Mario Sandri, [email protected], http://xoomer.virgilio.it/mario.sandri
A GALOPPO TRA LE STELLE
IARA Group, GRRAT, SdR RadioAstronomia UAI, Società Italiana di Fisica
Il periodo estivo è ormai giunto al termine e, allo stesso
modo, le tipiche costellazioni estive stanno lasciando il
posto a quelle invernali. Il mese risulta propizio per gli
osservatori di pianeti, infatti, con un po’ di fortuna, si
possono scorgere tutti i pianeti visibili ad occhio nudo:
Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Mercurio
tramonta ad ovest intorno alle ore cinque di
pomeriggio. Tuttavia potrebbe risultare difficoltosa la
sua individuazione a causa della sua vicinanza al Sole
che fa in modo che il pianeta si confonda con le luci
del tramonto. Venere tramonta un’ora dopo rispetto al
precedente pianeta. Identificarlo è semplicissimo, in
quanto Venere è l’oggetto celeste più luminoso (dopo il
Sole e la Luna ovviamente). Marte si trova già alto in
cielo, in direzione sud, tramontando solo all’una di
notte. Il suo tipico colore rosso e la sua luminosità
dovrebbero consentirgli di essere facilmente
individuabile sulla volta celeste. Intorno alle ore 21
sorge Saturno, il pianeta degli anelli, il quale,
nonostante non sia molto luminoso dovrebbe
comunque risaltare sul fondo del cielo stellato. Infine,
intorno alle due di notte sorge Giove. È un pianeta che
presenta una elevata luminosità, secondo solo a
Venere. L’ora tarda potrebbe scoraggiare eventuali
osservatori, ma sarebbe certamente interessante riuscire
ad osservare cinque pianeti in una sola notte, non
credete?
In questo periodo, oltre ai pianeti, si possono scorgere
delle magnifiche costellazioni, tra le quali merita di
essere citata la costellazione di Pegasus. La posizione
di Pegasus in cielo è individuabile tenendo presente
che questo mitologico animale è associato, tra le altre
costellazioni, ad Andromeda, Cassiopea e Cefeo. Per
tale fatto si trova in cielo molto vicino a questi tre
gruppi di stelle che abbiamo già conosciuto. Così, una
volta trovata Andromeda nei pressi di Cassiopea, dalla
tipica forma a W o M (dipende dai casi), risulterà facile
osservare Pegaso individuandone il maestoso quadrato
stelle che ne costituisce la parte principale. Per rendere
più semplice la ricerca di questo maestoso quadrato,
osserviamo che la costellazione si trova a sud a metà
strada tra il pianeta Marte e lo zenith (in astronomia
zenith è il punto che si trova esattamente sopra la
nostra testa). Il resto della costellazione si diparte verso
occidente.
Pegaso rappresenta il mitico cavallo alato. Alcune
interpretazioni identificano di Pegaso col cavallo di
Perseo, altre no. In ogni caso esiste tra i due personaggi
della mitologia un legame; infatti, quando Perseo riuscì
ad uccidere la terribile Medusa decapitandola, dal
sangue che zampillò dal suo busto uscì Pegaso. Il
cavallo alato accompagna un altro eroe, Bellerofonte,
in una nuova impresa temeraria, l’uccisione di
Chimera, il mostro che devastava il territorio della
Licia. Tale impresa venne portata felicemente a
termine, ponendo file al flagello.
Volgendo lo sguardo verso ovest, si trova una piccola
costellazione di difficile individuazione in quanto
presenta stelle di scarsa visibilità. Questo gruppo di
stelle prende il nome di Equuleus, altrimenti detto
Cavallino. Questa costellazione viene raffigurata con la
testa dell’animale da cui prende il nome. A fianco della
stessa si trova la testa di Pegaso.
L’origine della costellazione del cavallino non è del
tutto chiara, pur essendo accertato che risale
all’antichità classica. La prima traccia sicura di questo
piccolo asterismo si trova nell’opera di Tolomeo, il
grande astronomo greco. Il Cavallino ci ricorda la
leggenda della figlia del centauro Chitone, Ippe.
Sedotta da Eolo, sfuggì all’ira del padre rifugiandosi
sulle montagne. Qui portò a compimento la propria
gravidanza partorendo una bimba, ma Chitone riuscì a
mettersi sulle sue tracce. Vistasi scoperta, Ippe decise
di rivolgersi agli dei, che benevolmente la
trasformarono in cavalla. Fu poi Artemide a portarla in
cielo come costellazione.
Il cielo, un’infinità di stelle ognuna delle quali ci può
raccontare storie meravigliose sulla vita di tutti gli
uomini. Cieli sereni a tutti!