assistest 2014 - Vivere Giurisprudenza

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ASSISTEST
2014
ASSISTEST 2014
MODULO DI FILOSOFIA
Di cosa ci occuperemo?
 Saperi
essenziali richiesti dal bando:
- Elementi di storia del pensiero filosofico: Glossario
- Scetticismo
- Kant
- Marxismo
- Positivismo
- Evoluzionismo
- Pragmatismo
- Neo Empirismo
- Falsificazionismo
- Esistenzialismo
2
Glossario filosofico

Filosofia

Logica

Gnoseologia

Ontologia

Metafisica

Trascendente e Trascendentale

Teologia e Teleologia

Etica e Morale

Epistemologia

Antropologia

Ateismo, Panteismo e Monismo

Dialettica

Sistema filosofico
3
4
Filosofia:
storicamente parlando, si è configurata come
una indagine critica razionale intorno agli
interrogativi di fondo che l’uomo si pone circa se
stesso e le realtà che lo circondano.
Periodizzazione:
Antica
Medievale Moderna Contemporanea
Logica:
5
dal greco lògos (pensiero, discorso, ragione),
nell’accezione greca e aristotelico-storica del
termine si occupa di ciò che concerne i nostri
discorsi e le modalità attraverso cui formuliamo i
nostri ragionamenti
Gnoseologia:
teoria della conoscenza. Dal greco gnòsis,
«conoscenza» e lògos, «discorso», si intende
quella parte della filosofia che si occupa dei
problemi relativi alla genesi, alla natura e alla
validità della conoscenza.
6
Ontologia:
7
dal greco òntos, «essere» e lògos, «discorso».
Branca della filosofia che si occupa dello studio
dell’essere nelle sue caratteristiche universali
Metafisica:
8
dal greco metà ta physikà, «dopo la fisica». Si
intende quella parte della filosofia che si
interroga sulle strutture ultime e sulle cause
supreme delle cose
Trascendente e Trascendentale:
 NO
9
sinonimi in filosofia.
Trascendente:
dal latino «trans» + «ascendere» = salire al di
là. Termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un
limite, soprattutto al di là delle facoltà conoscitive dell’uomo, o di
una realtà data e definita
Trascendentale:
«Chiamo trascendentale ogni conoscenza
che si occupi, in generale, non tanto di oggetti quanto, quanto
del nostro modo di conoscere gli oggetti.» cit. Kant
Teologia:
10
dal greco théos, «Dio» e lògos, «discorso». Disciplina
della filosofia che si interroga intorno all’esistenza e
all’essenza di Dio. Accessoriamente, e in alcune
religioni, si occupa di sviluppare elaborazioni
teoretiche circa materie dogmatiche, oggetto
della fede dei credenti.
Teleologia:
11
dal greco télos, «fine» e lògos, «discorso». Teoria
filosofica che considera la realtà come un
sistema organizzato secondo un ordine finalistico
Etica o morale
12
Etica dal greco ethos, «costume» o Morale dal
latino mos, «costume», «modo di vita». Parte della
filosofia che studia il nostro comportamento e le
norme a cui esso obbedisce. Sia descrivendo
come di fatto agiamo, sia prescrivendo come
dovremmo agire
Epistemologia:
13
dal greco episteme, «conoscenza scientifica» e
lògos, «discorso».
Indagine critica intorno alla struttura e ai metodi
(osservazione, sperimentazione e inferenza) delle
scienze, riguardo anche ai problemi del loro
sviluppo e della loro interazione, sinonimo quindi
di filosofia della scienza
Antropologia:
14
Dal greco ànthropos, «uomo» e lògos, «discorso».
In senso ampio, scienza dell’uomo, che si
concreta come concezione, teoria, programma
di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o
individuo, oppure in aggregati, comunità,
situazioni
Ateismo, Panteismo e Monismo:
15
 Ateismo: Negazione esplicita e consapevole dell’esistenza
di Dio o di ogni altra divinità
 Panteismo: ogni dottrina filosofica che identifichi con Dio
con il mondo o con il Principio che lo regge
 Monismo: ogni sistema filosofico che riconduca la realtà
molteplice del mondo a un unico principio
Sistema Filosofico:
complesso organizzato di teorie o di
dottrine filosofiche.
Come ad esempio sistema hegeliano
16
Dialettica:
17
è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia. Essa
consiste nell‘interazione tra due tesi o princìpi contrapposti
ed è usata come strumento di indagine della verità.
Dal greco dià-legein, «parlare attraverso», «raccogliere»
+ tèchne, «arte»
Filosofi correlati: Sofisti, Platone, Kant, Hegel (dopo di lui il termine
assume un accezione negativa nel pensiero del novecento)
Scetticismo
18
origine del termine nella parola greca sképsis, «dubbio», «ricerca». Corrente filosofica del pensiero
antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. che ritiene impossibile per l’uomo accedere alla
verità ultima delle cose. La vera saggezza per gli scettici sta nel riconoscere questo fatto

