Le Avventure delle Super Sisters Venerdì 21 nov. e Sabato 22 nov. ore 21 al Te.Co. Teatro di Contrabbando – NAPOLI Dopo due millenni di dominio praticamente incontrastato, la Chiesa Cattolica per la prima volta è in pericolo e a rischio sparizione. Laddove c’è un crollo di fede, laddove un’altra religione si impone su quella cattolica… ecco che intervengono le Suuuuuuuuper Sisters! Due suore dall’identità segreta e dall’apparenza gradevole e inoffensiva, sono chiamate dal Vaticano per lottare contro tutte le forme di peccato e contro tutti i mali che minacciano la Chiesa. Usando i loro superpoteri tra cui l’invincibile Amenpower, riescono a sconfiggere la pratica di religioni alternative, l’utilizzo della pillola del giorno dopo ed illuminano il cammino delle sentinelle in piedi ma… la strada è ancora lunga, perché la “conoscenza” si diffonde e contrasta il Cattolicesimo il cui destino resta sempre appeso a un filo. Riusciranno le nostre super eroine nel loro intento? È gradita prenotazione ai seguenti recapiti: [email protected] – 334 214 2550 Biglietto: 10 euro con (h)ostia inclusa INFO :Mail: [email protected] Telefonico: 334 214 2550 Recapito 21 novembre Guintche danza a Contatto È una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare in Guintche : venerdì 21 novembre ore 21 al Teatro Palamostre di Udine per Teatro Contatto . Un corpo passa attraverso diversi stadi dell’umano e dell’animale e sprigiona una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. È danza contemporanea, la sua, con dentro un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il paese da cui Marlene arriva. Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo ci porterà. Energia, danza, vitalità in continua trasformazione. Un corpo di donna ondeggia sui fianchi al ritmo incessante di tamburi. Flash luminosi accompagnano cambiamenti di stato di un volto che passa dall’essere donna a vari stadi dell’animale, in una progressione di transizioni sensuali e selvaggie: è Guintche, la performance della danzatrice e coreografa portoghese Marlene Monteiro Freitas, enfant terrible della nuova danza contemporanea europea prossima ospite di Teatro Contatto 33, venerdì 21 novembre, al Teatro Palamostre (inizio ore 21). E’ dunque una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare. Il suo corpo fiero e potente sa sprigionare una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. Impossibile non riconoscere nella sua danza contemporanea un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il paese da cui Marlene arriva, lo stesso di Cesaria Evora. Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo ci porterà. Creato nel 2010 e rappresentato con successo nei festival europei, Guintche deriva dall’immagine di una persona, disegnata da Marlene come ricordo di un concerto. Lentamente la figura maschile, a cui l’artista ha dato il nome di Guintche, ha iniziato a crescere, a prendere vita propria, a farsi autonoma, a ribellarsi e a dare vita a personaggi autonomi. Esseri il cui destino è precisamente quello di tradire le aspettative: Guintche è, in questo senso, la forma di vita intensa nata e partita da quell’essenza originale e informe. Non più la continuazione di un pensiero, ma una danza. Marlene Monteiro Freitas nasce a Capo Verde dove a soli 14 anni ha fondato la sua prima compagnia. Trasferitasi a Lisbona ha studiato danza alla Fundação Calouste Gulbenkian e poi al P.A.R.T.S. (Bruxelles). Lavora regolarmente con, tra gli altri, Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carvalho, Boris Charmatz. Guintche è il suo terzo a solo come coreografa, assieme a creazioni realizzate anche assieme ad altri danzatori come Paradiso – collezione privata (2014), (M)imosa (2011), A Seriedade do Animal (2009-10), Uns e Outros (2008), A Improbabilidade da Certeza (2006), Larvar (2006), Primeira Impressão (2005). Fa parte del collettivo Bomba Suicida di Lisbona. Informazioni e prevendite: Udine, Teatro Palamostre, piazzale Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30- tel. 0432.506925; [email protected]. Prevendite