ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni flaconcino di Remicade contiene 100 mg di infliximab, un anticorpo monoclonale chimerico IgG1 ottenuto da una linea cellulare ricombinante riprodotta in coltura attraverso perfusione continua. Dopo ricostituzione, ogni ml contiene 10 mg di infliximab. Per gli eccipienti, vedere 6.1 3. FORMA FARMACEUTICA Polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Remicade è indicato per: • il trattamento del morbo di Crohn in fase attiva, di grado grave, in pazienti che non abbiano risposto nonostante un trattamento completo ed adeguato con terapia con corticosteroidi e/o immunosoppressori, • il trattamento del morbo di Crohn fistolizzante, in pazienti che non abbiano risposto nonostante un corso di terapia completo ed adeguato con trattamento convenzionale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Remicade è indicato per la somministrazione per via endovenosa in pazienti adulti; il suo impiego in soggetti da 0 a 17 anni non è stato studiato. Il trattamento con Remicade deve essere somministrato sotto il controllo di un medico esperto nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Tutti i pazienti trattati con Remicade devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 1-2 ore dopo l’infusione per accertare eventuali effetti collaterali. L’attrezzatura d’emergenza deve essere tenuta a disposizione. Morbo di Crohn in fase attiva, di grado grave: 5 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di durata superiore alle 2 ore. Morbo di Crohn fistolizzante: Una infusione iniziale di 5 mg/kg della durata superiore a 2 ore seguita da infusioni supplementari di 5 mg/kg alla settimana 2 e 6 dalla prima infusione. Ritrattamento: 2 In caso di ripresentazione dei segni e dei sintomi, Remicade può essere somministrato nuovamente entro 14 settimane dall'ultima infusione. Tuttavia, l’efficacia a lungo termine del ritrattamento non è stata stabilita. La somministrazione di Remicade ripetuta 2-4 anni dopo l’infusione precedente, senza ulteriori somministrazioni del farmaco, è stata associata a un fenomeno di ipersensibilità ritardata in un numero significativo di pazienti (vedere la sezione 4.4 e la sezione 4.8: “Ipersensibilità ritardata”). Non è noto il rischio di ipersensibilità ritardata a seguito di risomministrazione dopo un intervallo compreso tra le 15 settimane e i 2 anni dall'ultima somministrazione del farmaco. Pertanto non può essere raccomandata la risomministrazione del farmaco dopo un periodo di 15 settimane trascorso senza somministrazione dello stesso. Per le istruzioni sulla preparazione e somministrazione si rimanda alla sezione 6.6. 4.3 Controindicazioni Remicade è controindicato nei pazienti con sepsi o con infezioni clinicamente manifeste e/o ascessi. Remicade non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilità all’infliximab (vedere la sezione 4.8), ad altre proteine murine o ad uno qualsiasi degli eccipienti. 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego Infliximab è stato associato a fenomeni di ipersensibilità da infusione di tipo immediato e ritardato. Questi effetti hanno tempi di insorgenza diversi. Reazioni acute all’infusione di tipo immediato si possono verificare durante o entro le 2 ore successive all’infusione e si verificano più comunemente durante la prima e la seconda infusione. Tali effetti possono essere correlati alla velocità di infusione di Remicade. Se si verificano reazioni acute all’infusione, se ne può ridurre la velocità o sospenderla temporaneamente fino alla scomparsa dei sintomi e quindi riprenderla ad una velocità ridotta. Gli effetti lievi e transitori non richiedono né trattamento medico né sospensione dell’infusione. Alcuni effetti possono risultare da gravi a moderati e richiedere quindi il trattamento sintomatico e la sospensione dell’infusione di Remicade. L’attrezzatura d’emergenza e i farmaci per il trattamento di questi effetti (es. paracetamolo, antistaminici, corticosteroidi e/o adrenalina), devono essere a disposizione per un uso immediato. I pazienti possono essere pretrattati, ad es., con antistaminici e/o paracetamolo per prevenire gli effetti lievi e transitori. In alcuni pazienti si possono sviluppare anticorpi contro l’infliximab (anticorpi umani antichimerici – HACA) e possono causare gravi reazioni allergiche. Questi anticorpi non possono essere sempre rilevati nei campioni di siero. Se si verificano reazioni gravi, deve essere approntato un trattamento sintomatico e la somministrazione di Remicade deve essere sospesa. Una reazione di ipersensibilità ritardata è stata osservata in un significativo numero (25%) di pazienti trattati con infliximab dopo un periodo di 2-4 anni trascorso senza trattamento. I segni e i sintomi includevano mialgia e/o artralgia con febbre e/o 3 esantema. In alcuni pazienti si sono verificati anche prurito, edema facciale, alle mani o labiale, disfagia, orticaria, mal di gola e/o cefalea. Occorre informare i pazienti di contattare immediatamente il medico in caso si manifestasse un evento avverso indesiderato di tipo ritardato (vedere la sezione 4.8: “Ipersensibilità ritardata”). Se i pazienti vengono ritrattati dopo un periodo prolungato, devono essere strettamente controllati per verificare la comparsa di segni e sintomi di ipersensibilità ritardata. Nei pazienti con morbo di Crohn, infliximab non provoca una soppressione generalizzata dell’attività del sistema immunitario. Tuttavia, il fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα) media l’infiammazione e modula le risposte immunitarie cellulari. Per tale motivo, è possibile che infliximab possa influire sulle normali reazioni immunitarie e predisporre il paziente ad infezioni opportunistiche inibendo il TNFα endogeno. I pazienti con infezioni clinicamente manifeste e/o ascessi devono essere trattati per queste patologie prima di iniziare