Una sbarretta omogenea di massa m=300 g e lunga L è incernierata, senza attrito, a un estremo O. Una molla ideale di costante elastica k=110 N/m, fissata per un estremo al soffitto e per l’altro estremo agganciata alla sbarretta nel punto P, distante 2L/3 dall’estremo O, mantiene la sbarra orizzontale in posizione di equilibrio. 1) Sapendo che D=90,0 cm è la distanza fra il soffitto ed il piano orizzontale passante per O, determinare la lunghezza a riposo della molla. 2) Supponendo di spostare la sbarra dalla posizione di equilibrio imprimendole, al tempo t=0, la velocità angolare π(π‘ = 0) = Μ −1.55 π −1 (rotazione oraria) si determini l'equazione del moto ed il periodo delle piccole oscillazioni verticali della sbarretta. D Soluzione Le forze attive sulla sbarretta sono la forza elastica dovuta alla molla, la forza peso e la reazione del vincolo in O. 1) Calcolando i momenti delle forze rispetto al punto O l’equilibrio in posizione orizzontale della sbarretta è garantito dal fatto che si annulla la somma dei momenti della forza peso e della forza elastica. In tali condizioni la molla è elongata di una quantita’ Δyeq=D-D0 , avendo indicato con D0 la lunghezza a riposo della molla. Possiamo quindi scrivere L/2 mg = 2/3 L k Δyeq ; da cio’ si ricava k (D-D0) = ¾ mg da cui D0= D- 3mg/(4k) = 88,0 cm. (1) 2) Lasciando la sbarretta libera di muoversi dopo averle fatto subire un piccolo spostamento verticale il sistema inizia ad oscillare. Tale spostamento comporta un ulteriore allungamento y della molla. Utilizzando la seconda equazione cardinale della meccanica per i sistemi rigidi possiamo scrivere: mg L/2 – 2/3 L k (Δyeq + y) = IO dω/dt dove IO = mL2/3. Tenendo conto della (1) otteniamo mg L/2 – 2/3 L ¾ mg - 2/3 L k y = IO dω/dt , cioè -2/3 L k y = IO dω/dt (2) Detto θ l’angolo formato dalla sbarretta con l’orizzontale, per piccole deformazioni verticali della molla possiamo scrivere y ≈ 2/3 L θ ed ancora ω = dθ / dt. Sostituendo quindi nella (2) otteniamo -4/9 L2 k θ = mL2/3 d2θ/dt2 e quindi semplificando: d2θ/dt2 + 4/3 k/m θ = 0. Il moto della sbarretta sara’ quindi un moto oscillatorio attorno alla posizione orizzontale con 4π pulsazione ω = √3π = 22.1 s-1 periodo π = 2π ω 3π = 2π√ 4π = 0.284 s. θ(t) = Acos(ωt + φ). L'ampiezza di oscillazione A e la fase φ si possono determinare conoscendo posizione e velocità angolare per t=0: π θ(t = 0) = 0 = Acos(φ) da cui φ = 2 θΜ(t = 0) = 0 = −Aωsin(φ) = −1.55 = −Aω da cui A=1.55/22.1=7.01ο10-2 = 4 gradi La legge del moto è quindi 4π θ(t) = 7.01 β 10−2 sin(√3π t). Possiamo risolvere il problema anche utilizzando la conservazione della Energia Meccanica, valida nel caso in esame visto che forza peso e forza elastica costituiscono campi di forze conservativi: Upeso+Uelastica+K = cost Definiamo Upeso ed Uelastica rispettivamente l'energia potenziale relativa alla forza peso ed a quella elastica e K l'energia cinetica. Se assumiamo la quota del c.m. della sbarra orizzontale come riferimento per l'energia potenziale della forza peso, quando la sbarra forma un generico angolo ο± con 1 1 2 l'orizzontale (come in figura) abbiamo ππππ π = −ππ 2 πΏπ ππθ, πππππ π‘πππ = 2 π(Δπ¦ππ + 3 πΏπ ππθ)2 . 1 L'energia cinetica di rotazione attorno all'asse orizzontale passante per O e' data da πΎ = 2 πΌπ π2 dove 1 πΌπ = 3 ππΏ2 e π = ππ ππ‘ meccanica totale si ha: è la velocità angolare istantanea. Invocando la conservazione dell'energia π ππ‘ 1 1 2 1 (−ππ 2 πΏπ ππθ + 2 π(Δπ¦ππ + 3 πΏπ ππθ)2 + 6 ππΏ2 πΜ 2 ) = 0. Con l'approssimazione di piccole oscillazioni (π ππθ~θ) possiamo scrivere: π 1 1 2 1 πππΏ 2 2 1 (−ππ πΏθ + π(Δπ¦ππ + πΏθ)2 + ππΏ2 πΜ 2 ) = − πΜ + ππΏ (Δπ¦ππ + πΏθ) πΜ + ππΏ2 πΜπΜ = 0 ππ‘ 2 2 3 6 2 3 3 3 escludendo la soluzione triviale con πΜ = 0 otteniamo − πππΏ 2 2 2 1 + 3 πΎπΏ (Δπ¦ππ + 3 πΏθ) + 3 ππΏ2 πΜ = 0 da cui otteniamo: 1 4 πππΏ 2 2 Μ 2 ππΏ π + ππΏ θ = − ππΏΔπ¦ππ . Ricordando ora che 3 9 2 3 πππΏ 2 2 = 3 ππΏΔπ¦ππ esprime la condizione di equilibrio fra il momento della forza peso ed il momento della forza elastica nella posizione in cui la sbarra è orizzontale abbiamo: 1 2 4 4 ππΏ πΜ + ππΏ2 θ = ππΜ + πθ = 0 3 9 3 esattamente come trovato in precedenza.