CENTO ANNI DI WELLES

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CENTO ANNI DI WELLES
Chi realizzerà l’installazione per il centenario
della nascita di Orson Welles?
La commissione che ha valutato i progetti presentati in occasione dell’open call lanciata dal Nuovo
Cinema Aquila alla ricerca di uno o più artisti che realizzassero un’installazione site specific per il
centenario della nascita di Orson Welles, ha decretato il vincitore.
Il progetto che si aggiudicherà un finanziamento di 7000 euro per realizzare l’installazione negli
spazi del cinema è RADIO VOX di Anhai Angela Mariotti, Paolo Passarelli e Giovanni
Piacentini.
L’installazione, che verrà inaugurata il 6 maggio, il giorno del centenario della nascita del grande
regista americano, darà inizio da un’importante rassegna cinematografica dedicata al regista e che si
concluderà il 13 maggio con la proiezione del lavoro inedito “The other side of the wind”.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e
Turismo di Roma Capitale.
Verrà realizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di
Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, e la collaborazione di LPM Live Performers Meeting,
Wunderkammern Contemporary Art Gallery, Ass. Cult. Kinema, Daniele Spanò (Consulente
artistico per Romaeuropa), Ass. Cult. moorroom e il Festival Internazionale delle arti
sonore.
Presentazione del progetto
“Cento anni di Welles – non abbiamo altro modo per ricordare”
Il 6 maggio 2015 verrà celebrato in tutto il mondo il centenario della nascita di Orson Welles, considerato da
molti critici cinematografici il più grande regista di tutti i tempi. Lo stesso giorno uscirà il film “L’altro lato del
vento” (1972), rimasto incompiuto e montato recentemente dal regista Peter Bogdanovich. "Io sono una forza
del passato" è la frase pronunciata dal protagonista de “La Ricotta” ed è il punto di collegamento tra i due
grandi intellettuali, Welles e Pasolini. Su questa intersezione si basano anche le parole che il regista interpretato da Orson Welles - pronuncia dopo la morte sulla croce del povero Stracci, ladrone buono
protagonista dell’episodio: "Crepare è stato il solo modo di fare la rivoluzione" (frase questa che subì
successivamente una censura e divenne nella versione definitiva “Povero Stracci… crepare… non aveva altro
modo per ricordarci che anche lui era vivo”). Welles e Pasolini sono uniti dalla rappresentazione di una società
borghese analfabeta, maligna, che cerca di distruggere il suo passato fatto di sacralità, di affetti, di umiltà,
attraverso un vero e proprio moto perpetuo che travolge tutto ciò che viene avvicinato dalla nuova
borghesia. P. P. Pasolini scopre questa azione devastante nella violenta trasformazione urbanistica e sociologica
che coinvolge la società contadina italiana. Una società che si auto-rappresenta ancora come nel passato
attraverso una propria visione del sacro e, per questo motivo, ancora più ingenua del proletariato cittadino.
Welles vede il passato da distruggere negli oggetti che ricordano l'infanzia, nel primo amore, in tutto quello che
potrebbe permettere all'emergente classe sociale di perdere tempo in inutili ricordi sentimentali. Ciò che unisce
Welles e Pasolini è la rappresentazione di una società che fatica a ricordare e che distrugge la sua storia proprio
perché impegnata a rappresentare la propria veloce trasformazione. In questo tempo non vissuto ma
consumato, l'uomo moderno rende inutile qualsiasi sacralità (Pasolini) e sentimento (Welles), e piuttosto li
ricrea come veri e propri oggetti di consumo. Tutto quello che è immanente verrà così avvertito solo nel
momento della morte, che per questa ragione viene rappresentata dai due grandi artisti come l'unico momento
solenne di tutta un'esistenza. Con la propria opera il geniale regista americano dimostra quindi che l’uomo
moderno, attraverso il possesso, il controllo sugli altri e la costruzione di oggetti e luoghi, cerca di identificarsi
sempre più con Dio, rimanendo invece emarginato nella propria solitudine. Il Nuovo Cinema Aquila rende così
omaggio all’opera di un artista che ha rivoluzionato il linguaggio della comunicazione cinematografica: esiste un
cinema prima di “Quarto potere” e un cinema dopo.
L’ingresso a tutti gli eventi della rassegna è gratuito.
Ufficio Stampa del Nuovo Cinema Aquila
Francesca Piggianelli 324.54.57.970 - 339 64.77.847
[email protected] NUOVO CINEMA AQUILA SPAZIO PER NUOVE VISIONI
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