La prova svolta di Matematica per il Liceo della

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Nicola De Rosa
maturità 2015
Esame di stato di istruzione secondaria superiore
Indirizzi: Scientifico Comunicazione Opzione Sportiva
Tema di matematica
Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario
PROBLEMA 1
La funzione derivabile
ha, per
, il grafico Γ disegnato in figura 2. Γ presenta
le tangenti orizzontali per x=-1, x=1, x=2. Le aree delle regioni A, B, C e D sono rispettivamente 2,
3, 3 e 1. Sia g(x) una primitiva di f(x) tale che g(3)=-5.
1. Nel caso f(x) fosse esprimibile con un polinomio, quale potrebbe essere il suo grado
minimo? Illustra il ragionamento seguito.
2. Individua i valori di
, per cui g(x) ha un massimo relativo e determina i valori di
x per i quali g(x) volge la concavità verso l’alto.
3. Calcola g(0) e, se esiste, il
.
4. Sia
, determina il valore di
1
.
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SVOLGIMENTO a cura di Nicola De Rosa
1. Il grado di f (x) nell’ipotesi che sia una funzione polinomiale è almeno quarto. Infatti ha tre
punti a tangente orizzontale, dunque la sua derivata deve annullarsi in tre punti e quindi è un
polinomio di grado non inferiore al terzo. A conferma, una retta opportunamente scelta interseca il
grafico della curva  in quattro punti.
2. La primitiva g (x) ha monotonia stabilita dal segno di f (x) secondo il seguente schema:
-3
-2
-1
0
1
2
3
segno di f (x)
monotonia di g (x)
quindi g (x) ha un massimo relativo in x  0 (gli altri due zeri di corrispondono ad un minimo in
x  2 ed un flesso a tangente orizzontale in x  2 ).
Il verso della concavità di g (x) è fissato dal segno di g ( x)  f ( x) ; in particolare, la concavità è
verso l’alto dove f (x) è positiva, quindi dove f (x) è crescente. Dal grafico si desume che ciò
avviene negli intervalli  3,1 e 1,2 .
x
3. Detta g 0 ( x) la primitiva di f (x) che si annulla per x  3 , ovvero: g 0 ( x)   f (t )dt , la
3
funzione richiesta g (x) è data da: g ( x)  g 0 ( x)  K , con K opportuna costante.
Dai dati forniti sulle aree delle regioni e dal segno degli integrali definiti corrispondenti si trova:
g 0 (3)  2  3  3  1  3 , per cui dalla richiesta che sia: g (3)  5 si ottiene:
x
 5  3  K  K  2 , quindi è: g ( x)   f (t )dt  2 .
3
0
Di conseguenza: g (0)   f (t )dt  2  3  2  1 ;
3
il limite richiesto si calcola con la regola di De L’Hopital:
1  g ( x) ( H )
g ( x)
f ( x)
 lim
 lim
0,
x0
x0
x0
2x
2
2
lim
dove si è sfruttato il fatto che g ( x)  f ( x) e che dal grafico di  risulta f (0)  0 .
4. Si ha:
1

2
1

1
2
h( x)dx 
h( x)dx  3 f (2 x  1)dx ; con la sostituzione:
2
3 3
3
9
f ( z )dz  (2  3  3  1)   .


3
2
2
2
2
1
z  2 x  1  dx  dz
2
si ha:
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PROBLEMA 2
Assegnate le funzioni reali f x   ln x  e g x   e x 2 , e indicati con F e G i loro grafici in un
riferimento cartesiano Oxy:
1. Stabilisci dominio e codominio delle funzioni f e g, e traccia quindi i grafici delle funzioni
ax   f g x  e bx   g  f x  ;
2. determina l’equazione della retta , tangente a F nel suo punto di ascissa e 2 . Stabilisci inoltre se
esiste una retta s, parallela a r, che sia tangente a G;
3. determina l’equazione della retta , parallela alla bisettrice del primo quadrante, che sia tangente
a F. Dimostra che risulta essere tangente anche a G;
4. detta A la regione piana finita delimitata dall’asse , dalla retta di equazione
=
− 1 e dal
grafico G, calcola l’area di A e il volume del solido generato ruotando A intorno all’asse .
3
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SVOLGIMENTO
La funzione f x   ln x  da dominio D f  0, e codominio C f  R .
La funzione g x   e x 2 da dominio Dg  R e codominio C g  0, .
Di seguito i grafici nello stesso riferimento cartesiano:
Punto 1
Si ha
 
ax   f g x   ln e x2  x  2
bx   g  f x   e ln  x 2  e ln x   e 2  x  e 2 con x  0
4
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Punto 2
La
retta
 