la somministrazione di infliximab. La inibizione del TNFα può anche mascherare i sintomi dell’infezione quali la febbre. Poiché l’eliminazione di infliximab può richiedere fino a sei mesi, è importante controllare strettamente i pazienti per questo periodo. La relativa deficienza del TNFα provocata dalla terapia anti-TNF può portare all’avvio di un processo autoimmune in un sottogruppo di pazienti geneticamente suscettibili. Qualora un paziente presenti sintomi predittivi di una sindrome tipo lupus in seguito al trattamento con Remicade e risulti positivo per gli anticorpi contro la doppia elica del DNA, il trattamento deve essere interrotto (vedere sezione 4.8: “Anticorpi antinucleari (ANA)/Anticorpi anti-doppia elica del DNA (dsDNA)”). Il trattamento con infliximab in soggetti da 0 a 17 anni con morbo di Crohn non è stato studiato. Finché non saranno disponibili dati di efficacia e sicurezza in tale fascia di età, questo trattamento deve essere evitato. La farmacocinetica di infliximab nei pazienti anziani e nei pazienti con malattie epatiche o renali non è stata studiata. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Non sono stati condotti studi specifici sulle interazioni con altri medicinali. 4.6 Gravidanza ed allattamento Non c’è esperienza sull’uso di infliximab in donne gravide. A causa dell’inibizione del TNFα, infliximab somministrato durante la gravidanza potrebbe alterare le normali risposte immunitarie del neonato. Negli studi di tossicità sullo sviluppo condotti nel topo, utilizzando un anticorpo analogo che inibisce selettivamente la funzionalità del TNFα del topo, non è stata riscontrata né embriotossicità né teratogenicità (vedere la sezione 5.3 Dati preclinici di sicurezza). La somministrazione di Remicade non è raccomandata durante la gravidanza. Le donne in età fertile devono ricorrere ad un adeguato metodo contraccettivo durante il trattamento con Remicade e continuarne l’uso per almeno 6 mesi dopo l’ultima somministrazione. 4 Non è noto se infliximab venga escreto nel latte umano o assorbito sistemicamente dopo l’ingestione. Poiché le immunoglobuline umane vengono escrete nel latte umano, le donne non devono allattare per almeno 6 mesi dopo il trattamento con Remicade. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine Non pertinente. 4.8 Effetti indesiderati Negli studi clinici condotti con Remicade le reazioni avverse al farmaco (ADR) ragionevolmente attribuibili al trattamento sono state osservate nel 31% dei pazienti trattati con placebo e nel 53% dei pazienti trattati con infliximab. Le ADR ragionevolmente correlate sono elencate nella Tabella 1 suddivise per sistemi, organi e frequenza (frequente > 1/100, < 1/10; meno frequente > 1/1000, < 1/100). La frequenza si basa sul tasso di incidenza delle ADR rispetto al placebo nei dati raccolti da studi clinici che hanno coinvolto 192 pazienti trattati con placebo e 771 pazienti trattati con infliximab (morbo di Crohn e artrite reumatoide). L'entità della maggior parte delle ADR era da lieve a moderata ed i sistemi e gli organi più frequentemente coinvolti erano il respiratorio, la cute e gli annessi cutanei. Le cause più comuni che hanno determinato la sospensione del trattamento sono state dispnea e orticaria. Tabella 1 Effetti Indesiderati negli Studi Clinici Disturbi del meccanismo di resistenza. Frequenti: Poco frequenti: Disturbi del collageno. Poco frequenti: Infezione virale (e.s. influenza, infezioni da herpes), febbre Ascessi, cellulite, moniliasi, sepsi, processo di cicatrizzazione alterato, infezione batterica Autoanticorpi, sindrome di LE, anormalità del fattore del complemento Disturbi ematici. Poco frequenti: Anemia, leucopenia, linfoadenopatia, linfocitosi, linfopenia, neutropenia Disturbi psichiatrici. Poco frequenti: Depressione, confusione, ansia, amnesia, apatia, nervosismo, sonnolenza Disturbi del sistema nervoso centrale e periferico. Frequenti: Cefalea, vertigini/senso di instabilità Disturbi della vista e dell’udito. Poco frequenti: Congiuntivite, endoftalmite, cheratocongiuntivite Disturbi cardiovascolari. Frequenti: Ipertensione, rossore Poco frequenti: Ecchimosi/ematoma, ipotensione, sincope, petechia, tromboflebite, bradicardia, palpitazioni, vasospasmo 5 Disturbi del sistema respiratorio. Frequenti: Infezione delle alte vie respiratorie, infezione delle basse vie respiratorie (e.s. bronchite, polmonite), dispnea, sinusite Poco frequenti: Epistassi, broncospasmo, pleurite, reazione allergica del tratto respiratorio Disturbi del sistema gastroNausea, diarrea, dolore addominale, dispepsia intestinale. Frequenti: Stipsi Poco frequenti: Disturbi del sistema epatico e biliare. Colecistite Poco frequenti: Disturbi della cute e suoi annessi. Esantema, prurito, orticaria, sudorazione aumentata, Frequenti: secchezza cutanea Poco frequenti: Dermatite fungina/ onicomicosi, eczema/ seborrea, orzaiolo, eruzione bollosa, foruncolosi, edema periorbitale, ipercheratosi, reazione di fotosensibilità, acne rosacea, verruche Disturbi del sistema muscoloscheletrico. Poco frequenti: Mialgia, artralgia Disturbi del sistema urinario. Frequenti: Infezione del tratto urinario Poco frequenti: Pielonefrite, piuria Disturbi del sistema riproduttivo. Vaginite Poco frequenti: Disturbi dell’organismo in generale. Fatica, dolore toracico Frequenti: Edema, vampate di calore, sindrome da infusione Poco frequenti: Disturbi al sito di somministrazione/applicazione. Poco frequenti: Reazioni al sito di iniezione Effetti correlati all’infusione: Negli studi clinici il 17% dei pazienti trattati con infliximab rispetto al 7% dei pazienti trattati con placebo, ha presentato effetti correlati con l’infusione sia durante che nelle 2 ore successive. Circa il 4% delle infusioni era accompagnato da sintomi non specifici come febbre o tremori, l'1% da prurito e orticaria, l’1% da reazioni cardiopolmonari (dolore toracico