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Gherardo Casale
L'INCANTESIMO È COMPIUTO
Shakespeare secondo Orson Welles
Università IUAV di Venezia
S.B.D.
F
2330
BIBLIOTECA CENTRALE
-
Gherardo Casale
L'INCANTESIMO È COMPIUTO
Shakespeare secondo Orson Welles
•
ISTITUTO UNIVERSITARIO ARCHITETTURA
---VENEZIA---
AREA SERVIZI BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI
BIBLl~J:,E5-A
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CENTRALE
Indice
5
Premessa
9
Cronologia degli adattamenti shakespeariani
•
13
l. Shakespeare e la poetica di Orson Welles
1.1 Influssi estetici, 13
1.2 Shakespeare e il ci11e111a, 20
1.3 La poetica di Orso11 Welles, 26
41
2. La formazione
2.1 Il Gate T/zeatre, 41
2.1.1 Il prologo: la Todd Sclzool, 41
2.1.2 La corrente di ri1111ova111e11to, 43
2.1.3 Hilton Edwards e il «Teatro Teatrale», 46
2.1.4 L'illusione della realtà, 48
2.1.5 Sei ele111e11ti dell'estetica di Orso11Welles,50
2.1.6 La scrittura co11ve11zio11a/e, 54
2.2 La poetica di Gordo11 Craig, 57
2.2.1 L'influenza di Gordon Craig, 57
2.2.2 Un teatro d'idee: il segno si111bo/ico, 60
2.2.3 La Ubermarionettc, 62
2.2.4 Valore traslato degli clementi scenici, 65
2 .2 .5 L'importanza degli spettri, 66
2.2.6 Lettura simbolica dcl regista, 69
2.3 «Everybody's Shakespeare», 72
2.3.1 Gli scritti di Orson Welles, 72
2 .3.2 Shakespeare: una poesia teatrale, 74
2.3.3 L'a11ti11at11ralismo: fohn Palmer, 76
2.3.4 Shakespeare e il teatro elisabettiano, 78
2.3.5 Realismo e teatro verbale, 80
2.3.6 Poesia sim/Jolico-co11ve11zio11ale, 81
2.4 Il regista secondo Welles, 83
2.4.1 Rifiuto della concezione accademica, 83
2.4.2 L'artista dcl teatro dell'avvenire, 85
2.4.3 Spettacolo della regia, 87
2.4.4 La «co11ceptio11»: centro dell'arte della regia, 91
2.4.5 Coordinamento degli elementi scenici, 94
2.4.6 Relazione tra idee, poesia e forma, 97
2.4.7 Il contratto con la RKO, 101
111
3. Shakespeare per il teatro
3.1
•
« Vodoo
Macbeth», 111
3.1.1 Il linguaggio teatrale, 111
3.1.2 Gli spettri nella conception del dramma, 113
3.1.3 Relazione estetica tra poesia e forma, 115
3.1.4 L'allestimento, 120
3.2 «Giulio Cesare», 124
3.2.1 Il Mercury Theatre, 124
3.2.2 La conception dcl «Giulio Cesare», 126
3.2.3 Interventi sul testo, 131
3.2.4 Orcl1estrazione delle scene di massa, 134
3.2.5 Le luci, 136
3.3 «Five Kings», 138
3.3.1 La genesi di «Five Kings», 138
3.3.2 Ruota della Fortuna e Grande Meccanismo, 140
3.3.3 Il palco rotante: disegno del 111ovi111e11to continuo, 142
3.3.4 La rappresentazione della battaglia, 145
3.3.5 La sceneggiatura, 148
3.4 «Macbeth» a Salt Lake City, 151
3.4.1 Cinema e teatro: una produzione congiunta, 151
3.4.2 L'allesti111e11to teatrale, 156
3.4.3 La sceneggiatura, 160
3.4.4 Interventi sul testo, 163
177
241
4. «Macbeth» per lo schermo
4.1 Concezione estetica, 177
4.1.1 La questione del budget, 177
4.1.2 Stilizzazione assoluta, 180
4.1.3 Duplice infl11e11za di Gordo11 Craig, 184
4.2 Costruzione del film, 185
4.2.1 L'imagery cinematografica, 185
4.2.2 Craig e il tema dell'umida nube, 188
4.2.3 Il castello e il tema della roccia, 192
4.2.4 «La natura sembra morta»: 1111 111011do simbolico, 195
4.2.5 Le streghe artefici dcl dramma, 196
4.2.6 Costruzione simbolica delle sequenze, 202
4.2.7 Gli oggetti emblematici, 210
4.2.8 Impiego simbolico del suono, 214
4.2.9 Il tema dell'osrnrità: la luce è simbolo, 219
4210 Le ombre, 223
42.11 Movimento e recitazione autoreferenziale, 224
42.12 La tecnica anti11arrativa, 232
5. Inserto fotografico
•
hakespeare ha rappresentato ogni cosa. Rivolto alla mente e al
cuore; ogni emozione e ogni minuto di tutte le stagioni della vita di
un uomo. Il suo linguaggio è luce: stelle e lucciole, sole e luna. Ha scritto con lacrime, sangue e birra e le sue parole marciano al ritmo del battito del cuore. Si rivolge a tutti e tutti lo reclamiamo, ma è inutile ricordare, se vogliamo realmente apprezzarlo, che non appartiene a noi, ma
a un altro mondo, un mondo fiorente e assolutamente straordinario,
dal prorompente profumo di aquilegia, polvere da sparo e inchiostro
da stampa; un mondo fortemente domi.nato da Elisabetta. Shakespeare
parla la lingua di tutti, ma con un accento elisabettiano.»
rson Welles e Shakespeare: un rapporto esteso a tutta una v1ta. Da
queste prime righe scritte da Welles neJ 1931 per l'introduzione a
un'edizione teatrale dei drammi shakespeariani pubblicata dalla Todd
School, sino alla descrizione fornita in un'intervista a Bill Krohn del
1982 sul suo ultimo progetto, purtroppo non realizzato: la messa in
scena di un Re Lear teatrale: «Sarà molto intimista ... senza l'ombra di
un dettaglio, di nessun tipo. In altri termini, completamente spoglia,
ancora più che in un allestimento elisabettiano. La dimensione epica di
questa pièce è nella poesia del suo testo e nella mente ~egli spettatori».
S
O
Gherardo Casale, studioso di storin del cinemn, lta vinto il premio «Filippo
Sacclti» per la migliore tesi di lr111ren («Orso11 Wel/es: ovvero de//'i11terpretazio11e
slwkespearinna»). Hn lavorato negli USA su/le co//ezioni di Ors011 We/les (Lilly
Library e NY Public Library). È stato relatore alla Biennale di Venezia e in 1111111erosi incontri intemazionali. I suoi interventi sono pubblicati s11 cataloghi e raccolte m1tologic/1e.
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