Guida alla preparazione dell`esame di Antropologia Filosofica 2015

 GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL’ESAME DI ANTROPOLOGIA FILOSOFICA PER l’A.A. 2015‐2016 Le domande che seguono sono da intendersi come una guida alla preparazione dell’esame, nel senso che forniscono una traccia dei punti qualificanti del programma, cioè dei punti su cui è consigliabile soffermarsi nella fase di preparazione. Non si garantisce con ciò che le domande all’esame riproporranno strettamente una scelta delle presenti. Tuttavia la capacità di rispondere articolatamente alle questioni qui elencate rappresenta un affidabile criterio per giudicare se la propria preparazione abbia raggiunto uno standard adeguato. Il materiale necessario per saper rispondere a queste domande è stato esposto durante il corso ed è presente nei testi in programma. In caso di residue difficoltà nel chiarimento di alcune nozioni nulla vieta, naturalmente, di integrare le conoscenze con altre fonti (es.: Stanford Encyclopedia of Philosophy; Internet Encyclopedia of Philosophy, etc.) I. TERMINOLOGIA E NOZIONI CHIAVE • Sapere definire le seguenti espressioni, o coppie antitetiche di espressioni, presenti nella Critica della Ragion Pura (CRP) di Kant: I. A priori vs. A posteriori; II. Noumeno vs. Fenomeno (Apparenza); III. Appercezione pura vs. Appercezione empirica; IV. Trascendentale; V. Trascendente; VI. Cosa in sé; VII. Idealismo trascendentale; VIII. Puro vs. Empirico; IX. Principio di ragion sufficiente; X. Sintesi • Saper definire i seguenti termini o concetti: I. Intenzionalità (in senso fenomenologico); II. Comportamentismo; III. Proposizione; IV. Epifenomeno; V. Attenzione congiunta (Joint attention); VI. Olofrasi; VII. Verità in senso corrispondentista (adaequatio intellectus et rei); VIII. Solipsismo; IX. Apriori materiale (sachhaltiges o materiales Apriori); X. Principio di non‐contraddizione. II. ARGOMENTAZIONI • Nelle risposte alle seguenti domande sono apprezzati: l’articolazione dell’argomento in parti logicamente connesse, la precisione espressiva e, dove pertinente, l’utilizzo di esemplificazioni. 1. Come si configura per Kant il problema della metafisica? In che senso si può dire che Kant delegittimi la metafisica (come scienza) ed in che senso invece essa può essere preservata? 2. Quali sono le ragioni nella Critica della ragion pura per introdurre una sfera della conoscenza a priori? 3. Spiegare la distinzione tra giudizi sintetici (a priori e a posteriori) e giudizi analitici. 4. Qual è per Kant il ruolo dei giudizi sintetici a priori per la fondazione delle scienze della natura (fisica, in primis)? 5. Spiegare perché la spazialità non può essere considerata un concetto empirico, ma trascendentale. In che senso i giudizi relativi allo spazio sono al contempo reali e ideali (sintetici a priori)? 6. Spiegare la natura trascendentale del tempo. In che senso il tempo è una rappresentazione necessaria che sta a fondamento di tutte le nostre intuizioni? In che senso il tempo è forma del senso interno? 7. Qual è il rapporto tra intelletto e sensibilità, recettività e spontaneità in Kant? 8. Qual è il nesso tra attività sintetica del soggetto e immaginazione in Kant? Spiegare la differenza tra sintesi figurata (speciosa) e sintesi intellettuale. 9. Spiegare la differenza tra immaginazione produttiva e riproduttiva. 10. Cosa vuol dire che l’Io penso (appercezione pura) deve poter accompagnare tutte le nostre rappresentazioni? Qual è il nesso tra appercezione e sintesi dell’intelletto? 11. Qual è la funzione degli schemi trascendentali e come vengono definiti? 12. Come si configura la ‘cosa in sé’ nell’ottica dell’idealismo trascendentale? 13. Perché la nozione di apparenza (fenomeno) dev’essere rigorosamente distinta da quella di illusione (parvenza)? 14. Quali sono le idee trascendentali della ragione? In che senso esse sono latrici di illusioni metafisiche (Dialettica trascendentale). E qual è il loro uso regolativo? 15. Quali sono gli argomenti (con esempi sperimentali) di Stephen Kosslyn a favore del suo modello ‘pittorialista’ dell’immagine mentale? 16. Quali sono le obiezioni di Zenon Pylyshyn contro il modello pittorialista e a favore del modello proposizionalista dell’immaginario? 17. La somiglianza può essere una ragione sufficiente per la capacità dell’immagine di intendere l’oggetto che rappresenta? Perché? 18. Per quale motivo per Sartre l’immagine mentale non può avere un carattere affine all’immagine percettiva? 19. In che senso l’immagine mentale ha qualcosa in comune con le immagini appartenenti alla sfera percettiva? Spiegare il ruolo della comunanza delle risorse sensomotorie. 20. Come si può descrivere la costituzione trasmodale dello spazio alla luce della questione di Molyneux e all’esperimento degli occhiali a inversione? 21. Qual è il ruolo dell’interazione intersoggettiva nella costituzione delle unità verbali (concettuali)? Utilizzare sul piano ontogenetico la nozione di Tomasello di attenzione congiunta (joint attention) e sul piano concettuale l’argomento di Wittgenstein sul ‘seguire una regola’. 22. Cos’è il ‘complesso a catena’ (chain complex) di cui parla Vygotsky? 23. Cosa si intende per ‘effetto prototipo’ (prototype effect)? 24. In che senso si può parlare di un pensiero prelinguistico? Si potrebbe parlare di ‘riflessione prelinguistica’? Perché? 25. Cos’è una ‘metafora morta’ e qual è il suo ruolo nella costituzione dei concetti astratti? 26. Qual è la funzione delle immagini nei modelli scientifici (Mary Hesse)?