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Cielo di Giugno 2009
ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA
Il sito ufficiale
Il sito UAI con il calendario delle iniziative 2009
SOLE
Il giorno 21 passa dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli.
1 giugno: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.41
15 giugno: il sole sorge alle 5.36; tramonta alle 20.49
30 giugno: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.52
21 giugno: Solstizio d'Estate
Quest'anno il solstizio cade il 21 giugno, precisamente alle 5,46 TU del giorno 20. (TU =
Tempo Universale, corrispondente all'ora del fuso orario di Greenwich).
L'orario, espresso nell'ora legale estiva attualmente vigente (TU + 2 h), corrisponde alle ore
7,46.
Nel giorno più lungo dell'anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51.
Il giorno dura 15 ore e 15 minuti.
Al mezzogiorno dell'Ora Solare (ovvero alle una dell'Ora Legale attualmente in vigore) il Sole
raggiunge il punto di massima elevazione sull'orizzonte.
L'altezza raggiunta dal Sole dipende dalla latitudine: a Roma al culmine arriva a circa 71° 30'.
A Milano è 3° 30' più basso rispetto a Roma, a Palermo invece supera i 75°.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC
(Tempo Medio dell'Europa Centrale)
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LUNA
Le Fasi:
•
Luna piena il 7
•
Ultimo quarto il 15
•
Luna nuova il 22
•
Primo quarto il 29
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: il giorno 13 raggiungerà la massima elongazione mattutina, a circa 23° dal Sole.
Potremo quindi tentare di scorgerlo poco prima del sorgere del Sole sull'orizzonte orientale,
dove tuttavia raggiungerà un’altezza piuttosto modesta (poco più di 10°) prima di scomparire
tra le luci dell’alba.
Venere: il pianeta guadagna un’altra mezzora di visibilità nel cielo del mattino. Possiamo
seguirlo quindi per circa due ore prima del sorgere del Sole. Venere percorre l’ultimo tratto
della costellazione dei Pesci, compie una breve escursione nella Balena il 10, entra nell’Ariete e
termina il mese entrando, il 29, nel Toro.
Marte: come nei mesi precedenti l’osservazione del pianeta rosso rimane limitata ad un breve
intervallo di tempo prima dell’alba. Si trova nei pressi di Venere, con cui si trova infatti in
congiunzione il giorno 19: dobbiamo quindi cercarlo vicino all’orizzonte, ad oriente, tra le luci
del crepuscolo mattutino. Marte percorre quasi per intero la costellazione dell’Ariete.
Giove: è necessario attendere ancora qualche settimana per poterlo osservare agevolmente
nelle prime ore di buio. Pur anticipando sempre più l’istante del suo sorgere, il pianeta appare
all’orizzonte intorno alla mezzanotte: solo nella seconda parte della notte sarà quindi possibile
ammirarlo abbastanza alto in cielo per apprezzarne lo splendore, astro più luminoso della volta
celeste, fino al sorgere di Venere. Giove si trova nella costellazione del Capricorno.
Saturno: ormai rimangono solo poche ore dopo il tramonto per osservare il pianeta con gli
anelli. Con il calare dell’oscurità Saturno si trova già basso sull’orizzonte occidentale, dove lo
vedremo scomparire intorno alla mezzanotte. Saturno si trova nella costellazione del Leone,
dove resterà per tutto l'anno.
Urano: migliorano ulteriormente le opportunità di individuarlo al mattino, verso oriente, prima
dell'alba. È comunque necessario attendere ancora qualche settimana per vederlo alto in cielo
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e osservarlo in modo ottimale, con l'ausilio di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua
bassa luminosità. Urano si trova nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: anche Nettuno anticipa la sua apparizione sull'orizzonte orientale: sorge infatti prima
della mezzanotte. Le condizioni di osservabilità sono quindi favorevoli per tutta la seconda
parte della notte. Come sempre, per osservarlo agevolmente è necessario utilizzare il
telescopio. Non è difficile individuarlo, dato che la sua posizione in cielo è molto vicina a quella
di Giove. Anche Nettuno infatti si trova nella costellazione del Capricorno.
Plutone Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La
IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi.
Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di
questa nuova categoria di membri del sistema solare.
È osservabile per tutta la durata della notte: infatti il giorno 23 sarà in opposizione al Sole. Per
osservarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove: nella seconda parte della notte tra il 13 e il 14 giugno, al confine tra le
costellazioni del Capricorno e dell'Acquario, potremo osservare Giove e la Luna prossima
all’Ultimo quarto.
Luna - Marte - Venere: suggestivo incontro tra i tre astri prima dell’alba del 19 giugno, nella
costellazione dell'Ariete.
