Assicurazione auto, meglio il tagliando La Prima repubblica resta tra

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I COMMENTI
Giovedì 6 Ottobre 2016
L’ANALISI
IMPROVE YOUR ENGLISH
Assicurazione auto,
meglio il tagliando
Car insurance,
the receipt is better
U
n anno fa
fornisce risposte atDI MARINO LONGONI
(il 19 ottotendibili. Risultato:
bre 2015,
è meglio che l’auper la precisione) entrava tomobilista porti sempre con sé la
in vigore una riforma del codice del- polizza assicurativa che, in caso di
la strada che conteneva una sempli- controllo, prova l’esistenza della coficazione sbandierata dal governo pertura anche laddove questa non
come esempio di buone idee, che risultasse dall’interrogazione alla
non costano nulla, ma semplifica- banca dati ministeriale. Per fugare
no la vita dei cittadini: si stabiliva ogni dubbio è anche consigliabile
che non è più necessario esporre sul portarsi dietro l’attestazione di
parabrezza il tagliando assicurati- avvenuto pagamento del premio e
vo, infatti le forze dell’ordine hanno copia del contratto. Anche perché
ormai accesso in ogni momento e da molte assicurazioni estendono il
ogni luogo alla banca dati delle as- periodo di copertura oltre le due
sicurazioni Rc auto di tutti i veicoli settimane dalla scadenza. Ma queitaliani. Quindi a loro basta inter- sto in banca dati non risulta. Ecco
rogare il data base
perché i documenti
cartacei sono ancoper avere conferma
ra più importanti di
della copertura assiI rilevamenti
prima: in caso concurativa di qualsiasi
elettronici non
trario lo sfortunato
autoveicolo.
sono affidabili
automobilista dovrà
È addirittura posperdere tempo per
sibile verificare in
modo automatico la copertura assi- portare tutta la documentazione
curativa di tutte le auto che passano necessaria al comando dei vigili
sotto le telecamere delle zone a traf- urbani.
Per quanto riguarda le telefico limitato o quelle collegate con gli
autovelox. Una piccola, ma concreta camere intelligenti, in grado di
semplificazione per gli automobilisti rilevare la targa delle auto per in(otre che un miglioramento estetico crociare i dati con quelli della banca
dell’autovettura) e contemporanea- dati ministeriale, c’è un problema
mente una mossa in grado di dare aggiuntivo: le telecamere non sono
scacco matto all’evasione Rc auto. omologate. Quindi non possono essere utilizzate per rilevare la circoPeccato che non funzioni.
Il motivo è presto detto: la ban- lazione di veicoli non assicurati. E
ca dati del ministero dei trasporti la chiamano semplificazione.
non è aggiornata, quindi spesso non
© Riproduzione riservata
A
year ago (October 19, doesn’t provide reliable answers.
2015, to be precise) a The result: it is better that the
reform of the highway driver always brings along the
code came into effect insurance policy that, in case
that contained a simplification of inspection, demonstrates the
flaunted by the government as insurance coverage even if it wean example of good ideas, that ren’t proved by the ministry’s dacost nothing but simplify the li- tabase. To dispel all doubts, it is
ves of citizens: it stated that we also advisable to bring along the
no longer need to display the re- certification of the premium payceipt of the annual service on the ment and a copy of the contract.
windscreen. Indeed the police has Also because many insurance
now access at any time and from companies extend the coverage
any place to the car insurance period beyond two weeks of exdatabase of all Italian vehicles. piration, but this doesn’t appeTherefore, they just need to que- ar in the database. That’s why
ry the database to find confir- paper documents are even more
mation of the insuimportant than before: otherwise the
rance cover of any
Speed cameras
unfortunate driver
motor vehicle.
will have to waste
are not
time to bring all
It is even posreliable
the necessary docusible to automaments to the police
tically check the
insurance coverage of all the cars headquarters.
that pass under the cameras of the
As for smart cameras, able
limited traffic areas or those connected with speed cameras. A small but to detect the license plate of
tangible simplification for drivers (in the car to cross-check data with
addition to being an aesthetic impro- those of the Minister’s database,
vement of the car) and simultaneou- there is an additional problem:
sly a move able to crack down on car the cameras are not approved.
insurance evasion. Unfortunately it Therefore, they cannot be used
to detect the movement of unindoesn’t work.
sured vehicles. Yet they call it
The reason is obvious: the simplification.