primario, ipotensione, ipertensione o dispnea) e lo 0,1% da sintomi combinati di prurito/orticaria e reazioni cardiopolmonari. Dodici (0,4%) hanno portato alla sospensione del trattamento e si sono risolti con o senza terapia medica. Gli effetti correlati all’infusione sono risultati più frequenti durante la prima infusione (8%) e meno nelle successive (seconda 7%; terza 6% e quarta 4% ecc.). Ipersensibilità ritardata: In uno studio condotto su 40 pazienti ritrattati con infliximab dopo un periodo di 2-4 anni trascorso senza trattamento, 10 pazienti hanno manifestato effetti indesiderati tra il 3° e il 12° giorno dopo l’infusione. In 6 di tali 6 pazienti gli effetti sono stati considerati gravi. Segni e sintomi comprendevano mialgia e/o artralgia con febbre e/o esantema. In alcuni pazienti si sono manifestati prurito, edema facciale, alle mani e labiale, disfagia, orticaria, mal di gola e/o cefalea. HACA: I pazienti che avevano sviluppato HACA erano più soggetti a sviluppare reazioni correlate all’infusione. L’uso di agenti immunosoppressivi non corticosteroidei riduceva la frequenza di reazioni correlate all’infusione. HACA sono stati rilevati in 47 dei 199 pazienti (24%) sottoposti a terapia immunosoppressiva e in 33 dei 90 pazienti (37%) non sottoposti a terapia immunosoppressiva. A causa di difetti metodologici, un risultato negativo non esclude la presenza di HACA. Nei pazienti con alti titoli di HACA l’efficacia è ridotta. Infezioni: Negli studi clinici, il 26% dei pazienti trattati con infliximab ha manifestato infezioni, rispetto al 16% dei pazienti trattati con placebo. Infezioni gravi, come la polmonite, sono state evidenziate nel 4% dei pazienti trattati sia con infliximab che con placebo (vedere la sezione 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Malattie linfoproliferative: Nei pazienti affetti da morbo di Crohn e da artrite reumatoide a cui è stato somministrato infliximab, si sono verificati casi di linfoma e mieloma, ma sempre entro i valori di incidenza previsti riportati in letteratura per queste malattie. Non è noto se l’esposizione cronica a infliximab possa causare lo sviluppo di questi disturbi. Anticorpi antinucleari (ANA)/anticorpi contro la doppia elica del DNA (dsDNA): Negli studi clinici i pazienti positivi per ANA trattati con infliximab, aumentava dal 43% prima del trattamento al 54%. Lo sviluppo degli anticorpi anti-doppia elica del DNA è stato rilevato in circa il 12% dei pazienti trattati con infliximab. I segni clinici caratteristici di una sindrome simile al lupus si sono raramente manifestati. In seguito all’interruzione della terapia con Remicade si è avuta una normalizzazione dei livelli di anticorpi diretti contro la doppia elica del DNA. 4.9 Sovradosaggio Sono state somministrate dosi singole fino ad un massimo di 20 mg/kg senza effetti tossici. Non ci sono esperienze cliniche di sovradosaggio. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: Agenti immunosoppressori selettivi, codice ATC: LO4AA12. Proprietà farmacodinamiche: Infliximab è un anticorpo chimerico, umano-murino, monoclonale, che si lega con alta affinità sia alla forma solubile che a quella transmembrana del TNFα, ma non alla linfotossina α (TNFβ). Infliximab inibisce in vitro l'attività del TNFα in un ampio intervallo di dosaggi biologici. In vivo, 7 infliximab forma rapidamente complessi stabili con il TNFα umano, processo che porta alla perdita di attività biologica del TNFα. Una valutazione istologica delle biopsie del colon, eseguite prima e 4 settimane dopo la somministrazione di infliximab, ha evidenziato una sostanziale riduzione del TNFα rilevabile. Il trattamento dei pazienti con morbo di Crohn con infliximab era anche associato ad una sostanziale riduzione della concentrazione del marker infiammatorio del siero, la proteina C-reattiva (CRP) comunemente elevata. La conta totale dei leucociti periferici era influenzata in misura minima nei pazienti trattati con infliximab, nonostante le alterazioni nei linfociti, monociti e neutrofili riflettessero variazioni verso i valori normali. Le cellule mononucleate (PBMC) del sangue periferico dei pazienti trattati con infliximab hanno mostrato una capacità di risposta proliferativa inalterata agli stimoli, rispetto ai pazienti non trattati; ed inoltre, in seguito al trattamento con infliximab, non si sono osservati cambiamenti sostanziali nella produzione di citochine da parte delle cellule PBMC stimolate. L’analisi delle cellule mononucleate della lamina propria ottenute in seguito a biopsia della mucosa intestinale ha messo in evidenza che il trattamento con infliximab ha provocato una riduzione del numero di cellule in grado di esprimere il TNFα e l’interferone γ. Ulteriori studi istologici hanno fornito evidenza del fatto che il trattamento con infliximab riduce l’infiltrazione di cellule dell'infiammazione nelle aree dell’intestino coinvolte e la presenza in queste sedi di marker dell’infiammazione. Efficacia clinica La sicurezza e l’efficacia di infliximab sono state valutate in 108 pazienti con morbo di Crohn in fase attiva, la cui entità andava da moderata a grave (Indice di attività del morbo di Crohn (CDAI) ≥ 220 ≤ 400) in uno studio di tipo "dose-risposta", randomizzato, effettuato in doppio cieco, e confrontato con placebo. Dei 108 pazienti, 27 sono stati trattati con il dosaggio raccomandato di infliximab (5 mg/kg). Tutti i pazienti avevano manifestato una risposta inadeguata alle precedenti terapie convenzionali. È stato permesso l’uso concomitante di dosi invariate di terapie convenzionali ed il 92% dei pazienti ha quindi continuato a ricevere tali farmaci. L’obiettivo primario era il calcolo del numero di pazienti che manifestavano una risposta clinica, definita come calo del CDAI di ≥ 70, punti dai valori basali alla quarta settimana e senza aumento dei farmaci concomitanti per le cure o di