Indagine Filosofica volta al fine pratico di dimostrale la fallacia di ogni dottrina filosofica, in modo
da ottenere la quiete dello spirito. Tra le dottrine filosofiche di cui lo scetticismo si occupa
troviamo l’epicureismo e lo stoicismo.

tradizionalmente suddivisa in 3 fasi o scuole:
- il pirronismo
- lo scetticismo della media e nuova Accademia
- «neoscetticismo» o «neopirronismo»
Scetticismo: tre scuole

Pirrone di Elide: non esistono cose vere o false, bello o brutte, ecc…
ma sono le convenzioni e le abitudini dell’uomo a renderle tali. Pertanto
l’unico atteggiamento legittimo è l’epoché (la sospensione del giudizio)

Media e nuova accademia:

«Neoscetticismo» o «Neopirronismo»: Ultimi scettici, che
- Arcesilao di Pitane: sostenitore dell’ epoché, riteneva che il criterio
della ragionevolezza dovesse guidare l’azione umana (Eulogìa)
- Carneade di Cirene: andando oltre l’epoché, sosteneva che dovesse
esistere un criterio di credibilità soggettivo che permettesse di scegliere le
opinioni più plausibili
sostenendo l’epoché si rifanno al pensiero di Pirrone
19
Kant

Kant Konigsberg(Prussia) nel 1724 e muore nel 1804

Nasce nel periodo illuminista e ne è influenzato

Razionalisti VS Empiristi

Criticismo

Analisi Opere
20
21
Kant: Razionalisti VS Empiristi


- Razionalismo: concezioni filosofica che considera la ragione come strumento essenziale per la
conoscenza della realtà.
- Empirismo: concezione filosofica che vede l’esperienza come fonte della conoscenza.
Per Kant:
- i razionalisti si basavano su Giudizi analitici a priori
- gli empiristi si basavano su Giudizi sintetici a posteriori

Kant teorizza i Giudizi Sintetici a priori
=
Infecondi e Dogmatici
=
Fecondi e Non Universali
Fecondi e Universali
22
Kant: Criticismo
Dalla parola greca krìno, cioè giudico, la filosofia critica è un
ripensamento, un riesame, un giudizio ultimo sulle possibilità della
ragione, non solo per evidenziarne le facoltà, ma anche per
riconoscerne i limiti.
I campi della ragione che Kant sottopone a critica sono 3:



la ragione pura (cioè le possibilità di conoscenza razionale)
il campo pratico (la ragion pratica, cioè il campo dell’agire morale dell’uomo)
Il campo del sentimento estetico (la facoltà di giudizio dell’uomo, intesa come
facoltà di giudicare qualcosa. NO in senso logico-grammaticale come una proposizione
composta da soggetto e predicato)
Kant: «Rivoluzione Copernicana»

23
A Priori: per Kant è la funzione, l’attività della mente umana che, attraverso modalità fisse,
ordina le impressioni sensibili(dati derivanti dall’esperienza).

