La pubblicità in Internet rientra nella categoria dei nuovi media e sfrutta la capacità del Web di raggiungere una quantità notevole di persone, essa assume un ruolo determinante sia per le imprese, le quali possono raggiungere facilmente un vasto pubblico (ma anche selezionato nei casi della newsletter) con costi inferiori rispetto ai mezzi tradizionali (nel caso ad esempio della pubblicità in tv); sia per i gestori dei siti web in quanto la pubblicità rappresenta la principale fonte di guadagno essendo la maggior parte dei servizi offerti gratuitamente. Uno dei vantaggi principali della pubblicità su Internet è quello della tracciabilità dei risultati, ovvero dell'effetto che ha sul pubblico: questo avviene grazie agli adserver che nel caso dei banner ne misurano da una parte il numero delle visualizzazioni e dall'altra il numero effettivo di click degli utenti. Il CTR (Click-through rate) è il rapporto tra i click e il numero di visualizzazioni del banner ed è un importante indicatore dell'efficacia della pubblicità su Internet. Nel vasto campo della pubblicità si possono distinguere varie tipologie di essa: dalla pubblicità d’assalto, a quella assertiva, a quella interna ed periferica; in realtà a questa classificazione va aggiunta una seconda ramificazione costituita da: banner, link sponsorizzati, finestre intermedie, pubblicità attraverso comunicato stampa, pubblicità via email o attraverso i social media come Facebook, Twitter e via discorrendo. Una delle pubblicità che più mi colpiscono è lo SPAM, mi colpisce così tanto proprio perché io posseggo un blog e mi è capitato spesso di essere o vittima di spam altrui o di farlo a mio volta, per cui questo progetto sarà interamente dedicato a questa categoria pubblicitaria: dalla storia, alla definizione, alla classificazione fino ad arrivare a dati conclusivi che ne spiegano il fenomeno e le relative conseguenze, ricerche nel campo effettuate dalla sottoscritta. DEFINIZIONE: Lo spamming, detto anche fare spam o spammare, è l'invio di messaggi pubblicitari indesiderati (generalmente commerciali) ed può essere attuato attraverso qualunque sistema di comunicazione, ma il più usato è Internet, attraverso messaggi di posta elettronica, chat, tag board, forum, Facebook e altri servizi di rete sociale. STORIA: Il termine trae origine da uno sketch comico del Monty Python's Flying Circus ambientato in un locale nel quale ogni pietanza proposta dalla cameriera era a base di Spam (un tipo di carne in scatola), man mano che lo sketch avanza, l'insistenza della cameriera nel proporre piatti con Spam («uova e Spam, uova pancetta e Spam, salsicce e Spam» e così via) si contrappone alla riluttanza del cliente per questo alimento, il tutto in un crescendo di un coro inneggiante allo Spam da parte di alcune persone sedute nel locale. I Monty Python prendono in giro la carne in scatola Spam per l'assidua pubblicità che la marca era solita condurre; nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, questo alimento costava poco ed era parte integrante della dieta della famiglia tipica inglese, specialmente nella prima colazione per l'English breakfast. Attraverso una ricerca approfondita in internet è stato possibile ritrovare il video in questione ed infatti riporto qui il link: https://www.youtube.com/watch?v=ELGApKx5RO8 OBIETTIVO: Il principale scopo dello spamming è la pubblicità, il cui oggetto può andare dalle più comuni offerte commerciali a proposte di vendita di materiale pornografico o illegale, come software pirata e farmaci senza prescrizione medica, da discutibili progetti finanziari a veri e propri tentativi di truffa. Uno spammer, cioè l'individuo autore dei messaggi spam, invia messaggi