Sabato 27 settembre dalle 15.00 alle 19.00 la

Le Avventure delle Super
Sisters Venerdì 21 nov. e
Sabato 22 nov. ore 21 al
Te.Co. Teatro di Contrabbando
– NAPOLI
Dopo due millenni di dominio praticamente incontrastato, la
Chiesa Cattolica per la prima volta è in pericolo e a rischio
sparizione. Laddove c’è un crollo di fede, laddove un’altra
religione si impone su quella cattolica… ecco che intervengono
le Suuuuuuuuper Sisters! Due suore dall’identità segreta e
dall’apparenza gradevole e inoffensiva, sono chiamate dal
Vaticano per lottare contro tutte le forme di peccato e contro
tutti i mali che minacciano la Chiesa. Usando i loro
superpoteri tra cui l’invincibile Amenpower, riescono a
sconfiggere la pratica di religioni alternative, l’utilizzo
della pillola del giorno dopo ed illuminano il cammino delle
sentinelle in piedi ma… la strada è ancora lunga, perché la
“conoscenza” si diffonde e contrasta il Cattolicesimo il cui
destino resta sempre appeso a un filo. Riusciranno le nostre
super eroine nel loro intento?
È gradita prenotazione ai seguenti recapiti:
[email protected] – 334 214 2550 Biglietto: 10
euro con (h)ostia inclusa
INFO :Mail: [email protected]
Telefonico: 334 214 2550
Recapito
21 novembre Guintche danza a
Contatto
È una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto
gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare
in Guintche : venerdì 21 novembre ore 21 al Teatro
Palamostre di Udine per Teatro Contatto . Un corpo passa
attraverso diversi stadi dell’umano e dell’animale e sprigiona
una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si
riesce a distogliere lo sguardo. È danza contemporanea, la
sua, con dentro un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il
paese da cui Marlene arriva. Una danza anche furiosa, ritmica,
colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice
ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche
senza sapere dove questo ci porterà.
Energia, danza, vitalità in continua trasformazione. Un corpo
di donna ondeggia sui fianchi al ritmo incessante di tamburi.
Flash luminosi accompagnano cambiamenti di stato di un volto
che passa dall’essere donna a vari stadi dell’animale, in una
progressione di transizioni sensuali e selvaggie: è Guintche,
la performance della danzatrice e coreografa portoghese
Marlene Monteiro Freitas, enfant terrible della nuova danza
contemporanea europea prossima ospite di Teatro Contatto 33,
venerdì 21 novembre, al Teatro Palamostre (inizio ore 21). E’
dunque una camaleontica trasfigurazione quella che avviene
sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas
danzare. Il suo corpo fiero e potente sa sprigionare una
potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a
distogliere lo sguardo. Impossibile non riconoscere nella sua
danza contemporanea un’anima esotica dove fa eco Capo Verde,
il paese da cui Marlene arriva, lo stesso di Cesaria Evora.
Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale.
Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella
sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo
ci porterà. Creato nel 2010 e rappresentato con successo nei
festival europei, Guintche deriva dall’immagine di una
persona, disegnata da Marlene come ricordo di un concerto.
Lentamente la figura maschile, a cui l’artista ha dato il nome
di Guintche, ha iniziato a crescere, a prendere vita propria,
a farsi autonoma, a ribellarsi e a dare vita a personaggi
autonomi. Esseri il cui destino è precisamente quello di
tradire le aspettative: Guintche è, in questo senso, la forma
di vita intensa nata e partita da quell’essenza originale e
informe. Non più la continuazione di un pensiero, ma una
danza.