online vivaticket.it – cssudine.it Per i martedì di non solo cinema Cinemazero ospita il 18 novembre alle 19.00 il balletto del Bolshoi “La figlia del faraone” Pordenone, 17 novembre 2014. Martedì 18 novembre alle 19.00 Cinemazero ospita la prima coreografia firmata da Marius Petipa per il balletto del Bolshoi, “La figlia del faraone”, portata in scena in pompa magna per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo. La trama racconta di Lord Wilson, giovane signore inglese che sta viaggiando attraverso l’Egitto assieme al suo servo, John Bull quando vengono sorpresi da una terribile tempesta che li costringe a rifugiarsi in una piramide dove riposa Aspicia la figlia di uno dei faraoni più̀ potenti d’Egitto che li coinvolgerà in un’incredibile avventura. Dopo anni di oblio dovuti all’ideologia sovietica questo capolavoro costituisce oggi uno dei capisaldi della stagione del Teatro Bolshoi di Mosca. Anche se “La figlia del faraone” uscì dal repertorio fino all’inizio del ventunesimo secolo (la produzione del 2000 del Bolshoi), la sua importanza sta nel fatto che fu l’addio alle scene russe della leggendaria Carolina Rosati e l’occasione per Petipa di essere nominato vice maître de ballet. Fu anche una produzione della tendenza coreografica parallela a quella della grande opera in musica, un balletto à grand spectacle, con trame caratterizzate da forti contrasti drammatici. La fonte letteraria del balletto è “Le Roman de la Momie” di Théophile Gautier, che offrì nel libro al pubblico dell’epoca vari espedienti romantici: dall’appassionata storia d’amore tra la figlia del grande sacerdote Tahoser e il Faraone, e il gusto gotico per gli antri tetri e le oscure tombe. Nel balletto il senso del fantastico del mondo di Gautier trova puntuale corrispondenza, mentre la citazione di frammenti del passato o uno sbuffo di oppio, rimandavano alle influenze familiari nei lavori e nelle vite degli artisti dell’Ottocento come Thomas de Quincey, che diedero a Gauthier la possibilità di aggiungere un’aurea più brillante ai suoi personaggi. Ricordiamo che grazie alle convenzioni strette con il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, Alchemica Officina delle Arti, Ass. Cult. La Farandola, Ass. musicale Takam, CEM Cultura e Musica, Dialecta scuola di lingue, sarà possibile per i soci di queste realtà godere degli sconti riservati ai possessori della CinemazeroCARD. Calendario dei prossimi appuntamenti: Martedì 25 novembre 2014 ore 21.00 – MUSICA 10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) DAVID BOWIE IS – THE EXHIBITION Durata: 100’ Origine: USA Martedì 2 dicembre 2014 ore 21.00 – CINEMA 10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) GHOSTBUSTERS Regia: Ivan Reitman. Durata: 105’ Con Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Bill Murray Origine: USA Domenica 7 dicembre 2014 ore 17.30 – OPERA LIRICA* 15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) FIDELIO di Ludwig van Beethoven | Prima del Teatro alla Scala di Milano (in diretta) Regia: Deborah Warner. Durata: 122’ Direttore: Daniel Barenboim Cast: Anja Kampe, Peter Mattei, Falk Struckmann (cantata in tedesco) Martedì 9 dicembre 2014 ore 21.00 – ARTE 10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) MATISSE LIVE | Dalla Tate Modern di Londra Durata: 100’ Origine: USA Martedì 16 dicembre 2014 ore 20.15 – BALLETTO 15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE | The Royal Ballet (in diretta) Di ChristopherWheeldon. Durata: 170’ Martedì 23 dicembre 2014 ore 19.00 – OPERA LIRICA* 15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini Regia: Carlo Verdone. Durata: 122’ Direttore: Gianluigi Gelmetti Cast: Lena Belkina, Edgardo Rocha, Simone Alberghini (cantata in italiano) Ben Slavin presenta il disco Palepolis al Sottopalco cafè del Teatro Bellini di Napoli. MERCOLEDI’ 19 NOV. 2014 “Palepolis” è un concentrato di chamber-folk music che trae ispirazione dalla storia artistica di Slavin, già baritono in famosi teatri d’opera, e dalle influenze sociali e artistiche che in dieci