interventi chirurgici per il morbo di Crohn. I pazienti che hanno risposto alla quarta settimana sono stati seguiti fino alla dodicesima. Gli obiettivi secondari comprendevano il numero di pazienti in remissione clinica alla quarta settimana (CDAI < 150) e la risposta clinica nel tempo. Alla quarta settimana, dopo una dose singola del farmaco in studio, 22/27 (81%) pazienti trattati con infliximab alla dose di 5 mg/kg, ha manifestato una risposta clinica rispetto a 4/25 (17%) pazienti trattati con placebo (p < 0,001). Sempre alla quarta settimana, 13/27 (48%) pazienti trattati con infliximab ha manifestato una remissione clinica (CDAI < 150) rispetto a 1/25 (4%) pazienti trattati con placebo. Un effetto era stato osservato entro due settimane, con un massimo dopo quattro settimane. Nell’ultima osservazione, dopo 12 settimane, 13/27 (48%) pazienti a cui era stato somministrato infliximab rispondeva ancora alla terapia. La sicurezza e l’efficacia sono state valutate anche in uno studio randomizzato, controllato con placebo e condotto in doppio cieco, condotto su 94 pazienti con morbo 8 di Crohn, che presentavano fistole da almeno 3 mesi. Trentuno di questi pazienti sono stati trattati con 5 mg/kg di infliximab. Circa il 93% dei pazienti era stato precedentemente sottoposto a terapia antibiotica o immunosoppressiva. È stato consentito un uso concomitante e a dosi invariate di terapie convenzionali e l’83% dei pazienti ha continuato a ricevere almeno uno di questi farmaci. I pazienti ricevevano tre dosi di placebo o infliximab alle settimane 0, 2 e 6. Il follow-up dei pazienti era di 26 settimane. L’obiettivo primario era il numero di pazienti che manifestavano una risposta clinica, definita come una riduzione del ≥ 50% dei valori basali del numero di fistole spurganti, dopo lieve compressione, almeno in due controlli consecutivi (a distanza di 4 settimane), senza un potenziamento delle terapie farmacologiche o degli interventi chirurgici per il morbo di Crohn. Il 68% (21/31) dei pazienti a cui è stato somministrato infliximab alla dose di 5 mg/kg, ha manifestato una risposta clinica rispetto al 26% (8/31) dei pazienti trattati con placebo (p = 0,002). Il tempo medio di risposta nel gruppo trattato con infliximab era di 2 settimane. La durata media della risposta era di 12 settimane. Inoltre, nel 55% dei pazienti a cui era stato somministrato infliximab si è osservata la chiusura di tutte le fistole, rispetto al 13% dei pazienti trattati con placebo (p = 0,001). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Infusioni endovenose singole di 1, 5, 10 o 20 mg/kg di infliximab hanno aumentato sia la concentrazione massima sierica (Cmax) che l’area sotto la curva concentrazione-tempo (AUC) in maniera proporzionale alla dose. Il volume di distribuzione allo steady state (Vd) risultava indipendente dalla dose somministrata mostrando quindi che infliximab viene distribuito principalmente nel comparto vascolare. Non è stata osservata dipendenza delle caratteristiche farmacocinetiche dal tempo. La via di eliminazione di infliximab non è stata caratterizzata. Alla dose singola consigliata di 5 mg/kg, i parametri farmacocinetici medi ottenuti per infliximab comprendevano una Cmax di 118 microgrammi/ml, Vd di 3,0 litri ed un’emivita di eliminazione di 9,5 giorni. Nella maggior parte dei pazienti, infliximab poteva essere rilevato nel siero per 8 settimane a questa dose. Tra pazienti con differenti caratteristiche demografiche o con indici di funzionalità epatica o renale lievemente compromessa non sono state osservate differenze della farmacocinetica. Lo schema di 3 infusioni utilizzato per il trattamento del morbo di Crohn (5 mg/kg alla settimana 0, 2 e 6) ha determinato un leggero accumulo di infliximab nel siero. Nella maggior parte dei pazienti infliximab è stato rilevato nel siero per 12 settimane (intervallo di 4-28 settimane). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Infliximab non dà reazione crociata con il TNFα nelle specie animali diverse dall’uomo e dallo scimpanzè. Pertanto i dati preclinici convenzionali di sicurezza con infliximab sono limitati. Negli studi di tossicità sullo sviluppo condotti nel topo, utilizzando un anticorpo analogo che inibisce selettivamente l'attività funzionale del TNFα del topo, non è stata riscontrata tossicità della funzione riproduttiva, embriotossicità, teratogenicità. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti 9 Saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico. 6.2 Incompatibilità In assenza di studi di incompatibilità, questo farmaco non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali. 6.3 Periodo di validità 18 mesi. La stabilità chimica e fisica della soluzione ricostituita è stata dimostrata per 24 ore a temperatura ambiente (25°C). Poiché non è contenuto nessun conservante, si raccomanda di iniziare la somministrazione della soluzione per infusione endovenosa non appena possibile ed entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Conservare a temperature comprese tra 2°C e 8°C. Non congelare. 6.5 Natura e contenuto della confezione Remicade viene fornito sotto forma di polvere liofilizzata (100 mg di infliximab) in flaconi di vetro monouso (Tipo I), confezionati singolarmente, provvisti di tappi in gomma e ghiera in alluminio, protetti da un cappuccio in plastica. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione 1. Calcolare la dose ed il numero di flaconi di Remicade necessari. Ogni flacone di Remicade contiene 100 mg di infliximab. Calcolare il volume totale richiesto della soluzione di Remicade ricostituita. 