Marlene Monteiro Freitas nasce a Capo Verde dove a soli 14
anni ha fondato la sua prima compagnia. Trasferitasi a Lisbona
ha studiato danza alla Fundação Calouste Gulbenkian e poi al
P.A.R.T.S. (Bruxelles). Lavora regolarmente con, tra gli
altri, Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carvalho, Boris
Charmatz. Guintche è il suo terzo a solo come coreografa,
assieme a creazioni realizzate anche assieme ad altri
danzatori come Paradiso – collezione privata (2014), (M)imosa
(2011), A Seriedade do Animal (2009-10), Uns e Outros (2008),
A Improbabilidade da Certeza (2006), Larvar (2006), Primeira
Impressão (2005). Fa parte del collettivo Bomba Suicida di
Lisbona.
Informazioni e prevendite: Udine,
Teatro Palamostre, piazzale Diacono
21, dal martedì al sabato, ore
17.30-19.30- tel. 0432.506925;
[email protected].
Prevendite online vivaticket.it –
cssudine.it
Per i martedì di non solo
cinema Cinemazero ospita il
18 novembre alle 19.00 il
balletto del Bolshoi “La
figlia del faraone”
Pordenone, 17 novembre 2014.
Martedì 18 novembre alle 19.00 Cinemazero ospita la prima
coreografia firmata da Marius Petipa per il balletto del
Bolshoi, “La figlia del faraone”, portata in scena in pompa
magna per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo. La trama
racconta di Lord Wilson, giovane signore inglese che sta
viaggiando attraverso l’Egitto assieme al suo servo, John Bull
quando vengono sorpresi da una terribile tempesta che li
costringe a rifugiarsi in una piramide dove riposa Aspicia la
figlia di uno dei faraoni più̀ potenti d’Egitto che li
coinvolgerà in un’incredibile avventura. Dopo anni di oblio
dovuti all’ideologia sovietica questo capolavoro costituisce
oggi uno dei capisaldi della stagione del Teatro Bolshoi di
Mosca. Anche se “La figlia del faraone” uscì dal repertorio
fino all’inizio del ventunesimo secolo (la produzione del 2000
del Bolshoi), la sua importanza sta nel fatto che fu l’addio
alle scene russe della leggendaria Carolina Rosati e
l’occasione per Petipa di essere nominato vice maître de
ballet. Fu anche una produzione della tendenza coreografica
parallela a quella della grande opera in musica, un balletto à
grand spectacle, con trame caratterizzate da forti contrasti
drammatici.
La fonte letteraria del balletto è “Le Roman de la Momie”
di Théophile Gautier, che offrì nel libro al pubblico
dell’epoca vari espedienti romantici: dall’appassionata storia
d’amore tra la figlia del grande sacerdote Tahoser e il
Faraone, e il gusto gotico per gli antri tetri e le oscure
tombe. Nel balletto il senso del fantastico del mondo di
Gautier trova puntuale corrispondenza, mentre la citazione di
frammenti del passato o uno sbuffo di oppio, rimandavano alle
influenze familiari nei lavori e nelle vite degli artisti
dell’Ottocento come Thomas de Quincey, che diedero a Gauthier
la possibilità di aggiungere un’aurea più brillante ai suoi
personaggi.
Ricordiamo che grazie alle convenzioni strette con il Teatro
Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, Alchemica Officina delle
Arti, Ass. Cult. La Farandola, Ass. musicale Takam, CEM
Cultura e Musica, Dialecta scuola di lingue, sarà possibile
per i soci di queste realtà godere degli sconti riservati ai
possessori della CinemazeroCARD.