anni Napoli gli ha trasmesso. Il debut album di Ben Slavin è stato pubblicato il 15 ottobre. Ben ha un legame molto profondo con Napoli e questo è un suo omaggio, il punto di vista di un’artista straniero che ha deciso di vivere e suonare a Neapolis. Ben racconta la Sua Napoli da “outsider”, in inglese, senza disdegnare le influenze napoletane che questa città è capace di ‘infliggere’ all’anima. Palepolis è un disco che racconta tutto il “buono” e il “male” di questa città, senza sdolcinature o romanticismi forzati. La maggior parte delle canzoni parlano di luoghi, miti o sentimenti personali che ha colto in questi anni vivendo in una città tormentata e affascinante. Ben Slavin, nato nello stato del New Jersey, inizia la sua carriera principalmente come cantante lirico e precisamente baritono. Si è laureato in canto presso l’Arizona State University prima di trasferirsi a Milano per continuare i suoi studi. A Milano ha conosciuto Odette Di Maio, ex cantante del gruppo Soon, e formarono il duo-nufolk “The March“. Dopo l’incisione di un EP e tanti live in Italia e negli Stati Uniti (hanno suonato in venue di culto come lo storico CBGB a New York e il The Sidewalk Cafè ma anche anche al prestigioso Arezzo Wave Festival). Negli States Ben ha partecipato a vari programma radiofonici come “The Joey Reynolds Show” (con 8 milioni di ascoltatori) e per il famoso critico musicale Larry Flick (Billboard, Rolling Stone) presso Sirius Radio. Attualmente Ben Slavin vive fra Napoli e l’Umbria e ha scritto e registrato il suo album d’esordio dal titolo “Palepolis”. “Palepolis” è un lavoro che parla principalmente dalla sua esperienza di vita e sociale fatta in circa dieci anni a Napoli, utilizzando i mezzi musicali a lui più familiari: la musica Folk e Cantautorale Americana. Gli argomenti spaziano dalla politica (Palepolis) al racconto di personaggi che ha incontrato per le strade di Napoli (Eruptions,Floods and Signora Concetta). Ci sono miti metropolitani (Lucia Lies in Purgatory) o semplicemente dei riferimenti partenopei legati alle sue esperienze personali (Tie and Bound, As We Grow Older). OneRepublic in concerto all’Hydrogen Festival Company Arena 9 giugno 2015 unica data italiana A poche ore dall’appuntamento al Mediolanum Forum di Assago, gli OneRepublic annunciano una nuova tappa italiana del loro “Native World Tour“: il 9 giugno 2015 la band alternative rock statunitense capitanata da Ryan Tedder sarà sul palco dell’Anfiteatro Camerini in occasione dell’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta (PD). I biglietti per il concerto – una produzione Massimo Levantini per Live Nation – saranno in vendita da domani alle ore 10 su www.ticketone.it e nelle abituali prevendite. Per tutte le info: www.livenation.it ; info line: 02 53006501 Trascinati dal frontman e cantautore Ryan Tedder – che ha collaborato alla realizzazione delle hit di numerosi artisti tra cui Leona Lewis (“Bleeding Love”, “Happy”), Beyoncè (“Halo”) e Adele (per “21” vincitore del Grammy award come Album of the Year – gli OneRepublic negli anni hanno letteralmente sconvolto le classifiche mondiali. A partire da “Apologize”, singolo che ha ottenuto oltre 10 milioni di download e il maggior numero di airplay nella storia entrando nella storia della Top40 Radio in Nord America, passando per “Stop and stare” (valso alla band una nomination ai Grammy come “Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocals”), “All the Right Moves” e “Secrets” il successo degli OneRepublic è in continua ascesa. “Native“, il loro pluripremiato ultimo album pubblicato per Universal, ha venduto 3.8 milioni di copie in tutto il mondo: “Ho sempre cercato di ‘raffreddare’ la registrazione degli album, forse per paura più lungo della gamba e di dare troppo raccontato Tedder. “Durante la registrazione mia voce nella di fare il passo spettacolo“, ha di Native invece, questo timore è scomparso, lasciando che lo stesso suono dei live e l’attitudine più gospel della mia voce trovassero spazio nelle nuove canzoni.” Il risultato è un disco connotato da un