Come Copernico nel campo astronomico aveva capovolto la concezione aristotelicotolemaica e pose il Sole (eliocentrismo) immobile al centro del nostro sistema, e non più la
terra (geocentrismo), così per Kant si ribalta il rapporto soggetto oggetto:

il soggetto conoscente non recepisce passivamente gli oggetti della natura regolati da
leggi e principi indipendenti da esso, ma con la sua attività a priori ordina i dati sensibili
diventando legislatore della natura: « l’intelletto non attinge le sue leggi dalla natura, bensì
piuttosto le impone ad essa»

Scienza = Esperienza + principi sintetici a priori
Kant: Le Opere
 Critica
della ragion Pura (1781)
 Critica
della ragion Pratica (1788)
 Critica
del giudizio (1790)
24
Kant: Critica della ragion Pura

25
Significato del titolo: esame critico generale della validità e dei limiti che la ragione umana
possiede in virtù dei suoi elementi puri a priori.
Obiettivo dell’opera: Kant si propone di giudicare le possibilità della ragione che,
servendosi delle sue forme a priori, ha la pretesa di conoscere la metafisica.
Occorre però prima vedere la validità della ragione di giudicare nel campo della scienza, cioè
della matematica e della fisica. Perciò Kant si domanda se la matematica, la fisica e la
metafisica abbiano valore di scienza, ossia se possano fondarsi su giudizi sintetici a priori.
Partizione dell’opera:

Estetica trascendentale: studia la sensibilità e le sue forme a priori (spazio e tempo)

Logica trascendentale: - Analitica trascendentale
- Dialettica trascendentale
fisica
metafisica
matematica
Kant: Estetica trascendentale

Studia la sensibilità e il nostro modo a priori di
conoscerla

Spazio e Tempo sono forme a priori della sensibilità.
Necessarie ad ogni conoscenza ed anteriori ad ogni
esperienza.

La Matematica come Scienza è possibile poiché si
basa su Giudizi sintetici a priori
26
Kant: Analitica Trascendentale
27

Studia l’intelletto, la facoltà unificatrice del materiale sensibile in concetti

I Concetti si identificano con le Categorie, cioè le Forme Pure dell’Intelletto:
«L’unificazione del molteplice non deriva dalla molteplicità stessa, ma da un’azione sintetica
dell’intelletto»

Le Categorie sono 12 (tre della qualità, tre della quantità, tre della relazione e tre
della modalità)

Il luogo dell’unificazione del molteplice è l’Autocoscienza o Io Penso (appercezione
trascendentale)

L’Io Penso «lavorando» solo con il materiale derivante dall’esperienza può fornire solo la
conoscenza del mondo fenomenico. Ciò che va aldilà della realtà fenomenica è chiamato
Noumeno. (la realtà in sé, inconoscibile)

È possibile la fisica come scienza, visto che si avvale di giudizi sintetici a priori

La filosofia di Kant si configura come una Ermeneutica della Finitudine, volta a segnare e
definire i confini della conoscenza umana.
Kant: Dialettica Trascendentale

Kant per Dialettica intende ragionamenti contraddittori ad opera della Ragione

La Metafisica non ha il valore di scienza, visto la mancanza dell’esperienza a cui
applicare gli A priori. Resta una attività necessaria per l’uomo.

Bisogno che nasce da tre Idee Trascendentali:
28
- Anima: idea che ha creato la Psicologia Razionale (fondato su un paralogismo, cioè su un
ragionamento falso, visto che non si può applicare la categoria della sostanza al concetto di
anima perché essa non è una dato della sensibilità.)
- Mondo: idea che ha creato la Cosmologia Razionale (materia che studia l’universo inteso come
totalità. Sostiene che è assurda la pretesa di assolutezza circa alcune affermazioni intorno
all’universo anzi addirittura sul cosmo sono possibili affermazioni opposte tra loro (antinomie),
ciascuna delle quali è giustificabile)
- Dio: idea che ha creato la Teologia Razionale (dimostrare razionalmente l’esistenza di Dio. Kant
sottopone a critica le tre prove principali dell’esistenza di Dio, ovvero la prova ontologica, la
prova cosmologica e la prova teleologica)
Kant: Critica della ragion Pratica
29

Dopo aver considerato inconoscibile il mondo noumenico, Kant tenta di cogliere il
mondo soprasensibile seguendo un’altra via, non teoretica, ma pratica, la via della
morale. Il punto di partenza del filosofo in questa seconda opera è che nell’uomo
esiste una legge morale universale valida per tutti e per sempre.

