Dolori articolari correlati alle Intolleranze Alimentari

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Dolori articolari correlati
alle Intolleranze Alimentari
Dolori
articolari
correlati
alle
Intolleranze Alimentari
Di Roberto Pedaletti (naturopata)
Chi soffre si rivolge sempre ad un medico e nel caso dei
dolori o patologie che riguardano ossa e muscoli allo
specialista.
Il problema principale e che la medicina moderna si è
frantumata in “specializzazioni estreme” questo significa che
il medico specialista ha perso la visione di insieme e la
correlazione con situazioni che non riguardano direttamente il
suo “distretto” ma che in effetti possono essere la causa del
problema, inoltre i medici si affidano sempre per il 90% ad
indagini cliniche dimenticando la conoscenza imparata in anni
di università e come fare una buona diagnosi suddivisa in:
“L’ascolto del paziente” una “visita fisica” a seguire
“l’osservazione attenta” e per ultimo capire se la
persona/paziente crea nella sua vita sociale e lavorativa
delle situazioni che inducono la malattia in maniera diretta o
indiretta.
Se andate dal reumatologo o da un ortopedico e gli chiederete
se una Intolleranza alimentare o allergia alimentare possono
essere causa dei vostri dolori o essere parte del problema
difficilmente riceverete una risposta, anzi nella stragrande
maggioranza dei casi vi guarderanno come una persona non
proprio sana di mente!
Ci si reca dallo specialista, portiamo tutte le analisi,
lastre ed esami richiesti. Il medico le legge (spesso
frettolosamente) vede i referti, qualche volta per
giustificare la parcella o la visita effettua una visita
“veloce”. Poi prende il ricettario e prescrive un farmaco.
Passa qualche tempo e il problema non passa, si torna dal
medico che cambia il farmaco. Il dolore non passa e noi
cambiamo medico. Il nuovo medico vede ascolta e prescrive un
farmaco (ha lo stesso pincipio attivo degli altri) cambia solo
la marca! E così via… Alla fine vi sentirete dire che è un
dolore cronico, una malattia che non si cura ma si può solo
tenere sotto controllo. Forse per molte situazioni questo è
vero esistono malattie di cui oggi non sappiamo come uscirne,
ma per molte situazioni questo non è la realtà. Vi sono ormai
migliaia di casi “irrisolvibili” secondo la medicina
“ordinaria” che trovano risposte nella medicina “naturale” o
da medici che hanno deciso di ampliare il loro orizzonte!
Non
confondere
mai
L’allergia
con
una
Intolleranza, cosa è l’intolleranza alimentare?
L’intolleranza alimentare si verifica quando un individuo è
incapace di “sopportare” la presenza di un particolare cibo.
Essa produce dei disturbi assimilabili ad una allergia, ma non
vengono innescati dei meccanismi immunologici. Piuttosto si ha
a che fare con un probabile difetto enzimatico, a causa del
quale l’organismo non riesce a metabolizzare (digerire) alcune
sostanze presenti in un alimento. Il disturbo non si manifesta
immediatamente ma può presentarsi anche a distanza di 72 ore
dall’assunzione e non dipende dalla dose assunta. Infatti i
sintomi possono manifestarsi anche con piccole dosi.
Intolleranza al Glutine
Una delle più diffuse è la sensibilità al
glutine non celiaca spesso causa, se si ignora
la propria condizione di sensibilità, a
numerose malattie o malesseri a cui non si sa
dare spiegazione. Esperienze internazionali
dimostrano come la sensibilità al glutine non
celiaca sia un problema di larga diffusione e
confermano che la stima delle persone potenzialmente sensibili
al glutine è largamente superiore a quella dei potenziali
celiaci ed allergici al grano.
Lo studio Glutox, promosso dalla associazione italiana
gastroenterologi ospedalieri (AIGO), pubblicato recentemente
sulla rivista scientifica Nutrients ha dimostrato che 1
paziente su 5 con diagnosi di intestino irritabile è in realtà
sensibile al glutine. Gonfiore addominale, stanchezza
generalizzata, mal di testa sono solo alcuni dei sintomi
comuni a celiachia ed intestino irritabile, ma secondo gli
esperti la diagnosi vera per un paziente su cinque, può essere
sensibilità al glutine non celiaca. In questo caso la dieta
senza glutine è la terapia in grado di risolvere il
problema.La sensibilità al glutine è una malattia autoimmune
che crea come conseguenza l’infiammazione in tutto il corpo,
porta a molti problemi e malattie e altro ancora.
