SOLUZIONI:
Una soluzione è definita come un sistema omogeneo costituito da due o
più componenti che possono essere presenti nei tre stati fisici della
materia. Il componente presente in maggiore quantità viene detto
solvente, mentre quello in minore quantità è detto soluto.
Per esprimere il contenuto di una soluzione si usa la concentrazione che
indica la quantità di soluto (espressa in moli, peso o volume) disciolta in
un determinato peso, volume di soluzione o volume di solvente.
La percentuale in peso si ricava dalla proporzione: π‘Ž: (π‘Ž + 𝑏) = π‘₯ ∢ 100
La percentuale in volume rappresenta il volume di soluto (π‘‰π‘ π‘œπ‘™ ) disciolto
in 100 volumi di soluzione (π‘‰π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘§ ) οƒ  π‘‰π‘ π‘œπ‘™ : π‘‰π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘§ = π‘₯ ∢ 100
La percentuale peso su volume rappresenta i grammi di soluto π‘ƒπ‘ π‘œπ‘™
presente in 100 ml di soluzione π‘‰π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘§ οƒ  π‘ƒπ‘ π‘œπ‘™ : π‘‰π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘§ = π‘₯ ∢ 100
La molarità rappresenta il numero di moli di soluto contenuto in 1 litro di
soluzione οƒ  𝑀 =
π‘›π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘‘π‘œ
π‘™π‘–π‘‘π‘Ÿπ‘–
π‘‰π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’
La molalità rappresenta il numero di moli di un soluto contenuto in 1000
g di solvente οƒ  π‘š =
π‘›π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘‘π‘œ
π‘˜π‘”
π‘„π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’
La frazione molare è il rapporto tra il numero moli del componente e il
numero delle moli di tutte le specie presenti nel miscuglio 𝑋𝐴 =
𝑋𝐡 =
𝑁𝐡
𝑁𝐴
𝑁𝐴+ 𝑁𝐡
𝑋𝐡 + 𝑋𝐴 = 1
𝑁𝐴+ 𝑁𝐡
PROPRIETA’ DELLE SOLUZIONI:
Proprietà colligative: dipendono esclusivamente dal numero delle
particelle presenti in soluzione e non dalla loro identità.
a) caso in cui il solvente è volatile e il soluto non è volatile (entrambi non
elettroliti):
Legge di Raoult οƒ  𝑃 = 𝑃°π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘£π‘’π‘›π‘‘π‘’ dove P° è la tensione di vapore del
solvente pure e π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘£π‘’π‘›π‘‘π‘’ è la sua frazione molare
Quindi 𝑃 =
𝑁
𝑁+𝑛
𝑃°
Ma essendo π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘£π‘’π‘›π‘‘π‘’ + π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘‘π‘œ = 1
𝑃 = (1 − π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘‘π‘œ )𝑃° = 𝑃° − 𝑃°π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘‘π‘œ
Da cui
𝑃° − 𝑃
𝑛
= π‘₯π‘ π‘œπ‘™π‘’π‘‘π‘œ =
𝑃°
𝑛+𝑁
𝑃°−𝑃
Il termine
è detto abbassamento relativo alla tensione di vapore che
𝑃°
è uguale alla frazione molare del soluto.
b) caso in cui solvente e soluto sono entrambi volatili e non elettroliti.
𝑛𝐴 𝑃𝐴° + 𝑛𝐡 𝑃𝐡°
°
°
π‘ƒπ‘‘π‘œπ‘‘ = 𝑃𝐴 π‘₯𝐴 + 𝑃𝐡 π‘₯𝐡 =
𝑛𝐴 + 𝑛𝐡
La tensione di vapore di una soluzione costituita da due liquidi miscibili
volatili è data dalla somma delle tensioni di vapore dei liquidi puri
moltiplicati per le rispettive frazioni molari.
Le proprietà colligative delle soluzioni contenenti elettroliti:
Quando le proprietà colligative vengono riferite a soluzioni di sostanze
che, solubilizzandosi in un solvente polare come l’acqua, si dissociano in
ioni positivi e negativi, le espressioni delle leggi che regolano questa
proprietà delle soluzioni devono essere corrette con un fattore che tenga
conto dell’entità della dissociazione (alfa) e del numero di specie che
vengono prodotte per effetto della dissociazione stessa (v).
𝑖 = [1 + (𝑣 − 1)𝛼] viene chiamato fattore di Van’t Hoff