nuovo approccio vocale, con una potenza emotiva che aumenta a ogni traccia, e un suono contaminato e rinnovato che ha portato la band a viaggiare in tutta Europa e in America per scrivere, registrare e immergersi nelle atmosfere delle città, per elevare ed espandere ulteriormente il loro sound: “Per noi è fondamentale che ogni disco rappresenti un’evoluzione, una crescita a livello sonoro“, ha spiegato il frontman. Dopo successo dei singoli “If I lose myself”, “Counting stars” (9 milioni di download in tutto il mondo) e “Love runs out” ora è il momento di “I Lived”, nuovo estratto da “Native”, che sta conquistando i vertici delle classifiche radiofoniche anche in Italia. Il brano, che tocca le sfere più personali della band per l’intensità della musica e del testo, è stato scelto come colonna sonora della campagna della nuova MERCEDES classe B, mentre nella versione remix di Cedric Gervais, è utilizzato dalla campagna Coca Cola RED per la raccolta di fondi per l’acquisto di medicine per curare dall’HIV / AIDS le popolazioni dell’Africa Sub-Sahariana. Per il video ufficiale di “I Lived”, visibile su http://youtu.be/z0rxydSolwU , la band ha voluto come protagonista qualcuno che rappresentasse la forza di vivere e di lottare contro ogni avversità:il nativo americano originario del Colorado Bryan Warnecke, che lotta da sempre contro la fibrosi cistica cercando di realizzare i propri sogni. Bryan è un chiaro esempio di coraggio per aver deciso di percorrere oltre 1200 miglia in giro per gli Usa raccogliendo solo quest’anno $300,000 per la ricerca sulla malattia, in particolare a favore della RED BAND SOCIETY. Gli OneRepublic sono: Ryan Tedder (voce, basso, chitarra acustica, pianoforte, tastiera, sintetizzatore, tamburello), Zach Filkins (voce, chitarra, viola, violino), Drew Brown (chitarra, basso, tastiera, xilofono, cori), Brent Kutzle (basso, violoncello, violino, tastiera, sintetizzatori, programmazioni) e Eddie Fisher (batteria, percussioni). Teatro Verdi di Gorizia : SILVIO ORLANDO INAUGURA IL CARTELLONE DI PROSA In scena mercoledì 19 “Il mercante di Venezia” Si alza il sipario sul cartellone di Prosa al Teatro Verdi di Gorizia. Mercoledì 19, come di consueto con inizio alle 20.45, sarà portata in scena una delle opere più note di William Shakespeare, ovvero “Il mercante di Venezia”. Un testo capace di suscitare riflessioni di straordinaria attualità, messo in scena a Gorizia da una compagnia nuova e talentuosa: la Popular Shakespeare Kompany. Nel ruolo del controverso Shylock, usuraio ebreo della Venezia del XVI secolo, Silvio Orlando, pluripremiato per i suoi ruoli teatrali e cinematografici. Un classico a cui assisteranno anche molti studenti e allievi delle scuole cittadine. La Popular Shakespeare Kompany si impegna ogni anno a mettere in scena un classico, con l’intento di continuare a offrire al pubblico grandi testi, con modalità produttive nuove, che trasformino la crisi in occasione di rinnovamento e creatività. Siamo a Venezia, è il XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente, chiede al suo carissimo amico Antonio, il mercante di Venezia,tremila ducati in prestito. Antonio non può prestargli il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà per lui presso Shylock, usuraio ebreo, che non sopporta lo stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo abbassare il tasso d’interesse nella città. Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito a Bassanio. L’ebreo però, in caso di mancato pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio, richiesta che alla fine gli si rivolgerà contro. Nella messa in scena diretta da Valerio Binasco si indaga profondamente nelle categorie di ‘bene’ e di ‘male’ fino a rimescolarle: fondamentale diventa allora lo scontro tra una moltitudine di uguali – i cristiani di Antonio -, e il singolo diverso – l’ebreo Shylock. Il male c’è, ma è il denaro in sé. “Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo di amici”, spiega nelle note di regia Binasco: “Gli eroi di questa storia non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza fila nella vita. Ma hanno delle inquietudini, una spinta che li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il fatto che siano sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende. Con Silvio Orlando ritroviamo in scena attori che hanno partecipato alle regie shakespeariane di Binasco, come Andrea Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli. E poi: Fulvio Simone Luglio, Pepe, Barbara Ronchi, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati, Elena Gigliotti sarà nel ruolo di Porzia, Sergio Romano in quello di Lancillotto, Andrea di Casa di Bassanio, mentre Nerissa è interpretata da Milvia Marigliano, Antonio da Nicola Pannelli. Continua intanto la prevendita dei biglietti e degli abbonamenti per la stagione 2014/2015: il botteghino del Verdi, in corso Italia (tel. 0481/383602), è aperto da lunedì a sabato dalle 17 alle 19. NOLA (NA): GIOVEDI’ 20 NOVEMBRE ALLE ORE 21.00 TORNA LA RASSEGNA ART, WINE & VINYL Ciò che non esiste (in altre parole: Inesiste) può assumere qualsiasi forma in maniera naturale, plastica… adattandosi al contesto. Una “tensione senza intenzione – per usare le parole del sassofonista Luigi Di Nuzio – una forma senza materia apparente”.Parte giovedì 20 novembre, alle ore 21.00, la nuova edizione della rassegna “Art, Wine & Vinyl”, organizzata dalla PerformingArts Plus della Event Manager Cettina Celati e di Pietrangelo Trama.La prima tappa si svolgerà allo Station art di Nola (SS Variante 7 Bis, 146 – Nola), un lounge bar che diviene laboratorio, fucina di idee, dove far incontrare il piacere di un drink con la musica ed aver modo di “vivere” l’arte.Serate tematiche, arricchite da un aperitivo, in cui le arti vengono assaporate attraverso i cinque sensi.L’arte entra in luoghi non istituzionali e si mescola alla musica e ad espressioni culturali a 360 gradi.Il codice stilistico e l’approccio sono semplici e diretti, tali da coinvolgere un pubblico trasversale, dagli appassionati di arte, ai cultori della musica “vinilica”, senza dimenticare i giovani in cerca “d’autore”.Sono loro lo zoccolo duro del potenziale target di riferimento, coloro che si intende avvicinare con stile ad un nuovo universo. Arte e cultura attraverso il divertimento: ecco le parole d’ordine di questo format che si rinnova.Lo spirito guida di questo format è la contaminazione dei vari linguaggi dell’arte. Una contaminazione che fa rima con la fusione ma anche con il rispetto e la valorizzazione della specifica identità di ogni arte.La marcia in più è costituita dall’interattività. Lo spettatore, infatti, non assiste solo alle performance ma ne diviene protagonista attraverso un gioco che utilizza tutti e 5 i sensi. La rassegna Art, Wine & Vinyl parte giovedì 20 novembre alle ore 21.00 ma continuerà con due date a dicembre: il 4 e l’11 alla stessa ora, e si concluderà con il nuovo anno, l’8 gennaio 2015. Martedì 25 e mercoledì 26 novembre ore 21.00 Teatro Miela “INNAMORATI OPERA ROCK Firma la regia di “Innamorati Opera Rock” Luca Ferri, che dopo aver portato in scena un Amleto senza Amleto nella scorsa stagione, conduce la compagnia verso un testo completamente differente che esplora i colori della commedia. Una lettura registica giovane e moderna che propone un alternarsi di elementi classici ad attimi estremamente moderni. Il testo parte dall’opera Goldoniana ma in scena è portato un adattamento per creare un linguaggio più diretto e vicino alla realtà contemporanea. Giocare con il classico per modernizzarlo senza dimenticare che il pubblico deve comprendere il procedimento espressivo e lo spettacolo nella sua interezza…è questo uno degli obiettivi di Innamorati Opera Rock! La scena, il testo, i costumi e le musiche partono dalle origini iconografiche della commedia dell’arte e non solo, per svilupparsi in un esperimento teatrale che ne dimostra l’attualità dei contenuti. La scenografia si presenta come una grande struttura di tubi innocenti sulla quale gli attori e la Band salgono, suonano e recitano; ma la scena principale si sviluppa su di una piattaforma