Calendario dei prossimi appuntamenti:
Martedì 25 novembre 2014 ore 21.00 – MUSICA
10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
DAVID BOWIE IS – THE EXHIBITION
Durata: 100’ Origine: USA
Martedì 2 dicembre 2014 ore 21.00 – CINEMA
10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
GHOSTBUSTERS
Regia: Ivan Reitman. Durata: 105’ Con Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Bill
Murray Origine: USA
Domenica 7 dicembre 2014 ore 17.30 – OPERA LIRICA*
15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
FIDELIO di Ludwig van Beethoven | Prima del Teatro alla Scala di Milano
(in diretta)
Regia: Deborah Warner. Durata: 122’ Direttore: Daniel Barenboim Cast:
Anja Kampe, Peter Mattei, Falk Struckmann (cantata in tedesco)
Martedì 9 dicembre 2014 ore 21.00 – ARTE
10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
MATISSE LIVE | Dalla Tate Modern di Londra
Durata: 100’ Origine: USA
Martedì 16 dicembre 2014 ore 20.15 – BALLETTO
15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE | The Royal Ballet (in diretta)
Di ChristopherWheeldon. Durata: 170’
Martedì 23 dicembre 2014 ore 19.00 – OPERA LIRICA*
15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini
Regia: Carlo Verdone. Durata: 122’ Direttore: Gianluigi Gelmetti Cast:
Lena Belkina, Edgardo Rocha, Simone Alberghini (cantata in italiano)
Ben Slavin presenta il disco
Palepolis al Sottopalco cafè
del Teatro Bellini di Napoli.
MERCOLEDI’ 19 NOV. 2014
“Palepolis” è un concentrato di chamber-folk music
che trae ispirazione dalla storia artistica di
Slavin, già baritono in famosi teatri d’opera, e
dalle influenze sociali e artistiche che in dieci
anni Napoli gli ha trasmesso.
Il debut album di Ben Slavin è stato pubblicato il
15 ottobre.
Ben ha un legame molto profondo con Napoli e questo
è un suo omaggio, il punto di vista di un’artista
straniero che ha deciso di vivere e suonare
a Neapolis.
Ben racconta la Sua Napoli da “outsider”, in
inglese, senza disdegnare le influenze napoletane
che questa città è capace di ‘infliggere’ all’anima.
Palepolis è un disco che racconta tutto il “buono” e
il “male” di questa città, senza sdolcinature o
romanticismi forzati.
La maggior parte delle canzoni parlano di luoghi,
miti o sentimenti personali che ha colto in questi
anni vivendo in una città tormentata e affascinante.
Ben Slavin, nato nello stato del New Jersey, inizia la sua
carriera principalmente come cantante lirico e precisamente
baritono. Si è laureato in canto presso l’Arizona State
University prima di trasferirsi a Milano per continuare i suoi
studi. A Milano ha conosciuto Odette Di Maio, ex cantante del
gruppo Soon, e formarono il duo-nufolk “The March“.
Dopo
l’incisione di un EP e tanti live in Italia e negli Stati
Uniti (hanno suonato in venue di culto come lo storico CBGB a
New York e il The Sidewalk Cafè ma anche anche al prestigioso
Arezzo Wave Festival).
Negli States Ben ha partecipato a vari programma radiofonici
come “The Joey Reynolds Show” (con 8 milioni di ascoltatori) e
per il famoso critico musicale Larry Flick (Billboard, Rolling
Stone) presso Sirius Radio.
Attualmente Ben Slavin vive fra Napoli e l’Umbria e ha scritto
e registrato il suo album d’esordio dal titolo “Palepolis”.
“Palepolis” è un lavoro che parla principalmente dalla sua
esperienza di vita e sociale fatta in circa dieci anni a
Napoli, utilizzando i mezzi musicali a lui più familiari: la
musica Folk e Cantautorale Americana.
Gli argomenti spaziano dalla politica (Palepolis) al racconto
di personaggi che ha incontrato per le strade di Napoli
(Eruptions,Floods and Signora Concetta). Ci sono miti
metropolitani (Lucia Lies in Purgatory) o semplicemente dei
riferimenti partenopei legati alle sue esperienze personali
(Tie and Bound, As We Grow Older).
