internet L’Organizzazione Mondiale della Sanità da alcuni anni sottolinea come si assista ad aumento delle malattie mentali che riguarda non solo le forme patologiche conclamate ma la diffusione interessa un’area più estesa di disagio che si esprime attraverso situazioni di malessere psichico, di paura e di angoscia che generano stati di sofferenza. A fronte di questo scenario l’Oms ha ritenuto prioritario non tanto l’individuazione di nuovi trattamenti per le patologie psichiatriche, quanto l’attuazione di interventi finalizzati a: aumentare la diffusione e l’accessibilità dei trattamenti efficaci disponibili; contrastare gli effetti dell’esclusione sociale dovuta allo stigma e alla discriminazione nell’accesso alle opportunità offerte agli altri cittadini. In molti paesi si è ormai riconosciuto che la stigmatizzazione e la discriminazione derivanti dalla malattia mentale siano fra le principali cause che ostacolano una tutela della salute mentale di qualità adeguata. La letteratura più recente evidenzia fra i fattori critici nella determinazione dell'outcome nella presa in carico delle problematiche psicopatologiche: l’individuazione precoce degli "stati mentali a rischio " da considerare come fattore di rischio per lo sviluppo della psicosi, quindi come stato, non come tratto, su cui é possibile intervenire per contrastarne l'evoluzione verso uno stato psicopatologico strutturato. l'intervallo fra l'esordio dei sintomi e l'inizio del trattamento, la maggior lunghezza di quest’arco temporale si correla con un processo di guarigione più lento e incompleto, livelli di disabilità più alti, e maggiori costi sanitari collegati ad un maggior utilizzo dei servizi, sociali collegati alla minor autonomia. Un approccio preventivo alla salute mentale appare in grado di influenzare questi elementi attraverso una maggior informazione sulle malattie e i servizi, incidendo sulle opinioni e i pregiudizi che determinano lo stigma che accompagna la persona che soffre di un disturbo psichico, i suoi familiari e i servizi che se ne occupano. Deve cioè essere favorita la possibilità di accesso ai servizi, che può consentire un riconoscimento precoce delle condizioni di sofferenza e l’accettazione dei trattamenti; parallelamente una maggior efficacia degli interventi riabilitativi a fronte di una miglior recettività del contesto sociale rispetto all’utente. La necessità e l’urgenza di un approccio preventivo in ambito psichiatrico trova la sua ragion d’essere in quanto i disturbi psichici e, più in generale il disagio psichico, rappresentano una questione di salute pubblica data la loro incidenza e prevalenza, la potenziale cronicità, le conseguenze per coloro che ne sono affetti e per le loro famiglie. Il DSM ha realizzato progetti specifici sul tema della prevenzione: -corso per insegnanti delle IV e V di scuola superiore (anno 2001). Intervenire preventivamente sui fenomeni di disagio aveva lo scopo di evitare l'emergere di sofferenze che talvolta sfociano in un disturbo psicologico. Era dunque importante capire quali erano i fattori di rischio che incidono sull’evoluzione, in senso patologico, del disagio adolescenziale ma era altrettanto importante capire le potenzialità di un intervento preventivo atto a rimuovere i fattori di rischio presenti nella scuola. Nel contempo era necessario individuare e potenziare l'eventuale presenza di fattori protettivi che nella scuola possono essere: la qualità positiva con l'adulto di riferimento, la presenza di una relazione sufficientemente sana con il gruppo dei pari, una buona autostima, ecc.. Soprattutto era interessante capire come fattori di rischio e fattori protettivi interagiscono all'interno della scuola. -progetto “dal pregiudizio alla popolazione”. Il 7 aprile 2001, è stata celebrata la Giornata Mondiale della Salute. Quest'anno l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha dedicata alla salute mentale. Concentrando l'attenzione sulla salute mentale si è voluto riconoscere il carico che i disturbi mentali e cerebrali hanno per le persone e le famiglie che ne sono colpite, e si è proposta di diffondere i progressi compiuti dai ricercatori e dai clinici nel ridurre la sofferenza e la disabilità che l'accompagna. L'intento principale per la Giornata Mondiale della Salute è stato quello di combattere lo stigma e il pregiudizio nei confronti della malattia mentale e di stimolare l'azione e la riflessione su come migliorare l'accesso al trattamento delle cure. L'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha anche auspicato l'attuazione di iniziative analoghe durante tutto l'anno al fine di superare lo stigma e garantire alle persone con un disturbo psichico l'accesso alle cure. Cogliendo questo invito, Il Dipartimento di Salute Mentale dell’ Azienda ULSS 18 ha programmato per questa ragione alcune attività di promozione della Salute Mentale proprio con lo scopo di superare forme di pregiudizio e discriminazione nei confronti di persone che presentano un disturbo psichico e per modificare quei luoghi comuni che rendono difficile alle persone l’accesso alle cure e il godimento di quei diritti che sono patrimonio di tutti i cittadini. Le iniziative consistono in attività cliniche, seminari con professionisti, incontri, dibattiti, manifestazioni sportive e culturali realizzate coinvolgendo le istituzioni, le organizzazioni e le agenzie del territorio con l’intento di momenti di confronto e di dialogo con l’obiettivo di superare forme di pregiudizio e facilitare l’accesso alle cure da parte di chi ha un problema psichico. Le iniziative sono state rivolte : 1) alla popolazione, 2) a specialisti e professionisti dell’area sanitaria 3) a persone con disturbo psichico e loro familiari. 