2. Ricostituire ogni flacone di Remicade con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili facendo uso di siringa con ago di calibro 21 gauge o più piccolo. Togliere la linguetta in alluminio del flacone e pulire il tappo con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool al 70%. Inserire l’ago della siringa nel flacone attraverso il centro del tappo in gomma e dirigere il flusso di acqua per preparazioni iniettabili verso la parete di vetro del flacone. Non usare il flacone se non è sottovuoto. Fare ruotare delicatamente la soluzione per sciogliere completamente la polvere liofilizzata. Non scuotere energicamente o a lungo. NON AGITARE. Durante la ricostituzione si può verificare la formazione di schiuma. Lasciare riposare la soluzione ricostituita per 5 minuti. Controllare che la soluzione sia da incolore a gialla ed opalescente; la soluzione può presentare alcune piccole particelle traslucide, dato che infliximab è una proteina. Non usare la soluzione se si notano particelle opache, scolorimento o altri corpi estranei. 3. Diluire il volume totale della dose di soluzione ricostituita di Remicade a 250 ml con una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v per infusione, prelevando 10 un volume di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v, pari al volume di Remicade ricostituito, da un flacone di vetro o da una sacca per infusione da 250 ml di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v. Aggiungere lentamente il volume totale di soluzione ricostituita di Remicade al flacone o alla sacca per infusione da 250 ml. Mescolare delicatamente. 4. Somministrare la soluzione per infusione in non meno di due ore (a non più di 2 ml/min). Utilizzare un set per infusione con un filtro in linea sterile, non pirogeno, con bassa capacità legante per le proteine (diametro dei pori 1,2 micrometri o meno). Poiché non è contenuto nessun conservante, si raccomanda di iniziare la somministrazione della soluzione per infusione endovenosa non appena possibile ed entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. La soluzione non utilizzata non deve essere conservata per un successivo utilizzo. 5. Non sono stati condotti studi sulla compatibilità fisica e biochimica per valutare la somministrazione combinata di Remicade con altri agenti. Non somministrare Remicade in concomitanza con altri farmaci nella stessa linea endovenosa. 6. Prima della somministrazione, controllare visivamente le soluzioni parenterali per accertarsi dell’assenza di particelle o di scoloramento. Se si osservano particelle opache, scoloramento o particelle estranee, non utilizzarli. 7. La soluzione non utilizzata deve essere eliminata. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO Centocor B.V. Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Olanda 8. NUMERO(I) DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI EU/1/99/116/001 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 11 ALLEGATO II A. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI E PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO B. CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO C. OBBLIGHI SPECIFICI PER IL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 12 D. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI E PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO Nome ed indirizzo del produttore del principio attivo biologico Centocor B.V., Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Paesi Bassi Autorizzazione alla produzione rilasciata il 27 maggio 1997 dal Staatstoezicht op de Volksgezondheid, Sir W. Churchillaan 362, Rijswijk, Paesi Bassi Nome ed indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti Centocor B.V., Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Paesi Bassi Autorizzazione alla produzione rilasciata il 27 maggio 1997 dal Staatstoezicht op de Volksgezondheid, Sir W. Churchillaan 362, Rijswijk, Paesi Bassi. E. CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO • CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZAZIONE IMPOSTE AL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (Vedere Allegato I: riassunto delle caratteristiche del prodotto, 4.2). C. OBBLIGHI SPECIFICI PER IL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve completare entro i tempi stabiliti il seguente programma di studi, i cui risultati formeranno la base del riesame annuale del rapporto rischio/beneficio. Aspetti clinici 13 1. Il richiedente continuerà le iscrizioni nella sperimentazione clinica ACCENT I (C0168T21) e la porterà a termine. ACCENT I viene svolta su pazienti affetti da morbo di Crohn in fase attiva di grado da moderato a grave per un periodo di 12 mesi con un’analisi a 30 settimane e un’altra a 54 settimane. Un gruppo di pazienti riceve un trattamento iniziale con 5 mg/kg seguito da ri-trattamento al riapparire dei sintomi, mentre due gruppi ricevono un trattamento con 5 mg/kg a 0, 2 e 6 settimane seguito da terapia di mantenimento di 5 mg/kg o 10 mg/kg ogni 8 settimane. Le valutazioni comprendono il mantenimento del beneficio definito come durata della risposta clinica, remissione clinica, guarigione della mucosa e riduzione dell’uso di steroidi. Una relazione di studio sui dati di 30 settimane sarà disponibile al momento della relazione di sicurezza annuale nel III/IV trimestre del 2001, a seconda della data di approvazione della Commissione. La relazione integrata definitiva sarà disponibile nel III/IV trimestre del 2002. 