 1400 euro.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Stop the drug war. Pax Cannabis!
L’uso ludico!
Il business della marijuana negli Stati Uniti, a partire
dalla legalizzazione per scopi ricreativi (ottobre
2013), ha fruttato un giro economico da circa un
miliardo di dollari di vendite in un solo anno e ha
portato nelle casse statali 58 milioni di dollari e creato
quasi 40mila posti di lavoro. Nel 2014 le entrate hanno
avuto un’impennata: dai 3 milioni e mezzo incassati a
gennaio, ai 7 milioni e mezzo di novembre.
Risorse per i cittadini. Tutto è dovuto da una legge del
Colorado che impone allo Stato una quota limite sui
soldi che può ricevere dalle tasse: superata la quale
deve ridistribuire il denaro ai contribuenti. Grazie alle
entrate per l’acquisto di cannabis, il Colorado
rimborserà i 30 milioni di dollari in eccedenza ricevuti.
Mai successo a memoria d’uomo che la quota fosse
superata; la legalizzazione l’ha permesso!
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
I valori di oggi
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
La sperimentazione attiva della Toscana
Nonostante spesso sia necessario
agire su medici e specialisti di
settore, il paziente toscano ha
piena consapevolezza della
risorsa terapeutica.
Ad oggi, i dati testimoniano un
numero di pazienti aumentato di
3 volte in un anno nella sola ASL
di Firenze.
I trend registrati dalla Regione
Toscana mostrano un tasso di
crescita del 5-10% al mese.
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15/03/2016
Consumo di Cannabis Flos 19%
Il caso di AOUC (Firenze)
Prescrizione
2014
2015
gen-16
Totale
Cartine 25mg
2320
6960
1200
10480
Cartine 50mg
4020
10020
4160
18200
Cartine 75mg
0
210
60
270
Cartine 100mg
2765
6940
0
9705
Cartine 150mg
0
200
0
200
Cartine 200mg
1380
2220
0
3600
Totale
10485
26550
5420
42455
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Consumo di Cannabis Flos 19%
Il caso di AOUC (Firenze)
12000
10000
8000
2014
2015
6000
2016
4000
2000
0
Cartine 25mg
Cartine 50mg
Cartine 75mg
Cartine 100mg
Cartine 150mg
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
Cartine 200mg
15/03/2016
Valutazione Economica Generale
Dosi (mg)
Terapia
(v/die)
Terapia
Terapia
(mg/mese) (g/mese)
Costo SSN (mese)
Al paziente Al Sistema
Costo Privato (mese)
Delta
Al paziente Al Privato
Delta (€)
Al paziente
(Anno)
25
1
750
0,75
- €
6,99 €
-6,99 €
23,40 €
11,70 €
11,70 €
280,80 €
50
1
1500
1,5
- €
13,98 €
-13,98 €
46,80 €
23,40 €
23,40 €
561,60 €
100
1
3000
3
- €
27,96 €
-27,96 €
93,60 €
46,80 €
46,80 €
1.123,20 €
200
1
6000
6
- €
55,92 €
-55,92 €
187,20 €
93,60 €
93,60 €
2.246,40 €
Costo Materia Prima
(SSN)
6,20 euro al grammo +
250 euro al trasporto
dall’Olanda
Prezzo di Vendita (SSN)
0,00 euro al grammo
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
Costo Materia Prima
(Privato)
15,60 euro al grammo
Prezzo di Vendita
(Privato)
31,20 euro al grammo
15/03/2016
Valutazione Economica
Sindrome di Gilles de la Tourette
Patologia
Numero di
Pazienti
Sindrome di Gilles
de la Tourette
250000
Terapia
Confezioni (da 30
Giornaliera (mg)
cartine)
100
12
Terapia Annua
(mg)
1200
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
Costo Minimo
Costo Massimo
€ 339.000.000,00 € 354.000.000,00
15/03/2016
Cartine (mg) | AOUC
2014
Terapia del Dolore
Neurologia
Unità Spinale
CARTINE 25 MG
1.880
330
50
CARTINE 50 MG
3.720
300
0
CARTINE 100 MG
2.545
160
0
CARTINE 200 MG
1.380
0
0
TOTALE
9.525
790
50
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Cartine (mg) | AOUC
4.000
3.500
3.000
2.500
Terapia del Dolore
Neurologia
2.000
Unità Spinale
1.500
1.000
500
0
CARTINE 25 MG
CARTINE 50 MG
CARTINE 100 MG
CARTINE 200 MG
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Cartine (mg) per Reparto | AOUC
2015
CARTINE 25
MG
CARTINE 50
MG
CARTINE 100
MG
CARTINE 200
MG
TOTALE
Terapia del
Dolore
Neurologia Unità Spinale Biomedicina
Medicina
Integrativa
Urologia
Gastroentero
logia
6.570
270
240
70
30
20
30
9.100
600
360
0
330
40
0
6.090
630
0
30
450
0
0
1.980
60
0
0
180
0
0
23.740
1.560
600
100
990
60
30
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Cartine (mg) per Reparto | AOUC
10.000
9.000
8.000
7.000
6.000
5.000
CARTINE 25 MG
4.000
CARTINE 50 MG
3.000
CARTINE 100 MG
2.000
CARTINE 200 MG
1.000
0
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Il Manifesto delle prospettive
Non è possibile cominciare da un livello diverso
da quello dell’informazione, della diffusione
della conoscenza sul tema, della condivisione
delle competenze maturate;
Rispondere al bisogno sempre più pressante
dei pazienti di migliorare la qualità della vita,
oltre ogni limitazione di patologia, seguendo le
evidenze e sperimentando nuove ipotesi;
Abbattere i costi sociali delle malattie, sia per
il Sistema Sanitario sia per la dimensione
privata del dolore quotidiano che colpisce il
singolo paziente;
Avviare un percorso di regolamentazione
nazionale del fenomeno terapeutico così come
del suo utilizzo, svilendo sul nascere il turismo
sanitario preoccupante e la frammentazione
delle regole;
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Il Manifesto delle prospettive
Identificare correttamente il prescrittore della
cannabis a scopo terapeutico;
Costruire le fondamenta per avviare un
consapevole processo produttivo di Stato;
Mettere a disposizione la materia prima per la
ricerca scientifica oltre ad adeguate risorse
economiche, al fine di rispondere a
interrogativi tuttora aperti in merito alla
identificazione di estratti o sulla efficacia del
preparato, sulla sua stabilità o sulla
permeabilità del principio attivo attraverso i
mezzi di somministrazione utilizzati.
Avviare un osservatorio di Fitovigilanza per
valutare gli effetti della terapia sui pazienti.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Ipse dixit
“Chi dice che è
impossibile, non
dovrebbe disturbare
chi ce la sta facendo”.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
Fine.
Cannabis: "risorsa" di Sistema | dott. Francesco Epifani
15/03/2016
CANNABIS: “RISORSA” DI SISTEMA
ECONOMIA E SOSTENIBILITÀ
dott. Francesco Epifani
Direttore Generale Synlab Toscana Srl, Università degli Studi di Firenze