identici (o con qualche personalizzazione) a migliaia di indirizzi e-mail. Questi indirizzi sono spesso raccolti in maniera automatica dalla rete (articoli di Usenet, pagine web) mediante spambot (è un programma sviluppato per la raccolta di una serie di indirizzi e-mail da Internet allo scopo di realizzare liste di indirizzi per la trasmissione di messaggi di posta indesiderata) ed appositi programmi, ottenuti da database o semplicemente indovinati usando liste di nomi comuni. CANALI DI SPAM: L’attività dello spamming può essere esercita secondo varie modalità come via email, sms, tramite social network o interposta. SPAM VIA EMAIL: A molti di noi sarà capitato di ricevere posta indesiderata, pubblicità, inviti, diete, sponsorizzazioni a serate o convegni, proposte d’acquisto e via discorrendo, la maggior parte delle volte ci saremmo anche chiesti “Perché ricevo questo materiale che non ho esplicitamente richiesto?” tutto ciò avviene tramite un preciso metodo (studiato) : 1. Prima di tutto diciamo per correttezza informativa che gli indirizzi validi di utenti attivi sono un bene prezioso per gli spammer che se li procurano in vari modi. 2. acquistando liste di indirizzi da imprese specializzate nella raccolta di indirizzi o nella rivendita dei loro dati sui clienti o di quelli di altri spammer; 3. frugando in Internet con l'ausilio di particolari software, i cosiddetti Harvester in grado di filtrare indirizzi e-mail dalle liste di partecipanti di vari servizi on line come ad esempio fori, news group e chat; 4. generando indirizzi attraverso la combinazione casuale di nomi e cognomi comuni; 5. rubando dati dei clienti dalle banche dati di altre aziende. COME DIFENDERSI DALLO SPAM VIA EMAIL? Bloccare lo spam è molto importante per evitare la ricezione di email non richieste da parte di siti internet o utenti quindi ecco qui di seguito una lista di azioni da eseguire se anche voi presentate lo stesso problema: 1. fate in modo che il vostro indirizzo di posta non finisca in mano agli spammer (coloro che fanno spam) 2. non inserite il vostro indirizzo di posta elettronica all’interno del vostro sito o blog (gli spambot potrebbero trovarlo e iniziare ad inviare email indesiderate) 3. non rispondete a email indesiderate (per difendersi dallo spam è indispensabile non rispondere ad una email spam) 4. create un indirizzo email complesso con un nome utente lungo almeno dieci caratteri (fattore molto importante per non ricevere spam) 5. utilizzate filtri anti spam quando è possibile. LO SPAM ATTRAVERSO INTERPOSTA PERSONALE: Si intende di solito l'invio di Email commerciali ad alcuni destinatari conosciuti e magari regolarmente iscritti ad una newsletter dello spammer invitandoli a far conoscere una certa promozione ad uno o più persone conosciute dall'ingenuo destinatario, invogliandolo magari con qualche piccolo compenso. Grazie a questo sistema sarà l'ingenuo destinatario a "spammare" altre caselle di posta di suoi conoscenti e quindi coprendo colui che c'è dietro e che guadagnerà da questo comportamento. I COSTI: La stampa e i costi postali di questa corrispondenza sono pagati dal mittente - nel caso dello spam, il server del destinatario paga i costi maggiori, in termini di banda, tempo di elaborazione e spazio per immagazzinamento. Gli spammer usano spesso abbonamenti gratis, in modo tale che i loro costi siano veramente minimi. Per questa ricaduta di costi sul destinatario, molti considerano questo un furto o un equivalente di crimine. Siccome questa pratica è proibita dagli ISP, gli spammer spesso cercano e usano sistemi vulnerabili come gli open mail relay e server proxy aperti. Essi abusano anche di risorse messe a disposizione per la libera