La Scintigrafia Miocardica - Educazione Prevenzione Salute

La Scintigrafia Miocardica:
cos’è e che dati fornisce
Dott. G. Bertuccio – S.C. Medicina Nucleare ASLTO5
Una corretta definizione……..
q  La Scintigrafia Miocardica è un
importante test diagnostico di II°
livello, utile nei Pazienti a rischio
intermedio di cardiopatia ischemica.
q  E’ importante per identificare la
presenza o meno di ischemia
miocardica, di quantizzarla e di
evidenziare le aree del miocardio in
cui essa si manifesta.
Cosa valuta la scintigrafia miocardica?
L’esame valuta il circolo coronarico miocardico,
che in base ad un sistema di fine autoregolazione,
assicura una adeguata portata di sangue ossigenato
al miocardio in base alla domanda di ossigeno.
Pertanto se aumenta la domanda di ossigeno del
cuore (per esempio durante uno sforzo) ed il circolo
coronarico non è in grado di aumentare la portata di
sangue (occlusione di uno o più rami coronarici), si
ha l’ischemia.
Quindi la scintigrafia miocardica ha la capacità
di studiare la presenza e l’estensione
dell’ischemia miocardica.
Come valuta la scintigrafia miocardica il
circolo coronarico?
Ø Attraverso la somministrazione endovena di
traccianti radioattivi la cui captazione a livello della
parete muscolare del cuore è proporzionale al
flusso coronarico ed alla integrità delle cellule
miocardiche.
Ø Tali traccianti sfruttano dei processi fisiologici di
captazione, in modo tale da essere “trattenuti”
all’interno delle cellule muscolari del miocardio non
appena arrivano con il flusso del sangue portato
dalle coronarie.
Come si esegue la scintigrafia miocardica
per poter valutare la presenza o meno di
ischemia?
L’ischemia miocardica è un evento transitorio. Pertanto, per
poterla scoprire, bisogna eseguire qualche minuto prima
della scintigrafia un test provocativo. Alla fine del test, il
medico-nucleare inietta il tracciante radioattivo che,
legandosi alle cellule muscolari del cuore, ci permette di
“fotografare” il cuore quando è sotto sforzo.
A distanza di qualche ora si esegue un’altra
somministrazione del tracciante radioattivo “a riposo” che,
seguita da una ulteriore scintigrafia, fornisce le immagini
del cuore in condizioni basali.
La presenza di difetti di captazione del tracciante
subito dopo il test provocativo e la loro scomparsa
nella scintigrafia “a riposo”, è il segno della presenza
di ischemia.
Riassumendo…….
Ø La scintigrafia miocardica eseguita subito dopo un
test provocativo e successivamente ad esso (“a
riposo”) permette di valutare la perfusione
miocardica.
Ø La presenza di un difetto della captazione, che
riflette una diminuzione della perfusione coronarica
in una determinata area, riflette la presenza di una
ostruzione coronarica.
Ø Difetto di captazione dopo test provocativo e la
riduzione dello stesso o la sua completa
reversibilità nello studio a riposo = presenza di
ischemia.
Ø D ifetto di captazione dopo test provocativo
sostanzialmente irreversibile in condizioni basali =
segno di pregresso infarto.
Che dati supplementari ci fornisce la
scintigrafia miocardica? La “gatedSPECT”
Se durante l’esecuzione di una scintigrafia
miocardica, colleghiamo la gamma-camera ad un
elettrocardiografo che registra l’attività cardiaca del
paziente, possiamo sincronizzare l’acquisizione
delle immagini scintigrafiche al ritmo cardiaco.
Tale tecnica fornisce informazioni supplementari
circa la funzionalità cardiaca quali:
1.  Frazione d’eiezione
2.  Volumi ventricolari
3.  Alterazioni regionali del movimento della parete
miocardica ed il suo ispessimento
Studio “gated-SPECT” normale
….Permette di localizzare regioni miocardiche
divenute ischemiche durante stress……
§  immagine
….Permette di identificare difetti ischemici
di pertinenza di uno o più vasi (sede)….
§  immagine
……Permette di individuare eventuali aree
infartuate……
…..Permette di individuare aree
ischemiche nel contesto di aree
infartuate…..
Primo passaggio: il test
provocativo
La gammacamera
Il futuro (ma ormai una realtà)