2. Il richiedente avvierà e porterà a termine la sperimentazione clinica ACCENT II (C0168T26). ACCENT II sarà avviata nel secondo semestre del 1999 su pazienti affetti da morbo di Crohn fistolizzante. Come nel caso dell’ACCENT I, i pazienti saranno trattati per un periodo di 12 mesi. Un gruppo riceve un unico ciclo di trattamento (a 0, 2 e 6 settimane) contro un gruppo sottoposto a terapia di mantenimento con 5 mg/kg dopo un primo ciclo. Le valutazioni comprendono il mantenimento del beneficio definito come durata della risposta fistolica e chiusura completa delle fistole come endpoint secondario. La relazione integrata definitiva sarà disponibile nel III/IV trimestre del 2002. Per entrambe le sperimentazioni ACCENT e per tutte le sperimentazioni precedenti e in corso la Centocor svolgerà un follow-up di sicurezza per un periodo di tre anni. 3. Il richiedente terrà un registro di 5.000 pazienti affetti da morbo di Crohn in Nord America e in Europa. Tale registro fornirà dati sull’uso del Remicade e altri trattamenti nel mondo reale. I pazienti compileranno questionari sulla qualità di vita e sugli aspetti economici ogni otto settimane allo scopo di determinare le implicazioni cliniche, economiche ed umanistiche del morbo di Crohn. Le relazioni saranno scritte a scadenza semestrale e saranno presentate al momento della successiva relazione di sicurezza periodica. 4. Il richiedente porterà a termine lo studio farmacocinetico sui pazienti pediatrici (C0168T23). I risultati delle analisi farmacocinetiche preliminari saranno forniti non oltre la data della prima relazione di sicurezza semestrale, approssimativamente il I/II trimestre del 2000. A seguito della valutazione della fase farmacocinetica, il richiedente studierà circa 50 pazienti pediatrici, allo scopo di dimostrare che i benefici e la sicurezza sono coerenti con quelli già osservati nei pazienti adulti. Le scadenze per questo studio non sono ancora state decise. 5. Il richiedente continuerà ad adoperarsi al massimo per elaborare un test sugli HACA, che permetta di rivelare gli HACA in presenza di infliximab nel siero. Il richiedente presenterà una relazione sullo stato di avanzamento del suddetto test al momento di ciascuna relazione di sicurezza periodica. 14 6. Il richiedente fornirà aggiornamenti di sicurezza periodici a scadenza semestrale per i primi due anni dopo l’approvazione della Commissione, a scadenza annuale per i tre anni successivi ed a scadenza quinquennale in seguito. 15 ALLEGATO III ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUSTRATIVO 16 A. ETICHETTATURA 17 INFORMAZIONI DA APPORRE SULL'IMBALLAGGIO ESTERNO O, IN SUA ASSENZA, SUL CONDIZIONAMENTO PRIMARIO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa Infliximab 2. INDICAZIONE DEL (DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) Contiene 10 mg/ml di infliximab quando ricostituito con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili. 3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI Eccipienti: saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico e sodio fosfato dibasico 4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO 1 flaconcino 100 mg 5. MODO E, OVE NECESSARIO, VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Infusione endovenosa dopo ricostituzione e diluizione Leggere il foglio illustrativo accluso prima della ricostituzione e dell’uso. 6 AVVERTENZA SPECIALE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI Tenere fuori della portata e della vista dei bambini. 7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) SPECIALE(I), OVE NECESSARIO 8. DATA DI SCADENZA Scad.: 9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare a temperature comprese tra 2°C e 8°C (in frigorifero). Non congelare. 10. OVE NECESSARIO, PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE Eliminare la soluzione non utilizzata. 18 11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Titolare dell’Autorizzazione alla Immissione in Commercio: Centocor B.V., Leiden, Olanda 12. NUMERO(I) DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI EU/1/99/116/001 13. NUMERO DI LOTTO Lotto: 14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA Medicinale soggetto a prescrizione medica 15. ISTRUZIONI PER L’USO Diluire la soluzione ricostituita con una soluzione per infusione endovenosa di sodio cloruro 0,9% p/v. Solo per somministrazione singola. 19 INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SUI CONDIZIONAMENTI PRIMARI DI PICCOLE DIMENSIONI 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE E, SE NECESSARIO, DOSAGGIO E/O VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa 2. MODO DI SOMMINISTRAZIONE Per infusione endovenosa dopo ricostituzione e diluizione. 3. DATA DI SCADENZA Scad.: 4. NUMERO DI LOTTO Lotto: 5. CONTENUTO IN PESO, VOLUME O UNITÀ 100 mg Conservare a temperature comprese tra 2°C e 8°C. Non congelare. Centocor B.V. Leiden, Olanda 20 B. FOGLIO ILLUSTRATIVO 21 FOGLIO ILLUSTRATIVO Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a usare il medicinale. Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. - Se ha dei dubbi, si rivolga al suo medico o al suo farmacista. Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Contenuto di questo foglio: 1. Che cos'è Remicade e a che cosa serve 2. Prima di usare Remicade 3. Come usare Remicade 4. Possibili effetti collaterali 5. Come conservare Remicade Remicade 100 mg polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa Il principio attivo è infliximab. Gli eccipienti sono saccarosio, polisorbato 80, sodio fosfato monobasico e sodio fosfato dibasico Centocor B.V. Einsteinweg 101 2333 CB Leiden Olanda 1. CHE COS'È REMICADE E A CHE COSA SERVE Remicade è una polvere per soluzione concentrata per infusione endovenosa contenuta in flaconcini monouso confezionati singolarmente. Prima della somministrazione Remicade deve essere miscelato con acqua per preparazioni iniettabili quindi con una soluzione di sodio cloruro allo 0,9%. La soluzione così preparata sarà somministrata per infusione in una vena del braccio in un tempo superiore alle 2 ore. Ogni flaconcino (contenitore di vetro) contiene 100 mg di infliximab. Remicade è un tipo di farmaco che interrompe il processo infiammatorio. Il principio attivo, infliximab, è un anticorpo monoclonale umano-murino. Gli anticorpi monoclonali sono proteine in grado di riconoscere e legarsi ad altre specifiche proteine. Infliximab si lega a una particolare proteina (fattore di necrosi tumorale alfa) che si ritiene sia la causa del morbo di Crohn. Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria dell’intestino. Nel morbo di Crohn si assiste all’aumento della quantità della proteina fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα) rispetto a quella presente normalmente. Remicade (infliximab) è un anticorpo anti-TNF che previene gli effetti dannosi del TNF. Remicade è indicato in pazienti affetti da morbo di Crohn per 22 • • trattare la malattia in forma grave e in fase attiva per la quale i farmaci corticosteroidei e/o quelli immunosoppressori si sono rivelati inadeguati. ridurre il numero di fistole enterocutanee (comunicazioni anormali tra la pelle e l’intestino) spurganti, per le quali altri farmaci/chirurgia si sono rivelati inadeguati. 2. PRIMA DI USARE REMICADE Non usi Remicade: in caso di precedente episodio di grave ipersensibilità o allergia ad uno qualsiasi dei componenti del prodotto o alle proteine del topo (murine) o se lei ha un’infezione o un ascesso. Discuta di questo aspetto con il suo medico. Faccia particolare attenzione quando utilizza Remicade L’uso di Remicade non è stato studiato nei soggetti compresi fra 0 e 17 anni e pertanto deve essere evitato. Non sono stati condotti studi specifici con Remicade in pazienti anziani o con malattie epatiche o renali. Alcuni pazienti trattati con Remicade sviluppano reazioni allergiche entro 2 ore dalla sua somministrazione. Esse sono generalmente lievi o moderatamente gravi; in rari casi possono essere più gravi. I sintomi di queste reazioni sono soprattutto esantema cutaneo, orticaria, senso di fatica, sibilo respiratorio, difficoltà respiratoria e/o bassa pressione sanguigna. I sintomi si verificheranno soprattutto la prima e la seconda volta che assume il farmaco. Se riscontra questi sintomi, informi subito il medico. Se i sintomi si presentano durante l’infusione, il suo medico può rallentare la velocità dell’infusione così che la somministrazione del farmaco durerà più a lungo. Il medico può anche sospenderle la somministrazione del farmaco fino a scomparsa dei sintomi e poi riprenderla. Il suo medico può anche trattare i sintomi con altri farmaci (paracetamolo, antistaminici, corticosteroidi, broncodilatatori e/o adrenalina). Nella maggior parte dei casi lei può continuare l’assunzione di Remicade anche se si verificano tali sintomi. Tuttavia in alcuni casi il medico può ritenere opportuno non somministrarle più Remicade. Non si consiglia la risomministrazione del prodotto dopo un periodo di 15 settimane trascorso senza la sua somministrazione. Se ha assunto l’ultima dose di Remicade da almeno 2 anni e le viene somministrato nuovamente, è possibile che lei sviluppi una reazione allergica dal 3° al 12° giorno dopo l’infusione. La reazione può essere grave. I segni e i sintomi sono sensibilità o dolore muscolare, esantema, febbre, dolore articolare o mandibolare, edema delle mani e faciale, difficoltà di deglutizione, prurito, mal di gola e/o cefalea. Contatti immediatamente il suo medico per l’eventuale trattamento di questi sintomi. Lei può essere più facilmente soggetto ad infezioni. In rari casi, può sviluppare i segni e i sintomi di una malattia chiamata lupus (esantema persistente, febbre, dolore articolare e stanchezza). Se compaiono questi 23 sintomi e gli esami del sangue suggeriscono la malattia, il trattamento con Remicade sarà sospeso. Generalmente i sintomi scompaiono trattandoli in maniera appropriata. Generalmente i pazienti con morbo di Crohn assumono numerosi farmaci che di per sé possono causare diversi effetti collaterali. Se riscontra altri effetti collaterali o nuovi sintomi, lo comunichi al suo medico. Gravidanza L’uso di Remicade non è raccomandato a donne gravide. Se sta assumendo Remicade, deve evitare la gravidanza utilizzando un adeguato contraccettivo durante il trattamento e almeno nei 6 mesi successivi all’ultima infusione di Remicade. Allattamento Non è noto se infliximab venga escreto nel latte umano. Se lei è una donna che sta allattando, il suo medico le dirà di sospendere l’allattamento dopo il trattamento con Remicade. Guida di veicoli e utilizzo di macchinari: Non pertinente. Uso di altri medicinali: Informi il suo medico se sta assumendo o ha recentemente assunto altri medicinali, anche non prescritti. Non sono disponibili informazioni sulle possibili interazioni di Remicade con altri medicinali. 3. COME USARE REMICADE La dose raccomandata per il morbo di Crohn in forma grave, e in fase attiva è una infusione di 5 mg/kg di peso corporeo. Anche per la chiusura di fistole enterocutanee la dose consigliata è di 5 mg/kg di peso corporeo: dopo la prima infusione, dovranno essere somministrate due dosi supplementari di 5 mg/kg alla 2° e 6° settimana. Dopo diluizione, Remicade viene iniettato in una vena, solitamente nel braccio. Per la forma grave e in fase attiva della malattia lei riceverà un trattamento singolo di Remicade. Se lei soffre di malattia accompagnata da fistole riceverà ulteriori dosi alla settimana 2° e 6° dopo la prima dose. Se i segni e i sintomi della sua malattia ricompaiono, lei potrà essere ritrattato. C’è un rischio di reazioni di ipersensibilità se il ritrattamento è effettuato dopo un intervallo di 14 settimane o più. Discuta di questo aspetto con il suo medico. Ogni volta che sarà trattato saranno necessarie almeno 2 ore per la somministrazione di Remicade in vena. Inoltre dovrà restare presso il medico almeno 1-2 ore dopo la somministrazione di Remicade prima di poter tornare a casa. Il suo trattamento verrà seguito da un medico esperto nella gestione delle malattie intestinale. 24 Se usa più Remicade di quanto deve: Sono state somministrate dosi singole fino ad un massimo di 20 mg/kg senza effetti tossici. Non c’è esperienza sul sovradosaggio. 