OneRepublic
in
concerto
all’Hydrogen Festival Company
Arena 9 giugno 2015 unica
data italiana
A poche ore dall’appuntamento al Mediolanum Forum di Assago,
gli OneRepublic annunciano una nuova tappa italiana del loro
“Native World Tour“: il 9 giugno 2015 la band alternative
rock statunitense capitanata da Ryan Tedder sarà sul palco
dell’Anfiteatro Camerini in occasione dell’Hydrogen Festival
di Piazzola sul Brenta (PD). I biglietti per il concerto –
una produzione Massimo Levantini per Live Nation – saranno in
vendita da domani alle ore 10 su www.ticketone.it e nelle
abituali prevendite. Per tutte le info: www.livenation.it ;
info line: 02 53006501 Trascinati dal frontman e cantautore
Ryan Tedder – che ha collaborato alla realizzazione delle hit
di numerosi artisti tra cui Leona Lewis (“Bleeding Love”,
“Happy”), Beyoncè (“Halo”) e Adele (per “21” vincitore del
Grammy award come Album of the Year – gli OneRepublic negli
anni hanno letteralmente sconvolto le classifiche mondiali. A
partire da “Apologize”, singolo che ha ottenuto oltre 10
milioni di download e il maggior numero di airplay nella
storia entrando nella storia della Top40 Radio in Nord
America, passando per “Stop and stare” (valso alla band una
nomination ai Grammy come “Best Pop Performance by a Duo or
Group with Vocals”), “All the Right Moves” e “Secrets” il
successo degli OneRepublic è in continua ascesa.
“Native“, il loro pluripremiato ultimo album pubblicato per
Universal, ha venduto 3.8 milioni di copie in tutto il mondo:
“Ho sempre cercato di ‘raffreddare’ la
registrazione degli album, forse per paura
più lungo della gamba e di dare troppo
raccontato Tedder. “Durante la registrazione
mia voce nella
di fare il passo
spettacolo“, ha
di Native invece,
questo timore è scomparso, lasciando che lo stesso suono dei
live e l’attitudine più gospel della mia voce trovassero
spazio nelle nuove canzoni.”
Il risultato è un disco connotato da un nuovo approccio
vocale, con una potenza emotiva che aumenta a ogni traccia, e
un suono contaminato e rinnovato che ha portato la band a
viaggiare in tutta Europa e in America per scrivere,
registrare e immergersi nelle atmosfere delle città, per
elevare ed espandere ulteriormente il loro sound: “Per noi è
fondamentale che ogni disco rappresenti un’evoluzione, una
crescita a livello sonoro“, ha spiegato il frontman. Dopo
successo dei singoli “If I lose myself”, “Counting stars” (9
milioni di download in tutto il mondo) e “Love runs out” ora è
il momento di “I Lived”, nuovo estratto da “Native”, che sta
conquistando i vertici delle classifiche radiofoniche anche in
Italia. Il brano, che tocca le sfere più personali della band
per l’intensità della musica e del testo, è stato scelto come
colonna sonora della campagna della nuova MERCEDES classe B,
mentre nella versione remix di Cedric Gervais, è utilizzato
dalla campagna Coca Cola RED per la raccolta di fondi per
l’acquisto di medicine per curare dall’HIV / AIDS le
popolazioni dell’Africa Sub-Sahariana.
Per
il
video
ufficiale
di
“I
Lived”,
visibile
su
http://youtu.be/z0rxydSolwU , la band ha voluto come
protagonista qualcuno che rappresentasse la forza di vivere e
di lottare contro ogni avversità:il nativo americano
originario del Colorado Bryan Warnecke, che lotta da sempre
contro la fibrosi cistica cercando di realizzare i propri
sogni. Bryan è un chiaro esempio di coraggio per aver deciso
di percorrere oltre 1200 miglia in giro per gli Usa
raccogliendo solo quest’anno $300,000 per la ricerca sulla
malattia, in particolare a favore della RED BAND SOCIETY.
Gli OneRepublic sono: Ryan Tedder (voce, basso, chitarra
acustica, pianoforte, tastiera, sintetizzatore, tamburello),
Zach Filkins (voce, chitarra, viola, violino), Drew Brown
(chitarra, basso, tastiera, xilofono, cori), Brent Kutzle
(basso, violoncello, violino, tastiera, sintetizzatori,
programmazioni) e Eddie Fisher (batteria, percussioni).