Se ci si vuole sbarazzare delle malattie si deve andare alla
radice delle cause del problema, e potrebbe essere solo una
intolleranza al glutine.
Sintomi
1. Dolori articolari
2. Malassorbimento di vitamine
3. Eruzioni cutanee
4. Emicrania
5. Problemi gastrointestinali
6. Sbalzi d’umore, ansia, depressione, ADD .
7. Fatica Cronica
8. Fibromialgia
9. Squilibri ormonali infertilità
10. Sintomi neurologici quali vertigini o sensazione di
perdita di equilibrio
11. L’acne anche in età adulta
12. Al risveglio sensazione di pigrizia e stanchezza per tutto
il giorno.
13. Intolleranza al lattosio
14. Frequenti mal di testa ed emicrania
Il New England Journal of Medicine elenca 55 malattie che
possono essere causati dalla assunzione di glutine qui
includono
l’osteoporosi,
malattie infiammatorie intestinali,
anemia,
cancro,
malattie del colon irritabile,
l’artrite,
il lupus,
la sclerosi multipla,
e molte altre malattie autoimmuni.
Il Glutine è legato a malattie mentali e disturbi neurologici
come
l’ansia,
la depressione,
la schizofrenia,
e altri….
Ho trovato questo interessante articolo Dal Web ve lo propongo
e vi invito ad approfondire
l’argomento consultando altre fonti..
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Dott.ssa Giorgia Antoni – Nutrizione e Intolleranze Alimentari
ha pubblicato una nota.
Dolori articolari correlati alle Intolleranze Alimentari
Occhio all’alimentazione!
Il dolore articolare si fa sentire con il movimento
dell’articolazione interessata. Spesso si manifesta
improvvisamente, senza una causa precisa che lo abbia
scatenato. Le articolazioni più comunemente colpite sono le
caviglie, le ginocchia, i polsi, i gomiti e a volte le spalle.
Il dolore può interessare anche la colonna cervicale o la
lombare. Gonfiore, accompagnato spesso da rossore, dolore alla
pressione o al movimento e, nei casi più gravi,
l’impossibilità di muoversi, sono i segni clinici più evidenti
di questo tipo d’infiammazione.
Lo scheletro comprende articolazioni immobili e mobili, queste
ultime possono essere interessato da alcune malattie (artriti
e artrosi), che causano dolori. Le infiammazioni delle
articolazioni, anche quando non sono da considerarsi vere e
proprie malattie, sono dovuto alla liberazione delle
prostaglandine, le quali provocano il gonfiore dei tessuti con
conseguente dolore.
Diversi possono essere i fattori scatenanti: usura delle
cartilagini interarticolari, precedenti fenomeni reumatici
trascurati o non completamente risolti e rimasti silenti per
lungo tempo, predisposizione individuale a una debolezza
articolare dei legamenti che nel tempo si usurano. Altra
condizione scatenante è dovuta a uno stato patologico noto ai
medici con il nome di “infiammazione silente”.
Questo risposta infiammatoria “silente”, a differenza di altri
tipi d’infiammazione, si manifesta con sintomi meno apparenti
e in alcuni casi nulli, ed è pericolosa proprio perché è in
grado di danneggiare il nostro organismo senza che noi ce ne
accorgiamo.
Il grado d’infiammazione silente o asintomatica può essere
scatenato da una cattiva alimentazione e dalla predisposizione
individuale a mantenere alta l’infiammazione. Alcuni alimenti
possono, infatti, attivare nel nostro organismo una risposta
immunitaria costante, che non si manifesta fino a una certa
soglia, dando il tempo alle sostanze infiammatorie e agli
anticorpi prodotti di raggiungere differenti organi e tessuti.
Per quanto riguarda i dolori articolari e l’artrite, dovuti
all’infiammazione dei
articolazioni, vi sono
tessuti che costituiscono le
novità scientifiche di profondo
interesse, che possono aiutarci a risolvere il problema in
modo naturale.
Nel 2005 è stato infatti confermato quello che molti medici
segnalavano già da tempo: il dolore infiammatorio delle
articolazioni (l’artrite) è strettamente
presenza di intolleranze alimentari.
correlato
alla
Ciò significa, per esempio, che persone con una intolleranza
al latte che tutti i giorni prendono un cappuccino a colazione
possono soffrire di articolazioni dolenti, gonfie e tumefatte.
