Aspetti sociologici delle unioni omosessuali

Aspetti sociologici delle unioni
omosessuali
Prof.ssa G. Gambino
AA. 2012-2013
La transizione della famiglia…
1.
La crisi epocale della famiglia (1914)
2.
The death of family (1971), D. Cooper
3.
Le démariage (1993), Irène Théry, cambiamento
radicale nella prassi e percezione simbolica della f.
4.
Fragilità e moltiplicazione dei modelli familiari ->
pluralizzazione (scienze sociali)
2
Carta dei Diritti 2000 (U.E.)
Generico “diritto a formare una famiglia”
Rinviando alla regionalizzazione delle
legislazioni in materia-> disomogeneità
Non si crede nel valore unico e condiviso dei
principi ispiratori del diritto di famiglia
3
Sulla pluralità “di fatto” dei modelli familiari
di oggi
Dinamici, deboli, mutevoli
Domandano “inclusioni” nel sistema giuridico
Globalizzazione=Modelli di consumo
4
Problematizzazione
giuridica della famiglia
Problematizzazione
sociale: realtà
sociale in evoluzione
Degiuridificazione
Ipergiuridificazione
5
Interesse scienze sociali
Dona un contenuto
sociologico al diritto
STATICA
(forme di coabitazione,
stili di vita)
Prospettive
di analisi
della famiglia
TENDENZE
EMERGENTI
DINAMICA
(modalità e tempi)
SOCIO-CULTURALE
(nuovi ruoli e funzioni)
6
Nuove legislazioni
Nuove forme di coabitazione -> status di famiglia
Dalla marginalità alla normalità
per mezzo del riconoscimento istituzionale e
giuridico!
7
Domanda omosessuale
Stabilità e durevolezza del rapporto
Ma non indissolubilità: contratto volontaristico e
risolvibile
⇒ Importante per comprendere il reale valore
sociale della domanda di M.O.
8
Lettura sociologica
“minoranza invisibile”
Irrilevanza della rilevazione statistica ai fini del
riconoscimento giuridico ->>problemi del
“positivismo statistico” (ragionamento basato
sulla quantificazione!) ->>utilitarismo >>ragionamento psicologico
Nelle scienze sociali: modalità con cui si
manifesta oggi l’o.
9
Difficoltà rilevazione statistica
Fonti deboli
Mancanza di definizione condivisa di o.
Testimonianze individuali
Piccole ricerche
Le analisi critiche di R. Lewontin ai Rapporti
Kinsey, Masters e Johnson, Laumann e Gagnon.
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Modello dell’identità omosessuale
e la sua visibilità politica
Nuovi movimenti
sociali ->>diritti o.
Per la legittimazione
dell’identità o. nello
spazio pubblico
Capacità identificazione
soggetti con un modello
Efficacia azione
movimenti
Sentimenti condivisi di
oppressione collettiva
e obiettivi comuni
Legare comportamento
e desideri a
un’identità
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Gay=pride=orgoglio
di riconoscersi in un certo modo di vivere la sessualità (= identità)
1.
2.
3.
Esperienza omosessuale:
Soggettiva:
Sentimenti
Comportamenti
Identità (significati che la persona dà a ciò che
sente e fa)
12
Modello identità o.
XX secolo
Coming out = uscita allo scoperto
-> Avere desideri o.-> difficoltà di definirsi o.
-> Difficoltà di definirsi o. (100 si sentono attratti,
56 hanno rapporti, 27 si dichiarano gay)
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Outing
Riconoscere il proprio orientamento sessuale:
Direzione verso la quale l’individuo tende a
dirigere la propria energia erotica in base ai
sentimenti e desideri.
Tendenza a credere nella fluidità dell’orientamento
e dei comportamenti sessuali (A. Giddens, 1990)
14
“Scuole” sulla natura della
sessualità umana
-
-
Essenzialisti:
Dimensione individuale
Orientamento sessuale come
caratteristica oggettiva della
persona
Innato, involontario, fisso,
universale nel tempo
Cause deterministiche
(biologiche o psicologiche)
[realisti]
-
Costruttivisti:
Fattori sociali e culturali
Orientamento socialmente
costruito, interazioni con
ambiente, mutevole
[nominalisti]
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Gli studi di Alfred Kinsey (1894-1956)
“Il comportamento sessuale dell’uomo” (1948)
“Il comportamento sessuale della donna” (1953)
1. Non esiste una definizione di omosessualità
2. Né di eterosessualità o identità sessuale
3. In tutti gli esseri umani tendenze omo ed etero
secondo un continuum da 0 a 6.
0
1
2
3
4
5
6
16
Il grande progetto di A. Kinsey
1.
2.
3.
4.
Nuova moralità sessuale:
Nessuna differenza tra comportamento sessuale
animale/uomo e il relativo studio
Sesso come meccanismo erotico azione/reazione
Non c’è distinzione netta tra omos ed eterosess
Ogni persona ha sperimentato ogni tipo di contatto
sessuale come reazione a stimoli propri della specie
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L’influenza delle indagini di Kinsey sulla
percezione sociale del fenomeno dell’o.