in legno che ricorda il tradizionale palchetto di commedia dell’arte, con tanto di ribaltine trasformate in luci d’avanspettacolo. I costumi, ideati e realizzati da Emmanuela Cossar, ricordano gli abiti dell’epoca ma completamente rivisitati e modernizzati, ricchi di colori, di policromie e di materiali non tipicamente settecenteschi, come le futuristiche parrucche che rendono i personaggi insoliti ed inaspettati. A cornice dello spettacolo, una colonna sonora originale creata e suonata dal vivo dalla rock band Evenfall, che grazie alla soprano Elena Pontini contamineranno le classiche composizioni verdiane con ritmi e sonorità rock. Nell’insieme “ Innamorati Opera Rock” si presenta come uno spettacolo unico ed adatto a tutta le età con un occhio di riguardo alle giovani generazioni, rappresentando l’evoluzione naturale del concetto stesso di teatro dell’arte. Appaiono in scena i personaggi della tradizione goldoniana ma in realtà sono i giovani d’oggi, talmente innamorati da temere in ogni istante di perdere il loro amore, talmente innamorati da rischiare di perderlo davvero. Ci sono tutti da Eugenia (Claudio del Toro) dal carattere complicato e dai modi un po’ rudi ma che in realtà servono solo a nascondere un animo buono è pieno d’amore, a sua sorella Flamminia (Stefania Maffeis), talmente saggia ed assennata da rischiare di perdere la testa, da Lisetta (Miriam Scalmana) la cui freschezza e dolcezza hanno fa battere il cuore di molti, a Tognino birichino araldo portatore di frutti e notizie, da Roberto (Fabio Bonora) giovane hidalgo dalle mille risorse e dal grande cuore, a Fabrizio (Luca Ferri) astuto zio conoscitore di tutti i proverbi e poi Fulgenzio(Luca Marchioro) dal cuore puro e dal forte senso dell’onore. Mentre tutti questi personaggi svolgono l’intricato intreccio che li porterà al giusto lieto fine, accade una magia, la musica, non quella barocca così cara al Goldoni, ma il rock, quello degli Evenfall, quello di una chitarra elettrica, di un basso e di una batteria suonati come si confà alla voce incredibile di Elena Pontini. Anà-Thema Teatro nasce nel 2006 ad Udine per volontà di un gruppo di giovani attori professionisti diplomati nelle prestigiose Accademie Teatrali Nazionali e diviene un nuovo punto di riferimento per il teatro giovane ed innovativo nella Regione FVG ed in Italia. Anà-Thema lavora con importanti strutture teatrali e gestisce il Teatro della Corte di Osoppo, sede di produzione e residenza della compagnia. Capolavoro della maturità goldoniana, dalla sua prima rappresentazione al teatro San Luca di Venezia nel 1759, ha goduto di una costante fortuna scenica. Dalla seconda metà del Novecento, in concomitanza con una radicale revisione critica dell’opera goldoniana, la pièce è stata indagata secondo due prospettive solo apparentemente in conflitto e che ritroviamo nel lavoro sperimentale di Anà-Thema Teatro: quella della commedia dell’arte (che costituisce il substrato di molte opere goldoniane e la sapienza scenica degli attori di tradizione con cui il drammaturgo veneziano si rapportava) e del realismo psicologico (che contraddistingue la famosa “riforma” goldoniana); interrogati da questo duplice punto di vista i personaggi e la loro vicenda rivelano una ricchezza e una complessità imprevedute. I due protagonisti Eugenia e Fulgenzio incarnano la passione giovanile nel suo universale carattere di assolutezza, liricità, drammaticità, così come i loro turbamenti e le loro “follie” sono espressione di un disagio la cui peculiarità è determinata dalla diversa appartenenza di classe, condizione familiare e carattere personale. Organizzazione : Anà-Thema Teatro/ Bonawentura Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it ANDREA F. TrentinoInJazz 2014: mercoledì 19 novembre tre chitarre per un avant-jazz elettronico per Schwingungen 77 Entertainment! Serata n. 10 per il cartellone autunnale del TrentinoInJazz 2014, che andrà avanti fino alla fine dell’anno concentrandosi nella città di Trento e al MART di Rovereto. A Trento (sala Fondazione Caritro) mercoledì 