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Remicade può avere effetti collaterali. La maggior parte degli effetti collaterali sono di gravità da lieve a moderata. Tuttavia alcuni possono essere gravi e richiedere il trattamento medico. Gli effetti collaterali possono apparire fino a sei mesi dopo l’ultima infusione. Comunichi immediatamente al suo medico se nota uno dei seguenti effetti collaterali: • dolore o sensibilità al petto, muscoli, articolazioni o mascella • edema delle mani, piedi, caviglie, viso, labbra, bocca o gola che può causare difficoltà nel deglutire o respirare • febbre • esantema • prurito Comunichi non appena possibile al suo medico se nota uno dei seguenti effetti collaterali: • segni di infezione • difficoltà a respirare • problemi urinari • alterazioni del battito cardiaco, per esempio se nota battiti accelerati • sensazione di testa leggera • senso di fatica • raucedine • tosse Se nota la comparsa di qualche effetto collaterale non menzionato in questo foglio, ne informi il medico. 5. COME CONSERVARE REMICADE Tenere fuori della portata e della vista dei bambini Non utilizzare dopo la data di scadenza riportata sull’etichetta e sulla scatola. Conservare a temperature comprese tra 2°C e 8°C (in frigorifero). Non congelare. La soluzione per infusione ricostituita e diluita è stabile per 24 ore a temperatura ambiente (25°C), ma per ragioni batteriologiche si raccomanda di utilizzarla non appena possibile. Iniziare l’infusione entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. Remicade non le verrà somministrato in presenza di particelle opache, scolorimento od altre particelle estranee. Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il 25 Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. België/Belgique/Belgien 73, rue de Stalle/Stallestraat 73 B-1180 Bruxelles/Brussel Tel: + 32-(0)2 370 92 11 Luxembourg/Luxemburg Danmark Hvedemarken 12 DK-3520 Farum Tlf: + 45-44 95 50 66 Nederland Maarssenbroeksedijk 4 NL-3606 AN Maarssen Tel: + 31-(0)30 240 88 88 Deutschland Thomas-Dehler-Straße 27 D-81737 München Tel: + 49-(0)89 627 31-0 Österreich Ελλάδα Αγίου Δημητρίου 63 GR-174 55 Αλιμος τηλ.: + 30-1 98 97 300 Portugal España Km. 36, Ctra. Nacional I E-28750 San Agustín de Guadalix - Madrid Tel: + 34-91 848 85 00 Suomi/Finland France 92 rue Baudin F-92300 Levallois-Perret Tél: + 33-(0)1 41 06 35 00 Sverige Box 27190 S-102 52 Stockholm Tfn: + 46-(0)8 522 21 500 Ireland Shire Park Welwyn Garden City Hertfordshire AL7 1TW - UK United Kingdom Tel: +44-(0)1 707 363 636 United Kingdom Rue de Stalle 73 B-1180 Bruxelles Belgique/Belgien Tel: + 32-(0)2 370 92 11 Badener Strasse 23 A-2514 Traiskirchen Tel: + 43-(0)2252 502-0 Casal do Colaride Agualva P-2735 Cacém Tel: +351-(0)1 431 25 31 Riihitontuntie 14A/Rietomtevägen 14 A FIN-02200 Espoo/Esbo Puh/Tfn: + 358-(0)9 613 55 51 Shire Park Welwyn Garden City Hertfordshire AL7 1TW - UK Tel: + 44-(0)1 707 363 636 Italia Centro Direzionale Milano Due Palazzo Borromini I-20090 Segrate (Milano) Tel: + 39-02 21018.1 26 ISTRUZIONI PER L’USO CORRETTO DA PARTE DEL PERSONALE SANITARIO Istruzioni per l’impiego e la manipolazione – ricostituzione, diluizione e somministrazione 1. Calcolare la dose ed il numero di flaconi di Remicade necessari. Ogni flacone di Remicade contiene 100 mg di infliximab. Calcolare il volume totale richiesto della soluzione di Remicade ricostituita. 2. Ricostituire ogni flacone di Remicade con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili facendo uso di siringa con ago di calibro 21 gauge o più piccolo. Togliere la linguetta in alluminio del flacone e pulire il tappo con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool al 70%. Inserire l’ago della siringa nel flacone attraverso il centro del tappo in gomma e dirigere il flusso di acqua per preparazioni iniettabili verso la parete di vetro del flacone. Non usare il flacone se non è sottovuoto. Fare ruotare delicatamente la soluzione per sciogliere completamente la polvere liofilizzata. Non scuotere energicamente o a lungo. NON AGITARE. Durante la ricostituzione si può verificare la formazione di schiuma. Lasciare riposare la soluzione ricostituita per 5 minuti. Controllare che la soluzione sia da incolore a gialla ed opalescente; la soluzione può presentare alcune piccole particelle traslucide, dato che infliximab è una proteina. Non usare la soluzione se si notano particelle opache, scolorimento o altri corpi estranei. 3. Diluire il volume totale della dose di soluzione ricostituita di Remicade a 250 ml con una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v per infusione, prelevando un volume di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v, pari al volume di Remicade ricostituito, da un flacone di vetro o da una sacca per infusione da 250 ml di soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v. Aggiungere lentamente il volume totale di soluzione ricostituita di Remicade al flacone o alla sacca per infusione da 250 ml. Mescolare delicatamente. 4. Somministrare la soluzione per infusione in non meno di due ore (a non più di 2 ml/min). Utilizzare un set per infusione con un filtro in linea sterile, non pirogeno, con bassa capacità legante per le proteine (diametro dei pori 1,2 micrometri o meno). Poiché non è contenuto nessun conservante, si raccomanda di iniziare la somministrazione della soluzione per infusione endovenosa non appena possibile ed entro 3 ore dalla ricostituzione e diluizione. La soluzione non utilizzata non deve essere conservata per un successivo utilizzo. 5. Non sono stati condotti studi sulla compatibilità fisica e biochimica per valutare la somministrazione combinata di Remicade con altri agenti. Non somministrare Remicade in concomitanza con altri farmaci nella stessa linea endovenosa. 6. Prima della somministrazione, controllare visivamente le soluzioni parenterali per accertarsi dell’assenza di particelle o di scoloramento. Se si osservano particelle opache, scoloramento o particelle estranee, non utilizzarli. 7. La soluzione non utilizzata deve essere eliminata. 27 28