Teatro Verdi di Gorizia :
SILVIO ORLANDO INAUGURA IL
CARTELLONE DI PROSA In scena
mercoledì 19 “Il mercante di
Venezia”
Si alza il sipario sul cartellone di Prosa al Teatro Verdi di
Gorizia. Mercoledì 19, come di consueto con inizio alle 20.45,
sarà portata in scena una delle opere più note di William
Shakespeare, ovvero “Il mercante di Venezia”. Un testo capace
di suscitare riflessioni di straordinaria attualità, messo in
scena a Gorizia da una compagnia nuova e talentuosa: la
Popular Shakespeare Kompany. Nel ruolo del controverso
Shylock, usuraio ebreo della Venezia del XVI secolo, Silvio
Orlando, pluripremiato per i suoi ruoli teatrali e
cinematografici. Un classico a cui assisteranno anche molti
studenti e allievi delle scuole cittadine.
La Popular Shakespeare Kompany si impegna ogni anno a
mettere in scena un classico, con l’intento di continuare a
offrire al pubblico grandi testi, con modalità produttive
nuove, che trasformino la crisi in occasione di rinnovamento e
creatività. Siamo a Venezia, è il XVI secolo. Bassanio,
giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia,
ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente,
chiede al suo carissimo amico Antonio, il mercante di
Venezia,tremila ducati in prestito. Antonio non può prestargli
il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà
per lui presso Shylock, usuraio ebreo, che non sopporta lo
stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo
abbassare il tasso d’interesse nella città. Nonostante ciò,
Shylock accorda il prestito a Bassanio. L’ebreo però, in caso
di mancato pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio,
richiesta che alla fine gli si rivolgerà contro.
Nella messa in scena diretta da Valerio Binasco si indaga
profondamente nelle categorie di ‘bene’ e di ‘male’ fino a
rimescolarle: fondamentale diventa allora lo scontro tra
una moltitudine di uguali – i cristiani di Antonio -, e il
singolo diverso – l’ebreo Shylock. Il male c’è, ma è il denaro
in sé. “Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo di
amici”, spiega nelle note di regia Binasco: “Gli eroi di
questa storia non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza
fila nella vita. Ma hanno delle inquietudini, una spinta che
li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il fatto che siano
sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi
un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende. Con
Silvio Orlando ritroviamo in scena attori che hanno
partecipato alle regie shakespeariane di Binasco, come Andrea
Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli.
E poi: Fulvio Simone Luglio, Pepe, Barbara Ronchi, Roberto
Turchetta, Ivan Zerbinati, Elena Gigliotti sarà nel ruolo di
Porzia, Sergio Romano in quello di Lancillotto, Andrea di Casa
di Bassanio, mentre Nerissa è interpretata da Milvia
Marigliano, Antonio da Nicola Pannelli.
Continua intanto la prevendita dei
biglietti e degli abbonamenti per
la
stagione
2014/2015:
il
botteghino del Verdi, in corso
Italia (tel. 0481/383602), è aperto
da lunedì a sabato dalle 17 alle
19.