19 novembre un appuntamento avvincente che sancisce l’irruzione dell’elettronica e dell’avant-jazz al TrentinoInJazz: Schwingungen 77 Entertainment. Si tratta di un trio che sintetizza e rimette in discussione la provenienza, l’estrazione e l’orientamento dei partecipanti: Andrea Massaria, Enrico Merlin e Alessandro Seravalle hanno molteplici esperienze alle spalle, dal jazz contemporaneo al rock di frontiera, dall’elettronica al funk davisiano.Schwingungen 77 Entertainment è incentrato sull’interplay creativo ed estemporaneo tra i musicisti, coinvolti al contempo in un serrato rapporto dialogico con le parti elettroniche pre-registrate, ai confini tra avant-jazz e sperimentazione elettronica. Il lavoro è concettualmente ispirato all’estetica dell’arte futurista e il disco d’esordio del trio Act I: Notes In Freedom ha riscosso una significativa attenzione da parte della critica.Dopo l’edizione del 2013, che ha convogliato sotto un’unica denominazione quattro rassegne che prima operavano separatamente (Sonata Islands, NonSole Jazz, Valsugana Jazz Tour e Lagarina Jazz), quest’anno il TrentinoInJazz rafforza l’unitarietà resistendo alla crisi e offrendo un cartellone corposo e variegato, puntando sulle diverse espressioni del jazz contemporaneo, con nomi italiani e stranieri nelle consuete location di sogno della provincia di Trento. Entusiasta e positiva Chiara Biondani, presidente dell’Associazione TIJ: “Anche nel 2014 TrentinoInJazz conferma la sua vocazione a farsi rete, ribadendo l’unione di quattro festival con una storia importante e rilanciando il miglior antidoto alla crisi del settore musicale: un lungo cartellone, ingressi gratuiti e serate a “prezzo simbolico”, proposte jazz per tutti i gusti, un’attenzione speciale da parte delle istituzioni pubbliche trentine per il turismo e la cultura declinati in musica”. Fiera del tartufo bianco pregiato friulano Muzzana del Turgnano Udine 22 e 23 novembre 2014 Un prezioso tesoro nascosto della terra, il tartufo. Non solo quello Bianco Pregiato Friulano, ma, quest’anno, anche quello Nero Friulano. L’ormai tradizionale fiera “Trìfule in fieste” che si tiene a Muzzana del Turgnano, in provincia di Udine, dedica spazio quest’anno, infatti, a tutti i tartufi del Friuli Venezia Giulia. Nell’ottica di promuovere la “cultura del tartufo”, in tutti i sensi: conoscenza, raccolta, cucina, degustazione, abbinamenti, curiosità: il mondo del prezioso tubero a 360 gradi. Festa, quindi, come sempre, a Muzzana, sabato 22 e domenica 23 novembre, ma anche informazione e solidarietà. Pure per l’edizione 2014, nel pomeriggio di sabato, si terrà non a caso l’“asta del tartufo” il cui ricavato che sarà devoluto a scopi benefici. Si tratta di un evento unico, organizzato dall’associazione “Mat”, la Muzzana Amatori Tartufi che come ha come simbolo il cane da tartufo, quello previsto il 22 e 23 novembre, in grado di stuzzicare e appagare il palato dei turisti-gourmet, ma anche di richiamare i curiosi di cucina, natura ed eccellenze della tavola. Per la fiera 2014, infatti, saranno aperti il ristorante del tartufo, in piazza, al coperto, con 200 posti a sedere in ambienti riscaldati e curati in ogni dettaglio, e il ristorante friulano, con tante specialità gastronomiche di diverse aree della generosa terra del Friuli Venezia Giulia in abbinamento coi migliori vini del Fvg. Sarà allestita poi la mostra mercato, lungo le vie del paese, con tanti stand da scoprire. Una quarantina gli espositori, provenienti anche da fuori regione, che daranno modo ai visitatori di assaggiare e conoscere da vicino delizie di ogni genere: birra artigianale, salumi, formaggio, miele, composte e marmellate ma anche artigianato locale. A rappresentare il Friuli Venezia Giulia le specialità della Carnia, della Bassa Friulana, del Medio Friuli – presente pure con la celebre “Blave di Mortean” -, delle Valli del Natisone e non solo. I ristoranti restano aperti sabato e domenica a pranzo e a cena; non è necessaria la prenotazione ma per informazioni si può chiamare comunque il numero + 39 338 9323907.