espressione su internet, come remailer anonimi. Come risultato, molte di queste risorse sono state disattivate, negando la loro utilità agli utenti legittimi. Molti utenti sono infastiditi dallo spam perché allunga i tempi che usano per leggere i loro messaggi di e-mail. Per difendersi dallo spam, anche in questo caso, esistono sistemi di filtraggio appositamente creati per questa tipologia di problemi legati alla pubblicità indesiderata, è presente un certo numero di servizi e software, che spesso sono chiamati antispam, e che i server e-mail e gli utenti possono utilizzare per ridurre il carico di spam sui loro sistemi e caselle di posta. Alcuni di questi contano sul rifiuto dei messaggi provenienti dai server conosciuti come spammer. Altri analizzano in modo automatico il contenuto dei messaggi e-mail ed eliminano o spostano in una cartella speciale quelli che somigliano a spam. Questi due approcci al problema sono talvolta definiti come bloccaggio e filtraggio. Ognuna delle tecniche ha i suoi difensori e vantaggi; mentre entrambe riducono l'ammontare di spam inviata alle caselle postali degli utenti, il bloccaggio permette di ridurre la banda sprecata, rifiutando i messaggi prima che siano trasmessi al server dell'utente. Il filtraggio tende ad essere una soluzione più accurata, poiché può esaminare tutti i dettagli del messaggio. Molti sistemi di filtraggio si avvantaggiano delle tecniche di apprendimento del software, che permette di aumentare la propria accuratezza rispetto al sistema manuale. Alcuni trovano questa tecnica troppo invadente nei riguardi della privacy, e molti amministratori preferiscono bloccare i messaggi che provengono dai server tolleranti nei confronti degli spammer. Da qualche tempo stanno crescendo vari sistemi di filtraggio che uniscono più tecniche di riconoscimento dello spam, in modo da un lato minimizzare il rischio di falsi positivi (ovvero email regolari scambiate erroneamente per spam), dall'altro per aumentare l'efficienza del filtraggio. Si può quindi pensare di combinare il filtraggio per DNSBL1 con quello euristico e statistico, come alcuni programmi iniziano a prevedere, e fare così in modo di unire i pregi di ogni metodo di filtraggio e contemporaneamente ridurre i rischi grazie ai controlli multipli. SPAMMING VIA SMS: Questa tipologia di spamming è meno usata rispetto lo spamming praticato via email, ma effettuando una ricerca è possibile trovare nel web questi pochi dati: 1. messaggi pubblicitari vengono inviati in massa in maniera aleatoria a intere serie di numeri (079, 078, 076). 2. Il vostro numero di cellulare può essere stato ottenuto, quando avete risposto a questionari o partecipato a un gioco o un concorso. Tuttavia in termini di privacy l’Italia, come sempre, è negli ultimi posti ed infatti per esempio in Svizzera è vietato Una specifica tecnica di bloccaggio comprende le DNSBL (DNS-based blackhole lists), nella quale un server pubblica liste di indirizzi ip, in modo che un server di posta possa essere facilmente impostato per rifiutare la posta che proviene da questi indirizzi. Ci sono diverse liste di DNSBL, che hanno politiche diverse: alcune liste contengono server che emettono spam, altre contengono open mail relay, altre elencano gli ISP che supportano lo spam. 1 falsificare il mittente di un invio pubblicitario di massa per evitare di ricevere messaggi d'errore e reclami. È altrettanto vietato sfruttare i computer di terzi ignari per occultare gli elementi d'indirizzo utilizzati dallo spammer mostrando invece quelli del terzo innocente o un indirizzo inesistente. COME PROTEGGERSI DALLO SPAM VIA SMS: 1. Non chiamate nessun numero trasmessovi via spam SMS e cancellate immediatamente l'SMS, se non volete presentarlo come prova in caso di ricorso. 