NOLA
(NA):
GIOVEDI’
20
NOVEMBRE ALLE ORE 21.00 TORNA
LA RASSEGNA ART, WINE & VINYL
Ciò che non esiste (in altre parole: Inesiste) può assumere
qualsiasi forma in maniera naturale, plastica… adattandosi al
contesto. Una “tensione senza intenzione –
per usare le
parole del sassofonista Luigi Di Nuzio – una forma senza
materia apparente”.Parte giovedì 20 novembre, alle ore 21.00,
la nuova edizione della rassegna “Art, Wine & Vinyl”,
organizzata dalla PerformingArts Plus della Event Manager
Cettina Celati e di Pietrangelo Trama.La prima tappa si
svolgerà allo Station art di Nola (SS Variante 7 Bis, 146 –
Nola), un lounge bar che diviene laboratorio, fucina di idee,
dove far incontrare il piacere di un drink con la musica ed
aver modo di “vivere” l’arte.Serate tematiche, arricchite da
un aperitivo, in cui le arti vengono assaporate attraverso i
cinque sensi.L’arte entra in luoghi non istituzionali e si
mescola alla musica e ad espressioni culturali a 360
gradi.Il codice stilistico e l’approccio sono semplici e
diretti, tali da coinvolgere un pubblico trasversale, dagli
appassionati di arte, ai cultori della musica “vinilica”,
senza dimenticare i giovani in cerca “d’autore”.Sono loro lo
zoccolo duro del potenziale target di riferimento, coloro che
si intende avvicinare con stile ad un nuovo universo. Arte e
cultura attraverso il divertimento: ecco le parole d’ordine di
questo format che si rinnova.Lo spirito guida di questo format
è la contaminazione dei vari linguaggi dell’arte. Una
contaminazione che fa rima con la fusione ma anche con il
rispetto e la valorizzazione della specifica identità di ogni
arte.La marcia in più è costituita dall’interattività. Lo
spettatore, infatti, non assiste solo alle performance ma ne
diviene protagonista attraverso un gioco che utilizza tutti e
5 i sensi.
La rassegna Art, Wine & Vinyl parte giovedì 20 novembre alle
ore 21.00 ma continuerà con due date a dicembre: il 4 e l’11
alla stessa ora, e si concluderà con il nuovo anno, l’8
gennaio 2015.
Martedì 25 e mercoledì 26
novembre ore 21.00 Teatro
Miela “INNAMORATI OPERA ROCK
Firma la regia di “Innamorati Opera Rock” Luca Ferri, che dopo
aver portato in scena un Amleto senza Amleto nella scorsa
stagione, conduce la compagnia verso un testo completamente
differente che esplora i colori della commedia. Una lettura
registica giovane e moderna che propone un alternarsi di
elementi classici ad attimi estremamente moderni. Il testo
parte dall’opera Goldoniana ma in scena è portato un
adattamento per creare un linguaggio più diretto e vicino alla
realtà contemporanea.
Giocare con il classico per
modernizzarlo senza dimenticare che il pubblico deve
comprendere il procedimento espressivo e lo spettacolo nella
sua interezza…è questo uno degli obiettivi di Innamorati Opera
Rock! La scena, il testo, i costumi e le musiche partono dalle
origini iconografiche della commedia dell’arte e non solo, per
svilupparsi in un esperimento teatrale che ne dimostra
l’attualità dei contenuti. La scenografia si presenta come una
grande struttura di tubi innocenti sulla quale gli attori e la
Band salgono, suonano e recitano; ma la scena principale si
sviluppa su di una piattaforma in legno che ricorda il
tradizionale palchetto di commedia dell’arte, con tanto di
ribaltine trasformate in luci d’avanspettacolo. I costumi,
ideati e realizzati da Emmanuela Cossar, ricordano gli abiti
dell’epoca ma completamente rivisitati e modernizzati, ricchi
di colori, di policromie e di materiali non tipicamente
settecenteschi, come le futuristiche parrucche che rendono i
personaggi insoliti ed inaspettati. A cornice dello
spettacolo, una colonna sonora originale creata e suonata dal
vivo dalla rock band Evenfall, che grazie alla soprano Elena
Pontini contamineranno le classiche composizioni verdiane con
ritmi e sonorità rock. Nell’insieme “ Innamorati Opera Rock”
si presenta come uno spettacolo unico ed adatto a tutta le età
con un occhio di riguardo alle giovani generazioni,
rappresentando l’evoluzione naturale del concetto stesso di
teatro dell’arte. Appaiono in scena i personaggi della
tradizione goldoniana ma in realtà sono i giovani d’oggi,
talmente innamorati da temere in ogni istante di perdere il
loro amore, talmente innamorati da rischiare di perderlo
davvero. Ci sono tutti da Eugenia (Claudio del Toro) dal