In questo caso, quindi, non si tratta tanto di un effetto
dell’età, quanto di un’infiammazione dovuta al cibo che – in
modo apparentemente inoffensivo – introduciamo giorno dopo
giorno nel nostro organismo.
La scienza, con i suoi progressi, ci sta quindi guidando a
comprendere che “i dolori” sono in realtà l’espressione di una
reazione tossica, ed è pertanto possibile che le future forme
di trattamento si discosteranno da quelle finora utilizzate.
I dolori articolari si curano a tavola
Un’ulteriore conferma viene dall’azione di molte sostanze
antiossidanti, come il glutatione, il coenzima Q10, il
selenio, lo zinco, la vitamina E, il resveratrolo e molte
altre, che riescono a fermare i radicali liberi e a rallentare
l’invecchiamento.
Esse sono presenti in natura e possiamo introdurle nel nostro
organismo attraverso un’alimentazione attenta, che utilizzi
cibi integrali, oli non trattati e frutta e verdura in
quantità, ottenendone notevoli benefici.
Per alleviare i dolori articolari sono particolarmente
indicati gli alimenti ad alto contenuto di Omega 3, vale a
dire pesci come salmone e tonno, ma anche semi di lino, noci e
alghe. Sono utili inoltre gli ortaggi molto colorati, noti per
contribuire a ridurre l’infiammazione e il dolore a livello
dei muscoli e delle articolazioni. Tra questi le banane, le
mele, i meloni d’inverno, la melagrana, i fichi d’india, la
zucca, le carote, il cavolo rosso o i broccoli. Tali alimenti
sono fonti di flavonoidi antiossidanti, ma anche di vitamine e
minerali che possiedono un’azione anti radicali liberi.
Occorre però ricordare che ci sono alcuni alimenti che possono
causare un aumento del dolore e dell’infiammazione.
Articolazioni, tendini e legamenti sono fatti prevalentemente
di collagene e i cibi che mangiamo ogni giorno possono
contribuire a ricostruire o a distruggere le cartilagini: gli
alimenti ricchi di zuccheri semplici (dolci, pasta, pane e
cereali in generi privati della crusca, patate fritte, bibite)
aumentano il dolore e l’infiammazione proprio perché
distruggono questo importante tessuto.
Se dunque le sostanze che hanno azione antiossidante la
ottengono grazie a un’azione di controllo sulle intolleranze,
possiamo capire perché agendo sulla parte immunologica
dell’alimentazione possiamo ottenere benefici così importanti.
Ecco allora che le più caratteristiche malattie da
invecchiamento, l’artrosi e l’artrite, possono
contenute attraverso il controllo alimentare.
essere
Intolleranze Alimentari
Un test di intolleranza alimentare ben fatto,e soprattutto ben
interpretato, vi consentirà di modulare la vostra
alimentazione, senza rinunciare a nulla ma comprendendo come
rispettare i bisogni dell’organismo.
Senza mai effettuare pericolose diete di eliminazione degli
alimenti, ma insegnando di nuovo all’organismo come riattivare
la tolleranza perduta, molti di voi potranno riportare le
proprie articolazioni allo stato di salute giovanile, godendo
inoltre dei benefici generali che una dieta di questo tipo può
portare a tutto l’organismo.
Nota della redazione importante
Questo articolo è disponibile nel Web, come Naturopata
condivido le argomentazioni presenti nell'articolo, va
ricordato che la medicina ufficiale non riconosce e non
avvalora un argomentazione se non è stata soggetta a test
clinici secondo la normativa o ha studi effettuati secondo la
metodica ufficiale. Anche le relative analisi sulle
intolleranze (da non confondere assolutamente con le allergie
che hanno sistemi di diagnosi medica approvati e documentati)
sono generalmente considerate "con poco o nessun valore
diagnostico" benché molti laboratori la eseguano regolarmente
e ne sia stata provata l'efficacia. Attenzione nel caso si
voglia effettuare un test di rivolgersi sempre a dei
professionisti che siano in grado di mostrare una
documentazione e affidabilità. Purtroppo vi sono innumerevoli
persone che fanno parte delle medicine naturali e anche medici
che effettuano test ( sul sangue, bioenergetici, EAV, etc..)
con l'unico scopo di "fare soldi".
La regola è che normalmente si è intolleranti da uno a tre
sostanze alimentari e solo a cibi che si consumano
costantemente ogni giorno. Se non mangiamo mai i Ceci sarà
difficile che sviluppiamo una intolleranza verso questo cibo
....
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