10% americani è omosessuale (!?):
4% omosessuali esclusivi + 6% per un triennio
Complete Medical Encyclopedia (AMA, 2003):
10%
NHSLS: 2.8% omos.; 1.4% lesbiche
18
Gli studi di Barbagli e Colombo (2001)
Percezione propria omosessualità: 59% prima
dei 14 anni
Coming out (“fluidità della sessualità”): 60% ha
avuto rapporti etero; 16% oltre i 35 anni è stato
sposato
7% tra gli etero non esclusivi si considera
bisessuale (di difesa, situazionale, sperimentale)
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IL FENOMENO SOCIALE
Non esiste definizione coppia e coppia stabile nei censimenti
(inclusi anche conviventi da meno di un anno)
Primi studi del 2001, conseguenza dei riconoscimenti legislativi
USA: 0.97% coppie sposate e non, è omosessuale; l’8% vive con figli
Durata media relazioni: 1 anno e mezzo
Promiscuità: Olanda; Francia: infedeltà del 54.8% gay e 14% lesb. (5% e 3%
nelle coppie etero)
N. partners nella vita: tra 100 e 500. Il 10% oltre 1000 partners.
Tasso divorzio nei matrimoni gay in Nord Europa: 50% gay; 100%lesb.
67% malati AIDS contagiato dal partner stabile
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La fedeltà impossibile (Aaron, 1972)
Alcuni gruppi perseguono un cambiamento dei
caratteri del matrimonio come istituzione,
escludendo la fedeltà e la castità coniugale, che
sono alla base della stabilità familiare.
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Coppie omosessuali nel mondo…
Canada: 0.5% delle coppie
Australia: 0.25%
Irlanda: 1300 nel 2003
Francia: 40% dei Pacs
Olanda: 50.000 coppie, meno del 10% sposate
(1.7% matrimoni gay, 9% unioni registrate)
Nuova Zelanda: 0.65%
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Italia
1.5%-5%-> stabilmente omos.
40-49% omos. u. e 58-70% d. -> relazione fissa, parte
convivono, rivendicando la qualifica di “famiglia”
Più del 50% desiderano figli
Tentativo di mimesi della coppia eterosessuale e della
famiglia
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Cambiamenti nella morale sessuale condizionati
dalla “cultura mediatica” cercano di trasformare
i comportamenti omos. in segni di un
orientamento e di una nuova identità di genere.
24
American Psychiatric Association, 1987
L’omosessualità non è una malattia psichica, ma una variante della
normalità, perché:
1.
Porzione stabile della popolazione ha comportamento
omosessuale senza disturbi psichici
2.
Esperienze omos. occasionali frequenti tra adolescenti prima
della maturità sessuale
3.
Fase di sofferenza psichica è comune e deriva dal conflitto
soggetto/norme ambientali, sociali, culturali.
(Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders III, 1987)
1987)
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La confusione dell’informazione
mediatica (I)
Nella sola estate del 2003:
Le critiche al documento della Congregazione per la Dottrina
della Fede “Considerazioni circa i progetti di riconoscimento
legale delle unioni tra omosessuali” (3.06.2003)
Le dichiarazioni pubbliche di G. Bush per riconfermare la
naturale struttura del matrimonio eterosessuale
Sentenza Corte Suprema Texas ha negato la condanna per
sodomia a due omos. (26.06.2003)
La nascita a New York della prima scuola media superiore
riservata a giovani omos.
Sito internet olandese per la commercializzazione di gameti a
fini riproduttivi omosessuali
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La confusione dell’informazione mediatica
(II)
2002: annunci unioni omos. tra annunci matrimoniali
del New York Times.
2002, fumetti “The Authority”: casa ed. DC Comics
rende omos. i supereroi (si sposano e adottano un
figlio) (di Mark Millar, reclutato dalla Marvel Comics:
diritti di 3500 fumetti in USA), obiettivi:
Politically correct (abbattimento del pregiudizio,
apprezzamento diversità)
Socialmente utile (“aiuto agli adolescenti ancora a disagio
nella loro sessualità”)
Critiche dalla psicologia: promuovere l’ambivalenza sessuale è
fonte di sofferenza
27
La confusione dell’informazione mediatica
(III)
2002, Washington: coppia di lesbiche sorde fa nascere bimbo
sordo (terapeuticità della medicina? diritto fond. salute?)
Francia, dicembre 2004: legge sull’”Alta Autorità per la Lotta
contro la discriminazione e l’uguaglianza”, con norme contro gli
insulti sessisti ed omofobi, con riferimento alle tendenze sessuali.
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L’opposizione della Commissione Nazionale Consultiva sui
Diritti dell’Uomo ad una legge liberticida (2004)
“E’ l’essere umano in quanto tale e non in ragione
delle sue particolarità che deve essere rispettato e
protetto (…). La segmentazione della difesa dei
diritti umani rimette in causa la loro universalità
e indivisibilità (…) e nuoce all’uguaglianza dei
diritti.”
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