carattere complicato e dai modi un po’ rudi ma che in realtà
servono solo a nascondere un animo buono è pieno d’amore, a
sua sorella Flamminia (Stefania Maffeis), talmente saggia ed
assennata da rischiare di perdere la testa, da Lisetta (Miriam
Scalmana) la cui freschezza e dolcezza hanno fa battere il
cuore di molti, a Tognino birichino araldo portatore di frutti
e notizie, da Roberto (Fabio Bonora) giovane hidalgo dalle
mille risorse e dal grande cuore, a Fabrizio (Luca Ferri)
astuto zio conoscitore di tutti i proverbi e poi
Fulgenzio(Luca Marchioro) dal cuore puro e dal forte senso
dell’onore. Mentre tutti questi personaggi svolgono
l’intricato intreccio che li porterà al giusto lieto fine,
accade una magia, la musica, non quella barocca così cara al
Goldoni, ma il rock, quello degli Evenfall, quello di una
chitarra elettrica, di un basso e di una batteria suonati come
si confà alla voce incredibile di Elena Pontini. Anà-Thema
Teatro nasce nel 2006 ad Udine per volontà di un gruppo di
giovani attori professionisti diplomati nelle prestigiose
Accademie Teatrali Nazionali e diviene un nuovo punto di
riferimento per il teatro giovane ed innovativo nella Regione
FVG ed in Italia. Anà-Thema lavora con importanti strutture
teatrali e gestisce il Teatro della Corte di Osoppo, sede di
produzione e residenza della compagnia.
Capolavoro della
maturità goldoniana, dalla sua prima rappresentazione al
teatro San Luca di Venezia nel 1759, ha goduto di una costante
fortuna scenica. Dalla seconda metà del Novecento, in
concomitanza con una radicale revisione critica dell’opera
goldoniana, la pièce è stata indagata secondo due prospettive
solo apparentemente in conflitto e che ritroviamo nel lavoro
sperimentale di Anà-Thema Teatro: quella della commedia
dell’arte (che costituisce il substrato di molte opere
goldoniane e la sapienza scenica degli attori di tradizione
con cui il drammaturgo veneziano si rapportava) e del realismo
psicologico (che contraddistingue la famosa “riforma”
goldoniana); interrogati da questo duplice punto di vista i
personaggi e la loro vicenda rivelano una ricchezza e una
complessità imprevedute. I due protagonisti Eugenia e
Fulgenzio incarnano la passione giovanile nel suo universale
carattere di assolutezza, liricità, drammaticità, così come i
loro turbamenti e le loro “follie” sono espressione di un
disagio la cui peculiarità è determinata dalla diversa
appartenenza di classe, condizione familiare e carattere
personale.
Organizzazione : Anà-Thema Teatro/ Bonawentura
Prevendita c/o
biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle
19.00; www.vivaticket.it
ANDREA
F.
TrentinoInJazz
2014:
mercoledì 19 novembre tre
chitarre per un avant-jazz
elettronico per Schwingungen
77 Entertainment!
Serata n. 10 per il cartellone autunnale del TrentinoInJazz
2014, che andrà avanti fino alla fine dell’anno concentrandosi
nella città di Trento e al MART di Rovereto. A Trento (sala
Fondazione Caritro) mercoledì 19 novembre un appuntamento
avvincente che sancisce l’irruzione dell’elettronica e
dell’avant-jazz al TrentinoInJazz: Schwingungen 77
Entertainment. Si tratta di un trio che sintetizza e rimette
in discussione la provenienza, l’estrazione e l’orientamento
dei partecipanti: Andrea Massaria, Enrico Merlin e Alessandro
Seravalle hanno molteplici esperienze alle spalle, dal jazz
contemporaneo al rock di frontiera, dall’elettronica al funk
davisiano.Schwingungen
77
Entertainment
è
incentrato sull’interplay creativo ed estemporaneo tra i
musicisti, coinvolti al contempo in un serrato rapporto
dialogico con le parti elettroniche pre-registrate, ai confini
tra avant-jazz e sperimentazione elettronica. Il lavoro è
concettualmente ispirato all’estetica dell’arte futurista e il
disco d’esordio del trio Act I: Notes In Freedom ha riscosso
una significativa attenzione da parte della critica.Dopo
l’edizione del 2013, che ha convogliato sotto un’unica
denominazione quattro rassegne che prima operavano
separatamente (Sonata Islands, NonSole Jazz, Valsugana Jazz
Tour e Lagarina Jazz), quest’anno il TrentinoInJazz rafforza
l’unitarietà resistendo alla crisi e offrendo un cartellone
corposo e variegato, puntando sulle diverse espressioni del
jazz contemporaneo, con nomi italiani e stranieri nelle
consuete location di sogno della provincia di Trento.