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tangente

f x   ln x 
a

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in
e ,2
2
ha
equazione

r : y  f ' e 2 x  e 2  2  e 2 x  e 2  2  x  e 2  1 .
La retta s parallela ad r ha equazione s : y  e 2 x  q . Per essere tangente a G deve essere
2
x 2
2


 x  2  2
x  0
 g ' x   e
e  e
ovvero e x2  e 2  x  0

  x 2


 x 2
2
2
2
2

 g x   e x  q 
e  e x  q e  e x  q q  e


pertanto s : y  e 2 x  e 2 e il punto di tangenza è 0, e 2 .
Punto 3
La retta parallela alla bisettrice del primo e terzo quadrante ha equazione t : y  x  q . Essa è
tangente ad f x   ln x  se f ' x  
1
 1  x  1 pertanto il punto di tangenza è B= 1,0 e la retta
x
è t : y  x 1.
La
retta
t : y  x 1
è
tangente
anche
a
g x   e x 2
x 2

x  2  0
 g ' x   1
x  2
e  1
  x 2
  x2

pertanto il punto di tangenza è A=(2,1).

 g x   x  1 
e  x  1 e  x  1 1  1
5
se
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Punto 4
La regione A è di seguito raffigurata.
L’area della regione A è pari a:
 e
2
0
x 2

x  12   1  1    e 2  1   1  e 2
 x  1 dx  e x 2 

 


2 0  2  
2

2

6
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Il volume del solido dato dalla rotazione di A attorno all’asse delle ordinate è dato dal volume del
cono con raggio di base 2 ed altezza 2 cui va sottratta il volume del solido generato dalla rotazione
di g x   e x 2 attorno all’asse delle ordinate.
Il volume del cono con raggio di base 2 ed altezza 2 è pari a
8
.
3


Invertendo la funzione g x   e x 2 , si ha x  ln  y   2 nell’intervallo e 2 ,1 ; il volume del solido
generato dalla rotazione di g x   e x 2 attorno all’asse delle ordinate è pari a

2
1
2
2
 ln  y   2 dy    ln  y   4 ln  y   4dy    ln  y dy    4 ln  y dy   4 ye
e
1
1
1
1
2
2
2
2

  y ln
e
   4 y ln  y   4 y
 y   2 y ln  y   2 y   2  4e  4e
  y ln  y   2 y ln  y   2 y
2
2
1
e
1
e2
e2
1
2
e 2
2
e
  4 y 


8
2
  2 1  e 2    2e 2
3
3
7


 2e  2  2 1  e  2
Il volume finale è

1
e2

2

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QUESTIONARIO
1. Determinare l’espressione analitica della funzione y=f(x) sapendo che la retta y=-2x+5 è
tangente al grafico di f nel secondo quadrante e che f’(x)=-2x2+6.
2. Dimostrare che il volume del tronco di cono è espresso dalla formula:
,
dove R e r sono i raggi e h l’altezza.
 n  1
 n  1
  21

3. Risolvere l’equazione: 5
 5 
 4 
4. Un solido ha per base la regione R del piano cartesiano compresa tra il grafico della
1
funzione y  2
e l’asse delle x nell’intervallo [0, 3]. Per ogni punto P di R, di ascissa x,
x 1
l’intersezione del solido col piano passante per P e ortogonale all’asse delle x è un rettangolo
di altezza 3x. Calcolare il volume del solido.
5. Calcolare lim 3x  5  3x  2
x 


6. Sia f la funzione, definita per tutti gli x reali, da
,
determinare il minimo di f.
7. Detta A(n) l’area del poligono regolare di n lati inscritto in un cerchio C di raggio r,
verificare che
e calcolarne il limite per
.
8. I lati di un triangolo misurano, rispettivamente, 6 cm, 6 cm e 5 cm. Preso a caso un punto P
all’interno del triangolo, qual è la probabilità che P disti più di 2 cm da tutti i tre vertici del
triangolo?
9. Data la funzione
determinare il parametro k in modo che nell’intervallo [0,2] sia applicabile il teorema di
Lagrange e trovare il punto in cui la tesi del teorema assicura l’esistenza.
10. Il grafico della funzione
divide in due porzioni il rettangolo
ABCD avente vertici A(1,0), B(4,0), C(4,2) e D(1,2). Calcolare il rapporto tra le aree delle
due porzioni.
8
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SVOLGIMENTO
2
1. Integrando si ottiene: f ( x)   (2 x 2  6)dx   x 3  6 x  C ;
3
la condizione di tangenza con la retta data impone che sia: f ( x)  m in un punto del II quadrante,
da cui:  2 x 2  6  2  x 2  4  x  2 (la soluzione positiva è da scartare);
il punto di ascissa  2 sulla retta ha ordinata: y  2(2)  5  9 ; il punto (2,9) appartiene alla
2
47
curva y  f (x) se: 9   (8)  6(2)  C , da cui: C 
.
3
3
2
47
La funzione richiesta pertanto è: f ( x)   x 3  6 x 
.
3
3