2. Abbonatevi unicamente a un determinato servizio se conoscete la tariffa in vigore e il codice per la disattivazione di tale servizio. 3. Se ricevete ripetutamente spam SMS, vogliate informarne la hotline del vostro operatore mobile, precisando il contenuto e il numero o il nome del mittente. 4. Non rispondete mai agli spam SMS per manifestare il vostro sdegno direttamente comunicate l'accaduto al vostro operatore mobile. SPAM VIA SMS E NUMERI BREVI: Determinati spam SMS vi sollecitano a inviare una parola (ad es. CHAT) a un numero breve da tre a cinque cifre per abbonarvi a un servizio a valore aggiunto. Un tale servizio può comportare costi elevati. I fornitori di servizi di telecomunicazione devono offrire gratuitamente ai loro clienti set di bloccaggio che impediscono l'accesso ai servizi a valore aggiunto offerti tramite numeri 090x, SMS e MMS. Tuttavia, il blocco non filtra tutti gli spam SMS. LA MIA PERSONALE RICERCA PER SCOPRIRE I NUMERI CHE INTERESSANO LE VARIE FORME DI SPAM. L’argomento SPAM è un topic molto interessante perché riguarda la nostra quotidianità ma spesso non lo notiamo perché fatto in maniera sottile, quasi impercettibile; per il mio progetto ho pensato di effettuare PERSONALMENTE un questionario su COME LE PERSONE RECEPISCONO LO SPAM attraverso social media, sms ed email; il campione da me analizzato è stato di 100 utenti (per ogni singolo questionario) con età compresa tra i 20 e i 50 anni. PRIMO QUESTIONARIO 1 Sai cos'è lo SPAM? # Risposta Risposte Rapporto No 3 3,00 % Sì, ne ho già sentito parlare. 92 92,00 % Tendenzialmente non mi interesso. 5 5,00 % Quando ricevi messaggi pubblicitari da parte di amici, parenti a partecipare ad eventi o serate, attraverso social media, come recepisci lo SPAM? # Risposta Risposte Rapporto è noioso 18 18,00 % è divertente 8 8,00 % lo evito 43 43,00 % è indifferente 31 31,00 % Con quanta frequenza ricevi lo SPAM (inviti ad eventi, feste, serate, manifestazioni, incontri) attraverso i social media? # Risposta Risposte Rapporto una volta al giorno 22 22,00 % più volte al giorno 69 69,00 % una volta a settimana 6 6,00 % una volta al mese 2 2,00 % Mai 1 1,00 % PRIMA ANALISI: Con questi dati alla mano è possibile rendersi conto che TUTTI NOI siamo vittime dello spam, volontariamente o involontariamente ed infatti fuori esce che alla domanda “Sai cos’è lo SPAM” : il 92% degli intervistati, con fascia d’età tra i 20 ed i 50 anni sanno già cos’è lo spam, rispetto al 3% che dichiara di non saperne nulla, mentre il 5% dichiara che tendenzialmente lo evita direttamente. Alla domanda “Come recepisci lo spam” il 43% degli intervistati ha dichiarato che lo evita, per il 31% è indifferente, il 18% dichiarano che lo spam è percepito in modo noioso ed il restante 8% lo percepisce in modo divertente. La terza domanda domandava loro con quale frequenza ricevessero lo spam e gli intervistati hanno dichiarato che: il 69% riceve spam più volte al giorno, il 6% una volta alla settimana, il 2% una volta al mese ed l’1% non riceve mai SPAM. PRIMA RIFLESSIONE: La prima osservazione che mi sovviene guardando questi dati è che ognuno di noi è tartassato con una certa frequenza da pubblicità, in questo caso non gradita, come lo SPAM, ed lo stato d’animo più diffuso è costituito dal 43% che lo evita direttamente, senza nessun cambiamento di umore o senza apportare nessuna modifica all’interno del proprio PC; la frequenza dello spam è molto importante perché è un chiaro campanello d’allarme che ci fa dedurre l’assidua presenza dello spam nella nostra quotidianità, per l’appunto il 69%, praticamente NUMERI CHE PARLANO DA SE. Il secondo questionario