NEOREALISMO Il Neorealismo è una corrente letteraria, i cui antecedenti possono rintracciarsi intorno al 1930, che esprime, valendosi di una drammatica rappresentazione dell'esistenza umana, l'insofferenza per la vacuità delle convenzioni borghesi e la noia per una vita priva di senso. CONTESTO STORICO Il neorealismo letterario successivo agli anni '40 in Italia rappresentò il libero incontro di alcune individualità ben distinte all'interno di un clima storico comune, dotato di una carica di entusiasmo e di sollecitazione fantastica Il Neorealismo sorse quindi come conseguenza della crisi tra il 1940 e il 1945 che, con la seconda guerra mondiale e la lotta antifascista, il dopoguerra, sconvolse fino alle radici e cambiò il volto all'intera società italiana. Il neorealismo si nutrì, quindi, di un modo di guardare il mondo, di una morale e di un'ideologia nuove che erano proprie dell‘antifascismo. L’ENGAGEMENT Nell'immediato secondo dopoguerra, si fa vivissimo negli intellettuali il bisogno di un impegno concreto nella realtà politica e sociale del paese. L'antifascismo e la successiva adesione ai moti di rivolta popolare determinano in molti scrittori l'esigenza di considerare la letteratura come una manifestazione e uno strumento del proprio impegno. Durante questa temperie politico-culturale tra gli intellettuali si apre difatti un dibattito riguardante la loro funzione. La parola d'ordine diventa engagement (impegno). PIERPAOLO PASOLINI Nasce a bologna nel 1922. Dagli anni ‘60 si dedica al cinema, girando numerosi film di successo; intanto prosegue le sue attività da narratore e poeta, scrive alcune tragedie e pubblica numerosi saggi critici su letteratura, cinema e società. Muore assassinato all’idroscalo di Ostia nel 1975. Successivamente pubblica i romanzi Ragazzi di vita e le raccolte di poesia Le ceneri di Gramsci. I TEMI E LO STILE Protagonisti dei ragazzi di vita e una vita violenta, sono gli abitanti delle borgate che sopravvivono in un ambiente estremamente degradato. L’autore vede con lucidità l’abbandono e lo squallore di questo mondo, ma è affascinato dalla sua vitalità ingenua, sincera e autentica, che egli contrappone all’ipocrisia della società borghese. Attività cinematografiche di Pasolini Pier Paolo Pasolini esordì nel cinema degli anni ’50 come soggettista e sceneggiatore. Pasolini rappresenta un caso particolare e certamente il più emblematico del ’900 di come cinema e letteratura possano essere il prodotto alto di un solo autore. Egli riesce a legare il ruolo di scrittore a quello di regista in un rapporto perfettamente circolare. Caso unico in Italia, Pasolini è riuscito ad essere autore di una "scrittura unificata", come mostra, in particolare con Teorema, quando contemporaneamente gira il film e scrive il testo, lasciando che i due tipi di narrazione interagiscano tra loro.