Entusiasta e positiva Chiara Biondani, presidente
dell’Associazione TIJ: “Anche nel 2014 TrentinoInJazz conferma
la sua vocazione a farsi rete, ribadendo l’unione di quattro
festival con una storia importante e rilanciando il miglior
antidoto alla crisi del settore musicale: un lungo cartellone,
ingressi gratuiti e serate a “prezzo simbolico”, proposte jazz
per tutti i gusti, un’attenzione speciale da parte delle
istituzioni pubbliche trentine per il turismo e la cultura
declinati in musica”.
Fiera del tartufo bianco
pregiato friulano Muzzana del
Turgnano
Udine
22
e
23
novembre 2014
Un prezioso tesoro nascosto della terra, il tartufo. Non solo
quello Bianco Pregiato Friulano, ma, quest’anno, anche quello
Nero Friulano. L’ormai tradizionale fiera “Trìfule in fieste”
che si tiene a Muzzana del Turgnano, in provincia di Udine,
dedica spazio quest’anno, infatti, a tutti i tartufi del
Friuli Venezia Giulia. Nell’ottica di promuovere la “cultura
del tartufo”, in tutti i sensi: conoscenza, raccolta, cucina,
degustazione, abbinamenti, curiosità: il mondo del prezioso
tubero a 360 gradi. Festa, quindi, come sempre, a Muzzana,
sabato 22 e domenica 23 novembre, ma anche informazione e
solidarietà. Pure per l’edizione 2014, nel pomeriggio di
sabato, si terrà non a caso l’“asta del tartufo” il cui
ricavato che sarà devoluto a scopi benefici. Si tratta di un
evento unico, organizzato dall’associazione “Mat”, la Muzzana
Amatori Tartufi che come ha come simbolo il cane da tartufo,
quello previsto il 22 e 23 novembre, in grado di stuzzicare e
appagare il palato dei turisti-gourmet, ma anche di richiamare
i curiosi di cucina, natura ed eccellenze della tavola. Per la
fiera 2014, infatti, saranno aperti il ristorante del tartufo,
in piazza, al coperto, con 200 posti a sedere in ambienti
riscaldati e curati in ogni dettaglio, e il ristorante
friulano, con tante specialità gastronomiche di diverse aree
della generosa terra del Friuli Venezia Giulia in abbinamento
coi migliori vini del Fvg. Sarà allestita poi la mostra
mercato, lungo le vie del paese, con tanti stand da scoprire.
Una quarantina gli espositori, provenienti anche da fuori
regione, che daranno modo ai visitatori di assaggiare e
conoscere da vicino delizie di ogni genere: birra artigianale,
salumi, formaggio, miele, composte e marmellate ma anche
artigianato locale. A rappresentare il Friuli Venezia Giulia
le specialità della Carnia, della Bassa Friulana, del Medio
Friuli – presente pure con la celebre “Blave di Mortean” -,
delle Valli del Natisone e non solo.
I ristoranti restano aperti sabato e domenica a pranzo e a
cena; non è necessaria la prenotazione ma per informazioni si
può chiamare comunque il numero + 39 338 9323907.