che ho effettuato ha come oggetto principale la ricezione di SPAM via email, il campione analizzato è di 100 utenti, con fascia d’età compresa tra i 20 ed i 50 anni. SECONDO QUESTIONARIO: Ricevi SPAM nella tua casella email? # Risposta Risposte Rapporto Sì 61 61,00 % NO 19 19,00 % # Risposta Risposte Rapporto Sempre 12 12,00 % Mai 1 1,00 % non ne posso più 7 7,00 % Con quanta frequenza ricevi la pubblicità aggressiva (spam) via email? Risposta Risposte Rapporto Una volta al giorno 22 22,00 % Più volte al giorno 40 40,00 % Una volta a settimana 11 11,00 % Più volte a settimana 18 18,00 % Mai 9,00 % 9 Sai come difenderti dallo spam? # Risposta Risposte Rapporto Sì 12 12,00 % NO 65 65,00 % Vorrei saperlo 21 21,00 % Non ne ho bisogno 2 2,00 % Pensi che lo SPAM via e-mail sia positivo o negativo? # Risposta Risposte Rapporto Positivo 15 15,00 % Negativo 60 60,00 % Non saprei 25 25,00 % SECONDA ANALISI: Con questo secondo questionario si ha la conferma che tutti PROPRIO TUTTI ricevono pubblicità spam continuamente, spesso o raramente soprattutto per quanto riguarda la ricezione di pubblicità via email, infatti è dimostrato che, secondo i dati da me raccolti e analizzati alla domanda “ricevi spam via email?” : il 61% degli utenti riceve spam via email, contro il 19% che fortunatamente (per loro) non ne ricevono proprio, il 12% riceve sempre pubblicità, il 7% non ne può più contro l’1% che non ne riceve proprio. La seconda domanda del questionario chiedeva agli utenti quale fosse la frequenza di ricezione dello stesso spam (via email) ed il 40% degli intervistati ha dichiarato che ricevono spam più volte al giorno, il 22% una volta al giorno, l’11% una volta a settimana, il 18% più volte a settimana e il 9%, invece, non ricevono mai spam via email. La terza domanda chiedeva se gli utenti fossero in grado di difendersi dallo spam ed ecco cos’è uscito fuori: il 65% non sa come difendersi, il 12% ha risposto positivamente, il 21% vorrebbe saperlo mentre il 2%, una minima parte, ha dichiarato di non averne bisogno. Il quarto ed ultimo quesito per quanto riguarda lo spam via email chiedeva agli utenti se questa tipologia di pubblicità fosse positiva o negativa ed il 60% di loro ha dichiarato NEGATIVO, il 15% positivo mentre il 25% non ha un parere preciso a tal proposito. SECONDA RIFLESSIONE: Ciò che fuori esce da questi dati è palesemente la presenza di spam via email nella nostra quotidianità, da una volta al giorno a più volte al giorno, a più volte in settimana; un dato eclatante se pensiamo che la mail è usata per lavoro, per scambiare confidenze o materiale didattico/professionale quindi da dove viene tutto questo SPAM? Semplice: è frutto di nostre ricerche nel web che, poi, salvate nei motori di ricerca, tracceranno un identikit della nostra “persona virtuale” ed quasi spontaneamente riceveremo pubblicità attinenti alle nostre, appunto, ricerche. Molti di noi, la maggior parte, non capisce come gestire la faccenda, infatti il 65% degli utenti a dichiarato di non saper difendersi da tale aggressione virtuale, il 12%, invece, si difende, il 21% vorrebbe sapere un metodo di difesa ed il 2%, probabilmente utenti più esperti, sanno come difendersi quindi non ne hanno bisogno. TERZO QUESTIONARIO Il TERZO QUESTIONARIO effettuato su un campione di 100 utenti, con età compresa tra i 20 ed i 50 anni, ha come protagonista lo SPAM ATTRAVERSO GLI SMS. Ricevi SPAM via sms? # Risposta Risposte Rapporto Sì 35 35,00 % NO 65 65,00 % Risposte Rapporto Con quale frequenza ricevi SPAM via sms? # Risposta # Risposta Risposte Rapporto Una volta al giorno 7 7,00 % Una volta a settimana 30 30,00 % Una volta al mese 28 28,00 % Mai 35 35,00 % Risposte Rapporto Positivo 25 