2002 STIGMA E PREGIUDIZIO nei confronti del disturbo psichico. Ripresa progetto dal pregiudizio alla cittadinanza “Contro il pregiudizio il coraggio delle cure” è lo slogan con cui l’O.M.S a partire dal 2001 si è prefisso di sensibilizzare la popolazione nei confronti della malattia mentale. Il CSM di Rovigo in conformità a questo obiettivo ha attivato una serie di iniziative con lo scopo di favorire l'incontro e il dialogo con la popolazione locale rispetto al tema del pregiudizio. Nel 2002 si è implementato il progetto "Dal pregiudizio alla cittadinanza" attraverso la realizzazione di una serie articolata di iniziative facendo esperienza dalle attività realizzate quest'anno. Lo scopo ultimo era sempre quello di attivare attività di sensibilizzazione verso la malattia mentale mirate al superamento di forme di pregiudizio e del fenomeno della stigmatizzazione. In particolare si sono realizzati a) incontri con la popolazione nell'ambito di attività sportive e culturali b) incontri con la popolazione nell'ambito di attività culturali c)attività di informazione a fascie di popolazione che sul tema della prevenzione e del pregiudizio (MMG, infermieri, Addetti all'assistenza, operatori di cooperative, operatori del sociale) d) incontri con le scuole superiori. 2002/2003-scuole Il progetto ha coinvolto 2 Istituti di scuola superiore di Rovigo per un numero complessivo di circa 500 ragazzi delle classi quarte e quinte. Si sono svolti 3 incontri con i ragazzi. In ogni incontro è stato inviato un personaggio noto a livello nazionale (Bebo Storti, Carlo Lucarelli, Antonio Cibotto e Marinelli). Dopo una breve introduzione a carattere generale sul tema della diversità e del pregiudizio veniva avviato un dibattito tra i ragazzi e l’attore e lo scrittore sul pregiudizio e lo stigma verso la malattia mentale. L’idea di fondo era che il messaggio inviato da un personaggio noto e popolare colpisca in modo più rapido e profondo i ragazzi. In particolare questo tipo di intervento ha permesso di: 1. modificare le conoscenze e l'atteggiamento nei confronti del disagio mentale grazie al forte impatto cognitivo esercitato da una ‘figura di spicco”; 2. avvicinare i giovani alle istituzioni e ai servizi offerti dal mondo degli adulti; 3. facilitare la comprensione e l’ascolto. 4. dato che l’adolescenza è caratterizzata dalla ricerca di modelli esistenziali adatti all’inserimento sociale ha influenzato la percezione del ‘giusto’ modello da seguire; 5. accrescere il protagonismo e il coinvolgimento attivo dei soggetti che hanno partecipano all’iniziativa 6. Diffuso una cultura realistica e informata sui grandi temi della salute mentale 2002/2003 scuole SCUOLA: media superiore TEMATICA: problemi relazionali e disagio psichico nella condizione adolescenziale TITOLO: cinema e disagio psichico FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PROGETTO: ♦ Riconoscimento degli stili relazionali tra coetanei attorno alle problematiche del disagio psicologico ♦ Sensibilizzazione dei ragazzi sulle tematiche del disagio psicologico ♦ Interventi educativi per modificare le conoscenze e l’atteggiamento nei confronti del disagio psicologico ♦ Promozione di esperienze di mutuo aiuto all’interno del gruppo-classe ♦ Accrescere il coinvolgimento attivo dei soggetti. DESCRIZIONE DEGLI ARGOMENTI: • Riconoscimento del disagio psicologico negli adolescenti • Analisi delle dinamiche psicologiche nel gruppo dei pari. METODOLOGIA: Durante gli incontri saranno proiettati alcuni spezzoni (in modo sequenziale) di film che trattano il tema del disagio psichico. Seguirà una discussione con l’utilizzo della tecnica del role playing. DESTINATARI: studenti ultimo biennio DURATA: tre incontri di due ore ciascuno Anno 2003/2004 Si è promossa nelle scuole una attività preventiva che consideriamo un’evoluzione di quella dello scorso anno. In un istituto di Badia (ITAS) si sono promossi 3 incontri con i ragazzi di 4 e 5. Nel primo incontro di fronte ad un’ampia platea è intervenuto un personaggio noto al mondo dei ragazzi (Natalino Salasso) che assieme ai specialisti del DSM ha trattato del tema del pregiudizio e dello stigma in generale. In un secondo incontro, ristretto ad una classe IV si sono realizzati altri due incontri. Nel primo, attraverso spezzoni di film si è cercato di spiegare ai ragazzi cosa si intende per disturbo psichico e disagio psicologico e in un terzo incontro abbiamo affrontato nello specifico come si possono verificare forme di discriminazione nei confronti di chi ha un problema psichico. Gli stessi temi sono stati affrontati in una classe IV dell’Itis e dell’istituto per geometri.