y
2. Consideriamo il tronco come il solido generato dalla
rotazione del trapezio delimitato dal segmento e dall’asse x
R
in figura intorno all’asse x .
r
La retta passante per i punti (0, r ) ed (h, R) ha equazione:
x
h
Rr
y
x  r ; il volume si calcola con:
h
h
h R  r
Rr
Rr

x  r  dz 
dx
V    y 2 dx   
x  r  dx , che con la sostituzione: z 
0
0
h
h
 h

h R 2
 h
 h
z dz 
(R3  r 3 ) 
( R  r )( R 2  Rr  r 2 ) , da cui l’asserto.
diventa: V  

r
Rr
3 Rr
3 Rr
2

n  1  5 n  4

 n 5.
3. Innanzitutto per avere senso l’equazione deve aversi 
n  1  4 n  5
Risolvendo l’equazione si ha:
n  1!  21 n  1!  n  1!n  n  1  21 n  1! 
5!n  4!
4!n  5!
4!n  5!n  4
4!n  5!
n6
n  n  1

 21  n 2  20n  84  0  n  10  4
n  14
n  4
5
entrambi accettabili in quanto soddisfano la condizione n  5 .

9
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4.
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S x  
Una sezione del solido ha area
3
3
V   S x dx  
0
0
2
 


3x  5  3x  2  lim
3x
3
dx  ln x 2  1
2
x 1
3
0

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3x
x 1
2
pertanto il volume è pari a
3
ln 10 .
2
5. Si ha:
lim
x  
 lim
x  


3x  5  3x  2
3x  5  3x  2

3x  5  3x  2
x  
  lim 
x  


3x  5  3x  2

3x  5  3x  2
7
7

0

3x  5  3x  2



6. La funzione è un polinomio di secondo grado; il suo termine in x 2 ha evidentemente
coefficiente positivo ( a  5 ) , quindi il grafico corrispondente è quello di una parabola a concavità
verso l’alto.
x  6  x
Si verifica facilmente (operando la sostituzione: 
) che l’equazione y  f (x) è
y  y
invariante per simmetria rispetto alla retta x  3 , che pertanto rappresenta l’asse di simmetria della
parabola, ove quindi si trova il vertice che è il punto di minimo richiesto, ed è: f (3)  10 .

7. Il poligono è l’unione di n triangoli isosceli di lato obliquo r ed angolo al vertice
di ciascuno di questi vale:
2
. L’area
n
1 2
2
1
2
r sin
; l’intero poligono ha area: nr 2 sin
.
2
n
2
n
1 2
2
2
nr sin
con la sostituzione: x 
diventa:
n 2
n
n
1 2
sin x
sin x
lim r 2
sin x  lim r 2
 r 2 , avendo fatto uso del limite notevole: lim
 1.
x

0
x0 2
x

0
x
x
x
Il limite: lim

10
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8. La somma dei tre settori circolari equivale a un settore
circolare di ampiezza 180° pertanto la sua area sarà S A B C 
1
   r 2  2 .
2
A
2
119
5
Il trinagolo ha altezza h  6    
pertanto la sua area è
2
2
2
5 119
.
4
La probabilità richiesta vale:
S ABC 
B
C
5 119
 2
8
4
 1
 0.539  54% .
5 119
5 119
4

S
 S A B  C
p  ABC

S ABC
9. Le ipotesi del teorema di Lagrange richiedono continuità in 0,2 e derivabilità in
0,2 .
Per la continuità dev’essere: lim f ( x)  lim f ( x)  f (1)  lim x 3  lim ( x 2  kx  k )  1 , da cui:
x1
x1
x1
x1
1  1  k  k  1 , il che è vero per k   .
Per la derivabilità: lim f ( x)  lim f ( x)  lim 3x 2  lim (2 x  k )  3  2  k
x1
x1
x1
x1
da cui:
k  1 .
3

se 0  x 1
x
Pertanto è: f ( x)   2
.

x  x 1 s e 1  x  2
L’ascissa x0 prevista dal teorema è quella per cui: f ( x0 ) 
f (2)  f (0)
f (2)  f (0) 5
 .
, dove:
20
20
2
Prendendo la derivata del primo tratto di funzione, si ottiene: 3x 2 
accettabile soltanto la soluzione
x0  
5
5
 x
di cui è
2
6
5
; operando in modo analogo sul secondo tratto, si
6
5
3
 x  , non accettabile in quanto non compresa nell’intervallo ]1,2] .
2
4

10. L’area del rettangolo vale 6; di questo, la parte compresa tra la curva assegnata e l’asse delle
ascisse ha area data da:
trova: 2 x  1 

4
1
4
14 4
2
14
x dx  x x 
; la rimanente parte di rettangolo ha dunque area: 6   ed il rapporto
3 3
3
3
1
richiesto vale pertanto
7
.
2
11