25,00 % Negativo 50 50,00 % Non saprei 25 25,00 % Pensi che lo SPAM via sms sia positivo o negativo? # Risposta Quale azienda ti tartassa con più frequenza? # Risposta Infostrada Vodafone TERZA ANALISI: Chiudiamo il lavoro con il questionario conoscitivo riguardo lo SPAM via sms che, anche dando un’occhiata furtiva, si capisce sin da subito che è il meno praticato. Il 35% di persone ricevono SPAM VIA SMS, contro il 65% che non ne riceve proprio; la frequenza di ricezione non è per niente assidua visto che il 7% degli intervistati lo riceve una volta al giorno, il 30% una volta a settimana, il 28% una volta al mese ed il 35% non riceve mai pubblicità tramite sms. Il 50% degli intervistati pensa che questa tipologia di spam sia negativo, il 25% pensa che sia positivo ed il restante 25% non ha un parere a riguardo. Ed è risultato che le aziende che tartassano con più insistenza sono INFOSTRADA e VODAFONE. TERZA RIFLESSIONE: Da quest’ultimo questionario è possibile dedurre che l’invio pubblicitario aggressivo (spam) tramite sms è il meno usato rispetto i social network e rispetto l’email, questo può essere dovuto, a parer mio, ad un discorso economico, anche se con diverse compagni telefoniche è possibile stipulare contratti con diversi vantaggi, tuttavia ciò comporta dei costi ed ogni azienda, tramite pianificazione, può o non può essere pronta a sostenere determinate spese aggiuntive. RESOCONTO RIFLESSIVO Tutte le volte che mi propongono, sia in ambito universitario che lavorativo, dei progetti, è una sfida che accetto sempre molto volentieri, mi piace cimentarmi nella scrittura, nella raccolta informazioni e trovo gradevole passare diverse ore al computer per la stesura di un determinato lavoro; questa prima tesina in comunicazione pubblicitaria mi è piaciuta particolarmente, sia per la libertà di scelta del topic, sia per la libera scelta degli strumenti da utilizzare. Sin da subito ho scelto la pubblicità nel WEB, perché è un campo che mi incuriosisce moltissimo, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei social network nella nostra quotidianità; una delle difficoltà che ho riscontrato è stato soprattutto nel cercare e trovare 100 utenti disposti a rispondere alle mie domande, a parer mio CORTE però forse ritenute NOIOSE dagli intervistati poiché credo che oggi come oggi la gente evita il prossimo, come se avesse una malattia, perché nessuno è più disposto a perder del tempo per gente altrui. La pubblicità è uno strumento molto intelligente che, se usato nel giusto modo, può portare benefici ad aziende, start-up o qualsiasi forma commerciale però lo scivolone verso la NOIA, MONOTONIA ed COSE Già VISTE, è molto breve, per cui è importante mettere in moto la creatività e soprattutto una scelta strategia ferrea. La pubblicità è un argomento trattato largamente da Annamaria Testa, soprattutto per la sua esperienza in questo ambito, nel suo libro “La pubblicità” tratta la stessa pubblicità con una certa delicatezza ed usa intelligenza allo stesso modo, mi ha colpita in particolar modo la chiusura del primo capitolo, quando dice << Capire bene non vuol dire essere d’accordo, vuol dire sapere riconoscere le tecniche e saper valutare sia i modi in cui queste vengono applicate che gli obiettivi e le implicazioni>>. Ecco, io credo che noi consumatori per evitare di cadere nella rete della “pubblicità aggressiva, perfida” dovremmo per l’appunto ‘riconoscere le tecniche e valutare i modi e gli obiettivi della stessa”. Le informazioni da me utilizzate sono frutto di analisi portate avanti dalla sottoscritta, non c’è ne sitografia ne bibliografia perché l’unico testo da me consultato è stato La pubblicità di Anna Maria Testa. Eleonora Marseòòa