Due concetti fondamentali della morale: La libertà di agire e la validità universale della
Legge.

La legge morale assume la forma del Dovere diventando un Imperativo categorico

I principi che regolano la volontà si dividono in Massime(valore soggettivo) e
Imperativi(valore oggettivo e universale)

L’imperativi si dividono in Ipotetici e Categorici
Kant: Gli imperativi





30
L’imperativo ipotetico è condizionato e rivolto ad un fine specifico. (es. Studia, se
vuoi essere promosso)
L’imperativo categorico è incondizionato ed ha una forma universale
Formule dell’imperativo categorico:
1°: « Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere, nello
stesso tempo, come principio di una legislazione universale»
2°: «Agisci in modo da trattare l’umanità, sia nella tua persona sia in quella di ogni
altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo»
3°: : «Agisci in modo che la tua volontà possa essere considerata come
universalmente legislatrice»
L’uomo che agisce seguendo la legge morale entra a far parte di una realtà
sovrasensibile e razionale chiamata «regno dei fini», dove ognuno vive in armonia
e nel rispetto degli altri
Alla base della moralità vi sono 3 postulati: La libertà della volontà umana,
L’immortalità dell’anima e L’esistenza di Dio
Kant: Critica del giudizio (cenni)
31
Kant cerca di superare l’ «incommensurabile abisso» tra i due mondi tanto diversi
emersi dalle 2 opere precedenti: l’uno scientifico e meccanicistico rivolto ai
fenomeni, l’altro rivolto alla realtà noumenica e metafisica. Egli ricerca quindi
un’attività in cui superare tale dissidio, un’attività che renda possibile il pensare sotto
i principi della ragion pura e l’agire sotto i principi della ragion pratica. Questa
attività è il giudizio riflettente.


Giudizio= solo in quest’opera è facoltà di giudicare qualcosa

Giudizio determinante: dall’universale al particolare

Giudizio riflettente: dal particolare all’universale e si divide in:
- Estetico: riguarda il bello
- Teleologico: riguarda gli scopi ultimi della natura
32
Destra e Sinistra Hegeliana

Morte di Hegel nel 1831
Sinistra Hegeliana
rivoluzionaria
Feuerbach (1804 –1872): ateismo
filosofico ottocentesco
Marx
Destra Hegeliana
conservatrice
Alienazione: dal latino alienus,
«altro», nell’accezione generale
estraneazione da sé. In Marx
assume un accezione negativa
Marx

Karl Heinrich Marx (Treviri, 5 maggio 1818 – Londra, 14
marzo 1883)

Prassi (e Teoria): Teoria finalizzata all’azione

Uomo come insieme di rapporti storici e sociali

Materialismo storico: la storia è un processo materiale
fondato sulla dialettica bisogno-soddisfacimento.
Rapporti economici sono il motore della storia

Religione come «oppio dei popoli»: La religione è un
prodotto della società malata ed alienata.

Il lavoro come base della società: il lavoro definisce
l’uomo come tale, crea cultura e civiltà.
33
34
Marx: Processo storico
Formato da:
Forze produttive
Elementi necessari alla produzione:
Rapporti di produzione
Rapporti di produzione:

uomini
rapporti tra gli uomini nel

mezzi
processo di produzione

conoscenze tecniche e scientifiche
Struttura
scheletro economico della società
Marx: Sovrastruttura
35
Le forze motrici della storia sono di natura socio- economica
 La struttura: è l'impianto economico di una società, intendendo con esso
i fattori che regolano l'interazione tra produzione, lavoro e commercio.
La struttura potrebbe definirsi come il vero "Io" della società, la sua parte
caratterizzante, che influisce, regola, determina, tutti gli altri aspetti
sociali.
 La sovrastruttura è invece l'insieme di istituzioni e organi che stanno,
appunto, al di sopra della società stessa, e nei confronti di questa ultima
si pongono come ordinatori e organizzatori.
 Politica, religione, giurisdizione, arte, etica, filosofia ecc…
 Struttura e sovrastruttura si legano intensamente l'una con l'altra in un
rapporto di interdipendenza, nel quale a dettare le regole è però sempre
la struttura.