database of the Ministry of Tran© Riproduzione riservata
sport isn’t updated, so it often
Traduzione di Silvia De Prisco
IL PUNTO
LA NOTA POLITICA
La Prima repubblica resta tra noi
Non è mai stata messa in soffitta
Per gli M5s gli avvisi di
garanzia sono sentenze
DI
DI
GOFFREDO PISTELLI
S
ull’ultimo numero
de L’Espresso, l’abile
penna del vicedirettore, Marco Damilano, ridisegna con cura la gens
renzia . La lista dei prossimi
a Matteo Renzi e di quanti,
viceversa, ne sono scivolati
lontano ne racconta di un’inclinazione alla mutevolezza,
una certa attitudine a non fidarsi e una certa propensione
all’accentramento, difetti che
inevitabilmente determinano
la durata delle sue relazioni e
delle sua amicizie. Ora Renzi
è, indiscutibilmente uno oneman-show, un giocatore solitario, un individualista innato. Una caratteristica che, a
Palazzo Medici Riccardi, sede
della giunta provinciale fiorentina, impararono subito, e
a loro spese, gli assessori dei
Ds, partito che aveva lasciato
la presidenza a «quel ragazzino» in quota Margherita.
Ben presto, amministratori
sperimentati si trovarono a
non toccare più palla, per dirla in gergo calcistico, che già
piaceva al futuro presidente
del consiglio.
Per esempio, Renzi
cominciò con un grande
programma di promozione
artistica e culturale del territorio, col quale si fece presto conoscere fuori dalle mura
cittadine. I diessini uscirono
dallo stupore, col riso un po’
I conservatori
bipartisan
pronti a frenare
nervoso di chi perde senza
aspettarselo. A quell’antico
palazzo fiorentino seguirono,
nell’ordine, Palazzo Vecchio,
Largo del Nazareno, e Palazzo Chigi. «Renzi il solitario»,
«Renzi il permaloso», «Renzi
che non si fida di nessuno» si
lasciò alle spalle tanti esponenti della Ditta col medesimo risolino impacciato. E
alcuni ridacchiano ancora.
Lasciò al palo anche
Silvio Berlusconi che, pur
sdoganato da nemico e rilegittimato politicamente, voleva alzare la posta, facendo
eleggere Giuliano Amato al
Colle. «Renzi il vendicativo»,
si disse. Proprio questi fatti
e i molti altri che sono accaduti successivamente mostrano però che il presidente
del consiglio è anche altro. E
non è la semplice abilità comunicativa, anche se i casi
di Mario Monti ed Enrico
Letta la esaltano ancora per
differenza. Come tutti i veri
leader, i difetti sono necessariamente superati dalle qualità, una su tutte la capacità
di analisi politica.
La scalabilità del Pd
l’ha capita e attuata, alla
necessità di un partito «a
vocazione maggioritaria»
contro l’idea di pletoriche
alleanze a sinistra con tanto
di cespugli fabbricati ad hoc
(ricordate il Centro democratico?), ha dato risposta. Così
come ha dato corso all’impellenza di governare, per
non lasciare che l’impaccio
di un esecutivo pur a guida
Pd affondasse tutto. E se riuscirà a vincere il referendum
potrebbe riprendere, chissà,
anche l’idea di un Partito
della nazione per portare la
politica italiana fuori dal Novecento.
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MARCO BERTONCINI
Non sarà casuale l’offensiva anti renziana partita
dal M5s appena dopo la calata di Belle Grillo. Al Tar
del Lazio i grillini (e Sel) si
rivolgono contro il testo del
referendum costituzionale,
liquidato come «propaganda
ingannevole». Alla procura
di Roma, tanto per equilibrare giustizia amministrativa e giustizia penale,
i pentastellati chiedono
indagini sull’incremento di
valore delle azioni Impregilo dopo le dichiarazioni pro
ponte di Messina esternate
da Matteo Renzi.
I cinque stelle devono
distrarre, urgentemente e
bene, l’attenzione dal caso
romano. In effetti, la campagna mediatica contro la
giunta procede adesso andando all’assalto di Paola
Muraro, assessora giudicata da tutti ormai indifendibile. Da tutti, meno che da
Virginia Raggi, la quale ha
bisogno di avere al fianco
una persona competente e di
fiducia, quale lei, non senza
fondamento, reputa essere
la Muraro.
Le posizioni grilline
contro gli inquisiti sono
pretestuose, pericolose, forcaiole, a dirla in una parola,
incivili. Si è visto come siano
andati i procedimenti contro l’ex capo della protezione
civile Guido Bertolaso, la
scienziata e dimissionaria
dalla camera Ilaria Capua,
il presidente della Campania Vincenzo De Luca
e il consigliere regionale
campano Stefano Graziano, personaggi contro i
quali i grillini fecero fuoco
e fiamme, chiedendone la
testa, salvo tacere davanti
agli sgonfiamenti giudiziari.
Ovviamente adesso devono
contorcersi per lasciare al
suo posto la Muraro, che
vorrebbero non fosse mai
stata nominata. A molti fra
loro il garantismo espresso
dalla sindaca non va giù: lo
sentono contraddittorio con
la loro consolidata propensione a sbarazzarsi di politici e amministratori anche
soltanto rinviati a giudizio.
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