SOLUZIONI ACIDI E BASI Proprietà dell soluzioni La presenza di un soluto non volatile disciolto in un solvente modifica, pertanto, le proprietà della soluzione rispetto al solvente. Queste modificazioni vanno sotto il nome di proprietà colligative. Le proprietà colligative dipendono esclusivamente dal numero di particelle di soluto presenti nel solvente e non dalla loro natura chimica e fisica. Proprietà colligative Le proprietà colligative sono: ● L'abbassamento della tensione di vapore (legge di Raoult) ● Innalzamento ebullioscopico ● Abbassamento crioscopico ● Pressione osmotica Noi approfondiremo solo i concetti di tensione di vapore e pressione osmotica. Tensione di vapore La tensione di vapore di un liquido, esprime la tendenza delle sue molecole a passare allo stato gassoso (ovvero TENDENZA AD EVAPORARE). Se un soluto non volatile viene sciolto in un liquido, ad esempio acqua, diminuisce la tendenza delle molecole dell'acqua (il solvente) ad abbandonare la soluzione e passare allo stato di vapore. Una soluzione contenente un soluto non volatile presenta sempre una tensione di vapore più bassa di quella del solvente puro. Legge di Raoult L'abbassamento relativo della tensione di vapore di una soluzione (ΔP) di un soluto non volatile è: ΔP/Pa=Xb Dove Pa rappresenta la tensione di vapore del solvente e Xb la frazione molare del soluto In 1000 grammi di acqua sono contenuti 100 grammi di glucosio C6H12O6 (Mm = 180 g/mol). Calcolare la tensione di vapore a 28°C di tale soluzione, sapendo che l'acqua pura a 28°C ha una tensione di vapore di 28,35 mmHg. ● Calcoliamo il numero delle moli di Glucosio: ● nglucosio = gglucosio / Mm = 100 / 180 = 0,55 mol ● Calcoliamo il numero delle moli di acqua (Mm = 18 g/mol): ● nacqua = gacqua / Mm = 1000 / 18 = 55,5 mol ● Le moli totali sono: ● ntotali = nglucosio + nacqua = 0,55 + 55,5 = 56,05 mol ● La frazione molare del solvente (acqua) è quindi: ● Xacqua = nacqua / ntotali = 55,5 / 56,05 = 0,9902 Quindi: ● Psoluzione = Psolvente · Xsolvente = 28,35 · 0,9902 = 28,07 mmHg Pressione osmotica Si definisce pressione osmotica (π) la pressione idrostatica necessaria a impedire lo spostamento di un solvente puro attraverso una membrana semipermeabile in una sua soluzione. J.H. Van't Hoff ha determinato sperimentalmente il valore della pressione osmotica nel caso di soluzioni diluite di non elettroliti. Risulta che: π x V = n x R x T oppure π = M x R x T ● π = pressione osmotica (atm); ● V = volume della soluzione (L) ● n = numero di moli del soluto (mol) ● R = costante universale dei gas = 0,0821 (L·atm) / (mol·K) ● T = temperatura (K) ● ● ● Se la sostanza disciolta è invece dissociata in ioni, bisogna introdurre il coefficiente i di Van't Hoff. Esso vale 2, 3, 4, .... a seconda del numero di ioni in cui l'elettrolita è dissociato. Si dicono isotoniche due soluzioni due soluzioni con la stessa pressione osmotica. Se due soluzioni hanno diversa pressione osmotica, quella a pressione osmotica minore viene detta ipotonica rispetto all'altra, che si dirà invece ipertonica. L'osmolarità è definita come il numero di osmoli per litro di soluzione, dove l'osmole è l'unità di misura del numero di particelle che contribuiscono alla pressione osmotica della soluzione.