Luna - Mercurio: congiunzione ai limiti delle possibilità osservative, pochi gradi sull’orizzonte
orientale, tra le luci dell’alba, tra Mercurio ed una sottilissima falce di Luna, il giorno 21, nella
costellazione del Toro.
Luna - Saturno: dopo il tramonto del Sole, la sera del 27, congiunzione tra la Luna crescente
e Saturno nella costellazione del Leone.
COSTELLAZIONI
In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione:
ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che
rappresentano le chele dell'animale. Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una
supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del
corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle
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costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle
invernali. Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit (*) sopra le nostre
teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello
Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie
serali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.
Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l'unico oggetto
inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni
del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione
situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza
di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco periodicamente torna alla ribalta delle
cronache per il suo ruolo di "13a costellazione zodiacale": in realtà non c'è nulla di clamoroso in
questo fatto, ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran
parte al di sotto dell'Eclittica (**), per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della
costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a
costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la
più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo
astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un
ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo
estivo. Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo
sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo
l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest. Dalla parte opposta rispetto alla Stella
Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.
(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la
definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di
osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste;
geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo,
consultate la pagina 575 di Televideo.
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APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo
telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi
stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni
fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo
telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice
appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione primaverile (astronomicamente iniziata il 20 marzo), l'AA
propone queste osservazioni: Programma osservazioni primaverili (file pdf, 664kB). Vengono
proposte varie osservazioni, con splendide stelle doppie, l'ammasso del Presepe (M44) e
l'ammasso globulare M3, oltre a curiose ed interessanti notizie legate al cielo di questo
periodo.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Csi Bootis.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione
generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli
Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
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COMETE DEL MESE
C/2006 W3 (Christensen) Una cometa molto comoda da osservare, poiché praticamente
risulta visibile per tutta la notte; nel corso del mese si sposterà dalla costellazione del Pegaso
verso quella del Cigno. La magnitudine dovrebbe sfiorare l’ottava grandezza apparente. Le
ultime osservazioni visuali disponibili sulla rete indicano che si tratta di una cometa di media
condensazione (DC circa uguale a 5), con una chioma diffusa di alcuni archiminuto di diametro,
col classico colore verdastro dovuto alle linee in emissione dei gas (Carbonio molecolare e CN).
Per osservarla sarà sufficiente utilizzare un modesto telescopio a basso ingrandimento (sotto
cieli particolarmente bui, sarà possibile individuarla come una stella sfocata anche tramite un
binocolo 10x50, o simile).
Effemeridi del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006W3.html
C/2009 F6 (Yi-SWAN) Si può tentare di osservarla solo i primi giorni del mese, bassa a
Nord-Ovest nella costellazione dell’Auriga; successivamente anticiperà sempre più l’ora del suo
tramonto, e complice l’allungarsi della durata del crepuscolo serale, la perderemo di vista tra i
bagliori del crepuscolo. Secondo le effemeridi la Yi-Swan ha raggiunto il suo picco massimo di
luminosità nel mese di Aprile; se mantiene l’andamento previsto, nel mese di Giugno dovrebbe
attestarsi attorno alla nona magnitudine. Tuttavia la sua posizione molto bassa nel cielo
richiederà strumenti più grandi (ed un occhio discretamente allenato) di quanto non possa far
sperare la sua magnitudine apparente, per poterla distinguere.
Effemeridi del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2009F6.html
C/2008 Q3 (Garradd) Questa sorprendente cometa mostra di essere considerevolmente più
brillante delle previsioni, tanto che a fine Maggio risulta ben cinque magnitudini più luminosa di
quanto riportato sulle effemeridi. Gli osservatori visuali hanno riportato la presenza di una
chioma di ben 8 arcmin di diametro, leggermente elongata. Le sue dimensioni apparenti
relativamente grandi, ci fanno sospettare che si tratti di un oggetto di luminosità piuttosto
“diluita”, perciò sarà bene tentarne l’osservazione sotto cieli veramente bui. Purtroppo non si
potrà osservare dalle latitudini dell’Italia fino all’ultima settimana di Giugno, quando
attraverserà la costellazione del Corvo, bassa verso Sud-Ovest. Sono agevolati gli osservatori
che vivono in Italia meridionale, che potranno tentare di rintracciarla anche con un comune
binocolo (a fine Giugno, la cometa è prevista essere di settima magnitudine e mezza circa).
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Effemeridi del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2008Q3.html
22P (Kopff) Terminiamo la nostra rassegna delle comete più luminose del periodo con il
ritorno di una cometa periodica, osservabile nelle migliori condizioni prima dell’alba, nella
costellazione dell’Acquario. Si tratta di un oggetto di nona magnitudine apparente, che richiede
quindi un telescopio di almeno 15cm di diametro per poter essere apprezzata senza troppi
problemi.
Effemeridi del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0022P.html
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
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