L`Ischemia Miocardica Acuta nel Dipartimento dell

L’Ischemia Miocardica Acuta nel Dipartimento dell’Emergenza
Venerdì 9 Giugno 2006, Globus City Hotel, Forlì
Razionale
Il paziente con dolore toracico da sospetta ischemia miocardica acuta rappresenta un problema ad
elevato indice di complessità sia in termini clinici, sia in termini gestionali. Il numero dei fattori di
confondimento e l’elevato numero di casi (6% degli accessi in Pronto Soccorso, a Forlì 2500-3000
casi per anno) da tempo hanno stimolato le Organizzazioni Sanitarie a definire percorsi facilitati di
diagnosi e gestione.
Negli Stati Uniti sono state da tempo condotte ricerche e tavoli di confronto fra Professionisti al fine
di definire il miglior percorso diagnostico per il paziente, garantire sufficienti garanzie medicolegali ai sanitari e senza violare i vincoli imposti dalle risorse disponibili (55% dei ricoverati per
dolore toracico non ha patologia cardiaca; il 35% dei ricoveri in terapia intensiva cardiologica
risulta improprio, il 2-8% dei dimessi dal DEA sviluppa un infarto miocardico acuto nei giorni
successivi).
Linee guida internazionali sostengono da tempo sia la tempestività del trattamento dei pazienti con
sindrome coronarica acuta, sia la necessità di una corretta stratificazione del rischio per eventi
coronarici a distanza in quei soggetti senza segni manifesti di malattia.
Scopo dell’evento è quello di discutere e condividere le tappe del percorso dell’urgenza
relativamente al soggetto con dolore toracico da sospetta ischemia miocardica acuta.
Dopo l’analisi della situazione attuale, la sequenza degli interventi riproduce le varie fasi del
percorso iniziando dall’inchiesta telefonica alla Centrale Operativa 118, e proseguendo con le varie
fasi del soccorso sul territorio, con particolare riferimento all’arresto cardiaco extraospedaliero e
l’impiego di sistemi di trasmissione telematica delle informazioni, l’arrivo in Pronto Soccorso
(triage) con la possibilità di accesso diretto in sala di emodinamica per le procedure di
rivascolarizzazione coronarica meccanica o farmacologica, e infine la gestione in Pronto Soccorso,
Terapia Intensiva e Medicina d’Urgenza.
La discussione è finalizzata a definire e condividere quei percorsi sanitari volti a garantire gli utenti
e gli operatori dal rischio di diagnosi e decisioni inappropriate, sia in termini di invio inappropriato
a domicilio, sia di ricovero ospedaliero.