Positivismo
36
movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima metà
dell‘800 e ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in genere
all'esaltazione del progresso scientifico. Per certi aspetti simile
all'illuminismo, di cui condivide la fiducia nella scienza e nel progresso
scientifico-tecnologico, e per altri affine alla
concezione romantica della storia che vede nella progressiva
affermazione della ragione la base del progresso o evoluzione sociale.
Positivismo: caratteri generali

Ottimismo, fede nel progresso tecnico-scientifico, ripresa originale del
programma illuministico nella nuova situazione storico-sociale
postrivoluzionaria

Positivo: è ciò che è scientifico, reale, effettivo, sperimentale, in
contrapposizione a ciò che è chimerico e metafisico
Temi comuni all’interno del Positivismo:

La scienza è l’unica conoscenza possibile, attuabile tramite il metodo scientifico
(l’unico valido)

Niente più metafisica, motto non sempre rispettato

La filosofia diviene unificatrice del sapere delle varie scienze

Sviluppo della sociologia tramite il metodo scientifico

La scienza è lo strumento per il progresso della società
37
Positivismo: schema e maggiori esponenti
Maggiori esponenti:
Comte Auguste – 1830 «corso di filosofia positiva»
(fondatore del positivismo e della sociologia)

Positivismo utilitaristico:
- Maltmus
- Ricardo
- Bentham
- Sames Mill

Inghilterra
Positivismo sociale:
- Cattaneo
- Saint-Simon
- Fourier
- Proudhon
Italia
Francia
38
Prima fase 1850
Seconda fase 1900
Comte: superamento di
una crisi sociale e
culturale
Riflesso e stimolo di un
progresso in atto
Progresso = modello
politico antiliberale
Progresso= Trionfo del
liberalismo
Influenza romantico idealista
Il positivismo diviene la
cultura europea
dominante
Evoluzionismo

Dottrina secondo cui le specie animali e vegetali si
trasformano l’una nell’altra.

Darwin: Primo a dimostrare la teoria evoluzionistica nella
sua opera L’origine della specie (1859)

Legge della selezione naturale: gli individui presso i quali
si manifestano cambiamenti organici vantaggiosi, hanno
maggior probabilità nella lotta per la sopravvivenza.
Cambiamenti che si trasmettono alla prole

La selezione naturale agisce per il bene dell’individuo,
pertanto bisogna tenere un atteggiamento positivo
39
Pragmatismo
40

Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più
tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni
del Novecento.

Primo contributo originale degli Stati Uniti d’America alla filosofia
occidentale

Per la scelta di una dottrina filosofica è necessario verificare la sua
reale praticità

Filosofia orientata al futuro: una dottrina filosofica è valida nella
misura in cui può influenza e «prevedere» il futuro
Pragmatismo: legame conoscenza-azione
41
Pragmatismo metodologico
Pragmatismo metafisico
Peirce: teoria del significato
James: teoria generale della
realtà
L’utilità di un’idea sta nella
sua utilità finale e sociale,
cioè se è utile alla vita degli
uomini
(scrive Pragmatismo nel 1907)
Analisi della portata
pragmatica delle proposizioni
e delle credenze
Ne faceva parte anche
James
Esistenzialismo
42
Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi
nella cultura europea nel periodo tra le due guerre
mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a
un’analisi dell’esistenza del singolo come uomo
«gettato» in una realtà estranea;
43
Esistenzialismo come clima culturale
Senso
negativo e paralizzante della scelta
Finitudine umana
Delusione nei confronti della guerra
Insicurezza e problematicità dell’esistenza
Enfasi sul tema del tempo e della morte
44
Esistenzialismo come corrente filosofica
 Riflessione
centrale sull’esistenza, il «modo di essere»
proprio dell’uomo
 Rapporto
esistenza-essere, l’uomo e l’essere
 L’uomo
è un ente libero aperto a tutte le possibilità
di realizzazione
 Ogni
uomo è un ente singolo ed irripetibile nella sua
unicità
Esistenzialismo: maggiori esponenti

Heidegger – 1927 Essere e Tempo

Marcel – 1927 Giornale Metafisico (Esistenzialismo
Spiritualista)

