Le piccole aziende hanno scoperto la pubblicità su internet, il web-marketing decolla anche in Italia Ormai lo sviluppo del business sul web è davanti agli occhi di tutti. Segnali di crescita si registrano anche in Italia, dopo il periodo buio di alcuni anni fa. Utenti connessi che hanno abbondantemente superato i 20 milioni, soddisfazione dei siti di e-commerce che iniziano finalmente a rendere, ritorno del lavoro nel settore Information technology. C’è però un segnale che meglio di tutti fa comprendere questo cambiamento. Un aumento considerevole degli investimenti in pubblicità su internet. Nel 2007, infatti, la crescita è stata del 41%, tassi di sviluppo negativi invece per tutte le altre forme di pubblicità: dalla stampa, ai cartelloni, alla tv. Le imprese anche e soprattutto le più piccole stanno scoprendo che il web porta clienti. E non solo in settori come turismo, informatica, finanza, nei quali l’abitudine degli utenti alla consultazione on line è elevatissima, ma anche nell’edilizia, nell’artigianato, nelle attività professionali. Che questo cambiamento sia in atto è avvertibile. Le piccole e medie imprese che tradizionalmente si avvalevano delle Pagine Gialle per acquisire clienti, ora le abbandonano per il progressivo assottigliarsi dei contatti generati da questo mezzo. D’altra parte si rendono conto che chi cerca informazioni, prodotti o servizi va su internet e consulta un motore di ricerca. Ma la spinta ad utilizzare questo mezzo proviene anche dai loro concorrenti. Per le aziende o i professionisti vedere altri, nello stesso settore, fare affari in un mercato a loro interdetto costituisce una delle molle che li spinge ad investire nel web. Un investimento, però, rispetto a qualche anno fa, dettato da una maggiore consapevolezza del mezzo. Se allora si credeva che i risultati, in termini di business, coincidessero con la pubblicazione del sito, oggi anche lo sprovveduto sa che se non si è approntata alcuna strategia di web marketing e visibilità, avere un sito è inutile. Ma allora rende veramente la pubblicità su internet? La risposta è affermativa per chi sa scegliere i canali giusti per veicolare messaggi efficaci. E rende non solo perché i risultati sono elevati ma perché i costi rispetto ai media tradizionali sono decisamente inferiori. Qualsiasi altro mezzo non riesce a competere con internet quando si desidera raggiungere target specifici. In un certo senso è la manna per le piccole e medie imprese che hanno risorse economiche molto limitate da investire nella pubblicità. Anche il famigerato banner sta risalendo la china. La maggiore consapevolezza che su internet quello che conta è il messaggio ha prodotto un cambiamento di mentalità. Il messaggio si studia in relazione al target da raggiungere e si fa maggiore attenzione al contesto nel quale farlo apparire. Si cercano click di qualità ed a target perciò si è compreso l’inutilità di essere presenti in pagine o siti generici. Ma c’è di più. L’azienda ha compreso anche che l’investimento in pubblicità ha un senso nella misura in cui il suo sito sa trattenere il visitatore. Non è sufficiente avere il sito bello o peggio ricorrere ai soliti virtuosismi grafici. Quello che conta è conquistare la fiducia, creare le giuste motivazioni che favoriscano contatti, fornire contenuti e informazioni interessanti. D’altra parte basta riflettere su un punto. Se finora la pubblicità su internet non è decollata da cosa è determinato? La risposta è facile: dalla scarsa conoscenza del mezzo e delle sue potenzialità. Maurizio Scuccato