Sabato 3 Marzo 2007 Posta spazzatura via internet, è un`epidemia

Sabato 3 Marzo 2007
Allarme per i computer. Il Consiglio nazionale delle ricerche analizza tre milioni di
messaggi: il 72% è «avariato»
Posta spazzatura via internet, è un’epidemia
Uno studio del Cnr: due e-mail su tre sono «spam». In Europa danno da 39 miliardi
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I messaggi indesiderati sulla posta elettronica dei computer, il cosiddetto spam, stanno
diventando una vera epidemia: ben due e-mail su tre sono spazzatura. E il fenomeno è
in crescita, tanto che nel gennaio scorso il tasso di spam ha superato il 72%, con gravi
costi in termini di rallentamento della rete e perdita di produttività: per fare pulizia nella
posta si perdono almeno 15 minuti al giorno. È quanto risulta dall’indagine condotta sui
server di posta elettronica dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio
nazionale delle ricerche (Cnr). E i primi dati italiani mostrano una situazione che ricalca
quella registrata in Europa, dove circolano ogni giorno 61 miliardi di spam, con un costo
di 39 miliardi l’anno. Secondo la ricerca il tasso medio di spam in Italia è stato del 66%,
ha osservato il responsabile della posta elettronica dell’Iit-Cnr, Stefano Ruberti. Delle
due milioni e 846.282 e-mail ricevute, il sistema ne ha classificate come pulite il 34%;
ben 1.876.511 e-mail erano invece spam o virus. Di queste il 32,7% sono state
etichettate come spam, ma è poi inviate, mentre il 26,8% sono state bloccate. Le e-mail
classificate come virus sono state l’1,3%. Ma chi le diffonde? Secondo le ricerche sono
duecento i gruppi, non più di seicento persone, che producono l’80% del traffico
mondiale. Per la maggior parte vivono negli Stati Uniti, ma stanno avanzando Cina,
Russia, Giappone e Corea del Sud.
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