EVOLUZIONE DEL MODELLO ATOMICO DALTON (1808) Democrito vissuto tra il 400 e 300 a.C. pensa che le cose siano aggregati di parti indivisibili (“atomi”), eterne, immutabili, senza parti o moto al loro interno e di numero infinito. Leggi di Lavoisier (1775) THOMSON (1904) RUTHERFORD (1911) Greci (VII sec. A.C.) Teoria di Maxwell (1873): La luce è costituita da radiazioni elettromagnetiche Strofinando un oggetto di ambra o ebanite con un panno di lana, questo acquisiva la capacità di attirare a sé corpuscoli leggeri Tubi di Crookes (1860) Una carica elettrica oscillante produce un campo elettrico e magnetico tra loro perpendicolari, che si propagano in forma di onde Lo spettro elettromagnetico è la disposizione ordinata di una serie di lunghezze d’onda. BOHR (1913) SCHRODINGER (≈1930) Spettro continuo: L'ipotesi di de Broglie (1924) afferma quando la luce bianca solare passa che ai corpi materiali, e in particolare attraverso un prisma ottico si scompone alle particelle, sono associate le in uno spettro continuo formato da proprietà fisiche tipiche delle onde. tante radiazioni colorate che vanno dal , viola (λ = 400 nm) al rosso (λ = 750 nm) (dispersione della luce). Equazione di Schrödinger (1926) La massa di un sistema chiuso reattivo si conserva (conservazione della massa) Legge di Proust (1799) Leggi delle proporzioni definite e costanti In un composto chimico gli elementi che lo costituiscono sono sempre presenti in rapporti in massa costanti e definiti Teoria atomica di Dalton (1800) 1. Tutta la materia è fatta da particelle microscopiche indistruttibili e indivisibili chiamate atomi. Permisero ricerche sulla conduzione dell'elettricità nei gas a bassa pressione. Scoperta dell’elettrone (1904) -6 A pressioni di circa 10 atm i raggi catodici tracciavano una scia luminosa, erano deviati dall’attrazione esercitata dal magnete, colpivano le palette di una ruota e urtavano la parete opposta. I raggi catodici erano costituiti da singole particelle, di cui Thomson stimò in maniera accurata la carica e la massa. Scoperta protone (Rutherford 1919) Scoperta raggi anodici o canale (Goldstein 1866) Spettri atomici: Una sostanza gassosa riscaldata a bassa Esiste relazione di proporzionalità inversa tra pressione emette uno spettro 2 la lunghezza d’onda e la frequenza della discontinuo caratteristico per numero di il quadrato ψ è legato alla densità di radiazione. Il loro prodotto è la velocità probabilità di trovare l'elettrone in righe, lunghezza d’onda e frequenza, dell’onda pari a quella della luce una qualsiasi zona di spazio attorno dipendente esclusivamente dalla natura al nucleo dell'atomo chimica del materiale emittente Principio di indeterminazione di Becquerel scopre la radioattività (1896): Hisenberg (1927) insieme dei fenomeni di emissione spontanea di radiazioni α (poco penetranti, +2 costituite da ioni He ), β (poco penetranti, costituite da elettroni molto veloci) e γ Ipotesi di Bohr (dotate di alta energia, apparentemente Bohr, che a quel tempo lavorava con prive di massa, molto penetranti ed Rutherford, propose un modello che, elettricamente neutre) da parte di alcuni applicando all'atomo di Rutherford la atomi quali, ad esempio l’uranio E’ impossibile determinare con quantizzazione dell'energia introdotta esattezza e simultaneamente la da Planck, riusciva a giustificare lo posizione e la velocità di un elettrone spettro dell'idrogeno. ( e più in generale di una particella) E’ la più famosa applicazione della La configurazione elettronica: quantizzazione dell'energia. disposizione degli elettroni legati attorno ai nuclei di uno o più atomi 5. 2. Tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno uguale massa. 3. Gli atomi di un elemento non possono essere convertiti in atomi di altri elementi. 