Jaspers – 1932 Filosofia

Abbagnano – 1939 La Struttura Dell’Esistenza
(Esistenzialismo Positivo)

Sartre – 1943 L’essere e il Nulla (Esistenzialismo
Umanistico)
45
46
Neoempirismo

Neoempirismo = Neopositivismo = Positivismo Logico =
Empirismo Logico (sinonimi)

Neopositivismo
ripresa del pensiero positivista con una visione più critica

Positivismo Logico\Empirismo logico
linguistico

Neoempirismo
maggiore attenzione all’aspetto logico-
Tendenza più marcatamente empirista
Opere di riferimento:

Wittgenstein – Tractatus Logico-Philosophicus 1921

Carnap – la costruzione logica del mondo 1928
Circolo Di Vienna
1907\1914 - 1924\1938

Nel Manifesto del circolo di Vienna, intitolato «La Concezione
Scientifica Del Mondo», scritta da Neurath, Carnap e Hahn nel
1929, sono elencati i 6 punti fondamentali del circolo:
1.
Raggiungere l’unificazione della scienza
2.
Importanza del lavoro collettivo
3.
Utilizzo dell’analisi logica per una chiarificazione concettuale
4.
Distruzione della metafisica
5.
Sviluppo di un linguaggio formale
6.
Rifiuto di ogni apriorismo
47
Componenti del circolo
Primo circolo:
 Hans Hahn – Matematico
 Philipp Frank – Fisico
 Otto Neurath – Filosofo e Sociologo
Secondo circolo (associazione Ernst Mach):
 I componenti precedenti
 Rudolf Carnap – Filosofo
 Gustav Bergmann – Filosofo
 Kurt Gödel – Matematico
 Hans Kelsen – Giurista
 Mortiz Schlick – Filosofo e Fisico
48
Dottrine caratteristiche del
neopositivismo (parte prima)

49
Criterio di Significanza: le uniche proposizioni che hanno
significato conoscitivo sono quelle suscettibili di verifica
empirica

La scienza è l’attività conoscitiva per eccellenza poiché si
basa sulla verifica

Le proposizioni della metafisica sono senza senso
nell’ambito conoscitivo non essendo verificabili
empiricamente

La metafisica, la religione, l’etica, non forniscono
conoscenza
Dottrine caratteristiche del
neopositivismo (parte seconda)
50
Gli enunciati che forniscono conoscenza sono suddivisi in:
- Enunciati Tautologici: che concernono relazioni tra le
idee (matematica) (analitici)
- Enunciati Veri: se supportati dall’esperienza: enunciati
che concernono i fatti (fisica) (sintetici)
 La filosofia non è una scienza, ma un’attività chiarificatrice del
linguaggio
 La scienza è una sola (unione di scienze naturali e scienze
sociali)
 Il discorso scientifico è esclusivamente logico e formale

Karl Popper 1902-1994 e il
Falsificazionismo

51
Il criterio di falsificabilità: una teoria è scientifica solo nella misura in cui
è suscettibile di venir smentita dall’esperienza

è alla base del pensiero epistemologico popperiano, nell’orizzonte della ricerca di una linea di
demarcazione fondamentale tra scienza e non-scienza.

Questo principio emerge in contrapposizione al principale assioma filosofico neopositivista:
un principio di verificabilità universale che determinasse, in base al raffronto sperimentale, la
validità di ogni teoria.

Secondo Popper, il verificazionismo, non è che un’utopia, vista l’impossibilità oggettiva di realizzarlo:
mentre infatti le conseguenze di una ipotesi scientifica possono essere infinite, il numero di controlli
effettivi della medesima sarà sempre finito. Dunque, la validità di un principio non è racchiusa nella
sua verificabilità logica, quanto nella possibilità di renderla disponibile alla falsificazione empirica.

La differenza sostanziale tra i due criteri si basa, secondo Popper, sulla asimmetria tra verificabilità o
falsificabilità: avendo la conoscenza umana mai a che vedere con verità assolute, ma sempre con
ipotesi e congetture, è facile capire come miliardi di conferme non renderanno mai del tutto certa
una teoria, mentre basterà un solo fatto negativo per mettere in dubbio una legge universale.
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