Quattro triangoli equiestesi Problema Sia ABC un triangolo qualsiasi. Costruire sui lati del triangolo, esternamente al triangolo, i quadrati aventi per lati i lati del triangolo, quindi unire i vertici dei tre quadrati individuando l’esagono convesso contenente il triangolo ABC e i tre quadrati. L’esagono è composto dall’unione del triangolo ABC, dai tre quadrati e da altri tre triangoli T1, T2, T3, ciascuno dei quali ha uno dei suoi vertici coincidente con un vertice di ABC. Dimostrare che i triangoli T1, T2, T3, sono equiestesi al triangolo ABC. Soluzione Prima dimostrazione (applicazione della trigonometria) La figura di riferimento è in Figura 1. 1) L’esagono ottenuto congiungendo come indicato i vertici dei quadrati costruiti sui lati del triangolo ABC è formato dall’unione dei quadrati ABED, BCGF, ACHI, con il triangolo di partenza ABC e i triangoli AID, CGH, BEF. Si deve dimostrare che i triangoli ABC, AID, CGH, BEF sono equiestesi. 2) Osserviamo che l’angolo DAI del triangolo esterno AID è supplementare dell’angolo nel vertice A del triangolo ABC. Analogamente, l’angolo EBF del triangolo esterno BEF è Figura 1 supplementare dell’angolo nel vertice B del triangolo ABC. Ancora, l’angolo HCG del triangolo esterno CGH è supplementare dell’angolo nel vertice C del triangolo ABC. 3) Ricordiamo che l’area di un triangolo qualsiasi si può ottenere come il semiprodotto delle misure di due suoi lati per il seno dell’angolo compreso tra gli stessi. In virtù di tale proprietà l’area del triangolo ABC può essere espressa come segue Area( ABC ) 1 1 1 AB AC sen AB BC sen AC BC sen 2 2 2 Considerando ora i tre triangoli esterni AID, CGH, BEF, per la stessa proprietà possiamo scrivere: a) b) 1 1 AD AI sen 180 AB AC sen Area( ABC ) 2 2 1 1 Area( BEF ) BE BF sen 180 AB BC sen Area( ABC ) 2 2 Area( AID) Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 1 c) 1 1 Area(CGH ) CG CH sen 180 BC AC sen Area( ABC ) 2 2 I triangoli AID, BEF, CGH, hanno tutti la stessa area del triangolo ABC, quindi sono equiestesi a quest’ultimo; in definitiva i quattro triangoli ABC, AID, BEF, CGH, sono equiestesi. C.V.D. Di seguito riportiamo le figure corrispondenti nel caso che ABC sia un triangolo rettangolo isoscele, con angolo retto nel vertice C (Figura 2) e nel caso che ABC sia un triangolo rettangolo qualsiasi con angolo retto nel vertice A (Figura 3). Figura 2 Il triangolo ABC è rettangolo isoscele con l’angolo retto nel vertice C. Figura 3 Il triangolo ABC è rettangolo con l’angolo retto nel vertice A. Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 2 Seconda dimostrazione (applicazione di una proprietà dei triangoli sull’equiestensione) Facciamo riferimento alla Figura 4. *** Premessa Ricordiamo la seguente proprietà dei triangoli: 1) “ un triangolo qualsiasi è equiesteso ad un parallelogramma avente per base un lato del triangolo e per altezza metà dell’altezza del triangolo relativa al lato considerato”. Come applicazione della proprietà 1) discende la seguente proprietà per due triangoli qualsiasi: Figura 4 2) “se due triangoli hanno congruenti un lato e le altezze relative al suddetto lato allora sono equiestesi”. Infatti, si possono trasformare i due triangoli nel parallelogramma equiesteso avente come base il lato congruente dei due triangoli considerati e come altezza metà del segmento altezza dei due triangoli relativa al suddetto lato congruente. *** Vogliamo provare che i triangoli ABC, ADI sono equiestesi a) Consideriamo per i vertici A e C rispettivamente le rette q ed s perpendicolari alla retta t del lato AB; sia K l’intersezione di s con t. Tracciamo ancora dal vertice I del quadrato ACHI la retta r perpendicolare alla retta q e sia J il punto di intersezione tra le due rette. b) Confrontiamo i triangoli AJI, AKI, rettangoli rispettivamente in J e K. Osserviamo che i due triangoli hanno congruenti le ipotenuse AI, AC, perché lati dello stesso quadrato; inoltre, gli angoli acuti IAJ, CAK sono complementari dello stesso angolo acuto JAC, perciò sono tra loro congruenti; ciò basta per affermare che i due triangoli AJI, AKC sono congruenti e quindi avranno i lati omologhi IJ, CK congruenti. c) I due triangoli ABC, ADI, hanno congruenti i lati AC e AD e le altezze relative CK, IJ e quindi per la proprietà 2) riportata nella premessa i due triangoli sono equiestesi. C.V.D. Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 3 Osservazione sulla Figura 4 Nella Figura 4 il triangolo ABC è acutangolo; se però il triangolo è rettangolo o ottusangolo la dimostrazione dell’equiestensione dei due triangoli ABC, ADC ha percorsi diversi. Caso in cui ABC sia rettangolo in A (Figura 5) Caso in cui il triangolo ABC sia ottusangolo in A (Figura 6). Figura 5 Il triangolo ABC è rettangolo con l’angolo retto nel vertice A. In questo caso coincidono le rette q ed s, e le rette r e t, nonché i punti J e K con A. I triangoli ABC, ADI sono rettangoli e congruenti, e a maggior ragione sono equiestesi. Per dimostrare che ABC è equiesteso a ciascuno dei triangoli BEF, CGH si predispone la figura così come fatto nella Figura 4 per la dimostrazione dell’equiestensione dei triangoli ABC, ADI. Figura 6 Il triangolo ABC è ottusangolo con l’angolo ottuso nel vertice A. L’altezza CK relativa ad AB è esterna al triangolo. Si confrontano i triangoli rettangoli ACK, AIJ e si prova che sono congruenti perché hanno congruenti le ipotenuse AC, AI e gli angoli acuti CAK, IAJ perché complementari dello stesso angolo IAK. Come conseguenza si conclude che CKIJ. A questo punto si può affermare che sono equiestesi i triangoli ABC, ADI per avere congruenti i lati AB, AD e le altezze relative. Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 4 Equiestensione dei triangoli ABC, BEF e CGH Si consegue la tesi seguendo procedimenti analoghi a quello descritto per la dimostrazione dell’equiestensione dei triangoli ABC, ADI, predisponendo le apposite figure di riferimento. La dimostrazione dell’equiestensione dei triangoli ABC, AID, BEF, CGH, è acquisita. Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 5