4. Gli atomi di un elemento si combinano, per formare un composto, solamente con numeri interi di atomi di altri elementi. Gli atomi non possono essere né creati né distrutti, ma si trasferiscono interi da un composto ad un altro. Legge di combinazione dei volumi (1808) Louis Gay Lussac 1H 2 ( g ) 1Cl2 ( g ) 2HCl ( g ) Esperimento di Rutherford I raggi anodici venivano prodotti nei buchi (canali) del catodo e viaggiavano in direzione opposta a quella dei raggi catodici. Si immaginò che i raggi catodici potessero colpire nel loro cammino le molecole di gas strappando loro uno o più elettroni. Scoperta neutrone (Chadwick 1932) Ipotizzò che il potere penetrante di una “strana radiazione” consistesse in particelle neutre dotate di massa approssimativamente uguale a quella dei protoni ”L’interazione delle sostanze gassose ha luogo sempre nei rapporti più semplici…” Quando due sostanze gassose si combinano tra loro per dare origine a una nuova sostanza gassosa, i volumi delle sostanze reagenti e prodotte stanno tra loro secondo rapporti esprimibili con numeri interi, razionali e semplici. Legge di Avogadro (1811) Volumi uguali di gas diversi, alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole Cannizzaro (1854) Karlsruhe (primo congresso internazionale dei chimici) a partire dalla legge di Avogadro, indicò la via per risolvere il problema della determinazione delle masse degli atomi e delle molecole Un fascio di particelle alfa venne lanciato da una sorgente radioattiva contro una sottilissima lamina d’oro. Uno schermo fluorescente venne posizionato tutt’intorno alla lamina d’oro, in modo da evidenziare l’arrivo di ogni particella alfa. Alcune particelle (1/8000) venivano riflesse ad angoli anche maggiori di 90°. Questo era un evento completamente imprevisto. “Fu allora che ebbi l'idea di un atomo con un piccolissimo centro massiccio e carico” Planck (1900) Scopre la quantizzazione dell’energia nel mondo atomico e molecolare 1° postulato: l'energia di un elettrone dipende solo dal La tavola periodica degli elementi valore del numero quantico principale n TPE è lo schema con cui sono ordinati 2° postulato: gli elementi chimici sulla base del l'atomo irraggia energia quando un loro numero atomico Z e del numero elettrone effettua una transizione da di elettroni presenti negli orbitali uno stato stazionario ad un altro. La atomici s, p, d e f. frequenza ν della radiazione è: Esperimento delle due fenditure (con luce 1801 Young, con elettroni Tubinga 1961, con molecole 1999) 7 Moosely (1913) Scopre che tutti gli atomi di un elemento della TPE hanno lo stesso numero di protoni Z. Venne proposto un nuovo principio ordinatore degli elementi nella TPE. Due isotopi hanno quindi lo stesso numero di protoni (cioè lo stesso numero atomico) ma diverso numero di neutroni L'energia associata a una radiazione elettromagnetica è trasmessa in pacchetti discreti chiamati quanti, ciascuno dei quali è associato a un singolo fotone. L’energia E del fotone dipende dalla frequenza ν della radiazione secondo la relazione: Einstein (1905) spiega l’effetto fotoelettrico l'elettrone può uscire dal metallo solo se l'energia del fotone è almeno uguale al “lavoro di estrazione” Dualismo onda-particella della radiazione elettromagnetica Conferma il comportamento duale delle particelle microscopiche. Sulla lastra si formano singoli punti luminosi indicativi di un comportamento corpuscolare ma che poi, aumentando il numero delle particelle emesse, vanno ad evidenziare le frange di interferenza tipiche del comportamento ondulatorio. Dmitrij Mendeleev (1869) pubblica la sua prima tavola periodica in cui gli elementi erano ordinati in righe e colonne e in ordine di peso atomico; una nuova riga cominciava quando le caratteristiche degli elementi cominciavano a ripetersi. Alcuni spazi vuoti gli fecero ipotizzare l’esistenza di elementi non ancora scoperti. gruppi (o famiglie) elementi che si trovano sulla stessa colonna della TP; hanno la stessa configurazione elettronica esterna e caratteristiche chimiche simili periodi elementi che si trovano sulla stessa riga della TP; procedendo verso destra Z aumenta di 1 unità ogni casella; presentano stesso n (numero quantico principale); ogni periodo incomincia con un elemento il cui atomo ha come configurazione elettronica esterna un elettrone di tipo ns e finisce con la configurazione np blocchi diverse regioni TP secondo il sottoguscio in cui risiede l'"ultimo" elettrone Proprietà periodiche caratteristiche degli elementi chimici che variano periodicamente